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Paura contagi, 400 cinesi fuggono dal Kenya

Partito il primo volo di rimpatrio, oggi i 2 UE

18-06-2020 di redazione

Gli ultimi dati di casi di Covid-19 in ascesa in Kenya, specialmente in relazione ai tamponi eseguiti e la scarsa applicazione delle direttive sanitarie da parte della popolazione stanno preoccupando non solo il Governo e i residenti, ma anche tanti stranieri che in un primo tempo avevano deciso di rimanere nel Paese, chi per lavoro chi per una villeggiatura che si era protratta.
Non è solo il caso degli italiani che si sono segnalati alla propria Ambasciata a Nairobi e dei cittadini dell’Unione Europea che hanno riempito i due voli organizzati per oggi di Ethiopian Airways (Nairobi-Addis Ababa con diverse coincidenze per paesi europei compresa l’Italia e Qatar con volo Nairobi-Doha con connessioni anche per Roma e Milano), ma anche quello di 400 cittadini cinesi che hanno chiesto ai propri rappresentanti diplomatici in Kenya di poter usufruire di due voli commerciali di Stato per fare ritorno nel loro Paese, citando timore e insicurezza. Il primo dei due voli da 200 passeggeri l’uno, organizzati dalla Southern China Airlines, è partito ieri dall’aeroporto internazionale Jomo Kenyatta di Nairobi.
Nella nota consegnata alla loro Ambasciata, i cinesi si dicono preoccupati dalla situazione della sanità pubblica in vista di una possibile emergenza pandemica superiore a quella fino ad ora sperimentata, e pensano che non sarebbero in grado di sostenere le spese delle strutture private nel caso di contagio. Nello stesso tempo puntano il dito sulla poca coscienza dei cittadini keniani sulla pericolosità del Covid-19. Secondo i cittadini asiatici le norme igieniche e preventive vengono rispettate in minima parte e questo fatto potrebbe contribuire all’espansione incontrollata del virus.
Sulla questione sono intervenuti anche politici locali e lo stesso Segretario Amministrativo del Ministero della Sanità Abdi Aman ha chiesto ai propri cittadini per l’ennesima volta di non sottovalutare il virus, anche alla luce del numero crescente di dati e della messa in circolazione di tamponi non attendibili.
Anche secondo il Capo del Dipartimento e numero due dell’OMS in Africa Patrick Amoth “probabilmente assisteremo ad un aumento dei casi nei prossimi giorni, non siamo affatto usciti dal tunnel e bisogna fare attenzione”.

TAGS: paura kenyarimpatrio kenyacinesi kenya

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