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Marzo 2011

Tutte le notizie del mese

01-03-2011 di redazione

Un pesce keniota fa bene al cuore
Scoperto nel Lago Vittoria un pesce che cura il mal di cuore. È lo Zebra Fish una rara specie che vive nelle acque del lago Vittoria. Ha la straordinaria capacità di rigenerare anche il 20% dei tessuti cardiaci in poche settimane. La scoperta è stata confermata da uno studio dellaBritish Medical Foundation. La specie però, almeno nel lago Vittoria, è in pericolo d'estinzione dopo l'introduzione del vorace Nile Perch. Gli studi sulle capacità curative della specie sono in corso in America, Canada e Giappone.(Geoferro)(31/03/2011) 

Classificazione degli hotel in Kenya
Lo ha deciso il Governo Keniota in concomitanza con gli altri Paesi dell'Est Africa: la riqualificazione degli hotel secondo criteri di eccellenza, sarà comune tra Kenya, Uganda, Tanzania, Burundi e Ruanda. La classificazione terrà conto di parametri comuni e in questi giorni il Kenya si sta allineando. Il programma è già stato avviato nelle regioni di Nairobi, Masai Mara e adesso raggiunge anche la Coast Province, quindi Watamu, Malindi e Mambrui. In un comunicato del ministero del Turismo, si rileva che la nuova classificazione "terrà conto di tutti i diversi aspetti dei servizi prestati dalle strutture ricettive e ristorative". In un primo tempo sembrava si dovesse fare (inopinatamente) distinzione tra attività locali e strutture straniere, invece dalle ultime notizie pare che la classificazione sarà unica. Ancora non è dato sapere se con le classiche "stellette" o con altri criteri.(30/03/2011)

Nasce "Brand Kenya", il doc keniota

I prodotti 'made in Kenya' destinati all'export saranno contrassegnati da un marchio che ne certifichera' la provenienza. Messo a punto dalla societa' per la diffusione nel mondo dei manufatti e della cultura kenyana, 'Brand Kenya' e' stato presentato ufficialmente nel corso di una riunione dei dirigenti dell'Associazione degli industriali a Nairobi. "Si tratta di un'iniziativa", ha spiegato il presidente di 'Brand Kenya', Mary Kimonye, "che fara' solo del bene al nostro sistema economico e che e' gia' stata attuata con successo dai piu' grandi Paesi esportatori". (AGIAFRO)(29/03/2011) 

Le domeniche a Mambrui e Watamu

Non solo i turisti che cercano paradisi davvero speciali, non solo i proprietari di ville che trovano il naturale approdo di spiagge senza sovraffollamenti o beach boys, non solo i residenti malindini che "fuggono" dalla cittadina che in questo periodo offre mare non proprio cristallino. La domenica "italiana" è sempre più a vantaggio di Mambrui e Watamu. E se parliamo di locali esclusivi (ma per nulla inaccessibili, basta prenotare) la domenica si chiama Kola Beach a Mambrui e Paparemo Beach a Watamu. Il Kola Beach è un elegantissimo resort con al suo interno anche case di proprietà (e alcune ancora in vendita), che offre una grande piscina in riva all'oceano e il raffinato ristorante Gold 55 con una vista incantevole e una rinfrescante brezza. Nelle torride giornate di marzo e aprile, è l'ideale, con la musica dal vivo ed una bravissima cantante, l'atmosfera rilassante e il centro benessere aperto. Stessa atmosfera ed eleganza si respira davanti alla più bella tra le baie di Watamu, sulla spiaggia di Paparemo Beach. Qui l'Africa è nella sabbia bianchissima e nei faraglioni, nell'architettura semplice e non invasiva del ristorante e negli ombrelloni a pochi metri dal mare. Ecco due luoghi così diversi ma simili per le migliori domeniche possibili di chi ha solo la domenica, e per tutti i giorni da qui a fine aprile, per chi se lo può permettere. I turisti di fine stagione e di Pasqua sono avvertiti!(28/03/2011) 

Kenya-Angola 2-1

Con un gol capolavoro dell'interista McDonald Mariga, il Kenya ribalta il risultato contro l'Angola, nella partita valida per le qualificazioni alla Coppa D'Africa 2012, e porta a casa un'importantissima vittoria per 2-1. Grande prova delle Harambee Stars nel secondo tempo quando, in svantaggio di un gol, grazie all'ingresso di Jamal Mohammed, ha schiacciato la quotata Angola nella propria metacampo. Mariga, per l'entusiasmo, si è tolto la maglia ma essendo già stato ammonito ha dovuto lasciare il campo per espulsione e la propria squadra in 10 uomini. Ma il Kenya ha resistito, per il 2-1 finale.(27/03/2011) 

