Il Kenya è una delle destinazioni a lungo raggio più desiderate dagli italiani per i cosiddetti (da noi) mesi estivi, specialmente agosto e settembre.
Tra le varie domande che ci pervengono (ricordiamo sempre il nostro “sportello informazioni” su Facebook, con il gruppo “Italiani in Kenya” e la nostra mail info@malindikenya.net) una delle più ricorrenti riguarda il clima.
La maggior parte dei turisti pronti a volare verso le meraviglie di questo paese, soggiorneranno sulla costa, principalmente a Watamu, ma anche a Malindi e Diani. Molti di loro hanno anche in mente un’escursione in savana. Ci sono però anche diverse richieste su “come vestirsi” e cosa attendersi dal tempo, per i safari nei parchi del centro nord del Kenya, come Maasai Mara e Amboseli.
Andiamo per gradi.

Da metà luglio, con l’approssimazione dovuta dai cambi climatici degli ultimi anni, solitamente le grandi piogge di maggio e giugno si attenuano e la temperatura tende a stabilirsi sulla costa tra i 20 e i 27 gradi, con vento spesso molto piacevole e a volte più forte sul mare, mentre da Nairobi alle regioni di altipiani e montagne può scendere anche fino a 5 gradi di minima e attestarsi intorno ai 16 di media.
Alcune cittadine vengono bagnate più di altre a causa della loro configurazione geografica. Mentre altrove, in particolare nelle zone semi-aride e nel bacino del lago Turkana, la pioggia influisce molto poco sulla qualità del clima dei mesi che da noi sono spesso sinonimo di ferie.

Nelle mete di mare, può capitare che piova ma spesso accade nel primo mattino e la sera e solitamente si tratta di piovaschi brevi, che poi (grazie proprio al vento) lasciano spazio a giornate di sole che non sono mai calde e torride, ma favoriscono ogni genere di attività, sia balneare che sportiva. Ad esempio, è un periodo ideale per il kitesurf.
Negli anni passati, in molti hanno gradito i climi della costa keniana, specialmente arrivando dall’insopportabile calura italiana, che aveva raggiunto valori che difficilmente si possono riscontrare anche nei mesi caldi all’equatore.

Nei parchi della Rift Valley e in genere a nord del Paese, le piogge scompaiono quasi del tutto, la natura è più rigogliosa che mai e le temperature si abbassano molto di notte, quindi conviene portarsi anche qualche capo più pesante, specie per la sera.
Le condizioni climatiche per le escursioni, comunque, sono davvero ottimali.

Salendo in quota, a nord di Nairobi, si possono avere giornate e particolarmente serate molto rigide, le più fredde dell’anno, soprattutto fino a metà agosto. Il Monte Kenya, innevato, rinfresca la zona di Laikipia e Meru, e anche nello splendore delle foreste di Aberdare fa abbastanza freddo.

In definitiva, come diciamo spesso, non esiste una vera e propria stagione in cui è meglio evitare il Kenya e specialmente la sua fascia costiera per il clima.
Da fine luglio in poi, soprattutto, via libera per le temperature, la bellezza della natura ai massimi livelli, gli animali che tornano a vagare per le savane e il mare che riprende a catturare i suoi amanti con colori meravigliosi.
Karibu Kenya!