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01-02-2009 di redazione
Riunione MWTWG: rieletto presidente Renzo Quaciari.
Si è svolta giovedì pomeriggio nella sala congressi del Coral Key, la riunione dei soci di Malindi Watamu Tourism Welfare Group, a un anno dalla sua creazione e dopo sette mesi dalla nascita del portale malindikenya.net, sua creatura. Nonostante l'invito esteso a tutti i membri, ne erano presenti poco meno della metà (un dato spiacevole rimarcato dal comitato). Il quorum è stato comunque raggiunto in forza di alcune deleghe e si è potuto votare per l'elezione del presidente, che sarà anche quest'anno Renzo Quaciari (Mwembe Resort), del quale sono state respinte le dimissioni. Nel consiglio entrano invece Carlo Barbin (Ascot Residence) e Bruno Valbonesi (Smeraldo Beach), escono Marco Luciani (Stardust) e Sergio Terenzi (Albatour). "Abbiamo raggiunto obiettivi inimmaginabili a inizio stagione - ha detto Quaciari - ora è il momento di far crescere l'associazione, cercando nuovi iscritti e promuovendo nuove iniziative". I soci sono stati invitati a versare la quota associativa del 2009, per favorire nuovi progetti legati al portale e all'agenzia stampa malindikenya.net (28/02/2009)
Truffa di Watamu, fuori su cauzione anche l'ex sindaco.
Dopo l'ex commissario provinciale per le proprietà territoriali, Eliza Thoya, anche l'ex sindaco di Malindi Kazungu Diwani è uscito ieri dalle prigioni malindine, dopo aver pagato una cauzione altissima. Il processo per la vendita illegale a un cittadino inglese di un plolt sul mare a Chembe, tra Watamu e Mayungu, si svolgerà il 28 marzo prossimo. La storia, anticipata in esclusiva dal nostro portale, che ha attivato da alcune settimane una proficua collaborazione con l'emittente radiofonica della costa Citizen Radio, ieri teneva banco in tutta Malindi. Proprio recentemente si era discusso dei risvolti del servizio pubblicato sul Sole 24 Ore che parlava del mercato immobiliare a Malindi e, a proposito dei rischi, si ricordava che come in tutto il mondo, i pericoli sono rappresentati da ll'acquisto "fai da te". Meglio rivolgersi a chi opera da anni in questo settore, alle agenzie presenti sul territorio e non ad oscuri intermediari o personaggi che sfruttano le loro consocenze, le loro posizioni e il nome per raggirare. Ma c'è sempre chi "fiuta" l'affare e pensa di fare il colpo. E' nella natura umana.(27/02/2009)
Truffa ai danni di un inglese a Malindi: gli vendono un terreno di Odinga.
(ANTEPRIMA ESCLUSIVA MALINDIKENYA.NET) Ricordate il famoso film in cui Totò vendeva il Colosseo a un turista americano? L'edizione africana, riveduta e corretta, di quella pellicola è andata in scena qualche giorno fa a Malindi. Protagonisti l'ex sindaco della cittadina Kazungu Diwani, la neopensionata Eliza Thoya, per anni responsabile provinciale del territorio (la persona che vidima i titoli di proprietà, insomma) e un inglese che sembra tanto quello delle barzellette (ci sono un inglese, un tedesco e un italiano...) ma che invece è la vittima della sceneggiatura in questione e adesso pretende giustizia. I due kenioti sono stati arrestati ieri dalla polizia malindina. Thoya è fuori su cauzione, Diwani ancora dentro.
Ecco, secondo l'accusa, come sono andate le cose. John Frazer Unsworth tempo fa aveva chiesto proprio a Eliza Thoya informazioni su un bellissimo terreno sulla spiaggia di Chembe, tra Malindi e Watamu, dopo Mayungu per intenderci, un plot con spiaggia affacciata alla riserva marina. Poco più in là si sta costruendo il nuovo Ndovu Resort, non distante già sorge il Jacaranda. L'ex responsabile dell'ufficio registro delle proprietà territoriali presenta all'inglese il signor Diwani, che si fa passare per il General Manager della Tango Enterprises, società realmente proprietaria di quel terreno, il cui maggior azionista è nientemeno che il Primo Ministro keniota Raila Odinga. Diwani produce (nel vero senso della parola) i documenti, ovviamente falsi, e raggiunge l'accordo con l'inglese: 13 milioni di scellini, 130 mila euro. Un vero affare, pensa Unsworth. Peccato che quando decide di iniziare i lavori di costruzione di un complesso residenziale, i soliti controlli da parte della municipalità scoprano le carte e il raggiro: il terreno è ancora di proprietà di Odinga. I due truffatori vengono immediatamente raggiunti da mandato di cattura e arrestati. Voci di corridoio dicono che quella ai danni dell'inglese non fosse la prima truffa della coppia, che in passato avrebbe percepito anticipi anche per lo stesso terreno. Questa volta, però, l'ha fatta troppo grossa. Un po' come se Roberto Benigni proponesse oggi, all'americano di turno, la Villa di Arcore...(26/02/2009)
Torna Flavio e gioca a pallavolo coi turisti al Parco Marino.
