Si viaggia alla media di 20 decessi ufficiali al giorno di Covid-19 in Kenya e la sanità fa fatica a tenere botta, con 60 pazienti ancora in terapia intensiva ed altrettanti in ossigenoterapia in reparti di isolamento. Sono in tutto 1.300 i pazienti con sintomi attualmente ricoverati in varie strutture sanitarie in tutto il Paese, mentre 5.439 sono in isolamento e in cura a domicilio.
La situazione non è affatto rosea specie nei luoghi di aggregazione come mercati e quartieri popolari dove le precauzioni non sono ancora abbastanza.
Intanto il giro di vite dei controlli è scattato nei ristoranti, solo ieri nella Capitale ne sono stati chiusi 5.
In alcune città le camere mortuarie sono comunque piene e i tamponi non sempre vengono fatti. La denuncia in particolare arriva dalla comunità islamica di Mombasa, i cui cimiteri hanno raggiunto il limite massimo di sepolture possibili.
Ieri, secondo quanto trasmesso dal Ministero della Salute, il Kenya ha registrato 1.109 casi positivi di Covid-19 nelle ultime 24 ore su 7.153 tamponi analizzati, con una percentuale leggermente più bassa di quella del giorno prima, 15,5%.
Allo stesso tempo, nel Paese sono stati dimessi 938 pazienti, di cui  856 dal programma di assistenza domiciliare e 82 dalle strutture ospedaliere.
Il numero totale delle guarigioni sale così a 40.131, mentre quello dei decessi raggiunge quota 1093.
Nella distribuzione della contea, la contea di Nairobi è in testa con 347 casi e Mombasa è seconda in 198 casi, Nakuru 73, Uasin Gishu 69, Meru 63, Kiambu 40, Kisumu 36, Nyeri 29, Kilifi 28, Kakamega 25, Trans Nzoia 23, Kajiado 20, Turkana 20, Machakos 17, Busia 15, Laikipia 14, Bungoma 12, Garissa 11, Kisii 11, Siaya 10, Kitui e Kwale 7, Nandi 6, Tharaka Nithi 6, Kericho 4, Murang'a 4, Mandera 3, Baringo 3, Embu 2. Le contee di Bomet, Makueni, Isiolo, Kirinyaga, Taita Taveta e Nyamira hanno riportato un caso ciascuna.