Una splendida notizia per Malindi e la costa keniana, per il settore dell’hospitality, quello turistico in generale e per tutto l’indotto che può creare: l’Ocean Beach Resort & SPA, il 5 Stelle Deluxe di proprietà italiana sulla spiaggia della Malindi Bay, si è affiliato ad uno dei gruppi alberghieri più importanti del mondo, Archipelago International, numero uno del Sud-Est Asiatico e sarà sostenuto e “potenziato” da uno dei suoi migliori brand, la catena Aston.
Archipelago, fondato in Indonesia nel 1997, ha già oltre 40 mila camere in più di 200 località in luoghi favolosi del pianeta, compresi Caraibi, Medio Oriente e Oceania, con il Sud-Est Asiatico. Oltre ad Aston, suoi sono i marchi pluripremiati come Alana, Huxley, Kamuela, Harper, Quest, Hotel NEO, Fave e Nordic.

L’Ocean Beach, dopo aver già operato miglioramenti alla struttura, già da anni riconosciuta come una delle più efficienti per servizi e comfort, ha già iniziato il percorso di adeguamento agli alti standard Aston.
“In soli due mesi, da quando siamo entrati nel gruppo Aston – spiega il proprietario Roberto Marini – abbiamo subito iniziato ad avere molti più clienti a livello internazionale. Dalla prossima settimana avremo personale del brand a fare un training intensivo al nostro staff e consegnare i manuali per ogni dipartimento. Appena tutto sarà completato, sono convinto che la destinazione, a sua volta ne beneficerà e riceverà uno stimolo per fare un ulteriore salto di qualità, che è quello che attualmente manca per riportare Malindi ai fasti dei suoi tempi migliori, adeguandosi però alle esigenze dei viaggiatori attuali e delle loro esigenze”.

Marini è uno dei pochi imprenditori malindini a continuare a fare marketing sul Kenya e la sua costa, insieme con i gruppi Plan Hotels e Billionaire. Il fatto che un gruppo come Archipelago abbia scelto Ocean Beach Resort e abbia deciso di puntare sul Kenya come nuovo mercato, è da leggere come un segnale incoraggiante per tutti, grazie alla caparbietà di chi da anni cerca sempre di migliorare la destinazione.

“Iniziative come questa puntano anche a far suonare un campanello alle istituzioni locali, per migliorare le infrastrutture e adeguare l’aeroporto internazionale per poter ricevere voli diretti dall’estero – ammette l’imprenditore di origine bresciana – noi abbiamo dato l’esempio negli ultimi anni, rimanendo sempre aperti con la stessa qualità e forza anche in periodi difficili come quello della pandemia, e credendo sempre nella destinazione, senza mollare mai, lavorando nel turismo con grande serietà e determinazione anche durante i momenti più duri dove ci abbiamo rimesso tanto”.