Sorpresa! Flavio Briatore, a poche settimane dall'inizio dela nuova stagione di Formula Uno, torna in gran segreto con la moglie Elisabetta Gregoraci a Malindi. Lo stupore è stato soprattutto quello dei turisti italiani che ieri affollavano le barche delle escursioni sugli isolotti al largo di Mayungu, comunemente chiamati "Sardegna 2", all'interno della Riserva Marina di Malindi e Watamu, dove si ammirano anche i pesci e la barriera corallina. Arrivati sulle spiaggette in attesa del barbecue improvvisato tra i banchi di sabbia, si sono trovati davanti la coppia (lui con vistosi short rossi, lei con un sexy bikini nero) che giocava a pallavolo in acqua con amici. Riconosciuta la coppia, i turisti hanno scattato fotografie davanti al suo fuoribordo "Kaliffa" e alcuni di loro hanno anche partecipato alla partita di pallavolo, tra risate e divertimento generale per questo simpatico fuori-programma.(25/02/2009)
La costa keniota set ideale per le collezioni estive della moda italiana.
La moda italiana sceglie la costa keniota come set per fotografare le bellezze che indossano l'abbigliamento della prossima estate.
Sono soprattutto i costumi da bagno a sfilare sulle spiagge keniote, ma la costa viene scelta anche per la varietà dei paesaggi che può offire: Un esempio: per tutta la settimana scorsa una troupe di fotografi, assistenti di scena e "producer" hanno alloggiato nell'hotel "La Malindina" con due fotomodelle, una austriaca e una ucraina, al fine di confezionare ben cinque servizi per il periodico "Grazia". Per i costumi è stata scelta la spiaggia di Watamu che ospita il Resort "Garoda", per le linee di abbigliamento un campo tendato alle porte dello Tsavo e una location sulla strada per Marafa. Insieme con la spiaggia dorata di Che Chale e gli isolotti al largo di Mayungu chiamati comunemente "Sardegna 2", da sempre questi sono i luoghi più gettonati: a pochi chilometri di distanza i fotografi possono usufruire di scenari completamente differenti, senza contare la comodità e i vantaggi economici di alloggiare in Kenya. La stessa scelta è stata fatta dalla nota ditta di costumi da bagno Yamami, che si è stabilita nel lussuoso resort The Sands at Chale Island, vicino Diani (lo stesso che ha ospitato recentemente Francesco Totti e Ilary Blasi e che in questi giorni vede la presenza di moglie e figlia del presidente di Mediaset Fedele Confalonieri). Yamami, con bellissime modelle al seguito, ha deciso di ambientare nel meraviglioso paradiso ideato dal designer italiano Mario Scianna, il suo catalogo mare 2009. E questo sembra essere solo l'inizio. Malindikenya.net come sempre vi darà conto delle prossime novità, anche quando a far parlare del Kenya sono corpi e tessuti, oltre agli splendidi paesaggi che conosciamo.(24/02/2009)
Chiusa la BIT, centinaia di visitatori per lo stand Kenya.
Diciamolo senza timore di smentita: mai nella sua storia il Kenya si era fatto tanta pubblicità, specialmente in Italia. La Borsa Internazionale del Turismo di Milano, che si è chiusa ieri (alla faccia della crisi con un record di visitatori) lo ha ampiamente dimostrato. In esclusiva il nostro portale malindikenya.net, grazie ai suoi collaboratori volontari in Italia, vi ha documentato giorno per giorno il successo dello stand del Kenya e l'esposizione mediatica del Ministro del Turismo keniota Najib Balala che è stato intervistato dalle più importanti testate televisive nazionali (Tg Rai, Tg4, Italia Uno, La 7 oltre alle più importanti emittenti lombarde) ed ha incontrato personaggi politici e personalità di spicco del mondo economico italiano come la presidente di Confindustria Emma Marcegaglia. Ma non solo: confermando una presenza personale e strategicamente promozionale del Kenya alla prossima maratona di Roma (alla quale come ogni anno parteciperanno diversi atleti keniani, con ottima probabilità di vittoria) dove, secondo fonti ben informate, sarebbe previsto un incontro con il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, ha ribadito l'interesse ad avere l'Italia come primo partner turistico del suo Paese.
