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Novembre 2011

Tutte le notizie del mese

01-11-2011 di redazione

Esercito keniota: presa Chisimaio!
Duro colpo per i pirati somali di Al Shabaab e per i loro traffici economici legati al terrorismo. L'esercito keniota, nell'ambito dell'operazione "Linda Nchi" (protezione della nazione) appoggiata da Stati Uniti e Francia, oltre che da parecchi stati africani, hanno conquistato un caposaldo dei ribelli. L'esercito ha preso possesso infatti del porto di Chisimaio, uno degli obbiettivi dichiarati prima dell'inizio del conflitto. Da Chisimaio non solo sono partite le imbarcazioni che hanno rapito due turisti nelle isole al confine con la Somalia, ma continuano ad essere organizzate spedizioni che sconfinano spesso e volentieri nelle acque territoriali keniote. Il porto di Chisimaio è anche un approdo d'emergenza per moltissimi cargo internazionali, costretti a pagare un "pizzo" molto alto per evitare attacchi da parte degli stessi pirati somali. Per chi si rifiuta e tira dritto, fino ad ora, c'è stato il rischio di attacchi con sparatorie. Al Kenya chiaramente interessa la sicurezza delle sue zone al confine con il Paese ormai sprofondato nell'anarchia, ma la presa di Chisimaio è senza dubbio un'operazione che darà benefici a tutto il mondo. Intanto a Lamu, piano piano, torna il turismo di massa e a Nairobi si placano i tentativi di piccole ritorsioni, che invece hanno riguardato cittadine come Mandera (situata al confine con la Somalia) e Garissa (località di transito delle truppe keniote).(30/11/2011) 

Festival Culturale di Lamu
Si è conclusa ieri con un suggestivo concerto di artisti arabi e swahili la tre giorni di celebrazioni del Lamu Cultural Festival 2011. Un evento voluto più che mai quest'anno dal Ministro del Turismo Najib Balala per dimenticare le ultime vicissitudini (il rapimento della turista francese) che hanno fatto vacillare quel senso di sicurezza che è stata per decenni la punta di diamante dell'arcipelago in cui il tempo sembra essersi fermato. La manifestazione tradizionale si era aperta venerdì con danze popolari, meeting e presentazioni di libri in kiswahili. La sera, competizioni poetiche nella piazza centrale della Venezia islamica e esposizione di artigianato con gastronomia tipica swahili. Sabato sono andate in scena le duie caratteristiche competizioni che hanno reso famoso questo festival: la gara dei dhow, le imbarcazioni tipiche dell'arcipelago, e quella degli asini, che popolano l'isola di Lamu e vengono considerati al pari di esseri umani. Ieri, infine, si è consumata l'ultima giornata di feste, alla presenza di migliaia di turisti locali e stranieri. Nel pomeriggio le danze dei villaggi dell'isola, tra giriama, orma, pokomo e bajun, poi le premazioni delle gare e del torneo di calcio. La giornata è culminata in un grande concerto serale di gruppi folkloristici di Lamu, con la partecipazione dell'artista arabo Mohamed Shalili. Una bella risposta a chi dava questo luogo meraviglioso per finito, almeno fino a quando la questione somala non sarà risolta. 
La risposta migliore, quella della cultura e delle tradizioni.(29/11/2011)

Sorrisi africani per un intero villaggio
L'associazione si chiama "Sorrisi Africani" ed opera in Svizzera, nel Canton Ticino. 
La portano avanti due persone eccezionali, Mauro e Fabrizia che sono marito e moglie. Ma c'è anche Shaza, il loro figlio quindicenne, che ha già capito tutto. "E' inutile tentare di spiegare quello che provo a molti miei coetanei - dice - chi non è coinvolto qui in prima persona non può capire cosa si prova". Sorrisi Africani ha deciso, con i suoi pochi mezzi che, grazie a una volontà di ferro sono diventati un tam-tam contagioso, di adottare un intero villaggio. Mnazi Mmoja sorge non lontano dalle rive del Sabaki, nell'interno tra Malindi e Mambrui. Sono già cinque i bambini che studiano grazie alla Onlus elvetica, ma nel 2012 diventeranno undici. Che usufruiranno di tutta una serie di servizi. La Televisione della Svizzera Italiana nei giorni scorsi ha inviato una sua produzione per documentare il progetto. Malindikenya.net non poteva che appoggiare un'iniziativa piccola ma importantissima come questa, dando il supporto logistico all'operazione. Mnazi Mmoja crescerà e i ragazzini che meriteranno di andare avanti con gli studi, potranno farlo grazie alle donazioni. Complimenti ragazzi, siamo qui con voi!(28/11/2011) 