Solidarietà medica alla Malindi United

Un evento di quelli che fanno bene a chi li organizza, a chi vi assiste e soprattutto a chi ne beneficia. Ieri pomeriggio nel campo dell'accademia di calcio Malindi United, è stato organizzato un "campus" di visite mediche a duecento bambini, da zero a dodici anni, con distribuzione di cibarie e bevande, da parte di un gruppo di venti pediatri portati in Kenya dall'ex arbitro internazionale Pasquale Rodomonti. Con la collaborazione di malindikenya.net e del resort Garoda, che ha ospitato il convegno dei medici, Rodomonti e i suoi hanno visitato i ragazzini dello slum malindino di Kisumundogo e del quartiere dello stadio, Central. Tra di loro anche i ragazzi della scuola calcio ma soprattutto tante mamme che hanno fatto qualche chilometro a piedi con i loro neonati in spalla, per venire ad effettuare gratis quella che per loro era la prima visita. Sono state riscontrate alcune patologie nei bambini, che verranno curate con l'aiuto del St.Peter Hospital che ha messo a disposizione anche le strumentazioni e gli accessori per le visite. Alla fine, per tutti i bambini visitati e le loro famiglie, un bel "pacchetto" omaggio, con due chili di riso, fagioli, zucchero, the, latte e biscotti. Un pomeriggio utile e indimenticabile per tutti.(27/03/2011) 

Rebecca, la grande samburu

Quello per cui lotta lo ha vissuto sulla sua pelle. Violentata e poi ripudiata da un marito che la voleva sottomessa e da un villaggio che le imponeva di sottostare alle ancestrali regole tribali per cui la donna, oltre alla crudeltà dell'infibulazione, ne aggiunge molte altre. Oggi Rebecca Lolosoli ha 48 anni ed è approdata in America, nel mondo delle sfilate e nei salotti "buoni" per promuovere il suo movimento "Umoja" (Unità) grazie al quale ha salvato e sensibilizzato centinaia di donne della sua terra, affinchè non finissero preda dei propri uomini e di leggi, a suo dire, troppo permissiviste in quest'ambito. "Abbiamo subito cinquant'anni di violenze dagli inglesi - dice Rebecca - perchè dobbiamo continuare a subire in silenzio anche in democrazia?" Per ora ad Umoja vivono 60 donne, riuscite a sottrarsi alle dure regole tribali. Studiano, creano moda e soprattutto sensibilizzano tutte le altre.(26/03/2011) 

A Malindi internazionali di Karate

Malindi per cinque giorni diventerà uno dei centri internazionali del Karate. A partire da domani, infatti, fino a mercoledì 31 marzo, prendono il via, nello scenario del Blu Marlin Hotel, i campionati del mondo di karate per club, con squadre partecipanti da Kenya, Italia, Uganda, Inghilterra, Tanzania, Mozambico, Polonia e Burundi. Ovviamente avrebbero dovuto partecipare, in qualità di méntori, giurati e organizzatori, alcuni "sensei", maestri giapponesi, ma la loro presenza è stata resa impossibile dal terribile terremoto e tsunami avvenuto nello Stato dell'Estremo Oriente. "Saremo tutti con loro, con il pensiero - spiega uno degli organizzatori del torneo malindino, l'italiano Roberto Mariani che con Kenyaservices ha ideato la manifestazione, che ha il patrocinio della Kenya Karate Federation - ai giapponesi va la nostra solidarietà e quella di tutto il mondo del karate". Al campionato avrebbero dovuto partecipare anche squadre di altri Paesi, come Svezia, Messico e Francia, ma al problema giapponese si sono aggiunti i costi non sempre abbordabili dei biglietti aerei, e così il campionato internazionale andrà in scena in forma leggermente ridotta. Ma non per questo meno interessante, anche alla luce di ciò che Malindi, grazie a Mariani e alla collaborazione con i sensei Silvano Panaiotti e Raffaele Bernardi, sta dimostrando a livello nazionale (le donne sono campioni del Kenya e anche i ragazzi hanno ottimi risultati nel loro recente palmares) e internazionale. Ai campionati parteciperanno donne e uomini, cinture marroni e nere.(25/03/2011) 

Il 7 aprile udienza all'Aja per i ministri kenioti

Dopo ben tre anni sembra giunto a compimento il lavoro del Tribunale Internazionale dell’Aja, che ha intimato ai sei indiziati per crimini contro l'umanità, di presentarsi entro il prossimo 7 aprile, per l'udienza preliminare che servirà a determinare se esistono gli estremi per dare inizio al processo formale contro i politici kenioti che, secondo il dossier degli investigatori delle Nazioni Unite, avrebbero fomentato il caos post-elettorale dei primi mesi del 2008, che portò a devastazioni e centinaia di morti. Tra gli indiziati c'è il vice primo ministro e ministro delle finanze Uhuru Kenyatta più altri due ministri dell’attuale governo. Se i tre si rifiutassero di comparire potrebbero essere notificati loro altrettanti mandati di cattura. Tutto questo accade mentre il vice presidente Musioka - accompagnato da due ministri - si trova alle Nazioni Unite per perorare la causa del differimento dell’inizio del processo di dodici mesi, un'iniziativa da molti considerata come una perdita di tempo e spreco di denaro. Se il processo invece iniziasse regolarmente e avesse fine entro l’anno, si potrebbe ben sperare per la regolarità e nessun epilogo negativo per le prossime elezioni nazionali dell’agosto 2012. Intanto tre degli indiziati presso la corte dell'Aia - per crimini contro l'umanità - hanno mandato in scena una giornata di preghiera di massa nel campo sportivo di Kapsabet per propiziare il buon esito del processo. Vi partecipavano centinaia di supporters dell'on. Ruto, tre vescovi anglicani e numerosi "pastori" che "benedivano" i sospettati paragonandoli ai martiri della Bibbia - Shadrack, Abednego e Meshack. Presenti anche 20 parlamentari alleati dell'on Ruto. (ha collaborato Geoferro)(24/03/2011)