Ma non è stato soltanto un successo politico del Kenya, la BIT ha registrato infatti un'affluenza notevole e lo stand del Paese africano, benchè non fosse tra i più estesi, ha attirato la curiosità di centinaia di persone. In questa foto potete notare la coda allo sportello informativo, la caccia ai cataloghi e l'interesse suscitato dall'ottimo allestimento. Nelle pagine interne il servizio fotografico completo e la pubblicità che appariva su tutte le piantine della fiera consegnate ai visitatori, un altro grande colpo del Kenya Tourist Board. Agli sforzi del Kenya, c'è da dire, questa volta non ha però fatto riscontro una partecipazione di massa degli operatori italiani, vuoi per gli impegni di una stagione che prosegue con numeri di tutto rispetto, vuoi per il calo di interesse della BIT riscontrato negli anni passati, calo che però sembra acqua passata, specialmente in vista dell'Expo 2015. Da quest'anno iscriversi all'associazione Malindi Watamu Tourism Welfare Group (che ha distribuito in fiera il suo materiale informativo e quello del portale malindikenya.net) diventa sempre più importante.(23/02/2009)
Pedofilo in attesa di condanna, per gli italiani se ne deve andare.
Si chiama Giorgio, frequenta Malindi da anni, ma da poco i residenti italiani a Malindi hanno scoperto che gli piace andare con ragazzine troppo giovani.
Ed è proprio la comunità italiana a denunciare il caso all'opinione pubblica. Lei ha tredici anni, lui è stato denunciato e forse pensava di cavarsela con una multa o una "mancetta".
Ne abbiamo parlato con i giornalisti locali affinchè la storia fosse raccontata nella giusta maniera, gli attori della campagna "Malindi protegge i bambini" si stanno muovendo per organizzate un'azione di protesta diretta a lui e mettere in guardia altri potenziali pedofili, e anche le istituzioni, come il Consolato Italiano, nei prossimi giorni faranno qualcosa. Noi di nalindikenya.net consiglieremmo a Giorgio di fare le valige e cambiare posto. Malindi non vuole uno come lui da queste parti.(21/02/2009)
Ottomila italiani a dicembre.
Dicembre d'oro sulla costa keniota, arrivati ottomila turisti italiani, in gran parte a Malindi.
A margine della BIT di Milano sono stati presentati alcuni dati che riguardano la ripresa del turismo in Kenya, dopo un inizio d'anno segnato negativamente dagli eventi a nord del Paese. I numeri più interessanti, che hanno spinto il Ministro del Turismo keniota Najib Balala, riguardano l'afflusso dei visitatori italiani nel mese di dicembre. Si sa che a dicembre i turisti arrivano in gran parte dopo il 20, in prossimità delle vacanze natalizie, quindi la cifra di ottomila trasmessa dal Kenya Tourist Board e ripresa da numerosi siti di viaggio e d'informazione turistica, è davvero significativa. Nel 2007 il turismo italiano è stato il terzo per afflusso, dopo quello americano e quello inglese, ma il primo assoluto sulla costa, con oltre settantamila presenze (ottantadue mila in tutto).(21/02/2009)
Ieri il primo forum tra comunità italiana e altre comunità malindine.
Un'iniziativa davvero interessante che proseguirà con cadenze fisse, quella organizzata, in forma di privato cittadino, dal Console Italiano a Malindi Roberto Macrì: un "forum" tra rappresentanti delle varie comunità presenti a Malindi (keniota, araba, indiana) e la comunità italiana, per scambiarsi opinioni su come viene vista l'ormai trentennale presenza dei nostri connazionali nella cittadina keniota. Si è trattato di un primo incontro introduttivo, per conoscersi e creare un evento che possa proseguire. "E' solo tramite il confronto che possiamo crescere insieme" ha detto Macrì. Ci è voluto poco per entrare nel vivo del dibattito, grazie all'imprenditore locale Robert Karume che ha presentato una sorta di "dossier" che verrà approfondito nel prossimo confronto. E' la prima iniziativa del genere a Malindi, ed è un segnale della volontà di interscambio culturale da parte di chi non vuole essere solo o frainteso nel processo di miglioramento del luogo in cui vive e opera.(19/02/2009)
Beach boys via dalle spiagge entro il 10 marzo.
