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Agosto 2013

Tutte le notizie del mese

01-08-2013 di redazione

Vacanze in Kenya: più "bed&breakfast" che "all inclusive"
Anche a Malindi e Watamu sembra finita l'epopea del "all inclusive" e del turismo di massa da villaggio-animazione e da tutto compreso. La crisi economica sta agevolando altre forme di vacanza, da quella "bed & breakfast" a quella "fai da te" basata sulle indicazioni di guide, di siti internet e di forum seguendo persone che già sono state nello stesso posto o che addirittura ci vivono. Noi siamo un credibile termometro di questa nuova tendenza, in quanto tra le decine di mail che riceviamo ogni settimana, ce ne sono sempre di più che cercano la vacanza lontano dal "tutto organizzato" delle agenzie e dei tour-operator. Così fioriscono i portali turistici, che stanno soppiantando le stesse agenzie di viaggi e i tour operator, le prenotazioni online direttamente nei resort in Kenya senza passare da intermediari. Quest'anno a Malindi sorridono più gli hotel e i residence che affittano direttamente le stanze o i cottage, piuttosto che i resort che propongono pacchetti anche convenienti. Resiste un po' di più Watamu, anche grazie a resort ormai rodati e di assoluto affidamento come Aquarius, Cristal Bay e Garoda.(31/08/2013) 

L'ambasciatore italiano in Kenya lascia l'incarico

"In occasione del termine del mio mandato come Ambasciatore in Kenya desidero rinnovarvi il mio sentito ringraziamento per il vostro prezioso supporto e il vostro impegno nel valorizzare l’immagine dell’Italia in Kenya, unitamente ai miei auguri per un vostro successo personale e professionale". Questo il messaggio che l'Ambasciatore italiano in Kenya ha voluto far arrivare ai connazionali residenti nel Paese africano. Paola Imperiale lascia Nairobi dopo poco più due anni dal suo insediamento. In questo periodo ricordiamo la sua visita a Malindi nell'ambito dell'inaugurazione delle strutture dell'Ospedale Distrettuale donate dalla Fondazione del San Matteo di Pavia. In quell'occasione l'Ambasciatore aveva promesso un impegno diretto con le istituzioni locali, in particolare la provincia di Kilifi ed il suo Governatore, in favore dei tanti residenti che vivono a Malindi, Watamu e Mambrui. "Gli interessi della più grande comunità italiana dell'Est Africa vanno tutelati e seguiti - disse allora Paola Imperiale - e io mi spenderò per questo. A Malindi servono infrastrutture e le risorse degli investitori italiani devono essere supportate da nuove infrastrutture e servizi migliori". Speriamo che il nuovo ambasciatore faccia sue queste intenzioni e che si ricordi dei tanti interessi italiani sulla costa keniota.(30/08/2013) 

L'elefantino dello Tsavo è stato operato grazie agli italiani

Un mese fa avevamo raccontato la storia del piccolo elefante che avevamo chiamato "Balozi", cresciuto con una zanna inversa che gli stava minacciando seriamente un occhio e sarebbe penetrata, crescendo, nella carne, provocando sofferenze inaudite al povero pachiderma. Dopo settimane di avvistamenti, alla fine l'elefantino era stato catturato grazie anche all'aiuto di alcuni italiani. Ora finalmente Balozi è stato "operato" dagli esperti rangers del Kws sotto la supervisione del Dottor Henk Baumer della Wildlife Care International. La zanna è stata asportata e quella nuova ricrescerà si pensa e si spera in maniera naturale. Al risveglio dai sedativi, l'animale di Savana sembrava sollevato e si è avviato verso la sua nuova vita da elefante "normale".(29/08/2013)

Una donna sposa due uomini contemporaneamente: succede solo in Kenya

Fa discutere in tutto il mondo la sentenza del giudice di Mombasa Abdulrhaman che ha stabilito la legalità di un unione a tre tra una donna keniota e i suoi due amanti, dopo che questi avevano deciso, dopo anni di "concorrenza leale" di accettare di "dividersi" l'amata. Lei, una vedova ancora piacente madre di due bambini, portava avanti la doppia relazione con disinvoltura, come da abitudini della sua tribù, i Digo. Così i due contendenti, Sylvester Mwendwa e Elijah Kimani, si sono messi d'accordo e, una volta riconosciuta la legittimità dell'unione, potranno pagare la dote alla donna e vivere sotto lo stesso tetto di makuti con lei."Concordiamo che da oggi in poi non comprometteremo mai più il nostro rapporto a causa della gelosia - c'è scritto nell'accordo matrimoniale, come racconta l'emittente Ntv -. Ciascuno di noi rispetterà il giorno a lui dedicato. Ci ameremo e vivremo in pace. Nessuno è stato costretto a fare questo accordo". Il primo matrimonio a tre nella storia, secondo il legale della famiglia, Judy Thongori, potrà essere addirittura celebrato. L'avvocato ha spiegato che la legge keniota non proibisce esplicitamente la poliandria. Secondo gli esperti, in ogni caso, il matrimonio tra i tre sarà considerato legale solo se potranno dimostrare che la poliandria, è una usanza della cultura delle comunità dalle quali provengono.(28/08/2013) 

