RICORDO
28-02-2015 di Freddie del Curatolo
I residenti di lungo corso di Malindi piangono oggi un altro dei loro storici fratelli.
Uno dei simboli di un Kenya che non c'è più, ma che nei ricordi è quanto di più evocativo, romantico e letterario possa essere collegato alla presenza italiana in questa strampalata ma leggendaria "colonia" d'Africa.
Uomo di mare, d'Africa e d'avventura, Stefano aveva vissuto tra Malindi, Watamu e Lamu, con i suoi dhow e i suoi inseparabili cani. Aveva fatto ritorno in Italia, nella sua Genova, da poco tempo per curare una brutta malattia. Scompare poco dopo i sessant'anni, sempre vissuti fino in fondo con la sua filosofia, il suo senso dell'amicizia e l'amore per questa terra.
E' stato uno dei miei maestri e non lo dimenticherò mai.
Il mio ricordo è all'interno del romanzo "Safari Bar", di cui, con il nome di Sergio Boccadasse, era uno dei personaggi principali.
Buona navigazione, Vecio.
Freddie del Curatolo
PERSONAGGI
26-02-2015 di Marco Vancini
Mi reputo un uomo fortunato.
Fortunato perché da vent'anni ormai, continuo a convivere coscientemente e felicemente, con il "Mal d'Africa", espressione così usata ed abusata che quasi mi vergogno a pronunciarla. Eppure non saprei quale altra immagine usare per dar corpo alla mia lunga relazione sentimentale, professionale e umana con questo angolo meraviglioso del grande "Continente Nero": il Kenya.
IL RICORDO
25-02-2015 di Freddie del Curatolo
Non era una persona facile, Marco Vancini.
Quando penso a lui, mi vengono sempre in mente i versi di quella bellissima canzone di Ivano Fossati, “La musica che gira intorno”.
Per niente facili, uomini sempre poco allineati, sempre poco affezionati…quelli che li puoi trovare ai numeri di ieri, se nella notte non li avranno cambiati, ma quelli che poi li incontri in aereo e hanno facce e mani di chi non fa per niente sul serio.
PERSONAGGI
23-02-2015 di redazione
Con una battuta, da tanti anni diciamo che a Malindi "la Stefi" vanta più tentativi di imitazione della Settimana Enigmistica.
Per chi non la conoscesse, lei è Stefania Livi, titolare della boutique "Wild Side Shop" al Galana Center di Malindi. Milanese, da poco over fifty, è arrivata in Kenya nel 1992 e pochi mesi dopo aveva già il negozio di riferimento per chi desiderava creazioni originali, abbigliamento ed accessori, che abbinassero il gusto europeo ai materiali e alla fantasia africana. "Sono cresciuta tra stracci e ornamenti - racconta Stefania - la mia famiglia lavorava nell'abbigliamento da generazioni. Quando ho avuto la possibilità di farlo anch'io nel luogo che avevo eletto a mia nuova casa, non ho avuto dubbi".
La passione di Stefania è poter esprimere la sua creatività a 360 gradi, scoprendo materiali, abbinandoli con altri, disegnando le sue linee e insegnando ad artigiani locali a fabbricarle. Negli anni Novanta per prima ebbe l'intuizione delle borse ib bakuba, il particolare tessuto congolese.
AMICI DELLO TSAVO
13-02-2015 di redazione
Per chi ama l'Africa, la savana e la sua natura, ci sono emozioni ancora più profonde e indelebili della normale estasi dell'osservazione.
Sabato pomeriggio, 7 Febbraio, eravamo soli con la nostra macchina alla pipeline davanti allo Tsavo Lodge ed abbiamo notato un gruppo di elefanti molto agitati intorno ad una pozza di acqua.
Ci siamo avvicinati ed abbiamo visto che all'interno della pozza c'era una madre con un piccolo e in più la madre era completamente fuori di se' e non riusciva ad aiutare il piccolo.
Era evidente che occorreva l'intervento umano.
