Crolla improvvisamente un edificio di sette piani in un sobborgo periferico di Nairobi.
Ad Embakasi, un palazzo intero è collassato in poche decine di minuti durante la notte, seppellendo almeno quindici persone che risultano disperse, ma il triste conto umano potrebbe aumentare di ora in ora. Le forze di polizia sono riuscite ad aiutare l'evacuazione di gran parte degli inquilini del palazzo che hanno perso in una notte le poche cose che avevano e si ritrovano senza tetto.
L'Africa, continente in grande fase di sviluppo, rimane essenzialmente Terzo Mondo, nelle aree remote così come nelle periferie.
Dove c'è grande concentrazione di abitanti e specialmente grande povertà, la situazione di indigenza delle persone va a braccetto con condizioni di vita al limite della sopportabilità. La mancanza di manutenzione e il malfunzionamento di qualsiasi cosa va a braccetto con speculazione edilizia e corruzione.
Così quando capitano tragedie del genere e ci si chiede come possa crollare fino alle fondamenta, come fossero di cartapesta, un edificio di sette piani solitamente popolato di inquilini, nella Capitale Nairobi, bisogna ricordarsi che ogni tipo di sviluppo dovrebbe essere sostenibile, e partire dall'assicurare adeguate condizioni di vita e un livello minimo per ognuno, invece di riguardare solo la classe dirigente e quella politica, gli imprenditori e gli investitori locali e stranieri. Almeno la decenza.