Condannata una cinese per contrabbando d'avorio dal Kenya

Le autorità keniote hanno condannato a 2 anni e mezzo di carcere Chen Bimei, 30enne cinese sorpresa il 14 agosto scorso nell'aeroporto di Nairobi con una valigia piena di avorio, l''oro bianco' usato per gioielli, ma anche nella medicina cinese. La donna, fermata prima di imbarcarsi su un volo per Hong Kong, aveva già scontato 31 mesi di reclusione in Kenya per contrabbando. La sentenza emanata ai danni di Chen Bimei è forse la più pesante inflitta per contrabbando di avorio da molti anni a questa parte  "È stato creato un precedente - spiega il portavoce del Kenya Wildlife Servive, Paul Udoto - è un segnale di cambiamento, il nostro sistema giudiziario si sta risvegliando e prendendo coscienza del danno arrecato al patrimonio animalistico del Paese". La caccia di elefanti e rinoceronti ha registrato un sensibile aumento negli ultimi anni, ma finora le autorità dei Paesi africani avevano sempre mantenuto un atteggiamento piuttosto flessibile nei confronti dei bracconieri e dei contrabbandieri di 'oro bianco'. Nel marzo scorso, una corte keniota ha inflitto una sanzione di 350 dollari a un cittadino cinese scoperto con almeno 400 pezzi di avorio grandi quanto un dito; una cifra irrisoria se si considera che sul mercato nero il prezzo è fissato a 2500 dollari al chilo.(26/08/2013)

Passano i tonni nel golfo di Malindi
Come ogni anno, Malindikenya.net si trova a commentare e meravigliarsi di un effetto della natura marina, che grazie alle correnti e alla temperatura dell'acqua, favorisce la migrazione dei tonni pinna gialla, che passano a fine agosto dalle nostre parti. Molti di loro finiscono nelle reti dei pescatori locali e, ahimé per loro, nei nostri piatti sotto forma di carpaccio o di filetti appena appena scottati. Se infatti la grande migrazione del Maasai Mara, con zebre e gnu che invece di essere catturati dall'uomo, vengono sbranati da coccodrilli e felini, fa tenerezza (vorremmo vedere se la carne di zebra fosse buona come un angus di bue) non avviene lo stesso per la corsa sottomarina dei tonni. La loro carne rossa e tenera fa sì che la definizione di "prosciutto crudo di mare" che gli viene data sia assolutamente pertinente. Secondo noi si tratta di un cibo sublime, ma bisogna fare attenzione che il tonno crudo non provenga da esemplari superiori ai quattro chilogrammi, o altrimenti sia stato eviscerato al momento della pesca e poi messo in un abbattitore, per uccidere un bacillo molto fastidioso per l'intestino umano che è presente quasi esclusivamente nei tonni di una certa età, quindi grandi. Bacillo che non sopravvive fortunatamente alle basse temperature dei freezer più potenti.(25/08/2013)

Nasce a Malindi il primo caseificio autogestito da donne
Nasce a Malindi il primo “self-help group” caseario femminile per la lavorazione del latte. E’ stata lanciata oggi l’iniziativa del gruppo “Tufane”, una cooperativa di cinquanta membri che si sono riuniti e hanno avviato un progetto che è stato finanziato in buona parte (650.000 scellini) da un'organizzazione non governativa per permettere alle donne processo di produrre e vendere latte fresco, yogurt frullato e molti altri prodotti. L’obbiettivo di Tufane è rendere autosufficienti i cinquanta membri e i loro parenti, tramite i guadagni ma anche la fornitura di latte e derivati alle famiglie. Le donne che vi lavoreranno sono state scelte dalla Diocesi di Malindi e da loro saranno dirette in forma di supervisione. Il direttore dell’azienda, Barthelemy Mukanga ha annunciato che l’impianto sarà in grado di elaborare 500 litri al giorno. L’impianto è stato dichiarato a norma dall’Ufficio Santitario. Mukanga ha esortato le donne a utilizzare l'impianto di latte in modo più efficiente e con saggezza in modo che possa generare il massimo profitto per loro ogni giorno. “Molti agricoltori producono latte ma non svolgono controlli adeguati – ha osservato Mukanga – è ora di dare consapevolezza e conoscenza agli allevatori e agli agricoltori, in modo che la produzione costiera possa aumentare e migliorare in qualità e in credibilità”.(24/08/2013)


