Nairobi bloccata per una giornata di proteste, già annunciata dal leader dell’opposizione keniana Raila Odinga. Si temeva una giornata di manifestazioni diffuse in varie parti del paese ed invece, a parte la roccaforte Kisumu, anche la seconda città del Kenya, Mombasa, così come le altre principali, è rimasta tranquilla e qualche timida protesta è stata inscenata solo nei quartieri periferici dove fame, rabbia e disperazione portano comunque facilmente agli scontri con i simboli del potere.

Nella capitale, nonostante il corteo di Odinga e della sua coalizione “Azimio La Umoja” (in kiswahili “Dichiarazione di Unità”) fosse stato annunciato come pacifico, i soliti facinorosi al seguito del convoglio di auto di Odinga hanno iniziato a lanciare pietre contro le auto della polizia che ha risposto sparando lacrimogeni, mentre in altre zone della città le proteste e gli incidenti sono stati limitati e tenuti sotto controllo. Durante un tentativo di avvicinarsi alla State House, il palazzo presidenziale, i capogruppo al Senato, Stewart Madzayo e all’Assemblea Nazionale Opiyo Wandayi sono stati arrestati dalle forze dell’ordine e condotti alla stazione di polizia. Anche la parlamentare eletta a Malindi, Amina Mnyazi, è stata fermata.

Il corteo di Odinga si è spostato dall’hotel Serena, dove era previsto che il leader con i suoi alleati tenesse una conferenza stampa, verso i quartieri popolari della capitale, per raccogliere i dimostranti. Durante il passaggio a Pumwani, Eastleigh, Kamukunji e lungo le affollate arterie come Juja Road, il corteo dell’opposizione ha fatto proseliti ma sono proseguiti gli scontri, con ulteriore dispersione di protestanti tramite lacrimogeni. Secondo Makau Mutua, collaboratore del capo dell’opposizione, un proiettile avrebbe colpito l’auto su cui i due viaggiavano. Odinga si è fermato più volte per ribadire la legittimità della manifestazione e che la stessa verrà ripetuta ogni lunedì, se il governo non risponderà chiaramente ai problemi del paese, in primis il costo della vita e l’autonomia della commissione elettorale. Odinga reclama infatti ancora la legittimità della sua presunta vittoria alle elezioni dello scorso agosto, in cui è stato eletto il suo avversario William Ruto. Dal canto suo, dopo questa giornata di straordinaria protesta, Ruto non ha rilasciato dichiarazioni.