Giornata mondiale dell'acqua

Se avete intenzione di fare del bene ad un villaggio, ad una comunità, perfino a una scuola keniota, assicuratevi che esse abbiano un pozzo e una corretta e costante fornitura d'acqua. Non si può prescindere da quello che è un bene essenziale e che ancora non è pienamente garantito nemmeno qui, sulla costa. Oggi in tutto il mondo si celebra la "Giornata internazionale dell'acqua" ed ogni associazione che opera nel distretto di Malindi, Kilifi e Magarini, ribadisce il suo impegno in questo senso. Malindikenya.net insieme con Karibuni Onlus ha dotato una scuola di Gede e il campo di gioco di Malindi di un pozzo, la Onlus stessa ne ha costruiti una decina in tutto il distretto, a fianco delle sue opere. Tanto ha fatto in tutto il Kenya AMREF, che per prima ha intuito il bisogno di pozzi ovunque, prima di altre necessità. «Senz’acqua non c’è salute né sviluppo – spiega Tommy Simmons, direttore generale di AMREF Italia – I danni all’agricoltura sono incalcolabili, il bestiame muore, le lezioni a scuola non si possono svolgere regolarmente e saltano anche gli equilibri familiari, perché le donne sono costrette ad assentarsi per ore alla ricerca di acqua, lasciando incustoditi i figli». La mancanza di acqua pulita e di servizi igienici adeguati costa ogni anno all’Africa Subsahariana il 5% del suo Pil ed è legata, direttamente o indirettamente, all’80% delle malattie. Nella regione più della metà dei posti letto ospedalieri sono occupati da pazienti affetti da malattie diarroiche, causate dall’utilizzo di acqua contaminata e dall’assenza di servizi igienici, con conseguenze fatali soprattutto per i bambini. Quelli con meno di cinque anni nati in un periodo di siccità hanno tra il 36 e il 50% di probabilità di essere malnutriti, mentre l’accesso ad acqua pulita riduce i tassi di mortalità infantile di oltre il 20%. Che l'acqua sia sempre il bene di tutti. Un bene gratis, soprattutto!(23/03/2011) 

Biologico in baraccopoli

Dalla microcriminalita' all'agricoltura biologica: e' la strada intrapresa da una decina di giovani della baraccopoli di Kibera, alle porte di Nairobi. Quella che e' oggi la storia di un successo e' iniziata nel 2008, quando gli attuali gestori della prima coltivazione biologica mai realizzata in una baraccopoli africana decisero di smetterla con i furtarelli e le rapine per dare vita all'associazione 'Youth reform'. Dopo aver 'adocchiato' un terreno abbandonato situato tra una discarica e la linea ferroviaria Mombasa-Kampala, decisero di ripulirlo e, con l'aiuto di un agronomo, dissodarlo per prepararlo alla coltura. Ora la mini-azienda agricola produce pomodori, spinaci, cetrioli e, tra qualche anno, daranno i primi frutti anche gli alberi di banane piantati lo scorso autunno. "Senza questa nuova attivita'", ha ammesso uno dei neo-coltivatori, "ora mi troverei probabilmente in prigione, dove sono finiti molti vecchi amici, mentre altri sono morti in 'normali' regolamenti di conti tra bande". (AGIAFRO 22/03/2011) 

Gli Stadio a Malindi!

Una serata che malindikenya .net non ha pubblicizzato perchè era già "sold out" da tempo, tra gli aficionados della sala da gioco malindina e un folto gruppo di turisti di stanza al Lawford's Hotel. Ieri sera, nella cornice appunto del Casino Malindi, si sono esibiti gli Stadio. La storica band emiliana, fondata dal cantante e tastierista Gaetano Curreri, già talent scout e primo produttore di Vasco Rossi, ha alle spalle trent'anni di carriera, molti dei quali spesi come band di Lucio Dalla. Ieri sera gli Stadio hanno ripercorso la loro avventura, costellata di successi quali "Chiedi chi erano i Beatles", "Acqua e sapone" e "Canzoni alla radio". La band attuale è composta da Andrea Fornili (chitarra), Roberto Drovandi (basso) e Giovanni Pezzoli (batteria). Il pubblico malindino ha mostrato di apprezzare il repertorio della celebre band, che ha pubblicato un anno e mezzo fa l'ultimo album dal titolo "Diluvio universale", con una canzone scritta insieme a Vasco. In sala presenti anche i cinque cabarettisti di Zelig che nei giorni scorsi hanno divertito i turisti al Lawford's e alla Rosada. Una settimana a tutta musica e risate sulla costa keniota, a riprova che la stagione non è affatto finita, come dimostra l'alto numero di ospiti europei negli hotel.(21/03/2011) 