Corso di salvataggio a Malindi per kenioti del nord
Un corso per insegnare non soltanto a nuotare, ma anche a salvare persone in mare. Lo ha aperto gratuitamente il Kenya Wildlife Service di Malindi per tutti gli alunni delle scuole che durante questo mese sono in vacanza. Nella scorsa settimana vi hanno preso parte cinquecento ragazzini arrivati specialmente da nord. "Molti scolari delle Upcountries - spiega l'istruttore capo Ali Shekuwe, impegnato spesso con la Croce Rossa nei salvataggi durante le alluvioni - non sanno nemmeno nuotare. Quindi i corsi hanno doppia valenza". Forse non diventeranno "rangers" marini, ma l'entusiasmo dei giovani al parco marino, tra le onde, era altissimo.(23/08/2013) 

In un film il lungo cammino verso la scuola dei bimbi kenioti

Le traversie dei bambini kenioti per andare a scuola, fin dalla prima classe della scuola primaria (la prima elementare) sono ormai note ai nostri lettori. Molto spesso bambini di sei e sette anni sono costretti a percorrere fino a dieci chilometri al giorno per andare e venire dall'istituto scolastico più vicino al loro villaggio. Se si pensa che quasi sempre devono coprire questa distanza quotidianamente a piedi nudi, il travaglio diventa maggiore. E' una storia triste ma vera che il regista francese Pascal Plisson presenta in un bellissimo film documentario dal titolo "In cammino verso la scuola" al Festival del Cinema di Locarno. Sono storie di fatica e di sacrificio, ma anche di volontà di studiare e di cercare di cambiare un destino che sembra già segnato e che l'indolenza sicuramente contribuirebbe a fossilizzare. Invece molti dei protagonisti del lungometraggio, che accomuna anche storie girate in Marocco, Argentina e India, insieme al Kenya le nazioni dove la distanza media da casa a scuola è più alta, ce la faranno e spesso è proprio da queste difficoltà che si temprano persone che potranno dare una spinta per cambiare l'ancestrale senso di sconfitta e di accettazione del popolo africano.(22/08/2013) 


Meno caldo: tornano le scimmie a Malindi e Watamu

Fa meno caldo e a Malindi tornano le scimmie. E' l'agosto più fresco da cinquant'anni a questa parte, dicono gli esperti di meteorologia africana. Sulla costa nord del Kenya abbiamo avuto un agosto addirittura freddino rispetto alle abitudini, con temperature attorno ai venti gradi, mentre a Nairobi la gente aveva seri problemi a convivere a cinque o sei gradi sopra lo zero. Da una settimana il sole ha fatto capolino con continuità ma l'aria rimane piacevole e frizzantina. Clima ideale per le scimmie africane, soprattutto quelle della famiglia dei colobi, che solitamente si nascondono nelle vegetazioni fitte e ombrose dei terreni malindini. La zona di Casuarina, vicino al mare (White Elephant e limitrofi) da sempre le accoglie, ma secondo il Kws e alcune associazioni per la protezione delle specie animali, il clima è una delle principali motivazioni per le quali le scimmie sono tornate a ripopolare non solo la Arabuko Sokoke, la foresta pluviale a ridosso di Malindi e Watamu, ma anche le ville delle due località turistiche che ospitano giardini con alberi fronzuti. Così capita anche che alcune diventino quasi "domestiche" o comunque si facciano avvicinare dai "mzungu", specie se si propongono loro con una banana in mano. Insomma in questo agosto, complice la crisi economica, c'è qualche turista umanoide in meno, ma molte più scimmie. Che questo periodo storico di involuzione sia in realtà un ritorno alle origini?(20/08/2013) 

Aeroporto a Langobaya: sempre più politici locali spingono per questa soluzione.

E' sempre più Langobaya l'aeroporto futuro di Malindi. Ci ha pensato anche il Deputy Governor (l'ex prefetto di Malindi) David Nkamatha a spostare l'ago della bilancia decisionale verso lo scalo lungo la strada che conduce al parco nazionale dello Tsavo, ben 70 chilometri nell'entroterra della cittadina turistica più importante della costa keniota. Nkamatha, parlando ai rappresentanti dei villaggi limitrofi all'aeroporto attuale di Malindi, ha rassicurato i cittadini. "Non è una soluzione ipotizzabile riuscire a dislocare e ricollocare chi vive a ridosso dello scalo, per ampliarlo. Voi e i vostri villaggi resterete dove siete, i campi coltivabili e le attività non potranno essere spostate". Secondo il politico "è molto più facile che ciò avvenga a Langobaya, dove ci sono meno agglomerati di case ed è più facile ricollocare chi verrà spostato per costruire l'aeroporto". Ormai a difendere la bontà dell'idea dell'aeroporto ampliato a Malindi, con l'upgrade ad internazionale, è rimasto solo il neoparlamentare eletto nella circoscrizione di Malindi, Dan kazungu. Con lui anche molti imprenditori italiani guidati dal Console Onorario Marco Vancini e dal presidente di Amani Riviera Roberto Marini, che recentemente ha dichiarato. "Ogni altra idea che non contempli lo scalo internazionale a Malindi, non porterà benefici al turismo di questa località. C'è bisogno di un aeroporto di livello, così come ci vogliono investimenti sulle strade e su altre infrastrutture". L'aeroporto internazionale a Langobaya invece farebbe sorridere solamente i proprietari di lodge in savana e permetterebbe di asfaltare il tratto da Malindi, rendendo lo Tsavo più vicino e attraente per i turisti". 
Quale scuola di pensiero (e di interessi) prevarrà? Noi di Malindikenya.net staremo a vedere e vi racconteremo ogni passo di questa vicenda.(19/08/2013) 

