Il Presidente del Kenya Uhuru Kenyatta ha parlato a televisioni unificate al Paese, a 21 giorni dall'ultimo briefing in cui aveva riaperto il Paese dal lockdown delle Contee e aveva annunciato la riapertura al mondo al prossimo 1 agosto.
Oggi, dopo l'incontro con i Governatori delle Contee, ha annunciato altri prolungamenti di 30 giorni ed altre misure, senza però richiudere Nairobi ed altre Contee come prospettato.
Ecco i passaggi significativi del suo discorso, in attesa del comunicato ufficiale.

"L’ultima volta che ci siamo incontrati, come desideravano tanti concittadini, abbiamo riaperto il Paese per riattivare l’economia.
Ma l’ho fatto anche avvertendo ognuno di voi e la collettività di rispondere positivamente alle misure contenitive e di seguire ancor più seriamente i protocolli Covid-19.
In queste tre settimane abbiamo valutato la risposta della popolazione e ci siamo riuniti in mattinata con i Governatori delle Contee.
Le infezioni sono continuate in tutto il Paese e si sono estese in 44 delle 47 Contee.
L’aggressività di questo virus che colpisce molti dei nostri anziani è ancora presente, abbiamo molti fattori di rischio nel Paese a partire dall’uso di alcool.
Fortunatamente la percentuale dei decessi è abbastanza bassa, siamo all’1,6% e questo ci dà la speranza che questa pandemia per noi non costituisca un pericolo di morte effettivo.
Voglio ricordare ai keniani cosa dissi 21 giorni fa, il Governo né la polizia possono comandare la moralità dei suoi cittadini, il popolo deve autodisciplinarsi ed aiutarsi da solo.
Per esempio, se qualcuno entra nel vostro negozio senza mascherina dovete obbligarlo a farlo, se andate in un ristorante e il cameriere vi serve senza mascherina o senza rispettare le regole, cambiate ristorante e segnalate chi non fa la sua parte in questa battaglia comune.
Non stiamo vivendo termi normali, in tutto il mondo stiamo cambiando le nostre abitudini e non pensate che il Kenya sia speciale o immune, non seguite gli esempi negativi che vedete in altre Nazioni che non riportano i loro dati. Noi siamo un Paese con una stampa libera e siamo trasparenti.
Non vogliamo arrivare a situazioni di altri Paesi dove non ci sono abbastanza posti non solo negli ospedali, ma anche nelle camere mortuarie e si lasciano i morti di Covid-19 per la strada. Noi non possiamo rischiare di arrivare a queste conseguenze.
Noi per ora piangiamo 280 concittadini ma sappiamo che il numero dei morti aumenterà.
Siamo in guerra con un nemico invisibile e vorrebbe portare la catastrofe tra di noi.
Proteggerci è l’unica maniera e possiamo farlo solo insieme, aiutandoci l’un l’altro.
Ci sarà ancora un po’ da soffrire, quindi ognuno di noi deve essere realista e capire la situazione. Guardiamoci e chiediamoci qual è la nostra responsabilità, specie nei confronti delle persone che ci stanno vicino e a cui vogliamo bene.
Voglio credere che ognuno di noi tenga a parenti, amici, colleghi e vicini di casa come a sé stesso e che nessuno desideri rimpiangere l’altro come gli altri potranno fare con voi.
Questo deve essere il potere della collettività. Quindi per favore indossate la mascherina, tenete le distanze, lavatevi spesso le mani. Lo dico come persona e vorrei che voi lo faceste come individui perché ci credete, non perché ve lo chiede il Governo.
Perciò tutte le misure che sto per annunciare dovranno essere accettate da tutti.
21 giorni fa avevo detto che non avrei esitato a richiudere il Paese se ci fosse stata la necessità, data dal numero crescente. Se vogliamo preservare a lungo termine la nostra economia, dobbiamo agire in questo modo".
Ecco le misure:
Altri 30 giorni di coprifuoco a partire dalla mezzanotte di oggi.
Da mezzanotte per 30 giorni nessuna vendita di alcool nei ristoranti e in altri locali.
I ristoranti per altri 30 giorni potranno aprire solo dalle 8 alle 19.
Bar rimarranno chiusi e se trasgrediranno vedranno le loro licenze rimosse per sempre.
Prosegue il divieto di assembramento in luoghi pubblici, compresi matrimoni e funerali.