"Entro il 10 marzo gli operatori senza la necessaria licenza dovranno andare via dalle spiagge della costa". Dice così l'ordinanza provinciale emessa nei giorni scorsi, dal commissario provinciale della costa keniota. Il provvedimento si è reso necessario dopo le numerose lamentele ricevute dal Governo e dalle associazioni di categoria degli albergatori (tra le altre anche la nostra, MWTWG) che lamentavano l'eccessivo disturbo che molti beach boys esercitano sui turisti, uno dei motivi principali di lamentela da parte di chi sceglie la villeggiatura sul mare in Kenya. E' un problema che abbiamo segnalato più volte e che era al vaglio del ministero del Turismo. Per ora il decreto è regionale, ma ci sono già le prime proteste. "Questa scelta metterà in ginocchio oltre 4000 lavoratori - dice il presidente dei venditori di safari in spiaggia (CBSSA) Patrik Katana - non abbiamo intenzione di andarcene dalle spiagge, che occupiamo per lavorare da ormai 40 anni".(18/02/2009)
Via domani alla BIT con molta Malindi
Si apre domani l'edizione 2009 della Borsa Italiana del Turismo (BIT) che si tiene, come ogni anno, nello spazio della fiera campionaria di Milano. Appuntamento fisso e strategico per gli operatori turistici di tutto il mondo, la BIT cade proprio nel periodo dell'anno in cui si inizia a preparare la stagione estiva e, per le destinazioni d'altre latitudini, il prossimo inverno.
Appuntamento importante anche per il Kenya che sarà presente durante tutta la manifestazione, nello stand denominato "The world" (il numero 2) che raccoglie un buon numero di Paesi extraeuropei. Domani inaugurazione alla presenza del ministro del Turismo Najib Balala, che ormai da tempo ha deciso di investire tempo e risorse sulla pubblicità in Italia, presenziando di persona alle attività del Kenya Tourist Board. In questi giorni a Milano gira un tram tutto colorato di Kenya, con animali, spiagge, savana e quant'altro ricordi e promuova la meravigliosa terra africana.
Alla BIT, come già l'autunno scorso nelle altre importanti fiere del turismo, ci saranno anche molti operatori e residenti malindini, e possiamo scommettere che lo stand del Kenya sarà di nuovo un punto d'incontro importante per scambiarsi opinioni, favorire joint ventures e, perchè no, rafforazare quel sano sentimento di "emigranti in patria" che appare sempre negli occhi lucidi di chi vive tra Italia ed Equatore. Insomma, profumo di Mal d'Africa da domani fino a domenica alla BIT di Milano. L'associazione Malindi Watamu Tourism Welfare Group sarà presente con alcuni suoi membri, lo stand di Aquarius Watamu e il Keny Group. Ma in qualche modo sarà presente anche il nostro portale, di cui saranno distribuiti volantini informativi nche illustrano i confortanti e fondamentali, per l'immagine di Malindi, progressi svolti da www.malindikenya.net.(17/02/2009)
Inaugurata la scuola di Muyeye alla presenza del Console Italiano.
Il sogno è diventato realtà. Il sogno è quello di quattro amici di Vigevano, Pippo Failla, Gabriella Bonalda, Egidio Suanno e Sandro Colombo. Colombo, giornalista pavese, non c'è più e a lui, oltre che al figlio di Failla, Carlo, prematuramente scomparso in un incidente, è dedicata la scuola di Muyeye inaugurata ieri. Ecco dunque il sogno divenuto realtà. Ai quattro amici, portatori sani di una passione davvero contagiosa, si sono unite aziende di Vigevano, privati e anche il Comune che ha collaborato con i mezzi di cui ha potuto disporre. In rappresentanza di Vigevano c'erano gli educatori comunali Mario Luisari e Carlotta Colli Vignarelli. La scuola, primaria e asilo, ospita già cinquecento alunni, molti dei quali fino a poco tempo fa erano costretti a svolgere lezione sotto la pianta che ora domina il cortile della ricreazione, cambiando di posizione a second adell'ombra. Ora la struttura, inaugurata ieri mattina alla presenza del Console Italiano Roberto Macrì, ha tutto quel che serve per educare e crescere i bambini in maniera sufficientemente dignitosa, ma i vigevanesi non si fermeranno certo qui, come ha annunciato lo stesso Failla. "Questo è solo l'inizio - ha detto Pippo durante la cerimonia - andremo avanti, innanzitutto recintando il terreno, poi costruendo altre strutture utili". All'inaugurazione era presente, in rappresentanza dell'Associazione Malindi Watamu Tourism Welfare Group, il costruttore Fernando Vischi, in arte Masharubu.(16/02/2009)
La scuola di Muyeye è realtà grazie a Vigevano.
