In questa breve “tournée” italiana, io e Leni, ovvero Malindikenya.net o se preferite “il portale degli italiani in Kenya”, ci siamo spesi come sempre, in maniera spontanea, naturale, appassionata, a promuovere a nostro modo il Kenya. Semplicemente, parlandone con chi ci chiedeva “da dove venite” o già sapendolo “come si vive laggiù”. Abbiamo regalato o venduto copie del libro “Nairobi” e dispensato consigli a chi sembrava interessato ad una prossima auspicata vacanza nel paese africano in cui risiediamo.
Tra l’Emilia Romagna, le Marche, Roma, la Toscana, Genova e Torino (siamo attesi da due serate di presentazione e spettacoli a Milano, poi una a Modena) abbiamo parlato con moltissimi italiani e raccolto in particolare la loro percezione del Kenya.
Il “tuffo nella natura” è sicuramente la suggestione che ancora attira maggiormente chi non è mai stato in Kenya. Ci chiedono degli spazi sconfinati, degli animali, anche in maniera ingenua (“si possono accarezzare i leoni?”) con il sogno dei safari nella savana della Disney.
C’è invece chi ha già sentito parlare di Watamu come meta esotica per una vacanza di mare e chiede informazioni “tecniche” sui resort, sulle escursioni, sul colore del mare e delle spiagge.
Questi ultimi spesso si stupiscono del fatto che (a differenza di tutte le altre mete tropicali) in un’ora e mezza dal paradiso marino si possa raggiungere la savana e vivere una, due giornate a stretto contatto con elefanti, felini e giraffe nel loro habitat naturale.
Questa serie di incontri ci sta dando l’opportunità di raccontare una volta di più un paese talmente vario ed interessante da poter attrarre qualsiasi genere di turista, purché abbia l’entusiasmo, la passione e l’umiltà di trasformarsi in viaggiatore. Poi spesso, inevitabilmente, è il budget a decidere se organizzare un viaggio con tappa a Nairobi e da lì visitare riserve meravigliose come il Masai Mara e il Samburu, oppure sbarcare a Mombasa ed optare su una delle destinazioni costiere di mare, per una vacanza relax. C’è chi aspira ad una permanenza all’insegna della solidarietà, chi sotto sotto sogna di essere “rapito” da qualche emozione trascinante, chi è nella modalità “mollo tutto” e chi si chiede se vincerà la paura di ragni e serpenti. Anche quest’anno, parlando e coinvolgendo tanti connazionali, abbiamo consolidato la certezza che c’è un Kenya ideale per ognuno, e continueremo a raccontarli tutti.