EDITORIALE
28-04-2022 di Freddie del Curatolo
La stagione delle grandi piogge ritarda ancora sulla costa e il territorio comincia a soffrire seriamente della situazione. Mentre nelle regioni nord e nordorientali del paese stanno già sperimentando giornate di acqua a catinelle che danno respiro al clima e alla natura, tra Mombasa e Malindi non si vede ancora continuità negli acquazzoni. Lo scorso fine settimana (quasi a voler “benedire” la Santa Pasqua) Giove Pluvio sembrava essersi attivato per innaffiare gli aridi terreni e ridare fiato alla popolazione. Ma è stato un fuoco di paglia che ha solamente danneggiato i ristoranti all’aperto e le attività turistiche. Poi più niente, se non un innalzamento dell’umidità con la temperatura che non tende ad abbassarsi.
Ora i danni di questa eccezionale coda di estate iniziano a farsi sentire.
Per prima cosa i terreni che da tempo sono pronti per la semina del mais, principale alimento della gente costiera, sono in gran parte sofferenti, l’erba fatica a crescere e di conseguenza il bestiame ha meno sostentamento.
Il risultato è che sta venendo a mancare il latte e con lui i suoi derivati.
Non solo burro e yogurt, ma anche i formaggi. Prima tra tutti, per utilizzo a Malindi e Watamu, la mozzarella per pizza.
“Niente pioggia, niente pizza” potrebbe essere lo slogan triste e preoccupato dei ristoranti italiani.
E’ caccia ad uno degli ingredienti fondamentali della specialità italiana. C’è chi la acquista (a prezzi stratosferici) d’importazione dall’Italia, chi la fa arrivare da Nairobi (dove comunque scarseggia) e chi cerca piccoli produttori locali che si procurano la quantità minima di latte fresco per poter accontentare i loro clienti.
Certo, la visione all’italiana è niente, rispetto ai danni che la mancanza di pioggia sta facendo nella Contea di Kilifi, dove mucche e capre rischiano seriamente la denutrizione e di conseguenza migliaia di persone che tirano a campare grazie all’allevamento, sono in grave crisi.
Crisi che diventa umanitaria se anche i campi coltivati non riescono a produrre nulla.
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