Un vero esperto d’Africa, un giornalista professionista che oltre ad occuparsi quotidianamente del Continente Nero dirigendo il “desk Africa” dell’Agenzia Stampa Italia, l’ha girata in lungo e in largo per trent’anni, studiata a fondo, ci si è immerso non solo come rabdomante alla ricerca di notizie vere, profonde, inoppugnabili e di fonti certe e attendibili, ma anche come analista socio-culturale e missionario laico. Stiamo parlando di Angelo Ferrari, che questo pomeriggio alle 18.30 sarà all’Osteria Town per parlare di Silvia Romano, della sua vicenda e dei misteri che si porta dietro, non solo attraverso l’excursus suggerito dal libro che ha scritto e che presenta, “Silvia. Diario di un rapimento” ma anche per aiutarci a capire silenzi e fatti che non hanno ancora portato alla sua liberazione.
Ferrari dialogherà anche con me, che come lui festeggio proprio tra qualche giorno trent’anni d’Africa, perché oggi valgono più due chiacchiere fatte guardandosi negli occhi e un botta e risposta in diretta, che diecimila post sui social o decine di articoli che se ne sbattono dell’etica giornalistica e della verità, ma inseguono solo “clic” se non addirittura interessi di casta o altro.
Ferrari è stato anche corrispondente dell’Agi dall’Africa centrale, da anni si occupa di problematiche relative all’Africa, dove ha seguito le più grandi tragedie del continente: dalla guerra del Rwanda a quella della Somalia, i conflitti in Repubblica democratica del Congo e in Sierra Leone. Tra i suoi libri ricordiamo Hakuna Matata, la globalizzazione galoppa mentre l’Africa muore (2002), Africa Gialla, l’invasione economica cinese del continente africano (2008), Le nebbie del Congo (2011) e Il mondo di Jordy, il viaggio di un reporter e un ragazzo di strada nel cuore dell’Africa (2014).
Appuntamento all’Osteria Town, oggi alle 18.30. Ingresso libero.