Del Grosso, dalla Svizzera con passione (per il calcio)
Qualche giorno con i ragazzi del Malindi United. Questo sognava da un po' di tempo Marco Del Grosso, cinquantenne ex calciatore e oggi allenatore del Canton Ticino. Una vita tra calcio (la grande passione) e lavoro, prima come tipografo e oggi nella multinazionale Herbalife. "Ma l'Africa è sempre stata nel cuore- racconta- fin dal primo viaggio in Kenya, nel 1984". Del Grosso è arrivato con il padre, macchina fotografica a tracolla. Lui, invece, al collo ha il cronometro e in testa un berrettino. Fa sul serio quando i ragazzi, ai suoi ordini, giocano la partitella d'allenamento. Starà poco tempo con l'accademia di calcio italiana di Malindi, ma tanto basterà per diventare amico degli allenatori locali, Badili e Ben, con i quali ha scambiato idee e pareri. "Questo è un mondo straordinario e puro - dice Del Grosso - mi piacerebbe poter alternare vita e lavoro europei con frequenti viaggi in Kenya per dare una mano al validissimo coach Riccardo Botta". Del Grosso ha visionato i talenti della Malindi United ed è rimasto favorevolmente impressionato da alcuni di loro. "E' una bella realtà, che puà sicuramente crescere. Il Kenya è un Paese calcisticamente in sviluppo, mi auguro che possa presto diventare una fucina di talenti come il Ghana".(27/11/2011)

Distrutti campi addestramento somali
L'esercito del Kenya ha distrutto ieri due campi di addestramento utilizzati dai miliziani islamici di al-Shabaab nel sud della Somalia. Il portavoce militare, maggiore Emmanuel Chirchir, ha detto che le Forze di Difesa kenyote sostenute dai soldati del Governo federale transitorio di Mogadiscio hanno condotto l'assalto contro i campi di addestramento che veniva anche usati da al-Qaeda per addestrare i propri combattenti a Hola Wajeer, nel distretto di Badade, a Juba. "Il 20 novembre, verso le 12, jet dell'esercito kenyota sostenuti dalla marina hanno distrutto due campi di addestramento degli al- Shabaab/al-Qaeda a in Hola Wajeer/zona di Lacta nel distretto di Badade, a Juba", ha detto Chirchir. Stando al portavoce militare, le infrastrutture distrutte servivavano per ospitare i miliziani stranieri, molri di loro addestrati dagli al-Shabaab.(26/11/2011) 

Lo stagista Baldini alla conquista di Malindi
"I'm not working FOR you, i'm working WITH you". Paolo Baldini, studente di ingegneria architettonica all'Università di Pavia, ha voluto affiggere questo cartello nel suo nuovo ufficio all'ospedale distrettuale di Malindi. Sì, avete capito bene, proprio qui nel nosocomio malindino. Baldini, ventitreenne di Belgioioso, ha vinto una borsa di studio della Fondazione San Matteo per collaborare attivamente ai lavori di ricostruzione ed ampliamento della sala operatoria della struttura sanitaria keniota. "Ho accettato subito, senza pensare che avrei passato il Natale da solo, lontano da famiglia e amici. Si tratta di un'esperienza fondamentale per la mia vita". Coraggio e predisposizione. Altro che "anno sabbatico", "vacanza-studio" o "viaggiare per aprire la mente". Lo stage di tre mesi di Paolo è una vera e propria esperienza professionale e umana. "E' una grande avventura che ho iniziato con lo spirito giusto, con la voglia di portare in questo posto le mie conoscenze, anche per quanto riguarda software e programmi all'avanguardia. Ma ho capito ben presto che all'ospedale di Malindi avrò anche tantissimo da imparare dalle persone che collaborano con me. Soprattutto in termini di umiltà e pazienza". Arricchimento interiore ma anche, ovviamente, predisposizione alla solidarietà. "Impossibile operare qui senza rendersi conto delle condizioni di questo popolo" ammette Baldini. Per questo ha sposato in pieno la causa del San Matteo, che da un anno sta "rivoltando come un calzino" l'ospedale migliorandolo in ogni reparto. Tre mesi che cambieranno la vita di uno studente e contribuiranno a formare un uomo. La scelta di Paolo è un esempio per tanti giovani annoiati in Italia che si lamentano, si deprimono e (a ragione, per carità) si indignano. Prendere in mano la propria vita, anche solo per un breve periodo, e regalarsi qualcosa di indimenticabile, per se stessi e per gli altri.(25/11/2011) 

Ultimi posti per Natale e Capodanno!
Il Kenya è una delle dieci mete più gettonate del mondo per i turisti italiani nella prossima stagione invernale. Questo dicono le prenotazioni in mano alle agenzie, ai tour-operator e alle attività alberghiere keniote. Certo, la crisi economica e la particolare situazione del nostro Paese non hanno aiutato molto chi ha intenzione di passare le ferie natalizie lontano, ma c'è da dire anche che una vacanza sulla costa keniota spesso costa di meno della settimana bianca sulle nevi di casa nostra. Così resort, hotel e villaggi turistici fanno già fatrica ora a trovare posto a chi decide solo adesso di muoversi da Natale a fine gennaio e anche i voli charter, dal 22 dicembre al 12 gennaio, sono praticamente esauriti. Per fortuna di chi è stato colto da improvviso e tardivo "mal d'Africa", alcune compagnie aeree hanno aggiunto velivoli sulle rotte tra Europa ed Africa. E' il caso della Bruxelles Airlines, che propone a prezzi buonissimi il volo tra la capitale belga e Nairobi, con coincidenze veloci e low cost con le principali città italiane. Ancora interessante anche la tariffa della Swiss Air su Nairobi e c'è ancora qualche possibilità, ma prima del 22 ovviamente, per Ethiopian, con rientro comunque non prima del 10 gennaio. Per la "vacanza fai da te", difficile, in loco, trovare ancora soluzioni di residence, bed & breakfast o guest house. Ricordiamo comunque che malindikenya.net, ai suoi associati con quota d'iscrizione annuale, offre la possibilità del servizio booking gratuito (senza commissioni) con le strutture malindine a loro volta associate. E' un servizio che attuiamo da sempre con chi ha deciso di supportare il nostro portale.(24/11/2011) 

