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Due tribù del Kenya fanno causa al governo inglese

Chiesto mega risarcimento per abusi nell'era coloniale

24-08-2022 di redazione

Quella dei Talai e dei Kipsigi, due fiere tribù originarie del nord ovest del Kenya è una storia di più di un secolo di diritti violati e mai riconosciuti, nemmeno dopo l'indipendenza del loro paese, per la quale contribuirono a lottare.
Ora le due tribù keniane chiederanno un risarcimento di 200 miliardi di dollari al governo inglese per abusi di varia natura da loro subiti durante l’era coloniale, particolarmente all’inizio del Novecento.
Hanno infatti annunciato alla radio della BBC inglese di essere pronti a rivolgersi alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo.
Secondo i Talai e i Kipsigi, originari della valle di Kericho dove sorgono le più grandi piantagioni di té del paese, l’impero coloniale britannico estirpò con la forza loro che erano gli abitanti ancestrali di quelle terre proprio per farne coltivazioni. Molti di loro opposero resistenza ma furono portati in campi di detenzione sul Lago Vittoria, tra malaria e mosca tse-tse, dove quasi tutti morirono anche per maltrattamenti, e molte donne dovettero abortire. Quando il Kenya ottenne l'indipendenza nel 1963, i sopravvissuti lasciarono la detenzione e tornarono in quella che consideravano la loro terra ancestrale. Ma non l'hanno mai recuperata. Dicono di aver vissuto accanto alle tenute di tè come “squatter” da allora.
I rappresentanti dei Talai e dei Kipsigi, affermano di aver cercato di incontrare il ministro degli Esteri britannico Liz Truss nel maggio 2022, ma di essere stati respinti, nonostante avessero reso noto che era stata depositata una petizione con 100 mila firme alle Nazioni Unite.

TAGS: tribùera colonialekerichogoverno britannicorisarcimento

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