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STORIE DI KENYA

Quella capanna che cambia la vita delle donne Samburu

Storie di oggi del profondo nord del Kenya

17-09-2024 di Freddie del Curatolo

Maya è in piedi in mezzo ai suoi cammelli, l'erba secca scricchiola sotto i piedi mentre una leggera brezza agita la polvere di terra rossa intorno a lei.
Guarda il vasto paesaggio bruciato dal sole di Ngilai, nel Kenya che si spinge nel semiarido nord, dove gli alberi di acacia resistono alle escursioni del clima.
Per uno straniero, questa terra può sembrare spietata, ma per Maya è casa, non ce ne potrebbe essere un’altra. E la casa è il luogo per cui vale la pena lottare.
Nel villaggio di Ngilai, la lotta è condotta da donne come Maya, che si sono messe a capo della comunità per garantire la sopravvivenza delle loro famiglie e di un’intera tribù.
Un tempo le donne erano responsabili solo in ambito domestico e si occupavano della crescita e dell'educazione dei figli, ora stanno andando oltre i ruoli tradizionali, sostenendo il cambiamento e plasmando il futuro della loro terra e della loro gente.
Il sogno più grande di Maya è quello di dare ai suoi figli l'unica cosa che ha detto di non aver avuto il privilegio di sperimentare: l'istruzione.
“Studiare apre gli occhi. Voglio che i miei figli sappiano che il mondo è vario e che anche i loro sogni dovrebbero esserlo. L'eredità che voglio lasciare ai miei figli è l'istruzione. So che si comincia con l'essere attivi nel far sentire la nostra voce e nel creare una visione realistica per la nostra comunità” dice Maya.
La comunità Samburu di Ngilai, nota per i suoi abiti colorati e il suo stile di vita nomade, ha vissuto a lungo in armonia con la natura, pascolando il bestiame in terre semiaride. Ma le pressioni della vita moderna, i cambiamenti climatici, l'accesso all'assistenza sanitaria e all'istruzione hanno costretto la comunità a ripensare il modo in cui affrontare queste sfide. E sono le donne a fare da apripista.
Quattro anni fa, il popolo Ngilai ha avviato una collaborazione con Legado, un'organizzazione che aiuta le comunità indigene ad articolare la loro visione del futuro. Insieme hanno sviluppato due progetti per migliorare la resilienza e la sostenibilità della comunità di fronte alle crescenti minacce.
Maya e le sue coetanee hanno svolto un ruolo fondamentale nella creazione di questo piano, che integra la conservazione ambientale con l'equità di genere e la salute: “Le donne sono sempre state le custodi della terra, ma ora siamo anche le leader. Stiamo usando la nostra voce per garantire che la nostra comunità non solo sopravviva, ma prosperi”, spiega Maya.
Uno dei cambiamenti più evidenti a Ngilai è il modo in cui le donne hanno trasformato la gestione della salute materna nella comunità, introducendo gradualmente le cure mediche moderne ed affiancandole alle ancestrali pratiche di parto dei Samburu.
Per esempio, le assistenti al parto tradizionali usano la medicina a base di erbe nel loro lavoro, quindi il mantenimento del loro ruolo nella comunità incentiva la protezione dei terreni dove crescono le piante medicinali.
La necessità di allinearsi ai tempi e andare al loro passo è aumentata con l’impatto dei cambiamenti climatici e delle prolungate siccità sulla comunità.
Assurdo pensare che più si va avanti la scienza fa passi significativi, più qui la mortalità infantile resta un problema e spesso si muore ancora per banali infezioni e per ignoranza, figlia di mancate possibilità e del disinteresse delle istituzioni. Bisogna fare da sè, questo le donne lo hanno capito.
Insieme, con organizzazione del tutto femminile e resilienza, così nascono le piccole cose che possono cambiare la vita di tante persone e costruire al meglio tante esistenze future. Fin dall’andare a cercare i legni giusti, preparare la capanna, sistemarla con tutti gli accorgimenti: ecco dal niente una struttura d’accoglienza per le madri partorienti, dove le giovani donne possono sentirsi supportate e ricevere le giuste cure. Già oggi ospita 28 neonati, ed è solo uno degli esempi di come le donne di Ngilai stiano trovando il modo di fondere la tradizione con soluzioni moderne. In una comunità in cui le norme culturali sono profondamente radicate, il cambiamento può essere un processo delicato.
La “capanna della maternità” è solo uno degli esempi di quello che le donne, che storicamente sono state solo testimoni di una storia locale guidata dagli uomini, sono capaci di fare per cambiare la loro società, senza stravolgerla. Questa presa di coscienza, tra l’altro, si riscontra anche nella partecipazione femminile ai governi locali nel Samburu, con sempre più donne che si candidano per posti importanti.

TAGS: samburudonnecomunità

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