Festa di fine anno scolastico alla Mary's school
Festa di fine anno anticipata alla Mary's School di Mambrui. Una cerimonia per la consegna delle pagelle, voluta dal proprietario e costruttore della scuola elementare privata (dai prezzi assolutamente alla portata di tutti) Raffaele Trolese. Il titolare della Onlus che sostiene la scuola, con altri donatori, ha presenziato alla festa che non ha coinvolto solamente i centoventi bambini iscritti alla Mary's, ma anche altri studenti arrivati dalle vicine scuole governative per godersi la festa, guarnita di musica, piccoli saggi canori e teatrali. La Mary's School è una realtà d'eccellenza a Mambrui, perchè permette una discreta qualità d'insegnamento e tiene i prezzi dell'iscrizione molto bassi. Cosicchè anche altre associazioni di solidarietà keniote che operano da quelle parti, come l'elvetica Sorrisi Africani, inviano gli alunni che mantengono agli studi in questa scuola elementare. Adottare a distanza un bambino e mandarlo a studiare in una scuola in cui viene garantito un buono standard d'insegnamento, con visite mediche, merenda, libri, uniforme e scarpe, costa all'incirca 400 euro all'anno. I sorrisi dei piccoli studenti della Mary's, sabato scorso, parlava da solo. Raccontava una storia di speranza di una vita migliore attraverso lo studio. "E' un grande sforzo mantenere questa scuola - ammette Trolese - ma lo facciamo con passione e continueremo a farlo, per permettere a chi lo merita di andare avanti con gli studi". Come recita il motto della scuola: "Educazione, per un futuro migliore".(23/11/2011) 

Vento di regate e pesca sulla costa 
Il vento sta cambiando definitivamente, l'estate africana è ormai alle porte e Watamu si prepara a tornare regina del mare, sulla costa keniota. Il piccolo paradiso di baie e isolette, di spiagge bianche e coralli, si sta liberando poco a poco dall'ingombrante (ma solo per i turisti) presenza delle alghe. Le rive scoprono i loro bagnasciuga ospitali e il mare trasparente e cristallino. Altra musica oltre la barriera, dove le nuove correnti stuzzicano la voglia di pesca d'altura. Ieri a Watamu, per la Captain Morgan'S Cup, erano molti gli appassionati a duellare a colpi di ricciole, tonni pinna gialla e sailfish. Buone notizie anche per chi ama il kitesurf e i catamarani. Nelle prossime settimane, dopo l'umida bonaccia degli ultimi giorni, il vento tornerà a farla da padrone e saràil momento ideale anche per divertirsi tra le onde. Perchè la costa keniota, che regala una natura di terra meravigliosa e ha la particolarità di essere a due passi dalla savana più bella del mondo, è anche paesaggio di mare e può regalare vita (e sport) balneare a chi lo vuole. Watamu in questo senso è una meta unica e special.
(23/11/2011) 

Il disco di Iacchetti per una diga nel distretto di Kilifi
Finanzierà la costruzione di una diga dalle parti di Bamba, entroterra di Kilifi. Stiamo parlando della nuova fatica discografica del comico e presentatore Enzo Iacchetti. Il noto volto di Striscia La Notizia collabora da anni con Amref e ha da sempre la passione per la canzone d'autore. Questa volta ha radunato un bel gruppo di artisti, capeggiato da Mina, con Roberto Vecchioni (che il Kenya lo conosce molto bene), Vasco Rossi e Claudio Baglioni, più molti altri. Si chiama "Acqua di Natale" e si compra, non si scarica.(23/11/2011) 

Il Kenya spiega i perché della guerra in Somalia
Il Kenya spiega all'Europa le ragioni dell'intervento militare in Somalia. Il ministro della Difesa, Mohamed Yusuf Hajji, ha convocato questa mattina i rappresentanti diplomatici Ue a Nairobi, tra cui l'ambasciatore italiano Paola Imperiale, per fornire un quadro della situazione e riferire della crisi con la Somalia e delle manovre per fronteggiare la minaccia rappresentata dalle milizie al Shabab. Ieri, l'incontro a tre, sempre a Nairobi, tra il presidente del Kenya, Mwai Kibaki, e i colleghi di Uganda, Yoweri Museveni, e Somalia, Sharif Sheikh Ahmed, al termine del quale e' stato riaffermato il sostegno alle operazioni militari contro le basi degli Shabab e ribadito l'impegno a rendere piu' efficace l'azione di Igad e Amisom.
Dal vertice e' in particolare emerso il comune obiettivo di Kenya e Somalia di debellare le milizie islamiche attraverso interventi mirati. Sulla situazione al confine tra i due Paesi si e' espressa in modo chiaro l'Europa in occasione dell'ultimo Consiglio affari esteri di Bruxelles, dove e' stata sottolineata "la necessita' di un coordinamento di tutte le azioni militari e di sicurezza con il governo transitorio somalo, l'Igad, l'Unione africana e le Nazioni Unite e di assicurarsi che l'azione contro Al Shabab avvenga nell'ambito di una strategia volta a garantire una pace sostenibile". Nelle conclusioni del vertice si riafferma, inoltre, l'impegno a sostenere a livello politico e finanziario Amisom, incoraggiando gli sforzi dell'organizzazione panafricana per assicurarsi nuovi contributori alla forza di peacekeeping di stanza in Somalia. E a questo proposito, il Kenya ha gia' dato la sua disponibilita' per l'invio di truppe.(22/11/2011) 

