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Il medico: "Stop a chiacchiere sulla stregoneria"

Il responsabile sanitario di Kilifi spiega il perché del "pesce"

06-05-2019 di redazione

La notizia era di quelle da far scatenare qualsiasi giornalista di cronaca a caccia di scoop: una donna ha partorito un pesce e per giunta vivo.
Lei stessa, la madre e numerosi testimoni assicurano che la creatura simile a una sorta di manta locale, immerso in una bacinella muoveva la coda.
Chiaramente gli anziani di Shariani, villaggio di mare a sud di Kilifi, hanno invocato la stregoneria, un presunto maleficio che sarebbe stato fatto alla donna, nel caso avesse tradito il marito, spesso lontano per lavoro.
"Non tiriamo in ballo la stregoneria, per favore - ha detto il responsabile medico del Kilifi Hospital Eddy Nzomo - dobbiamo smetterla con queste credenze. La scienza può spiegare esattamente cosa è successo e assicurare che la creatura in questione non poteva essere viva al momento dell'uscita dal corpo della donna. Si tratta di una gravidanza molare, la placenta si è staccata prematuramente ed è uscita spontaneamente assumendo quella forma strana che potrebbe ricordare un pesce. In realtà è un fatto comune in donne di una certa età che hanno già avuto molte gravidanze".
La signora Mbeyu Jabiri infatti ha 35 anni e già quattro figli.
In ogni caso la notizia ha fatto il giro del Paese e dei social e si sono scatenate le congetture più varie, soprattutto quella per i giriama molto comune, di pensare a un "malocchio" o comunque alla stregoneria, dietro alla prematura nascita di un "pesce", per giunta a dire dei testimoni, vivo.
Notizie come questa sono utili a capire come il confine tra le credenze, la superstizione e la magia nera da una parte e la scienza e l'evoluzione di un popolo dall'altra, in certe zone del Kenya sia ancora molto labile.

TAGS: donna kilifiparto kilifigravidanza kenyaospedale kenya

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