Le dichiarazioni di domenica 21 novembre da parte del Ministro della Salute Mutahi Kagwe, che propone dal 21 dicembre la necessità del certificato vaccinale in Kenya per accedere a pubblici uffici e servizi del governo, ma anche a trasporti, ospedali, hotel, bar e ristoranti, si sono trasformate in una proposta di decreto legge che dovrà essere approvata dal Governo.
Se tale decreto passasse, prima di Natale i non completamente vaccinati non potrebbero accedere a nessun ufficio governativo, strutture pubbliche né trasporti di alcun genere.
Ma il decreto toccherebbe anche i turisti, perché secondo la proposta del Ministero della Salute, i clienti di hotel, bar e ristoranti, negozi che possono ospitare più di 50 persone contemporaneamente (quindi centri commerciali, discoteche, supermercati ecc...) ma anche parchi e riserve nazionali, non potranno accedere a tali strutture ed attività senza la prova di avvenuta vaccinazione.
In pratica una decisa stretta sulle vaccinazioni che prevede né più né meno che le limitazioni già in atto in gran parte del mondo occidentale per chi non si è ancora vaccinato e non ha intenzione di farlo.
"I visitatori, i turisti, i viaggiatori in arrivo dall'Europa dovranno essere completamente vaccinati e fornire la prova della vaccinazione prima di entrare nel paese" ha detto il Ministro Kagwe.
Se fosse approvato, il decreto non aiuterebbe sicuramente il settore dell’ospitalità già gravemente danneggiato dalla pandemia, ma crediamo che non sarebbe neanche così facile controllare l’afflusso di persone nelle singole attività. Più credibile l’obbligo di vaccino per l’ingresso in luoghi di attrazione turistica, come ad esempio i parchi dei safari o quelli marini.
In ogni caso la proposta ha già scatenato la società civile del Kenya e varie associazioni.
“La Corte Suprema del Kenya dichiarerà l’eventuale decreto incostituzionale – si legge su molte pagine social che dibattono il tema del giorno – il vaccino non è obbligatorio, quindi per ora non può essere discriminato chi non lo fa”.
Per ora, certo. Il Parlamento dovrebbe prima cambiare le regole.
Ci sarà tempo da qui al 21 dicembre per farlo?
Ha senso operare una rivoluzione del genere con solo il 10% della popolazione vaccinata e a ridosso delle vacanze di Natale, quando in milioni si metteranno in viaggio?
Lo seguiremo nelle prossime puntate, ma il futuro del “Green Pass” in Kenya non è ancora scritto.