Aiutiamo il dispensario di Timboni
E' una comunità di 12 mila persone, tra cui moltissimi bambini e parecchi anziani, ad usufruire del dispensario di Timboni. A due passi dalla turistica Watamu, nascosta tra palme e acacie, la struttura sanitaria divenuta indispensabile per molti kenioti, è stata costruita grazie alle donazioni del Turtle Bay village di Watamu. Oggi è un comitato a gestire economicamente il dispensario che al suo interno ha anche una fornitissima farmacia (grazie anche a medicine regalate dai turisti italiani) e una sala di degenza. Christine, infermiera, levatrice e ormai "dottoressa" laureata sul campo, gestisce la struttura con passione vera. E' lei a guidarci nella nuova sala parto che manca di tutto, tranne il lettino. "Qui eseguo una decina di parti al mese - rivela Christine - ma non ho né strumenti appropriati, nè qualsiasi cosa per far fronte ad eventuali emergenze". La sala parto è stata costruita dalla Onlus "My name is help" che ha costruito la nursery attigua. I bimbi della nursery possono accedere gratuitamente al dispensario, anche perchè alcuni di loro sono sieropositivi. "La cura dell'HIV è una delle nostre priorità - spiega Christine - ogni giovedì prestiamo cure gratuite a chi ne è affetto. Si presentano decine e decine di persone ogni settimana e avremmo bisogno di aiuti per poter curare tutti come si deve". Fuori dall'ambulatorio sono scritte sul muro le tariffe (irrisorie) per le prestazioni. "Vogliamo e dobbiamo tenere prezzi accessibili a tutti - dice Christine - ma così facendo non riusciamo a migliorare le nostre prestazioni. Vorremmo poter fare di più, magari assumendo altro personale, ma ci mancano i fondi". Il Turtle Bay assicura lo stipendio a lei e alla segretaria fac-totum, ma di più non riesce a fare. Ci sarebbe bisogno (come c'è sempre bisogno) di altri aiuti. Per inviare una donazione che va direttamente a loro: Timboni Village Health - A/C 7700000731 - Imperial Bank Watamu.(21/11/2011) 

Freddie e Malindikenya.net sulla rivista "Chef"
Una rubrica mensile sulla prestigiosa rivista di settore "Chef" per presentare la cucina "fusion" di Malindi. E' quanto, dallo scorso luglio, sta facendo il direttore di Malindikenya.net Freddie del Curatolo. "Alle falde del Kilimangiare" ogni mese presenta un piatto di ognuno dei ristoranti associati al portale: sono stati già pubblicati Lorenzo Il Magnifico, La Malindina e Kola Beach. Il prossimo numero riguarderà Rosada Beach, poi toccherà agli altri locali che sostengono il portale. Una bella operazione per promuovere la destinazione Kenya anche dal punto di vista gastronomico e un motivo in più per associarsi a Malindikenya.net(20/11/2011) 

Ucciso capo spirituale di Al Shaabab
Il capo spirituale di al Shabaab, Sheikh Hassan Dahir Aweys, e due altri leader sono stati uccisi nel loro accampamento di Afgoye, nel sud della Somalia. Lo riferiscono numerosi media kenyani, secondo cui il campo sarebbe stato colpito domenica notte nel corso dei pesanti raid missilistici da parte delle forze alleate del governo di transizione somalo e dell'Amisom, la forza di pace dell'Unione Africana, in direzione dei campi di addestramento di Al Shabaab.(19/11/2011)

Malindi United batte anche i Congo Boys
I ragazzi di Riccardo Botta hanno sorpreso i tanti italiani e tantissimi kenioti presenti sabato pomeriggio allo stadio Alaskan Ground di Malindi. La Malindi United ha sconfitto in amichevole la formazione dei Congo Boys di Mombasa, squadra che milita nella Premier League keniota, la serie A locale. L'accademia di calcio italiana ha schierato la formazione Under 18 con tre elementi fuori quota. E' passata in vantaggio su punizione nel primo tempo e ha giocato in dieci per più di un'ora ma ha tenuto, raddoppiando addirittura.(18/11/2011). 