Addio a Luciano Martino, il produttore amico di Malindi
Il fratello Sergio, che due anni fa aveva diretto il suo ultimo film a Malindi, "La stagione delle piccole piogge" ieri ha detto: "E' morto in volo sopra Malindi, credo sia stata la fine che desiderava". Se n'è andato nel suo Kenya, Luciano Martino. In Kenya dove peraltro aveva scelto di passare gli ultimi giorni di un destino già segnato da un'inesorabile malattia. Alla soglia degli ottant'anni, vissuti senza mai farsi mancare niente, Luciano Martino si è sentito male dopo una cena con amici e nella notte a nulla è valso l'ultimo disperato volo verso Nairobi. Un epilogo da lungometraggio drammatico per uno degli antesignani della commedia leggera all'italiana. Martino negli anni sessanta si era cimentato (anche come regista, ma per breve tempo, lasciando la cinepresa al fratello) nello spaghetti western, poi nello "spara e ammazza" e infine aveva introdotto il genere della commedia sexy. Edvige Fenech la sua grande scoperta, Lino Banfi uno dei suoi mattatori. "Giovannona Coscialunga", "L'allenatore nel pallone" due dei titoli più noti. Poi l'incontro con Malindi, dove con la compagna Olga Bisera aveva deciso di trascorrere la vecchiaia. Età della quiescienza, si dice, ma non per lui che era rimasto molto attivo, continuando a cercare di produrre fiction e film, per lanciare anche turisticamente Malindi con l'aiuto della struttura Malindikey dell'amico Marco Vancini. Piacevano tanto i miei libri a Luciano, mi chiamava spesso "facciamoci due chiacchiere sulla commedia umana malindina", mi faceva complimenti eccessivi . Avevamo anche in mente un film, scritto in pratica a quattro mani, titolo provvisorio "Mamma ho preso il mal d'Africa". Lui pensava a Jerry Calà, io a Pierfrancesco Favino. "Troveremo una via di mezzo" diceva. Mi mancherà la sua intelligenza, i suoi aneddoti di un'esistenza vissuta come la Roma degli anni belli permetteva. Oggi imperano i nuovi burini della "Grande Bellezza" di Sorrentino, la bella vita di Luciano Martino era un'altra cosa, fatta di classe, goliardia e prendersi poco sul serio. Come ci ha insegnato a fare a Malindi. Grazie grande Luciano. Freddie del Curatolo (18/08/2013) 

La Croce Rossa "svermina" 700 bimbi di Gahaleni 

Settecento bambini curati dalla Croce Rossa per vermi ai piedi. Questo perché nella provincia di Malindi i ragazzini continuano a recarsi, causa povertà, a scuola scalzi. Chilometri e chilometri senza scarpe per poter studiare e alla fine arrivano i vermi. Così, nell'ambito dei jiggars program del distretto sanitario, alcuni capi area dei villaggi intorno a Malindi hanno istuito una giornata per curare i bambini affetti da vermi e la Croce Rossa ha donato 700 paia di scarpe. Malindikenya.net ha contribuito con alcune donazioni da parte dei suoi lettori.(16/08/2013)

Beach Boys meno "aggressivi", parola di capo della polizia malindina

àverbale dei beach boys, i ragazzi di spiaggia che promettono ogni cosa, dai safari ai monili di ebano, dal ballo allo sballo, è arrivata al capolinea. Almeno così assicura il Capo della Polizia di Malindi Kiprono Langat. "Le spiagge a Malindi sono decisamente più sicure grazie all'opera svolta di comune accordo dalle forze dell'ordine locali e dai rangers del Kenya Wildlife Service al Parco Marino - ha affermato il Capo della Polizia - ora i rappresentanti dei beach boys sanno che per il comportamento esagerato di alcuni saranno tutti ad andarci di mezzo. "Chiedo ai turisti di stare comunque attenti - dice Langat - perché alcuni individui che si presentano come amici potrebbero essere potenziali pericoli. In caso di comportamenti sospetti, si consiglia di rivolgersi ai tanti agenti che in questi giorni presidiano le spiagge". Niente di preoccupante, il fenomeno dei beach boys è dilagante in questo periodo anche perché ai "mestieranti" si aggiungono tanti ragazzi e bambini che godono delle ferie scolastiche e si recano sulle spiagge per cercare qualche facile guadagno.(16/08/2013) 

