Sabato 1 agosto, come preannunciato dal Presidente Uhuru Kenyatta lo scorso 6 luglio e confermato dal suo portavoce Cyrus Oguna il 16, all’indomani dell’apertura degli aeroporti nazionali per i voli interni, riapriranno i cieli del Kenya per le tratte internazionali in entrata e in uscita.
Mancano solo due giorni quindi per confermare l’applicazione del protocollo preparato dal Ministero dei Trasporti e firmato dal Ministro James Wainaina Macharia.
Tale protocollo dovrebbe tradursi in effettivo decreto alla riapertura ma c’è ancora un’incognita legata ai dubbi sollevati dal Ministero della Sanità riguardo alla quarantena obbligatoria per chiunque arrivi nel Paese via aereo. 
Il protocollo, approvato anche dalla Kenya Civil Aviation Association (KCAA) non prevede la quarantena di 14 giorni per chiunque si presenti a Nairobi o Mombasa con un certificato Covid-19 Free rilasciato dalla Nazione di partenza del volo diretto in Kenya e non abbia alcun sintomo che possa riportare al virus. In tal caso, nonostante il certificato, il passeggero verrebbe ospitato in una struttura scelta dal Governo (nella lista ci sono anche hotel) e sottoposto al tampone. Così è stato confermato anche dall'Ambasciata del Kenya in Italia a chi si prepara a partire per il Kenya nei prossimi giorni.
Il Comitato nazionale per l’emergenza Covid-19 (NERC) però qualche giorno dopo la presentazione del protocollo, si è espresso in maniera negativa sull’eventualità di non far osservare il periodo di isolamento a chiunque volesse soggiornare in Kenya, sia per business che per turismo.
Gli scenari che potrebbero delinearsi già da oggi, con eventuali dichiarazioni del Governo, possono anche prevedere una sorta di accordo che consentirebbe a chi si ferma nel Paese per meno di 15 giorni di non effettuare quarantena e per i residenti di rispettarla al proprio domicilio.
Ma queste sono indiscrezioni che il Governo non ha né smentito né confermato. Quel che si sa è che chi spinge per riaprire senza condizioni è al lavoro da giorni per convincere i restii. 
Per adesso il documento ufficioso che, secondo la regola dovrebbe diventare ufficiale alla riapertura e che mette di buon umore il Ministro del Turismo Najib Balala e le associazioni di hotelier e attività legate all’hospitality è quello del Ministero dei Trasporti che stabilisce linee guida severe (ingresso negli aeroporti solo a chi è autorizzato, fotocopia del biglietto d’arrivo per autisti che si recano a prelevare passeggeri e degli stessi passeggeri se dovessero arrivare o ripartire durante l’orario del coprifuoco, oltre alle indicazioni già in atto che riguardano le precauzioni per il Covid-19).
Attendiamo eventuali variazioni e comunicati ufficiali e vi aggiorneremo prima possibile dal portale degli italiani in Kenya.