Jilore, la prima curva d'Africa
C’è un luogo, un punto preciso dell’entroterra malindino, che per me simboleggia l’Africa. L'Africa delle verdi distese, della savana millenaria e selvaggia, pura e ancora trionfante sul genere umano. E’ un tratto di strada che moltissimi stranieri hanno percorso e percorrono spesso, lungo la strada sterrata che dal mare porta al parco nazionale dello Tsavo. Passano di qui, da tanti anni, anche migliaia di turisti ogni anno. Quasi tutti stanno ancora dormicchiando, stipati sui pulmini. Alcuni però si accorgono di qualcosa. Poco prima del villaggio di Jilore, una trentina di chilometri da Malindi, la strada sale e disegna una curva che diventa una terrazza da cui, per la prima volta, si vede la grande vallata del fiume Galana, ovvero l’estensione della savana verso l’oceano indiano. La rossa strada d’argilla fa da contrappunto al verde che si apre a perdita d’occhio e alla solita enorme porzione di cielo, il fiume si snoda come un lungo serpente d’acqua che cerca la fuga da cotanto immutabile affresco. Fermatevi, voi che potete. Oppure chiedetelo al vostro “driver”. Ci sono due punti panoramici (ma dimenticatevi cannocchiali da un euro o il chiosco delle bibite…). Scendete, prendete il respiro e stropicciatevi gli occhi. Ecco l’Africa. (17/11/2011) 

La polmonite in Kenya uccide cento bimbi al giorno
Più di 100 bambini sotto i cinque anni muoiono ogni giorno in Kenya di polmonite. Lo rivela una ricerca del Kenya Medical Research Institute (Kemri) i cui risultati sono stati presentati alla stampa ieri, alla vigilia della giornata mondiale sulla polmonite, da Evans Amukoye, uno dei ricercatori dell’Istituto. Secondo i dati, il 20% dei bambini sotto i cinque anni muore a causa della polmonite, un numero di vittime maggiore rispetto a quello provocato in totale da malaria, aids e morbillo. I dati confermano che il governo keniano investe troppo poco in ambito sanitario, solo il 4,6% del Pil nazionale contro il 5,5% della media africana. In commercio esistono vaccini, farmaci e terapie che potrebbero salvare milioni di vite e la polmonite potrebbe essere trattata effi cacemente con antibiotici a prezzi accessibili, ma meno del 30% dei bambini affetti da infezione ai polmoni riceve le terapie necessarie, secondo quanto sostengono i ricercatori del Kenya Medical Research Institute. Il capo della divisione di Salute Infantile del ministero della Sanità pubblica, Santau Migiro, punta il dito contro la
scarsa informazione e l’aumento delle madri fumatrici che accrescono il rischio per i bambini di contrarre la malattia.(16/11/2011) 

Coccodrillo divora zebra: dai lettori a malindikenya.net
Scenari da sogno, paesaggi incontaminati, natura selvaggia e animali in libertà. Questo si può vedere in un safari in Kenya. Ma anche, a pochi metri, scene come questa che il nostro lettore Fabio Pireddu ha fotografato e ha mandato in esclusiva a malindikenya.net. Sul fiume Mara, sotto la veranda del lodge in cui i turisti soggiornavano alcuni giorni fa, un gruppo di zebre ha provato a guadare. Dopo mosse incerte e tentativi, seguiti dagli occhi aguzzini dei coccodrilli, una cinquantina di loro hanno preso coraggio e si sono lanciate. Al chè gli enormi anfibi hanno sbarrato il passo ad alcune di loro. Una in particolare è finita tra le grinfie di due di loro. "Uno dei due la trascinava sotto - racconta Fabio - e l'altro cercava di azzannarla alla gola". Dopo una lotta estenuante la zebra è sparita nel gorgo del fiume. Un'altra ha raggiunto la riva quasi mutilata. E' la dura legge della sopravvivenza nella savana. "Eravamo increduli, scossi, emozionati - spiega ancora il nostro lettore - non so come ho avuto la forza di scattare queste immagini. E' qualcosa di terribile, ma terribilmente vero e attraente. Il ranger ci diceva che era meglio andare, ma nessuno di noi riusciva a muoversi".(15/11/2011)

Sopravvivenza sportiva in Kenya con FISS e AIEA
Parte oggi lo stage della Federazione Italiana Survival Sportivo e Sperimentale in Kenya, aperto questa volta ai soli esperti selezionati dalla FISS. Pura sopravvivenza in Kenya (ma senza inutili eccessivi rischi) sotto la guida e l'egida di due esperti dell'AIEA: il vicepresidente Massimo "Max" Vallarin e Davide Gremmo, proprietario della riserva privata Lualenyi Camp. Dalle mangrovie di Msabweni, a piedi, fino al confine con la Tanzania, in un'isolotto deserto e infine in Savana, proprio nella sterminata riserva di Gremmo, anche lui istruttore FISS. I "survivors" durante il trekking non riceveranno aiuti esterni ma saranno monitorati da un gruppo di controllo in fuoristrada e video-ripresi occasionalmente. Da queste riprese nascerà un documentario che fungerà da testimonianza dell'incredibile avventura che presto potrà vivere chiunque, non solo gli iscritti alla FISS, ma anche chi per la prima volta si vuole avvicinare al Survival sportivo.(14/11/2011)

Il Kenya al WTM di Londra
"Jambo Kenya"! Con questo slogan il Kenya Tourist Board, sotto l'egida del Ministero del Tourismo e del logo "Magical Kenya", si è presentato al World Tourism Market di Londra, una delle più importanti fiere del turismo del mondo, per promuovere il proprio Paese e le sue meraviglie che abbracciano tutti gli aspetti eccellenti della Natura: mare, collina, montagna, laghi e parchi nazionali. E' una presenza significativa, perché proprio l'Inghilterra ultimamente ha sollevato qualche dubbio sul turismo nell'isola di Lamu. Ma i numeri dicono che è forte l'afflusso di europei anche in questo periodo nel Maasai Mara e nelle altre località della costa. Per l'alta stagione si prevede il tutto esaurito e questo è dovuto anche all'ottima promozione in tutto il Vecchio Continente e a tutti gli operatori che ci credono.(13/11/2011) 

