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EMERGENZA

Kenya: obbligo di mascherine nei supermercati

La prevenzione passa da produzione e distribuzione locale

06-04-2020 di redazione

Mascherine obbligatorie all’ingresso dei supermercati del Kenya.
Come sempre la legge è stata fatta e resa pubblica, ora toccherà alla responsabilità dei keniani e degli stranieri presenti nel Paese a rispettarla e alle istituzioni preposte a farla seguire alla lettera.
Il Governo ha deciso che la prevenzione di nuovo contagi di Coronavirus passa assolutamente dall’utilizzo di mascherine protettive facciali. Così oltre ad iniziare la produzione locale e promuovere prima possibile la vendita a cifre abbordabili (tra i 5 e i 10 scellini l’una) invita aziende e privati del Paese a donare fondi per la produzione e la distribuzione. Il Ministro dei Trasporti James Macharia ha confermato ieri che la distribuzione avverrà direttamente da parte di ogni singola Contea.
La Danimarca oggi farà pervenire un aiuto di 320 milioni di scellini per questa iniziativa, mentre a livello locale i Dipartimenti della Salute delle Contee e associazioni come la Croce Rossa Internazionale già si spendono per raccogliere donazioni e distribuirle.
Senza contare che far produrre localmente mascherine di tessuto riutilizzabili può dare un’opportunità di lavoro a tante persone che vivono al limite della soglia di sopravvivenza e che grazie alla vendita delle mascherine a prezzi comunque bassi possono portare a casa ogni giorno qualcosa per sfamare loro e le loro famiglie.
In quest’ottica anche la NGO italiana Karibuni a Langobaya, nell’entroterra di Malindi, ha iniziato una produzione coinvolgendo la popolazione locale che fino a qualche settimana fa aveva di che sostentarsi grazie ai progetti agricoli e avicoli delle farm messe in piedi dalla NGO.
“Abbiamo creato in pochi giorni una cooperativa di donne x produrre mascherine – spiega il Presidente della Onlus Gianfranco Ranieri - vecchie macchine a pedali, alcune donne hanno più difficoltà a copiare i campioni che Laura Allegri in questi giorni ha preparato e più di 250 pezzi al giorno non se ne fanno.. ogni giorno le donne vengono pagate in base alla produzione e vuol dire tanto perché tutte così avranno un reddito per la famiglia..si sta organizzando la logistica con nostro personale che va nei villaggi vicini a ritirare, portare in fattoria , contare e preparare per la distribuzione il giorno seguente ... per ora stiamo distribuendo alle persone che vanno al dispensario, alla polizia, ai bimbi, ma abbiano richieste già per oltre 5000 pezzi. Sono lavabili, utilizziamo i tessuti locali dai colori allegri, per i bimbi sembra un gioco nuovo. Privati ed associazioni locali ce le ordinano da distribuire nei villaggi dove operano. Abbiano deciso un prezzo politico di 50 sh, costano di più ma non fa nulla, circa 5 euro per 11 pezzi... ogni giorno stiamo provando con donne che hanno le macchine ad insegnare a produrre, speriamo di arrivare ad almeno 500 al giorno perché stimiamo una richiesta di migliaia di pezzi. Ma tante verranno anche regalate da noi. Un nuovo impegno pesante , non previsto. Finché avremo i fondi andremo Avanti.”

TAGS: prevenzione kenyamascherine kenyacovid-19 kenya

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