La digitalizzazione dei servizi pubblici in Kenya da molti punti di vista è una cosa positiva: permette di limitare al minimo la grande piaga della corruzione, di evitare spostamenti anche costosi per chi non si trova in prossimità degli uffici governativi o di contea e di ottenere documenti spesso in pochi giorni o addirittura ore.
Dall’altra parte però, il processo di “messa in rete” di informazioni e l’implementazione di moduli, requisiti e documenti verificabili sta creando molti problemi ed alcuni paradossi che si riflettono poi negativamente sugli utenti.
E’ il caso della digitalizzazione di veicoli, targhe e patenti da parte dell’ente nazionale della viabilità, in pratica la nostra motorizzazione civile, l’ufficio NTSA (National Transport and Safety Authority).
Dopo aver creato un portale unico chiamato TIMS, sulla falsariga di quanto fatto dall’ufficio immigrazione, NTSA ha iniziato la registrazione di libretti dei veicoli ed il trasferimento da venditore ad acquirente, l’emissione di patenti digitali e per ultima quella delle nuove targhe digitali che dovranno, al netto di probabili proroghe come quasi sempre avviene in Kenya, essere cambiate con quelle attuali entro la fine del 2023.

MA C’E’ UN PROBLEMA

Per registrare un veicolo a proprio nome e poterlo poi rivendere, o per acquistarne uno ex novo, oggi è obbligatorio il processo online e tra i requisiti fondamentali viene richiesta la Carta d’Identità (ID CARD) nazionale. Ovviamente i cittadini hanno questo documento, sul quale è segnato il numero di carta e la scadenza. Anche i residenti in Kenya hanno questo identificativo, chiamato ALIEN CARD (carta per stranieri).
Il problema riguarda i turisti, gli ex residenti e coloro che pur avendo proprietà o trascorrendo alcuni mesi all’anno in Kenya, non hanno più o non hanno mai avuto l’Alien Card.
Senza il numero di carta, da inserire in un apposito spazio nei passaggi della richiesta online sul portale NTSA, attualmente non si può fare nulla.
Fino a prima della pandemia, un turista poteva ovviare a questo problema dopo 3 mesi di soggiorno in Kenya, perché al rinnovo del visto di soggiorno, era obbligatorio fare l’applicazione per la Alien Card, che durava 3 mesi (e a Malindi, solitamente, arrivava dopo un mese e mezzo o due…).
Dal 2021 questo processo è stato cancellato, ritenuto inutile ai fini dell’identificazione dei turisti stranieri presenti sul territorio da più di tre mesi, perché tutto si fa online ed è facilmente verificabile dalle istituzioni.
Oltretutto erano state segnalate molte infrazioni, truffe e sotterfugi effettuati mostrando la Alien Card come documento di residenza (esempio: ingresso nei parchi nazionali, sconti vari ecc…).

PROVIAMO A RISOLVERLO

Velocizzare e standardizzare la burocrazia è cosa buona e giusta, abbattere la corruzione ancora di più, ma nella fattispecie lo Stato dovrebbe ora considerare il danno che può procurare ad una minoranza di turisti stanziali e abituali che hanno un’autovettura e non possono registrarla online e tra un anno non potrebbero più circolare perché non possono ottenere la nuova targa digitale. Allo stesso tempo non possono vendere il loro mezzo.
Mentre appare chiaro che i nuovi turisti non potranno più acquistare un’automobile o anche una motocicletta, se non lasciandola intestata a chi la vende, con il suo benestare ovviamente.
In molti villeggianti e frequentatori abituali italiani dalla costa e da Nairobi ci hanno scritto per lamentarsi della situazione, chiederci consigli e solleciti alle nostre istituzioni e alle autorità locali.
Noi facciamo informazione ma negli anni chi ci segue sa che sempre trasmettiamo questo genere di appelli a chi di dovere. Anche grazie al nostro lavoro, sono tutti informati e ognuno cercherà di far pervenire il messaggio per cercare di modificare il sistema per non svantaggiare nessuno. Una delle soluzioni prospettate, ad esempio, potrebbe essere un numero di identificazione speciale emesso solo per questo genere di operazioni.
Anche perché è in arrivo anche un’altra “rivoluzione”, quella dei titoli di proprietà da digitalizzare, e anche in questo caso ci sono molti turisti che hanno il loro “title deed”, una casa e dovranno trasferire tutto in digitale. E se il criterio dovesse essere lo stesso attuato da NTSA, il valore di quello che non si potrebbe più vendere, trasferire o acquistare, sarebbe sicuramente maggiore.