Nairobi, la Capitale. Il centro con il maggior numero di laboratori per processare tamponi e il maggior numero di richieste. Quindi quasi la metà dei casi di Covid-19 del Paese.
Kilifi, la Contea del turismo, dove è previsto l’arrivo di tanti vacanzieri da Nairobi durante le feste natalizie. Queste le due zone del Kenya con più casi di positività nelle ultime 24 ore.
191 a Nairobi, 93 a Kilifi, con le altre contee che seguono molto distanziate (Kiambu 32, Busia 28 e Uasin Gishu 22, Nakuru 19, Mombasa 17, Nyeri e Kajiado 14, e Bungoma 13).
Il campanello d’allarme da qualche giorno è suonato, sia da parte dei Governatori che da parte degli operatori sanitari, che chiedono a gran voce al Presidente Kenyatta una decisione, anche drastica nei prossimi giorni.
Invece il Ministero della Sanità tace, non manda avvertimenti particolari ma si congratula con i medici che hanno deciso di postporre il preannunciato e pericoloso sciopero nazionale della categoria.
“Ringraziamo i nostri medici per aver annullato lo sciopero e chiediamo agli infermieri e ai funzionari clinici di riconsiderare le loro azioni – ha detto il Segretario Generale della Sanità Mercy Mwangangi - Dobbiamo lavorare insieme per garantire che i keniani ricevano l'assistenza medica di cui hanno bisogno”.
Ieri il Kenya ha registrato 521 casi positivi di Covid-19 nelle ultime 24 ore, su 4721 tamponi, con totale del Paese che sale di conseguenza a 89.100 casi e la percentuale che, dopo essere scesa sotto la soglia di attenzione del 10%, ritorna sopra, all’11.
Sono 14 i pazienti che hanno ceduto alla malattia e portano il numero totale dei decessi a 1.545.
Contemporaneamente sono stati dimessi 425 pazienti; 330 dall'assistenza domiciliare e 95 da vari ospedali del Paese, portando il numero totale dei ricoveri a 69.839.
1.102 pazienti sono ricoverati in varie strutture sanitarie del Paese, mentre 8.016 sono in cura a domicilio.