La "culla dell'umanità" è più a sud

Non sarebbe l'etiope "Lucy" la prima donna, o meglio il primo ominide della storia, ma si tratterebbe di qualche suo parente nato un po' più a sud. Non al confine tra Etiopia e Kenya, ma tra Kenya e Tanzania. Questo almeno è l'autorevole parere dello scienziato Brenna Henn, pubblicato dalla rivista specializzata Pnas. "La nascita dell'uomo moderno dovrebbe essere spostata qualche latitudine più a sud" sostiene la Henn, genetista con cattedra all'Università di Stanford. I progenitori dell'umanità forse non provenivano dall'Est dell'Africa, ma dalle regioni più meridionali dello stesso continente. Brenna Henn, che ha affidato alle pagine della rivista Pnas i risultati dei suoi studi sul Dna estratto da campioni di saliva prelevati a comunità tribali africane, si riferisce in particolare delle tribù Hadza e Sandawe della Tanzania e ai Boscimani localizzati in Sud-Africa. Henn ha confrontato l'identikit genetico con quello di popolazioni ampiamente studiate, come i Masai in Kenya e Tanzania e gli Yoruba dell'Africa Occidentale, ma anche con Dna completamente differenti, quelli ad esempio appartenenti a soggetti nati in Toscana. La complessa analisi genetica sui cosiddetti poliformismi a singolo nucleotide - la più piccola impronta digitale presente nel Dna - hanno permesso di constatare che le popolazioni ritenute in cima all'albero genealogico potrebbero essersi spostate in seguito a spostamenti da altre regioni, tra le quali quelle più a sud della cosiddetta "culla dell'umanità".(20/03/2011) 

Malindi United a Thika: gemellaggio italiano nel 150°

La ricorrenza dell'Unità d'Italia spiegata ai bambini africani e ai giovani calciatori di un'accademia italiana in Kenya. Questo potrebbe essere il titolo della giornata andata in scena ieri al campo di gioco Alaskan di Malindi, dove il coach della Malindi United Riccardo Botta ha portato bandiere e striscioni tricolori ed ha improvvisato una lezione di storia ai suoi ragazzi, per far capire loro l'importanza della data e i parallelismi con la storia del Kenya, che rispetto al nostro Paese ha un'indipendenza molto più giovane da celebrare (48 primavere quest'anno). I giovani calciatori del Malindi United, dopo la lezione e le rituali foto con la bandiera, sono stati eruditi su una trasferta fondamentale per la loro carriera. Infatti questa notte, con un bus, viaggeranno verso Thika, a nord di Nairobi, per affrrontare la selezione giovanile della locale squadra, il Thika United, che milita in premier league, la serie A keniota. Il proprietario della squadra è un'italiano di seconda generazione, l'imprenditore del caffè Elio Lolli. Con Lolli, la Malindi United intende avviare una collaborazione per la valorizzazione di entrambi i settori giovanili. Sarebbe questo il naturale sbocco nel calcio nazionale, accedendo a stipendi che comunque cambiano la vita in meglio, per molti dei ragazzi pieni di buona volontà e tecnicamente validi che però non possono aspirare a un ingaggio in Europa. La partita sarà giocata domenica mattina, prima del match di campionato del Thika United, che avrà le telecamere puntate della rete sudafricana Supersport.(19/03/2011) 

Zelig alla Rosada
Una serata tra risate e musica dal vivo sulla spiaggia di Rosada Beach. Ieri sera era ressa per garantirsi un posto in prima fila. E' tornato a Malindi il cabaret con cinque comici di Zelig, con in testa il bravo Andrea Vasumi (nella foto) portati in Kenya dall'imprenditore, promoter e deejay Carlo Chionna. Gli altri sono Marco Dondarini, Baz, Gabri Gabra e Andrea Poltronieri. E' stata una serata tutta da ridere ma anche da godere con la musica dal vivo dei Dream On (David e Steve Flores) e le loro playlist musicali con chitarra e percussioni (più le basi) mai banali e ottime per tirare tardi.(18/03/2011)

Anche in Kenya sventola il tricolore
Non solo Nairobi e l'Ambasciata Italiana, anche la costa keniota si unisce alle celebrazioni dei connazionali di tutto il mondo per i centocinquanta anni dell'Unità d'Italia. 
A Mambrui, nello splendido paradiso del Kola Beach ("sold out" ed eccezionalmente chiuso al pubblico esterno in questi giorni) un gruppo di grossi nomi dell'economia italiani, legati ad una delle più importanti società italiane nel campo dell'alta finanza (AZ investimenti), festeggerà oggi l'ìmportante ricorrenza, resa festa nazionale dal nostro Governo, con una "nonstop" dalla mattina alla sera. Una giornata ricca di eventi, feste e musica dal vivo nell'incantevole scenario del lussuoso resort e del ristorante con piscina in riva all'oceano Gold 55. Appuntamento con l'opera lirica invece al White Elephant, su iniziativa del Co.Mi.Tes e dell'Istituto italiano di Cultura di Nairobi: alle 18.30 di domani il concerto "L'opera, Unità d'Italia" con la partecipazione del soprano Angela Papale accompagnata dal pianista Fabio Marra. I due si esibiscono invece oggi nella Michelangelo Hall della Casa della Cultura di Nairobi sempre alle 18.30. Malindikenya.net in un giorno come questo non dimenticherà invece la solidarietà, una delle fondamenta su cui dovrebbe essere basato il nostro Paese, nel ricordo delle sofferenze patite per renderlo una sola nazione e quelle sopportate dalle migliaia di nostri emigranti. Terremo quindi una lezione "sui generis" di storia in due scuole elementari di Malindi ed anche l'accademia di calcio Malindi United onorerà la ricorrenza in maniera particolare, durante il consueto allenamento.(18/03/2011) 