Sul set della fiction Rai malindina
Sono giorni serrati di riprese a Malindi per la troupe del film tv "Il paese delle piccole piogge", che da giorni sta girando in Kenya per conto di Rai Uno, come annunciato tempo fa in esclusiva da Malindikenya.net. Dopo una giornata dedicata alle riprese che hanno come scenografia il ritrovo italiano dei malindini per eccellenza, il bar ristorante Karen Blixen, ieri è stata la volta della spiaggia davanti al complesso residenziale Blue Key. La produzione italiana si appoggia infatti a molte strutture del gruppo Malindikey. La bella attrice Margareth Madè, che sul set fa coppia con il collega Giorgio Lupano, non passa inosservata tra i tavoli del locale di Malindi. Sotto la sapiente regia di Sergio Martino, le riprese andranno avanti anche nei prossimi giorni. Malindi sarà il set per altre riprese del film televisivo che racconta la storia di una donna scappata dall'Italia perché "sapeva troppo" e capace di ricostruirsi una vita basata sulla solidarietà, proprio a Malindi. Il tempo sembra aver preso alla lettera il titolo del lungometraggio per il piccolo schermo, infatti da due giorni è in atto una sorta di prolungamento delle piccole piogge, con acquazzoni improvvisi e annuvolamenti. Nel prossimo fine settimana ci sarà spazio anche per comparse scelte tra i residenti italiani a Malindi ma anche tra i turisti che in questo periodo stanno trascorrendo una vacanza da queste parti.(12/11/2011)

C'è anche Briatore con Elisabetta ma senza Nathan Falco
La bellissima Margareth Madè impazza sulla spiaggia di Silversand, tra un ciak e l'altro del film "La stagione delle piccole piogge" (vedi articolo qui sopra), mentre il bagnasciuga del parco marino è di nuovo meta prediletta della coppia Briatore-Gregoraci. Il billionario piemontese è tornato da pochi giorni a Malindi per una breve vacanza, ma la notizia è che la moglie Elisabetta Gregoraci, per la prima volta ha lasciato a casa in Italia il piccolo Nathan Falco, per godersi al meglio il Kenya con il marito. La spiaggia del Billionaire per l'occasione ha riaperto, nonostante i lavori di costruzione del futuro resort di superlusso, con casino ed altre amenità. A Natale probabilmente i due torneranno con amici (potranno mancare gli inseparabili Paola Perego e Lucio Presta?) e altri ospiti vip. Voci ben inserite danno per certa la presenza della Presidente di Confindustria Emma Marcegaglia e si da per scontato il ritorno dell'attore Claudio Santamaria, oltre a quello di un'innamorata del Kenya come la giovane presentatrice televisiva Fiammetta Cicogna.(11/11/2011) 

Il Kenya investe sulla geotermia
L'Ente nazionale kenyota per l'elettricita' (KenGen) ha annunciato che realizzera' una centrale geotermica da 280MW, il cui costo stimato e' di un miliardo di dollari e che sara' operativa nel gennaio 2014. Lo ha annunciato l'amministratore delegato di KenGen, Eddy Nioroge, il quale ha spiegato in conferenza stampa che la nuova centrale sara' la terza di questo tipo in Kenya, che gia' ricava dalla geotermia 115MW. Situato a Olkaria, nella regione centrale, l'impianto sara' finanziato da KenGen, Banca mondiale, Banca tedesca per lo sviluppo, Banca europea per gli investimenti, Agenzia giapponese per la cooperazione internazionale e Agenzia francese per lo sviluppo. Il Kenya e' il primo Paese africano che utilizzi il potenziale geotermico come fonte di energia. (AGIAFRO).(10/11/2011) 

Malindi United una vittoria una sconfitta
In un campo splendido, mai visto così verde e ben curato, le due selezioni dell'accademia di calcio italiana Malindi United nel fine settimana hanno convogliato allo stadio pubblico locale e anche parecchi "mzungu". La Karibuni-Genoa under 14 ha rimediato una sconfitta contro i ragazzi dell'Iran (niente a che vedere con gli ayatollah...) e gli Under 16 di Eugene e Nabil hanno regolato con identico risultato, 3-2 lo Shaktar di Kibokoni. Ma il coach Botta non ha gradito la prestazione di alcuni ragazzi. La festa, però, non è mancata, tra sorrisi, regali e un'atmosfera unica che unisce lo sport al sociale.(09/11/2011) 

