Kilifi è il capoluogo dell'omonima contea, ma non è mai stata considerata una vera e propria destinazione turistica, almeno fino a pochi anni fa.
Dagli anni successivi all'indipendenza, con la sua splendida insenatura e la bianca striscia di spiaggia di Bofa Beach, è diventata "buen retiro" di residenti di Nairobi, inglesi che si sono trasferiti sulla costa e anche qualche italiano che non amava il turismo vacanziero e la mondanità di Malindi e successivamente Watamu.
Ora però la cittadina è in espansione, grazie ad investimenti sostenibili che non hanno (ancora e si spera anche in futuro) deturpato l'ambiente.
Sia sul creek che sulla spiaggia sono nati boutique hotel e luoghi d'incontro che piacciono particolarmente ai giovani e agli sportivi e ci sono attività, come il kitesurf, le moto d'acqua e la pesca d'altura che conquistano i moderni turisti. Locali come "Distant Relatives" e "Salty's" e il Food Movement all'interno della Kilifi Plantation, sono molto frequentati da una clientela internazionale che cerca un divertimento diverso e inclusivo.
Ma anche strutture intelligenti e immerse nella natura come l'italiana White Star, con la houseboat e il ristorantino che propone pizza e ostriche fresche, oltre ad altre specialità, sono oasi di tranquillità ma allo stesso tempo di piacere collettivo.
Questo, unitamente a storici resort come Mnarani Club, Baobab e Kilifi Beach, hanno accresciuto la fama di quella che è sempre più l'alternativa credibile alle due più conosciute mete della Kilifi County. 
Kilifi è situata a metà strada tra Mombasa e Malindi, allo sbocco di un'insenatura suggestiva che ne ha fatto per secoli approdo sicuro e tappa per navi mercantili. Negli anni del colonialismo britannico è sorto anche uno yacht club, il primo della costa keniota.
Oggi, dopo il federalismo sancito dalla nuova Costituzione keniana, riformata nel 2010, è diventata capitale dell'omonima contea, che si estende dalla cittadina di Mtwapa (quasi attaccata a Mombasa) fino a oltre Mambrui a nord.
In realtà la cittadina conta meno abitanti e meno estensione di Malindi, ma è strategicamente importante.
Fino al 1991, per attraversare il "creek" di Kilifi ci si doveva servire di un traghetto, il Kilifi ferry, poi i giapponesi hanno costruito un ponte sopraelevato. Il villaggio di Kilifi si sviluppa nella parte verso Malindi, fino alla bellissima spiaggia di Bofa Beach, mentre il quartiere di Mnarani si sviluppa a sud, e comprende le rovine della cittadina, che risalgono all'incirca al XV secolo. Interessante l'antica moschea, una delle prime del Kenya, che domina il villaggio a picco sul mare, col contorno di imponenti baobab. . Importante per la popolazione locale, per oltre vent'anni, l'influenza della Kenya Cashnuts, azienda leader nella produzione e distribuzione delle "noccioline" e della Kilifi Plantation, immensa fattoria con alberi da frutto e animali. Kilifi oggigiorno serve il latte a buona parte della costa.
Da scoprire, oltre ai luoghi già citati, le piccole spiagge a strapiombo sul mare e le improvvise baie, come quella di Takaungu (antico villaggio tristemente noto per la tratta degli schiavi), qualche chilometro a sud, e le isolette in fondo al creek. 
Particolarmente suggestivo è anche l'entroterra, specialmente verso Kaloleni, dove tra colline, foreste e corsi d'acqua, convivono ancora molte delle tradizioni storiche dell'etnia Mijikenda, con le famose "kaya", antri di preghiera che sono patrimonio mondiale dell'Unesco.