Malindi United a Thika, si cercano sponsor

Trasferta d'onore per la Malindi United, che è stata invitata dal Thika United, la squadra di Premier League keniota di proprietà dell'imprenditore italiano Elio Lolli, a disputare un match contro i pari età locali, nell'ambito di un progetto di collaborazione e interscambio. Il progetto Malindi United ha sempre bisogno di aiuti e collaborazione, essendo fondato non sul lucro ma sulla buona volontà di chi lo ha fondato e di chi si è aggiunto per condividerlo e svilupparlo. Quindi chiunque fosse interessato a darci una mano per il viaggio dei ragazzi, può chiamare lo 0720/178982 o scrivere a malindiunited@malindikenya.net. Grazie!(17/03/2011)

Turisti salvano tartaruga a Watamu

Padre e figlia salvano una tartaruga dalle grinfie di pescatori locali a Watamu. La storia è questa, sembra di parlare di un film con i ruoli rovesciati: solitamente i turisti (o i mzungu, fresco èil caso eclatante di Flavio Briatore) recitano la parte dei cattivi, che staccano coralli, comprano avorio, portano via conchiglie e stelle marine. E i locali vedono il loro patrimonio ambientale morire. Invece spesso, purtroppo, sono proprio i kenioti a rovinare le loro meraviglie ed a impoverire le loro risorse. Per fame, magari, più che per cultura. E' il caso dei pescatori che si stavano portando via una bella tartaruga marina, di cui la riserva di Watamu abbonda, con numeri in calo, però. Pietro e la figlia Isabella, durante un safari marino con giro nel creek di Mida, hanno notato la scena e hanno chiesto al loro barcaiolo di avvicinare la canoa dei pescatori. Dopo lunga trattativa, hanno pagato dieci euro per poter liberare la tartaruga e farla tornare in mare. La carne di tartaruga, ultimamente, è diventata una risorsa per la popolazione locale, è molto nutriente, così come le loro uova. Il Kenya Wildlife Service non fa molto per salvaguardare gli episodi di pesca di frodo di tartarughe o di razzia delle uova. Le pene sono molto severe, fino a sette anni di reclusione. Grazie ai turisti Pietro e Isabella, uno di questi crimini è stato evitato.(17/03/2011) 

Borsa di studio di malindikenya.net

Il fenomeno è preoccupantemente in crescita. Si sa che in Kenya mandare a scuola i propri figli spesso è un impegno gravoso per le famiglie. Lo sappiamo bene noi di malindikenya.net che ne sosteniamo tanti, specialmente tramite Karibuni Onlus. Quando poi i figli dimostrano di essere anche bravi, per i genitori diventa quasi una condanna, se non hanno nessuno che li aiuta. Già, perchè come si fa a lasciare a casa, dopo la scuola dell'obbligo, un alunno che ha voti splendidi? Come si può negargli un futuro più luminoso del proprio, e la speranza che presto possa contribuire a migliorare le condizioni di tutta la famiglia, se non di un intero villaggio? Però i soldi per l'iscrizione a un istituto superiore sono tanti, specie se non si tratta dell'unico figlio. Così, accanto a chi fa grossi sacrifici o ha la fortuna di essere aiutato da datori di lavoro o amici "mzungu", purtroppo cresce il numero di parenti che abbandonano i figli al loro destino. Ragazzi e ragazze di 14 anni che per poter continuare a studiare sono costretti a lasciare la casa natia e a trasferirsi da lontani parenti disposti ad accudirli o addirittura da estranei trovati spesso dagli stessi loro maestri. "Devi trovarti un lavoro e aiutare la famiglia - è l'intercalare dei padri - se vuoi continuare a studiare, io non posso mantenerti, te ne devi andare da casa". A volte dietro queste scelte c'è davvero una situazione di miseria, ma spesso anche egoismo e scarsa fiducia da parte delle famiglie. Malindikenya.net ha iniziato ad aiutare due di questi studenti, ma le segnalazioni che stanno arrivandoci sono molte. Così, con l'aiuto di voi lettori e degli imprenditori locali, sempre molto sensibili a queste operazioni di solidarietà, appronteremo delle apposite borse di studio (che chiameremo "borsa di studio del Baobab") per i ragazzi di buona volontà che sfidano il destino e la loro condizione, contando solo sulle proprie capacità. Meritano proprio di essere aiutati. Alla prossima per gli aggiornamenti.(16/03/2011)

Non paga la rata della dote: figlia ripresa dopo 17 anni!
Storie d'altri tempi e d'altre culture. Il matrimonio tra Katana, che lavora come askari (guardia) a Malindi e una donna di Kilifi, celebrato dal 1993, è stato di fatto troncato dalla madre di lei, che si è stufata di aspettare, dopo 17 anni, la seconda rata della dote promessa dallo sposo. Fissata in 300 euro, in 17 anni Katana ne aveva pagati solo 100. Da qui la decisione della suocera di riprendersi la figlia, lasciando il povero askari da solo con due figli.(malindikenya.net)(15/03/2011)

Slum di Nairobi in fumo: 10.000 senza tetto
Diecimila persone sono state colpite dall’incendio che martedì scorso ha devastato la baraccopoli di “Deep Sea”, a nord di Nairobi. “Un fumo denso e acre ha avvolto lo slum in pochi minuti”, racconta il parroco della comunità, padre James, in un comunicato di “AfrikaSi”, ong che opera nei settori educativo e sanitario della baraccopoli. “I pompieri hanno tardato ad arrivare e, in ogni caso, era impossibile entrare nel villaggio perché le baracche sono una addossata all’altra”. Padre James si è detto preoccupato per quanto potrà accadere ora in mancanza di alcun riferimento di legge per terre e case. "C’è il rischio di una vera lotta tra poveri dove la violenza può farla da padrone”. La Croce Rossa, che inizialmente non era intervenuta perché impegnata in altri quattro slum della città, ha provveduto a rifornire i senza tetto di ripari d’emergenza, coperte e cibo. (AGIAFRO)(15/03/2011) 

Briatore subito a Malindi per il Billionaire?