AMICI DELLO TSAVO
13-02-2015 di redazione
E' finalmente operativo il Ponte di ferro che collega il Parco Nazionale dello Tsavo Est con la parte nord della fetta di savana più estesa del Kenya.
Un collegamento che non solo fino ad ora non era possibile, ma che costringeva anche molti animali, soprattutto gli elefanti, a guadi problematici in una parte di fiume dal letto spesso profondo, nella zona chiamata Aruba.
AMICI DELLO TSAVO
08-02-2015 di redazione
Nuovi cartelli di avviso in tre lingue per non sporcare la savana del Parco Nazionale keniota dello Tsavo.
Sotto l'egida "Amici dello Tsavo" agiscono i fautori di queste iniziative per la tutela dell'ambiente e della fauna, Adriano e Giovanna Ghirardello, residenti malindini da sempre attenti a quel che succede in savana e in ottimi rapporti con il KWS.
PROMOZIONE
08-02-2015 di redazione
Arriva la prima delle tante iniziative a cui la Malindi Watamu Tourism Association, insieme con il Governo della Contea di Kilifi e il Kenya Tourist Board, parteciperanno per promuovere il turismo sulla costa nord keniota a livello internazionale e per 12 mesi all'anno.
Si comincia con un appuntamento molto vicino e per questo con tempi serrati per esserci nella maniera migliore.
MAL D'AFRICA
04-02-2015 di Cerino
Ditemi che cos'è: leggero masochismo, voglia di perdersi, anarchia e libertà allo stato brado.
Cos'è questa sensazione che ci attacca come un felino quando ci perdiamo nella natura africana, nell'equatore keniota.
E' forse magnetismo lunare?
E' concentricità cosmica?
O solo un respiro più lungo e consapevole di abbandonarsi?
ARCHIVIO
01-02-2015 di redazione
Progetto agricolo Galana-Kulalu, una farm infinita nell'entroterra di Malindi
Una visita importante, quella del Ministro dell’Agricoltura del Kenya Henry Kosgei, nell’entroterra di Malindi.
Il progetto di dighe per l’irrigazione delle vallate del Galana River e del Tana, lanciato dal Presidente Kenyatta l’anno scorso, è in fase di crescita e l’ispezione del Ministro ha permesso di valutare la bontà dell’operazione che se da una parte cambierà per sempre panorami molto cari a chi frequenta la strada per il Parco Nazionale dello Tsavo, dall’altra permetterà di creare uno dei poli agricoli più importanti dell’intera regione. Più di 10.000 ettari di terra sono già stati individuati e dal prossimo mese 1200 verranno piantati per colture alimentari. Parlando durante l'ispezione del progetto, che è già in corso èd è il secondo più esteso del Paese, il Ministro dell'Agricoltura Henry Kosgei ha detto che il progetto multimilionario aumenterà la sicurezza alimentare nel paese.
“Attraverso la partnership con Israele – ha spiegato Kosgei – avremo un impianto di irrigazione sotterraneo all’avanguardia, con dighe di approvvigionamento per quando il Galana River sarà in secca”.
Secondo il Ministro, il progetto Galala-Kulalu farà bene anche al Turismo, grazie anche alla strada asfaltata e a strutture ricettive che verranno edificate. "Il progetto ha lo scopo primario di aumentare la sicurezza alimentare del paese – ha comunque sottolineato Kosgei – e rientra in un disegno che si propone di creare più di due milioni di posti di lavoro in tutto il Kenya".
Kosgei, dopo un meeting privato allo Shoroa Camp, e ha detto che, una volta completato, il progetto vedrebbe 500.000 ettari di terreno adibiti alla produzione di mais, 200.000 ettari per la canna da zucchero, 150.000 ettari per bovini e selvaggina, 50.000 ettari di orticoltura, 50.000 ettari per animali da latte, mentre saranno dedicati altri 50.000 ettari ad alberi da frutto come mango e guava.(01/02/2015)