Il Jahazi, nuovo bar ristorante di Malindikenya.net sul lungomare di Malindi 

E' finalmente aperto un luogo unico a Malindi, quasi tutto costruito con i legni di una sola barca, un "jahazi", ovvero un tradizionale dhow di Lamu, le imbarcazioni della costa keniota per antonomasia. I tavoli, gli infissi, la staccionata d'ingresso ed altre parti del locale sono stati creati grazie a quella barca. Jahazi è un bar, ma anche un ristorante, una boutique, una libreria e molto altro, sul lungoma re della cittadina, tra l'oceano e il quartiere arabo antico di Shella. Il Jahazi è anche la nuova sede del nostro portale, perché è gestito da Freddie del Curatolo con la sua compagna Maddalena "Leni Frau". Si gustano cibi freschi, soprattutto del mare, al Jahazi, si trovano alimenti particolarmente kenioti e spesso provenienti da farm autogestite o aiutate da onlus, come nel caso della Karibuni che a Langobaya produce ortofrutta e alleva pollame. Ma la grande particolarità di Jahazi è che è la casa malindina del nuovo caffè keniota in cialda, totalmente biologico e davvero buono, il Caffè del Duca che proviene dalle alture alle pendici del monte Kenya ed ha una qualità superiore, oltre al vantaggio di arrivare da poche centinaia di chilometri e di avere diverse qualità. Poi c'è il caffè al baobab, una delle tisane più salutari del mondo, con le sue proprietà anticancro e antinfiammatorie, e tante altre novità che vale la pena di conoscere recandosi al Jahazi. Ma questo locale originalissimo vale soprattutto una visita, magari all'ora del tramonto, quando la luce d'Africa è fantastica e mare e cielo inventano scenari unici. Jahazi è aperto dalle 9 del mattino a mezzanotte.(15/08/2013) 

La primavera keniota è alle porte

Si entra nell'altissima stagione e, come per incanto, il clima inizia a rasserenarsi. Dopo l'inizio di agosto più freddo da che le cronache della Malindi italiana possano ricordare, ora restano spruzzatine d'acqua veloci e non preoccupanti, ma da due giorni il sole fa capolino per tutta la giornata e il vento sta diventando più tiepido. Questa settimana l'aflusso dei turisti si fa copioso e anche le prenotazioni per la settimana successiva al Ferragosto fa ben sperare. La crisi italiana di certo ha influito sulla presenza a Malindi di molti connazionali, ma ha anche frazionato le vacanze. In tanti hanno evitato i prezzi alti della settimana clou dell'estate e arriveranno anche a fine mese. Chi lavora e vive di turismo sulla costa nord del Kenya spera che questi calcoli si traducano in una stagione un po' meno corta del solito.(15/08/2013)


Torneo Jahazi di Malindi, festa per tanti bambini
Il torneo prendeva il nome da un locale che sta per aprire proprio nel cuore marittimo di Malindi, nel quartiere antico di Shella, di fronte al campo di calcio in sabbia dove tutti i ragazzini di Malind sognano di diventare Messi e Ronaldo. La squadra di Freddie e della Karibuni Onlus, sponsorizzata dal Genoa, è stata eliminata dai vincitori del torneo, Majengo, con un secco 2-0. Il team di Shella si è ripetuto con un 1-0 a Barani. E alla fine, festa per tutti con trofeo, regali e merenda. La felicità, da queste parti, è davvero un gioco da ragazzi.(14/08/2013)

Gli ultimi della costa sfilano per il loro centenario
Una parata di qualche centinaio di uomini, donne e bambini fieri delle proprie origini. Non una manifestazione separatista, soltanto una pacifica, festosa rivendicazione della propria cultura e delle proprie tradizioni, spazzate via da una civiltà che non bada più a quanto di buono la storia porta in dote: la memoria collettiva, il far tesoro di quanto di buono è stato trasmesso oralmente dai padri e dai padri dei padri. Se vediamo dove ci ha portato il progresso, quasi quasi ci viene voglia di unirci a loro e da tempo malindikentya.net lo fa non soltanto idealmente. La Malindi District Cultural Association anche quest'anno ha dato vita alle celebrazioni per l'anniversario della propria eroina Mekatilili Wa Menza, la cui statua d'ebano campeggia in una teca in Uhuru Garden (la cosiddetta "piazzetta del cambio". Il corteo ha sfilato in città fino a congiungersi con una grande folla di curiosi dietro la Barani Academy, per una giornata di balli canti e preghiere che ha avuto il suo culmine per i turisti al White Elephant prima della consueta discoteca. Oggi la carovana si trasferirà a Kilifi e domani le grandi rievocazioni nel villaggio di Bungale, alla presenza di politici locali e dei migliori gruppi folkloristici della costa.(13/08/2013) 