La vacanza era già prevista, ma a questo punto la presenza a Malindi del tycoon italiano Flavio Briatore, sarebbe quantomai importante e tempestiva. Nei giorni scorsi, infatti, l'opinione pubblica locale (e di rimbalzo la stampa italiana) ha puntato sulla possibile acquisizione, da parte del suo locale sulla spiaggia del parco marino, il Billionaire, di un terreno in affitto che appartiene al Kenya Wildlife Service. Dopo un'animata riunione in comune, il responsabile del KWS, James Kipng'etich, ha ammesso di aver ceduto al proprietario del retreat "Lion in the Sun" tre acri e mezzo di terreno all'interno del parco marino. Secondo i ben informati non dovrebbe essere intenzione di Briatore costruire nulla su quel terreno, anche perchè il contratto di affitto sarebbe di 25 anni e perchè lo stesso Briatore ha sempre dimostrato di tenere all'ambiente (Lion in the sun è un gioiello immerso nella natura e il Billionaire ha reso di nuovo vivibile un pezzo di spiaggia ridotto a macerie e sporcizia dal fallimento di un precedente hotel). Ciononostante alcune associazioni e consiglieri di Malindi hanno protestato perchè verrebbe impedito loro l'accesso in un'area da sempre aperta a tutti. V'è da dire che ultimamente quella parte di terreno, a fianco del bar, versa in condizioni di semiabbandono, non tanto pulito e viene usato soprattutto come rimessa per i natanti della cooperativa dei barcaioli. In ogni caso nei prossimi giorni, se non addirittura nelle prossime ore, con l'arrivo del "deus ex machina"la proprietà del Billionaire farà luce sulla vicenda e risolverà la situazione.(14/03/2011) 

Italiani in Kenya nel 2011: la carica dei 90 mila!

Ecco i dati ufficiali del Kenya Tourist Board riguardanti il 2010. In Kenya sono arrivati quasi novantamila italiani (87.694), facendo registrare un aumento rispetto all'anno scorso del 31%, che non ha precedenti né equivalenti nelle altre nazioni mondiali. Il Belpaese si conferma nuovamente secondo mercato europeo dopo Regno Unito con 174.051 arrivi e terzo internazionale dopo gli Stati Uniti con 107.842. La Germania con 63.011 arrivi e la Francia con 50.039 unità seguono a distanza rispettivamente al quarto e al quinto posto. La quota di mercato dell’Italia è all’8%, il Regno Unito il 15,9% e gli USA il 9,8%. I dati che interessano a noi di malindikenya .net sono quelli riguardanti la costa, ovvero gli sbarchi al Moi International Airport di Mombasa: per il mercato italiano, infatti Mombasa è la porta d’accesso preferita con 66.889 arrivi contro i 16.549 arrivi registrati a Nairobi. Si può tranquillamente affermare che oltre cinquantamila italiani hanno visitato Malindi, Watamu e Mambrui nel 2010. Un dato che tende a salire, in quanto dai primi dati ufficiosi, gennaio e febbraio 2011 hanno fatto segnare nuovi picchi di presenze. Se a livello generale il Kenya gongola (con 1.095.842 turisti e una crescita del 15,1% sull’anno precedente è record per il turismo in Kenya. L’industria del turismo ha generato 73,68 miliardi di scellini kenyoti con un incremento del 18% sul 2009) speriamo che questi numeri vogliano dire credere di più nelle risorse del territorio e per il Governo non investire soltanto in propaganda, ma anche in servizi: strade, acqua, elettricità, sanità, infrastrutture.(13/03/2011)

Ufficiale: sostegno dell'Avellino per la Malindi United

Ora è ufficiale: con il sostegno a distanza del calciatore del Malindi United Tony Otieno, diciassettenne centravanti della nazionale under 18, la squadra italiana dell'Avellino entra a far parte del novero dei sostenitori dell'accademia di calcio di Malindi. Il sostegno, che garantisce vitto e alloggio per un anno al giovane goleador, prevede un opzione fino a fine anno sull'acquisto dell'attaccante keniota da parte dei lupi irpini, la cui compagine milita in Lega Pro 2 con ambizioni di veloce risalita in serie B. L'operazione è stata fortissimamente voluta dal vicepresidente Alberto Iacovacci, che a gennaio ha visitato l'accademia malindina con il padre Igino, titolare della Iacogroup. Insieme al presidente Marco Cipriano e all'azionista Massimiliano Taccone, hanno deciso di agevolare questa operazione sociale che si spera possa anche avere riscontri non solo d'immagine, con il trasferimento di Tony in Italia. Intanto per lui la vetrina di maggio in Umbria, con la nazionale keniota allenata da Riccardo Botta, il suo coach nella Malindi United.(12/03/2011) 

