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"Italiani a Malindi e Watamu, precauzioni serie da subito"

Le indicazioni del nostro luminare in visita sulla costa

23-03-2020 di Mauro Saio

A Malindi e Watamu, com’è noto, c’è una nutrita comunità di italiani che vivono o trascorrono buona parte dell’anno in Kenya.
Alcuni hanno fatto ritorno in Italia in questi giorni o partiranno nei prossimi tre disponibili, ma non posso certo dare torto a chi vuole rimanere sulla costa keniana, data la situazione che possono trovare attualmente nel nostro Paese.
La nostra Ambasciata comunque sta cercando di organizzare un volo speciale di rientro per rimpatriare chi ne farà richiesta.
Allo stesso tempo è fondamentale che nessun italiano, neanche i residenti se possibile, in questi due giorni parta alla volta del Kenya.
Oltretutto, come da nuovo decreto, sarebbero quarantinati non a casa propria, ma in una struttura keniana a loro spese. 
A chi ha deciso di restare e chi vive qui, in questo momento difficile per l’emergenza Coronavirus voglio dire di essere i primi a seguire DA SUBITO le regole che sono alla base della speranza di ridurre il più possibile il contagio di questo virus molto invadente.
In questi giorni sono stato in visita nelle due località e ho riscontrato che da parte dei connazionali non c’è ancora una vera coscienza di quello che sta accadendo.
In Kenya ci sono già 15 casi conclamati, di cui quattro sulla costa e le prossime due settimane saranno fondamentali per capire se si tratterà di episodi sporadici o se siamo di fronte all’inizio di un’epidemia, nell’ambito della pandemia globale conclamata.
Ho visto gente allo stesso tavolo nei bar italiani e locali, gente in giro che non rispetta le distanze.
Questo atteggiamento è già molto grave. Da oggi probabilmente tutto questo non accadra più, perché ci saranno controlli in tal senso, e invito tutti gli italiani per primi, consci di quello che è accaduto nel nostro Paese, a rispettare queste regole elementari e dare l’esempio. Anche gestori e proprietari dei locali hanno la responsabilità di far rispettare queste norme.
Connazionali, evitate il più possibile di uscire di casa, evitate di salutare direttamente chicchessia con strette di mano e i locali o negozi troppo affollati. Piuttosto attendete che si svuotino, prima di entrare, e disinfettate le mani prima di toccare prodotti o altro, e anche dopo. E' anche molto importante, fondamentale per gli anziani essere isolati anche a livello familiare, stare in stanze separate dagli altri se possibile e specialmente lontani dai bambini, che sono i principali portatori asintomatici del virus.
Chiunque in questo momento, keniani compresi, può essere un asintomatico portatore di Covid19, le precauzioni sono da prendere con chiunque.
Non vi potete fidare di nessuno studio o ricerca che propongono farmaci (specie quelli anti malaria come la clorochina) o precauzioni che eviterebbero sintomi e contagi. Non è neanche sicuro che il virus possa avere meno effetto con le temperature calde, dato che l’unica certezza è che il Covid19 muoia a 56 gradi con 100% di umidità, quindi più o meno in una sauna.
Le uniche precauzioni da prendere, come già detto, sono quelle trasmesse dal Governo: lavarsi e disinfettarsi, evitare il più possibile di uscire, evitare contatti umani.
Ma è fondamentale rispettarle, assolutamente.

TAGS: mauro saiocoronavirus malindiitaliani kenyaprevenzione kenya

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