Ripresi i voli da e per Nairobi

Da ieri pomeriggio atterrano e ripartono voli internazionali all'aeroporto Jomo Kenyatta di Nairobi. A soli due giorni dal preoccupante incendio scoppiato la notte del 6 agosto, le autorità della capitale keniota hanno lavorato sodo per ristabilire la normalità. Qualche disagio in arrivo, per via della distruzione completa dell'area doganale, ma da domani potrebbero essere annullati i charter di transito da Mombasa ed Eldoret e riprendere l'attività normale, in attesa che tutto venga ristabilito. Rimane però un interrogativo sulle cause dell'incendio, che comunque non è da ascrivere ad alcuna esplosione e quindi difficilmente ad un attentato terroristico.(12/08/2013) 

Incominciano oggi le celebrazioni di Mekatili Wa Menza

Parte oggi la celebrazione di quattro giorni per il centenario della rivolta di Mekatilili Wa Menza, la "pasionaria" dei Mijikenda che per prima si ribellò all'Impero Britannico e che per l'etnia della costa e chi segue ancora le sue tradizioni, è un vero e proprio simbolo. Così il gruppo culturale MADCA celebrerà da oggi con una serata all'Eden Roc a suon di danze e canti. Il clou per Malindi si avrà domani, con la giornata di celebrazioni storiche a Central, dietro la Barani Academy, e una serata per far conoscere anche a noi occidentali le tradizioni, i canti e i balli dei Giriama, al White Elephant, uno dei pochi regni d'arte e cultura della costa keniota. Lunedì la carovana celebrativa si trasferirà a Kilifi e infine martedì ci sarà la processione al sacrario di Mekatili Wa Menza nel villaggio di Bungale, nel profondo entroterra di Mambrui. Se siete a Malindi e dintorni, provate a condividere anche solo per qualche minuto la passione e l'attaccamento alle tradizioni di questi portabandiera di una civiltà che tenta disperatamente ma con tanta dignità di sopravvivere all'urto violento di una civiltà abbastanza estranea all'Africa ma altrettanto inevitabile.(11/08/2013) 

Parte il torneo Jahazi

Parte oggi pomeriggio nel campo di sabia di Shella, sul lungomare di Malindi, la prima edizione del torneo Jahazi, quadrangolare dedicato alle formazioni Under 16 di Malindi. Partecipano il Majengo, lo Young Stars di Shella, il Barani e il nostro Genoa sostenuto dalla Onlus Karibuni e dal Genoa Cricket and Football Club e creato dal suo presidente Freddie del Curatolo. Per tutti i bambini due giorni di gioco e premi, di merende e comunità, durante le vacanze scolastiche.(10/08/2013)

Finito il ramadan, sulla costa keniota si torna alla vita "normale"

E' terminato ieri sera il mese di ramadan, il digiuno spirituale del mondo islamico, che anche sulla costa keniota, dove i mussulmani rappresentano la prima religione per diffusione, è stato vissuto intensamente. Fino a ieri si sono intervvallate preghiere, prediche, riunioni, sempre contornate dalle abitudini quotidiane di non toccare cibo (e nei casi più estremi anche bibite, compresa l'acqua) da quando il sole sorge a quando cala. Oggi in tutto il Kenya si festeggia l'IDD, la festa islamica per antonomasia. Ritrovi e banchetti in giro per la old town e per il quartiere di Shella caratterizzano la giornata in cui si torna alle abitudini di tutti i giorni anche a Malindi e dintorni, dove molte attività e istituzioni in questo ultimo mese hanno viaggiato a scarto ridotto.(10/08/2013)

Brucia l'aeroporto di Nairobi, nessun morto e non è terrorismo

Una mezza giornata di inferno e paura allll'Aeroporto Internazionale Jomo Kenyatta di Nairobi. Intorno alle 4 del mattino, per cause ancora da accertare ma quasi certamente non per attacchi terroristici, l'area degli arrivi adibita all'ufficio immigrazione ha preso fuoco e piano piano tutta la zona ha visto alazrsi le fiamme. Solamente i vigili del fuoco locali hanno sottostimato il problema e sono arrivati in ritardo, Le fiamme in pochi minuti si sono propagate e hanno incenerito l'intera zona degli arrivi, tanto che all'alba le autorità aeroportuali hanno deciso di bloccare i voli internazionali. Quelli già in fase di atterraggio sono stati deviati a Entebbe, mentre in giornata sono stati mandati negli aeroporti di Entebbe (Uganda), Eldoret e Mombasa. Nella serata di ieri arrivi e partenze nazionali sono stati ripristinati, mentre per quelli internazionali la giornata di oggi dovrebbe essere rivelatrice. "Diciamo che la zona arrivi è totalmente distrutta - ha spiegato il ministro dei trasporti Michael Kamau".(09/08/2013) 

