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Entrare e uscire dal Kenya: tutte le info

Obblighi e regole aggiornate al 10 aprile 2022

11-04-2022 di redazione

Dallo scorso 1 marzo, lo stato italiano ha riaperto ai viaggi verso i paesi dell’ex elenco E, tra cui vi sono quasi tutte le destinazioni africane, compreso il Kenya. Dal 31 marzo, altre novità sono state aggiunte, dopo che il Kenya, con alcune limitazioni, accetta anche i non vaccinati.
Si può tornare a viaggiare senza limitazioni, se non quelle suggerite dalla Farnesina e ritrovabili nelle pagine dei singoli stati sul sito viaggiaresicuri.it e quelle imposte dai paesi di arrivo scelti dai viaggiatori italiani.
NIENTE PIU' TAMPONE PER I VACCINATI
Il Kenya ha tolto l’obbligo per i vaccinati con almeno due dosi di effettuare tampone PCR non più di 72 ore prima della partenza.
Si potrà partire per il Kenya senza tampone, sempre facendosi confermare dalla propria compagnia aerea che non sia lei a richiederlo o eventuali nazioni degli aeroporti di transito. 
In ogni caso, come già ormai è assodato, per effetto della sospensione delle precedenti ordinanze ed in vista della fine dello stato d’emergenza, non solo i turisti si possono recare in Kenya, ma sono aboliti anche l’obbligo di quarantena al ritorno e quello di tampone PCR da presentare all’arrivo.
Inoltre anche il Kenya non richiede più il tampone molecolare, né quello antigenico peraltro, quando si deve uscire dal paese. Quindi resta solo l’obbligo di avere certificato di almeno due vaccinazioni, o Green Pass (anche da guarigione, con limitazioni di validità che riportiamo qui sotto).
ANCHE I NON VACCINATI POSSONO ENTRARE IN KENYA, A PATTO CHE:
Anche i non vaccinati possono, per la prima volta, recarsi in Kenya. Per loro la dinamica è ancora abbastanza complessa. Ci vuole il tampone PCR che serve sia per partire dall’Italia che per arrivare in Kenya, all’arrivo in Kenya si sarà obbligati ad un tampone antigenico (costo $ 30) in aeroporto e in caso di positività ad un PCR ($ 50) che se confermasse la positività costringerebbe il viaggiatore all’isolamento nel domicilio segnalato sul visto online.
INOLTRE: L'Ambasciata del Kenya in Italia avverte che per i non vaccinati è richiesto un certificato che attesti i motivi per i quali non ci si è potuti vaccinare. Come dire che sono accettati i motivi sanitari (guarigione, impossibilità per altre patologie ecc...) ma non quelli concettuali.
 

Ricapitoliamo quindi gli obblighi in vigore in Kenya per accedervi.
CERTIFICATO DI DOPPIA VACCINAZIONE O GREEN PASS
Per prima cosa, bisognerà caricare il certificato di doppia vaccinazione (non viene richiesta la terza o ogni eventuale altro “booster”) sul sito globalhaven.org. Poi comunque presentare il relativo cartaceo. Per chi ha il Green Pass da guarigione e non ha effettuato le vaccinazioni, il sito globalhaven.org difficilmente accetta questa opzione, quindi sia l’Ambasciata del Kenya a Roma, sia le autorità aeroportuali del Kenya, consigliano in primis di rivolgersi alla propria compagnia aerea per essere certi che sia al corrente delle nuove disposizioni, sia di stampare il Green Pass da guarigione e portarlo con voi. Viene considerato valido per le autorità keniane qualora non sia più vecchio di 90 giorni (fonte Africa CDC ripresa da Ambasciata del Kenya in Italia con comunicato che potete stampare qui e portare dietro per qualsiasi evenienza). Il Kenya inoltre non richiederebbe le vaccinazioni ai minorenni, ma da quando ha aperto anche ai "no vax" tutti i maggiori di 5 anni, pur non caricandolo sul portale global haven, devono presentare il certificato vaccinale, oppure sottoporsi a tampone PCR alla partenza e antigenico all'arrivo, con lettera medica addizionale.
TAMPONE PCR NON PIU’ OBBLIGATORIO
Per imbarcarsi su un aereo con destinazione finale Kenya, se completamente vaccinati, non bisogna più essere muniti di certificato di negatività da Tampone PCR. Si consiglia però di accertarsi che anche le compagnie aeree siano su questa linea e non richiedano il tampone e se gli eventuali aeroporti di transito non obblighino i passeggeri ad arrivare con i risultati di qualsivoglia test.
Dal 12 marzo scorso, inoltre, nei luoghi aperti in Kenya non è più obbligatoria la mascherina.
Com’è risaputo il Kenya accetta turisti dall’Italia, e l’ufficio immigrazione presente negli aeroporti di Nairobi e Mombasa, timbrerà il visto turistico equivalente alla data di ritorno segnalata sul visto online, a meno di diversa indicazione del turista, fino ad arrivare a 3 mesi.
Lo stesso visto turistico sarà poi eventualmente rinnovabile per altri 3 mesi, ma esclusivamente online.
Il costo del visto è di 51 USD, che con la transazione diventano 53, quindi al cambio attuale 48 euro.
Ricordiamo che non esiste più la possibilità di effettuare il visto cartaceo all'arrivo in Kenya e che per compilare il visto online bisogna andare al link  evisa.go.ke del sito  keniana. La pratica può risolversi anche in 24 ore, quindi si consiglia di fare il visto almeno due giorni prima di partire.
JITENGE: Potrebbe esservi richiesto di scaricare la APP "Jitenge Moh" sul cellulare e segnalare la vostra destinazione. Nel caso, basta digitare Jitenge Moh App su Google e uscirà la app da scaricare, per poi seguire le indicazioni.
PER TORNARE DAL KENYA
Dal 1 marzo 2022 per tornare dal Kenya, come detto lo stato italiano non richiede più né tampone, né quarantena. Basterà esibire il proprio green pass. DAL 1 MAGGIO 2022 NON SARA' PIU' OBBLIGATORIO COMPILARE IL PDF, come deciso dal Ministro Speranza. (Articolo qui: https://www.malindikenya.net/it/articoli/notizie/ultime-notizie/dal-1-maggio-niente-piu-plf-per-tornare-dal-kenya--.html)
Così come le autorità aeroportuali non sono tenute a chiedere tampone PCR in uscita. L’importante, come alla partenza, è assicurarsi che non lo pretenda la propria compagnia aerea.

TAGS: regole kenyaentrate kenyauscire kenyapcr kenya

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