Il reparto che funziona a Malindi
Certe immagini non vorremmo farle vedere a nessuno. Troppi sono ancora i brividi che ci rimandano all'ingresso nel reparto di Alta Intensità Operativa dell'Ospedale Municipale di Malindi. La felicità di vedere in funzione il reparto costruito dalla Fondazione San Matteo di Pavia, è stata offuscata per tutto il tempo dalle visioni di pazienti sfigurati che la occupano e che per fortuna finalmente possono ricevere cure adeguate. In questi giorni, ad esempio, passano di qui anche 14 medici americani. Un computer per ogni lettino, infermiere sempre presenti. Chissà se la donna giriama con metà volto devastato da un tumore si rende conto che grazie agli italiani, a un grande progetto sociale, ha più di una speranza di guarire. Di sicuro "speranza" all'ospedale di Malindi sta diventando una parola concreta. La leggi negli occhi di chi è ricoverato anche negli altri padiglioni. C'è la certezza nuova che qualcosa si sta muovendo, sta migliorando e per una volta, finalmente in Kenya, non solo per le persone che hanno risorse economiche. La nuova ala dell'ospedale e anche i progetti futuri, sono soprattutto per la popolazione locale e i prezzi di esami, cure e ricovero rimangono accessibili a tutti. Questo è un miracolo nel miracolo. 
Il presidente del San Matteo, Alessandro Moneta, ne è conscio e fiero. "Non tutti gli ospedali italiani hanno strutture simili - ammette Moneta - e non abbiamo ancora finito. Quest'anno ci dedicheremo alle sale operatorie, per cui il progetto da gennaio diventa operativo, e poi penseremo alla telemedicina. Ma non per chissà quale vanto tecnologico o per mostrare la bontà del nostro lavoro. La priorità è il servizio al popolo keniota del distretto di Malindi". E così è. I medici kenioti che hanno studiato sei mesi a Pavia faranno squadra e questo reparto così importante sarà il volano per migliorare l'intero nosocomio e anche il modo di gestire la sanità pubblica qui sulla costa. Negli occhi dei pazienti del reparto di Alta Intensità Operativa forse non si legge tutto questo, ma nessuno avrebbe pensato di ricevere cure di questo tipo a Malindi, senza pagare quasi nulla. Spesso non si legge niente nemmeno su giornali o riviste italiane. Malindikenya.net è qui a testimoniare le cose grandiose che vengono fatte qui dagli italiani, e questa sicuramente è tra le numero uno.(08/11/2011) 

Nuovo accordo per l'ospedale di Malindi con il San Matteo di Pavia
Altra grande notizia per la sanità a Malindi. Firmato ieri l'accordo per la ricostruzione delle sale operatorie dell'ospedale municpale di Malindi da parte della Fondazione del Policlinico San Matteo di Pavia, con il contributo della Regione Lombardia e la supervisione del Cisp. Il presidente Alessandro Moneta ha stipulato l'accordo con il direttore Morris Buni che prevede il rifacimento delle sale a partire dal 2012. Nel frattempo nel nosocomio cittadino si vedono già gli effetti del progetto iniziato l'anno scorso, di cui nei prossimi giorni malindikenya.net in esclusiva vi illustrerà i particolari e l'eccellenza.(07/11/2011) 

Il concorso delle "belle in gabbia"
La prigione femminile di Langata, un sobborgo di Nairobi, è rinomata non solo per il numero di detenute - molte con bambini- ma anche per le attività sociali e educative che conducono. Una di queste é la scuola di taglio - di moda femminile - sponsorizzata da una boutique di Nairobi. Una volta l'anno tengono una sfilata di moda conconcorso di bellezza. Alla cerimonia, trasmessa in diretta dalle televisioni, vi partecipano le alte autorità carcerarie, invitati di rango, e i congiunti delle detenute. Oltre che i vestiti di moda "occidentali" sono in vista anche quelli tradizionali delle maggiori tribú, debitamente modernizzati. Parecchie delle detenute sono state condannate per piccolo traffico di stupefacenti, confezione e vendita di “birra” al metanolo, piccoli furti ecc. L'ultima Miss Langata è una 25 enne, figlia di un “pastore” protestante, straordinariamente carina, che dopo la trasmissione ha ricevuto diverse proposte di matrimonio, due all'Europa e una dal Sud Africa. (Geoferro).(06/11/2011)

Ecco perché la guerra in Somalia non influirà sul turismo
Tutto (o quasi) per un oleodotto. Altro che "vendetta" per i cooperanti rapiti o per i turisti di Lamu e Kiwayu, l'ingresso delle truppe keniote in Somalia ha connotazioni politico-economiche ben precise. Passerà infatti dal confine uno dei più importanti oleodotti che verranno costruiti in Africa e che collegherà il New Sudan al porto di Lamu, anch'esso in costruzione. Ecco perchè Francia e Stati Uniti vogliono più sicurezza lungo il confine, ed ecco perchè il Kenya deve rimanere un Paese sicuro. L'ultima cosa che i Paesi ricchi vogliono è un Kenya instabile e insicuro. Dall'altra parte ci sono i "signori della guerra" somali che vorrebbero avere una fetta della torta oleodotto. Ma a loro volta sono divisi e anche sotto il nome "Al Shaabab" si nascondono diversi gruppi e diverse idee. Una delle tre principali fazioni, ad esempio, si è dichiarata pronta a trattare con il governo Keniota (e con quello somalo in esilio, che ha appoggiato l'invasione del Kenya). Ma l'azione keniota serve anche per scovare (col benestare dei trafficoni somali) quei "cani sciolti" che si sono macchiati delle due azioni piratesche a Kiwayu e Lamu nei confronti di due turisti. Non sono terroristi, ma manipoli che hanno approfittato di un vuoto di potere e hanno agito senza interessi politici. La stabilità dl Kenya che tutti vogliono, alla fine anche gli stessi Al Shaabab, passa dalla tranquillità del turismo. Ecco perchè tra gli operatori di Malindi e dintorni c'è ottimismo per la stagione entrante. Il resto è giustificato timore (chiaro che potremmo essere smentiti, Nairobi è a rischio attentati come Londra, New York, Roma e Madrid) ma soprattutto sensazionalismo dei media e di chi ci marcia sopra.(05/11/2011) 

