E' stata inaugurata ieri mattina dal Ministro del Turismo Najib Balala l'edizione 2017 del Magical Kenya Travel Expo, la più importante fiera internazionale della promozione turistica del Paese.
Fuori e dentro dal grande centro di conferenze KICC, il meglio delle attrazioni turistiche del territorio per tre giorni sono in mostra per buyer ed operatori di ogni angolo del mondo, con particolare attenzione al mercato panafricano, in continua crescita.
Se ogni anno i lussuosi lodge delle grandi riserve del Kenya e le catene alberghiere di lusso la fanno da padrone, non puà mancare la rappresentanza di altre eccellenze radicate nel Paese, come agenzie di safari, ristorazione, Spa ed altri servizi.
Purtroppo la costa keniana è poco rappresentata, ed è un segnale non solo della difficoltà attuale attraversata dal settore, ma anche della miopia strategica e di marketing di alcune proprietà "fai da te" che specialmente a Malindi dimostrano di perdere colpi e di non saper stare al passo con i tempi, abbassando fatalmente il loro target e il raggio d'azione.
Sicuramente quella di Nairobi è una fiera di alto livello per operatori di lusso e di nicchia, ma anche un'occasione per un salto di qualità che questo Paese sta cercando di fare, in mezzo a tante difficoltà, forte dei suoi scenari unici e variegati e della sua crescita economica.
Per carità, ognuno è libero di fare le proprie scelte e di attuare politiche diverse da quelle suggerite dal Paese che li ospita, dal trend del turismo e dai tempi che corrono. Ma alla fine i risultati frutto di strategie diverse non sembrano dare grandi risultati, se non a quelle strutture gestite direttamente da tour-operator che setacciano in lungo e in largo il solo mercato italiano.
Per loro, da fine settimana, ci sarà la finestra romagnola del TTG.
Per Malindi invece al Magical Kenya Travel Expo fino a domani, sono presenti solamente Ocean Beach Resort e Kilili Baharini Spa & Resort.
"E' molto triste vedere che una destinazione non sappia e non voglia promuoversi in maniera moderna ed efficace - spiega Roberto Marini, proprietario di Ocean Beach e membro esecutivo della Kenya Tourist Federation - nonostante gli sforzi passati, in pochi hanno capito l'importanza di esserci, di stringere rapporti importanti ed allargare i propri orizzonti. Il gran numero di attività di altissimo livello a questa fiera autorizza all'ottimismo, anche se c'è molto da lavorare e da farsi sentire".
Visitatissimi gli stand delle strutture di Malindi e Watamu, segno che la destinazione interessa.
Il magazine "What's Best in Kilifi County", distribuito dal Kenya Tourist Board nei suoi desk, in ogni caso illustra al meglio la zona.
Buona cosa almeno per chi ha partecipato a questa formula di promozione.
A rappresentare Watamu, una delle strutture di maggior pregio, il Medina Palms.
E nessun resort italiano.
Scelta strategica, forse, data anche la crisi politica.
Ma che non può e non deve essere un alibi, in vista di una stagione che si prospetta molto interessante, se non verrà rovinata da eventi estranei all'appetibilità turistica del Paese e quasi sempre lontani dalle destinazioni costiere.