Preparativi per il Festival di Mekatilili

Fervono i preparativi da parte dei rappresentanti delle tribù Mijikenda per la festa annuale di rievocazione storica dell'eroina locale Mekatilili Wa Menza. Festa che durerà tre giorni e si svolgerà tra Kilifi, Malindi e Bungale, villaggio natio di Mekatilili. Quest'anno corre il centenario della prima rivolta della "pasionaria" giriama contro l'Impero Britannico. Ragion per cui l'evento sarò ancora più sentito. Anche il Governatore della provincia di Kilifi, Amason Kingi, parteciperà alla festa e con lui molti altri politici di etnia Mijikenda.(09/08/2013)


Stagione senza ananas sulla costa keniota
Almeno per un po' sarà difficile poter mangiare sulla costa i famosi ananas di Magarini. La qualità più pregiata del frutto tropicale che qui in Kenya è dolcissimo e molto gustoso, arriva dalle zone fertili sulle rive del fiume Sabaki. Zone che durante le ultime grandi piogge sono state completamente inondate dalla piena del fiume, dopo aver sofferto una grande siccità. Così le piantagioni di ananas si sono allagate impedendo agli agricoltori di poter far crescere e raccogliere i frutti di quella terra che da loro da vivere. "Piogge scarse ma improvvisamente dilaganti - spiega il rappresentante dell'agricoltura della provincia di Kilifi, Nathaniel Chengo - non c'è niente di peggio per gli ananas. Perfino nei villaggi di Viriko e e Chamari, nel distretto di Magarini, che da soli riforniscono buona parte delle località turistica della costa, si parla di gravi perdite e il prezzo degli ananas è schizzato da 90 a 150 scellini.(08/08/2013) 

Incendio al'aeroporto di Nairobi
Un violento incendio divampato nella notte nell'area arrivi dell'aeroporto internazionale di Nairobi Jomo Kenyatta ha costretto le autorità aeroportuali a chiudere l'intero scalo keniota. I voli in arrivo da tutto il mondo sono stati deviati negli aeroporti internazionali di Eldoret e Mombasa. L'incendio non è stato ancora domato, il fuoco è partito dalla zona dell'immigrazione intorno alle 4 del mattino, non si sono sentite esplosioni, le cause sono ancora da accertare.(07/08/2013) 

Appartamenti in vendita a Watamu

Il Kenya sta vivendo un periodo di grande sviluppo, soprattutto locale, ma anche gli italiani che sono preoccupati del futuro nel loro Paese si buttano volentieri nel mondo immobiliare in crescita della costa keniota. Così la compravendita di ville, terreni e proprietà sta raggiungendo vette ancora inesplorate. Ma se il nostro portale raccoglie tante occasioni di dimore di prestigio e giardini meravigliosi, di ville faraoniche e paradisi a pochi passi dall'oceano, esistono invece anche situazioni per chi non può permettersi di spendere cifre in euro a cinque zeri. E' il caso dei nuovi appartamenti nel centro di Watamu, in un residence con piscina dietro al ristorante Bianca e Nero e a due passi da mare, supermercati e negozi. Due di 70 metri quadrati sono ancora disponibili a un prezzo davvero vantaggioso: 60 mila euro. Per informazioni (conviene affrettarsi, non solo pensando alla propria casa vacanze o per trasferirsi, ma anche come vero e proprio investimento) potete telefonare al nostro portale (0720178982) o scrivere a info@malindikenya.net. Iniziate visitando la pagina sul nostro portale, cliccando qui o nel banner alla destra di questo articolo.(06/08/2013) 


Strade: forse qualcosa si muove anche sulla costa keniota
Una delle situazioni più spinose per la costa del Kenya e l'agevolazione del fenomeno del turismo, è senz'altro quella delle vie di comunicazione. Mai come quest'anno, dopo la stagione delle piogge e anche per via dell'ondata di freddo insolito per la costa (temperature che sono scese fin quasi a venti gradi) le strade asfaltate si presentano in condizioni disastrose. Qualche giorno fa, fortunatamente, è stata messa una toppa sul roundabout, la piazza d'accesso in centro, dove si dovevano attuare pericolose gimkane per evitare di danneggiare seriamente il veicolo. Ma la situazione delle strade rimane negativa. Il Presidente Uhuru Kenyatta ieri ha posto però l'attenzione sul Maasai Mara. "Le strade del parco nazionale saranno migliorate e quelle all'esterno saranno ricostruite" ha promesso Kenyatta, che riguardo alla costa ha ribadito che è una delle priorità del suo governo. Presto si tornerà a parlare del collegamento tra Malindi e Watamu via Mayungu, della strada per lo Tsavo e della circonvallazione per evitare l'ingresso nel centro di Malindi da parte dei mezzi pesanti e di tutti i veicoli diretti a nord.(05/08/2013) 