Gilberti in mostra a Nairobi e Malindi
"WoMen in Africa - No Color One Color" questo il titolo della mostra fotografica del monzese Ludovico Gilberti, artista e politico brianzolo che questo pomeriggio viene inaugurata a Nairobi, Istituto di Cultura (ore 19) prima di fare tappa a Malindi, dal 15 dicembre al White Elephant, indiscusso fulcro dell'arte a Malindi. Nella cittadina turistica la mostra di Gilberti rimarrà fino al 12 gennaio 2012. La mostra rientra nelle celebrazioni dell'anno delle persone di discendenza africana, e oltre al Kenya sarà esposta all'Aeroporto di Malpensa e infine all'Arengario di Monza. Sia a Nairobi che a Malindi l'esposizione è aperta gratuitamente al pubblico.(04/11/2011)

A Narok una chiesa per le donne ospita che fuggono dall'infibulazione.
Nel Kenya del Terzo Millennio esistono ancora pratiche che fanno rabbrividire, come quella dell'infibulazione. I maasai, popolo meraviglioso per molti aspetti, e per orgoglio e dignità, praticano ancora questa mutilazione genitale femminile. Sempre più ragazze, però, si ribellano e scappano di casa, con il rischio di non potervi fare ritorno, pena gravi ritorsioni. L'ultima notizia, pubblicata da Agiafro, racconta di una piccola chiesa di un villaggio del Maasai Mara che è da alcune settimane il rifugio di una decina di ragazze di etnia Maasai fuggite dai loro nuclei familiari per sottrarsi alla pratica dell'infibulazione ma anche ai matrimoni precoci, due tra le "piaghe" sociali piu' dolorose del Paese. La nuova casa delle ragazze insofferenti degli antichi costumi tribali si trova in un quartiere della cittadina di Narok, a circa duecento chilometri a ovest di Nairobi. Le ragazze sono state invitate a rifugiarsi nella chiesa da gruppi della societa' civile locale, coordinati dal pastore protestante Jacob Momposhi Samperu, che hanno fondato un organismo denominato "Speranza per le ragazze Masai".(03/11/2011) 

Lavorare in kenya: ecco quanto costa,
Sono moltissime le e-mail alla nostra redazione inviate da persone che chiedono lumi sugli investimenti in Kenya. C'è chi vorrebbe andar via dall'Italia domani e portarsi via il "tesoretto" accumulato in una vita di lavoro e risparmi, oppure conta di vivere in Kenya grazie all'affitto dell'appartamento di proprietà.
Ma anche chi vorrebbe trasferire il ristorante, il parrucchiere o la propria professionalità a Malindi.
Bene, non sono tempi permissivi, né in Kenya né tantomeno in Italia. La legge ha sempre parlato chiaro: per aprire una compagnia ed ottenere il permesso di lavoro e di soggiorno per due anni (che poi è il primo gradino per lavorare in proprio a Malindi e dintorni) bisogna dimostrare di aver trasferito su un conto keniota dieci milioni di scellini, che al cambio attuale sono all'incirca ottanta mila euro. Per molto tempo c'è chi è riuscito ad aggirare tale regola, ma il giro di vite dato dall'anticorruzione a Nairobi ha reso difficile il cosiddetto "aumma aumma" di cui noi italiani siamo maestri. Non è detto quindi che si debbano utilizzare tutti questi soldi (il permesso di lavoro costa 1500 euro circa per due anni, la compagnia sui 400 euro), ma quantomeno bisogna portarli in Kenya, anche temporaneamente. Le attività più gettonate rimangono quelle nel campo della ristorazione, ma si fanno avanti anche giovani con nuove professionalità. Investimenti oculati e non senza una conoscenza precedente di questi luoghi, delle leggi locali e delle reali possibilità lavorative. Questo è il consiglio di Malindikenya.net a chi vorrebbe trasferirsi e aprire un'attività sulla costa keniota.(02/11/2011).

Si farà il Festival di Lamu
L'edizione 2011 del Festival Culturale Tradizionale di Lamu si terrà regolarmente il mese prossimo. Lo ha annunciato il Ministro del Turismo keniota Najib Balala in una conferenza stampa. L'intervento del ministro ha fatto seguito ad alcune voci, diffuse sulla stampa locale, su un presunto rinvio dell'evento per motivi di sicurezza. Balala ha ribadito l'impegno del turismo keniota a garantire la tranquillità degli stranieri, bollando il tragico rapimento della turista francese sull'isola di Manda, che fa parte dell'arcipelago di Lamu, come un "incidente isolato". La cittadina ha da tempo attivato forme di sicurezza supplementari, ma soprattutto il Festival è riconosciuto come un grande evento tradizionale di cultura mussulmana, oltre che della lingua swahili. L'anno scorso il Festival di Lamu ha convogliato, nei tre giorni di gare, competizioni, show teatrali e contest di poesia in swahili (con le caratteristiche corse degli asini e competizioni del dhow) oltre centomila turisti stranieri.(01/11(2011).

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