Parlamentari promuovono il Kenya in rete

I parlamentari della provincia di Nyandarua, nella regione centrale del Kenya, hanno lanciato un sito internet dedicato alla promozione del territorio, con l'obiettivo di attrarre investimenti nei settori dell'agricoltura e del turismo. Principali promotori dell'iniziativa sono stati i deputati O Kalou, Erastus Muteithi e Jeremiah Kioni. In occasione del lancio del sito, avvenuto nel Centro cattolico di spiritualita' 'Tabor Hill' di Nyandarua, sono state esposte le vaste, ma non appieno utilizzate potenzialita' agricole della provincia. Tra le attrattive turistiche da valorizzare, il Lago di Ol-Bollosat, che ospita una biosfera tra le piu' intatte del continente, e la catena montuosa degli Aberdare Range, che corre lungo 160 chilometri nell'entroterra settentrionale di Nairobi.(11/03/2011)

Billionaire e Lion in the Sun con malindikenya.net

Se date un'occhiata alle nostre pagine delle attività che sostengono il portale malindikenya.net (e viceversa) noterete che al novero di quest'anno si sono aggiunte due eccellenze della costa keniota e dell'imprenditoria italiana in Kenya: il retreat Lion in the Sun, la Spa di Flavio Briatore ed Henri Chenot, e il Billionaire Beach, il locale sulla spiaggia del parco marino con spiaggia organizzata, ristorante a buffet, lounge bar e discoteca una volta alla settimana. Gli appuntamenti del giovedì sera sono terminati la settimana scorsa, ma la prima stagione è stata un successo per gli organizzatori. Il giovedì sera del Billionaire Beach si è attestato come il beach party più esclusivo di Malindi, con il dj italiano Seppia e le cubiste del Twiga, con un'atmosfera elegante ma non snob e cocktail fatti "in grazia di dio". L'appuntamento con le feste del Billionaire è per il prossimo agosto, ma la spiaggia (e la piscina) è ancora aperta, con possibilità di prenotare il pranzo a buffet. Così come ovviamente è aperta la Spa con tutti i suoi servizi, compreso quello di resort. Per saperne di più, basta dare un'occhiata alla pagina Billionaire Beach e a quella Lion in the sun. Karibu!(10/03/2011) 

La "vita facile" keniota sbarca al cinema

Già ai primi posti nei botteghini italiani il film "La vita facile", girato in buona parte in Kenya. La pellicola, che ha come interpreti Stefano Accorsi, Piergiuseppe Favino e Vittoria Puccini, narra la storia di due medici che si danno da fare come volontari nel campo della sanità dalle parti di Nairobi. Il Kenya in realtà fa più che altro da sfondo a un classico menage-à-trois.(09/03/2011)

Strade e acqua, i problemi di Malindi

La stagione ormai in chiusura, ci ha consegnato una costa keniota da record di affluenze italiane e di nuove aperture europee e africane. Insomma, una "botta" di turismo che fa ben sperare per le attività commerciali da queste parti. Ma all'abbondanza di clienti, fa riscontro uno stallo dei servizi locali e questo ha causato qualche problema. Piccoli campanelli d'allarme che nell'ottica di un futuro su questi livelli, potranno creare problemi. Un'espansione lavorativa e un benessere crescente anche per la popolazione locale, non può non prescindere da un miglioramento dei servizi. Malindikenya.net inizia oggi una campagna per sensibilizzare tutti sui problemi riscontrati con l'aumento dell'afflusso turistico. Si può partire senz'altro dal traffico, dal congestionamento dell'unica arteria principale e asfaltata che porta da Mombasa a Lamu e che contemporaneamente è la principale via commerciale di Malindi, Lamu Road. Da tempo si parla della costruzione di un "bypass", ovvero una circonvallazione che da prima dell'ingresso in città devierebbe tutti i mezzi che vanno oltre Malindi, per poi riprendere la strada principale all'altezza di Kibokoni. Nei prossimi giorni vi daremo conto delle novità in merito. Altro problema è l'acqua, che ormai scarseggia da gennaio. Pare che l'azienda municipalizzata paghi la corrente elettrica di pompe, turbine e filtri con il contagocce. Eppure le bollette aumentano e di soldi quest'anno ne girano. Anche su questo problema, aggiornamenti a breve da parte del nostro portale.(08/03/2011) 

Nuovo dispensario italiano a Majengo

E' stato inaugurato il dispensario del villaggio di Majengo, costruito da Solidarietà Onlus di Erba. Da questo mese settimanalmente sarà   messo a disposizione  un dottore  per visite e  medicazioni.   Il dispensario è stato donato al  villaggio  di Majengo nell'ambito del progetto  "Tabasamu Centre", impegno concreto della onlus lariana per migliorare le condizioni di  vita  di questo piccolo  villaggio .
Con il District Chief, il Capo villaggio  e  la fondatrice Marisa  Benaglia, hanno partecipato all'inaugurazione anche  amici  e sostenitori della onlus venuti apposta dall'Italia.
I  bambini e  le  maestre  dell'orfanotrofio Tabasamu Centre hanno  presentato  con  orgoglio  il  lavoro  fin  qui  svolto   con  un' esposizione  dei  manufatti eseguiti da  maestre e allievi,  la  vendita  dei  piccoli  oggetti   realizzati andrà  a sostegno  dell'autonomia economica  del  centro, di cui  è stato  presentato anche  il  settore agricoltura  con  le  coltivazioni  realizzate per  produzioni  che spaziano  dalle  banane ai  pomodori, a   fagioli,  peperoni e mais, prodotti  dell'orto  idonei  al sostentamento alimentare  della  comunità.(07/03/2011)