Coda di stagione delle piogge sulla costa keniota
Un'improvvisa coda di stagione delle piogge si è scagliata su Malindi e sulla costa keniota in generale. Ieri in particolare il cielo si è annuvolato fin dalla prima mattina e la pioggia è caduta a più riprese, fino al tardo pomeriggio in cui un violento acquazzone si è abbattuto su Malindi, facendo scendere le temperature fino a venti gradi. Si tratta di un record negativo di sempre per Malindi, raccontano i residenti italiani più "antichi". Le forti piogge hanno allagato anche le strade della cittadina, soprattutto quelle della old town e del porto, creando anche veri e propri laghi nei quartieri popolari di Barani, Majengo, Central e Kisumundogo. Pioggia anche sulle bancarelle del ramadan, che hanno resistito stoicamente per mezza giornata, fino al fuggi fuggi generale intorno alle 18.
Secondo la cooperativa dei pescatori (le migliori previsioni del tempo, altro che colonnelli dell'aeronautica...) vi saranno ancora tre o quattro giorni di instabilità e poi finalmente arriverà la primavera africana, contraddistinta da sole, qualche nuvola e una brezza piacevole, con temperature che dovrebbero attestarsi intorno ai 26-28 gradi e umidità in progressivo abbassamento. Quella famosa temperatura che ha fatto sì negli anni che migliaia di italiani scegliessero la costa keniota come "buen retiro". Ma ora il cambiamento climatico globale sta modificando anche il "metronomo equatoriale" che fino a qualche anno fa era una certezza dell'Est Africa e possiamo tranquillamente dire, parafrasando un celebre adagio: "Qui non c'è più la stagione delle piogge di una volta".(04/08/2013) 

White Elephant tra classica e discomusic

Serate di musica a trecentosessanta gradi al White Elephant di Malindi. Si passa dal concerto classico di venerdì scorso (evento annuale molto seguito da residenti e turisti) all'appuntamento settimanale con il beach party e la discomusic di Deejay Dulla (questa sera a partire dalle 22.30). Ce n'è per tutti i gusti!(05/08/2013) 

Russia e Cina per la ferrovia keniota

Si aprono le danze per gli appalti degli ambiziosi programmi del nuovo Governo keniota riguardo alle infrastrutture. E' di ieri la notizia che Cina e Russia si sarebbero fatte avanti per costruire la nuova ferrovia, con treni ad alta velocità, che da Mombasa arriverà a Kampala, in Uganda, e forse addirittura fino alla capitale dell'Etiopia, Addis Abeba. A questa importante opera, si aggiungerà la superstrada che collegherà la Nairobi-Mombasa (all'altezza di Mariakani) con la stessa isola di Lamu, dove sorgerà il secondo grande porto del Kenya e ci saranno raffinerie per il petrolio provenienti da oleodotti che attingeranno da Sud Sudan, Uganda e dalla stessa Etiopia. 
Per la nuova ferrovia, che contemplerà soprattutto il traffico di trasporti su rotaia, decongestionando il traffico di camion verso la costa, si parla di un investimento di cinque milioni di dollari. Secondo il progetto presentato a Nairobi, i lavori potrebbero terminare nel 2018.(02/08/2013) 

Stagione al via, a Malindi e Watamu i resort si riempiono
La stagione keniota segna il suo inizio in questi giorni. Arrivano i primi charter e i resort si riempiono. 190 turisti all'Aquarius e anche la Garoda di Watamu, così come il Crystal Bay, fa segnare il quasi esaurito. A Malindi riapre il Lawford e il Coral Key riceve clienti provenienti da varie parti del mondo. Lion in the Sun ospita i primi vip e non per le sue settimane di benessere, il Billionaire promette ristorante e casinò sempre pieni.
Buoni i riscontri, con il turismo locale, anche per il Double Hart. Buona partenza anche per i Bed & Breakfast, appetiti dai turisti fai da te che ai charter spesso preferiscono i voli su Mombasa di Turkish Airlines e Ethiopian. Il Mela's è già quasi pieno, così come lo Zawadi di Watamu. Anche all'Eden Residence poche possibilità di avere un cottage per il mese di agosto. Così molte delle altre strutture della Costa Nord. Alla faccia della crisi...(01/08/2013)

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