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Locuste, in Kenya rischio catastrofe umanitaria

Invasione di proporzioni apocalittiche se il clima non cambierà

06-02-2020 di redazione

“Se non riusciremo a breve a disinfestare le nostre riserve dall’invasione delle locuste, tutto il territorio naturale della Rift Valley è a serio rischio catastrofe di conservazione, oltre che umanitaria”
Questo è il messaggio congiunto dei ranger delle varie Conservancy del Kenya, di fronte alla più ingente invasione di sciami d’insetti migratori del deserto degli ultimi cento anni nell’Africa Subsahariana e in particolare in Kenya, Etiopia e Somalia.
Sebbene ancora le dimensioni di questa presenza non sia ancora a livelli apocalittici, la velocità con cui le locuste si spostano e si riproducono e i mezzi ancora non adeguati delle istituzioni che intervengono sul territorio, fanno pensare al peggio nel prossimo futuro, con conseguenze potenzialmente disastrose non solo per i mezzi di sussistenza della comunità, ma anche per alcuni degli animali selvatici più rappresentativi del continente.
Gli sciami che ora invadono il Kenya sono arrivati dalla Somalia e dall'Etiopia, dove hanno già causato una diffusa devastazione delle coltivazioni e dei pascoli prima di spostarsi a sud e poi a ovest con i venti dominanti.
I testimoni e gli operatori che hanno assistito al loro arrivo hanno descritto gli sciami volanti come "nuvole in movimento" e "fumo bianco e denso". I danni causati durante la loro laboriosa attività ed instancabile frenesia alimentare devono ancora essere valutati appieno, ma la preoccupazione principale è cosa potrebbe accadere se il persistere di queste condizioni climatiche non le facesse migrare altrove. Se le piogge dovessero continuare con questo caldo, la popolazione di locuste potrebbe aumentare fino a cinquecento volte in pochi mesi e ci si troverebbe di fronte ad un’emergenza senza precedenti.
Una singola locusta del deserto consuma il proprio peso corporeo in un giorno e mezzo milione di questi insetti, che è solo una piccola parte di uno sciame medio, è in grado di divorare la stessa vegetazione di dieci elefanti, nel solo spazio di un giorno, mentre uno sciame completo, secondo la FAO, può coprire durante la sua sosta un’area di 24000 km quadrati, ovvero uno spazio ampio come la città di Parigi.
È facile capire come un intero paesaggio possa essere inaridito e defogliato, e come possa rappresentare una seria minaccia per la sopravvivenza dei grandi erbivori di tutto il Kenya.
La Sera Conservancy ad esempio, che ha subito ultimamente un’invasione preoccupante, oltre ad una delle principali zone di pascolo e riproduzione di rinoceronti, è ambiente ideale per altre specie in via d’estinzione.
I focolai di locuste sono un fenomeno naturale  innescato dalle abbondanti piogge e dalla conseguente crescita della vegetazione, ma non sembra esserci alcun dubbio che un prolungato periodo di tempo estremo abbia avuto un ruolo in questo caso. Agli acquazzoni torrenziali fuori stagione nella Penisola Arabica, precipitati da una serie di cicloni (sintomo del nostro clima mutevole), sono seguiti ulteriori estesi attacchi di piogge intense, creando le condizioni ideali affinché le generazioni successive di locuste possano riprodursi in brevissimo tempo.
Inoltre, dato che ad oggi il Governo non è riuscito ad adottare soluzioni diffuse che utilizzano sostanze chimiche che si suppone siano sicure per gli altri animali selvatici e per gli esseri umani, le popolazioni delle zone colpite dall’invasione stanno prendendo in mano la situazione, utilizzando pesticidi più dannosi che potrebbero avere un grave impatto ambientale.
Nonostante le rassicurazioni, permangono preoccupazioni sulle possibili implicazioni sanitarie per la fauna selvatica - e per l'uomo - quando si nutrono di vegetazione irrorata, o bevono da fonti d'acqua contaminate dai pesticidi.
L'invasione fortunatamente non si è ancora diffusa nelle regioni produttrici di cibo del Kenya, ma le comunità pastorali, comprese quelle di Sera e dintorni, sono comprensibilmente nervose per la perdita dei pascoli da cui dipende il loro bestiame. L'invasione di locuste rappresenta una minaccia reale per la conservazione, i mezzi di sussistenza e la sicurezza nel nord del Kenya. Si spera che le misure di controllo vengano intensificate a livello nazionale nei prossimi giorni e settimane, prima che gli sciami si moltiplichino fino a diventare ingestibili e che le migrazioni, questa volta di comunità pastorali e di intere famiglie, non porti a conflitti per la terra e per l’acqua.

TAGS: ambiente kenyalocuste kenyacatastrofe kenyaclima kenya

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