Matrimoni misti in aumento

Secondo il Registro Nazionale dei Matrimoni, il numero delle unioni bi-colore è sempre piú di moda in Kenya. Tra il 1998 e il 2010 c'è stato un aumento dell'85% quasi tutti tra bianchi e africani, pochissimi tra asiatici e africani. 
Le statistiche indicano che la maggioranza dei bianchi che sposano le africane sono nordeuropei e americani. Gli italiani non sono menzionati anche se abbastanza numerosi specialmente tra gli ex missionari e chiaramente sulla costa.(06/03/2011)

€4 milioni per ospedali dalla Cooperazione Italiana

Un impegno da 4 milioni di euro e' stato messo in campo in Kenya dalla Cooperazione italiana, che dallo scorso novembre e' all'opera nelle regioni rurali dell'Eastern e Nyanza per ristrutturare 12 ospedali pubblici e religiosi. Le risorse verranno utilizzate per attrezzare le strutture con equipaggiamenti tecnici all'avanguardia e continuare l'opera di formazione del personale medico, tecnico e infermieristico. Il Paese africano soffre di uno dei livelli piu' alti di mortalita' materno-infantile del continente a causa della mancanza di servizi sanitari adeguati e della scarsa attenzione per le cure ante-natali.(AGI News)(05/03/2011)

Fashion show a Malindi

Undici stilisti di capi d'abbigliamento e gioielli, lo spettacolo dei Sarakasi Dancers e una cena in onore dell'ex maratoneta e portavoce di pace Tegla Loroupe, e della sua associazione in difesa delle donne. Questo il programma di oggi, domenica 6 marzo al Casino Malindi, "Fashion Show 2011", per festeggiare con due giorni d'anticipo la festa della donna. Dalle 20.30 al Ristorante La Griglia (kshs. 4.400 per la cena di gala e una bottiglia di vino per coppia), si potrà gustare cena e spettacolo, con le sfilate delle modelle più affermate del Kenya. Quest'anno il fashion show arriva alla sua quarta edizione ed è diventato un appuntamento fisso di Malindi, spesso "coperto" dai media nazionali e anche dalle televisioni sudafricane via satellite e garantito dall'aiuto di numerosi sponsor italiani di Malindi, Mambrui e Watamu. 
I biglietti per la serata sono in prevendita alla cassa del casino. Per informazioni, scrivere a events@casinomalindi.com oppure chiamare lo 042 2131561.(04/03/2011)

Kenya dalla Bit alla BMT

Terminata con qualche sbadiglio la Borsa Internazionale del Turismo, orfana di molti Paesi e un po' attanagliata dal freddo e dalla crisi, ma con il Kenya che come spesso accade negli ultimi anni ha fatto la parte del leone, si guarda già avanti. Precisamente al primo di aprile, quando chi crede nella promozione del Kenya, dei suoi paesaggi ed anche della sua costa, si ritroverà alla Borsa Mediterranea del Turismo di Napoli, che in queste ultime stagioni si sta imponendo come l'alternativa "ponentina" al TTG di Rimini. Ormai, grazie all'ottimo lavoro del Kenya Tourist Board e del suo "Magical Kenya", sono molti gli operatori di Malindi, Watamu e Mambrui onnipresenti. C'erano in Romagna, si sono attrezzati per Milano e saranno anche all'ombra del Vesuvio. Tra i partecipanti, il tour operator Magikafrica, L'Aquarius di Watamu, Casino Malindi, Karibuni Villas di Mambrui, oltre a Kenya Airways e al Kenya Tourist Board.(03/03/2011) 

Simoskizzo in mostra

La macchina fotografica è sicuramente un prolungamento naturale della ravennate Simona, in arte Simoskizzo. Come le sue dita che si appoggiano sui tasti bianchi e neri del pianoforte, come l'elastico del bunjee jumping a cui si avvinghia spesso e volentieri, come le mani che accarezzano la figlia ormai grande. Simoskizzo è un'appassionata della vita, prima ancora che dell'arte, e questo entusiasmo riesce a fissare e a trasmettere nelle fotografie. I suoi "scorci africani", che danno il titolo alla mostra che si inaugura questo pomeriggio al Casino Malindi, sono i ritratti dei luoghi che da qualche anno a questa parte Simoskizzo ha associato alla sua voglia di vivere e viaggiare. Savana, animali, paesaggi, terra rossa e vegetazione arsa oppure improvvisamente rigogliosa. Tutto questo è come fosse nell'anima di Simona, e per lei non è stato difficile riconoscerlo e tirarlo fuori. Da stasera (vernissage alle 18.30 al Bar Caravanserai del Ristorante La Griglia) sarà possibile ammirare personalmente la bellezza e la passione dei suoi scatti. 
La mostra resterà visibile fino al 20 marzo.(01/03/2011)

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