Domani è una giornata importante per Malindi. E' la giornata in cui un sogno si avvera, per un gruppo di italiani e per cinquecento bambini di Mujeje, uno dei quartieri più poveri e disagiati di Malindi, proprio dietro le bellissime ville di Casuarina, dove l'acqua delle piscine riflette le immagini di baobab e bouganville dei giardini, dove molti genitori di quei bambini lavorano come maggiordomi, giardinieri, cuochi e portano a casa da mangiare. Quel che mancava in quel quartiere era una scuola che comprendesse la Nursery (asilo) e la Primary School, dai 6 ai 13 anni. Lo capì subito Pippo Failla, pensionato di Vigevano quando, con la sua compagna Gabriella Bonalda, vide una maestrina fare lezione a un gruppo di bambini all'ombra di una pianta. "A secondo dell'orario si alzavano e cambiavano posizione - ricorda Failla - mi sembrò assurdo, così decidemmo di provarci". Un miracolo, lo chiama Pippo, che non avrebbe mai potuto permettersi di spendere le migliaia di euro che hanno portato in cinque anni a questo progetto che oggi vede la luce. Così si sono uniti altri amici, tra i primi il giornalista pavese Sandro Colombo, che è mancato prima che il gioiello che ha contribuito a creare fosse ultimato, ed Egidio Suanno.
Ci è voluta la passione di Pippo e la sua capacità di coinvolgere tanta gente, aziende e associazioni. Non ultimo il Comune di Vigevano, che domani sarà rappresentato da una responsabile dell'istruzione. "In tanti hanno ci ha dato supporto, locali per fare spettacoli o mostre per raccogliere fondi - spiega Failla - insieme a tanti privati, questa scuola è di tutti i vigevanesi che ci hanno aiutato". E sono proprio tanti, segno che l'entusiasmo e la passione vera di Failla hanno fatto centro. Domani questo sogni sarà realtà, ma come spesso accade, Failla non si ferma. "Ci sono ancora tanti lavori da portare avanti, la nostra intenzione è quella di regalare a questo quartiere una scuola con tutti i servizi per educare e crescere al meglio questi bambini".(14/02/2009)
Domenica si "battezza" invece una scuola.
Dopodomani verrà inaugurata ufficialmente (anche se è già operativa dall'inizio della stagione scolastica) la struttura di Mujeje, all'interno della zona turistica di Casuarina, in un luogo che rende ancora più visibile la distinzione tra ricchezza e povertà, che ospita scuola primaria e asilo, voluta da Pippo Failla di Vigevano e da un gruppo di amici che non lo hanno mai abbandonato. La "Casa di Carlo e Sandro", dedicata a due persone di cuore che non ci sono più, permette l'istruzione a 500 bambini della zona nord di Casuarina, in cui manca una struttura del genere. E' un'altra storia bellissima di solidarietà e di come con la volontà e l'impegno si possano realizzare opere che possono dare un senso alto alla nostra vita. Di Pippo e del suo sogno realizzato, grazie anche al Comune di Vigevano di cui una delegazione arriva oggi a Malindi, racconteremo la storia domani.(13/02/2009)
Inaugurato un altro orfanotrofio "italiano", solidarietà senza fine.
Siamo andati a Majengo, piccolo villaggio del distretto di Magarini. Lungo la polverosa strada che porta verso Marafa, c'è poco o nulla. Qualche capanna, l'insegna di un pub che in realtà è una baracca per bevitori del deleterio vino di palma, la chiesa, una delle dodici in cui Don Joseph viene a dire messa nella zona.
Qui i coniugi Benaglia, erbesi, nel 2004 hanno capito che c'era bisogno di loro. Lui è architetto e ha progettato un orfanotrofio, lei è una "malata d'Africa" e di solidarietà e ne ha già pensate cento.
Nel corso del tempo si sono uniti, come spesso succede a chi viene contagiato da una passione autentica e lodevole, tanti amici e conoscenti.
Ieri si sono potuti ammirare i primi frutti di questo percorso, con l'inaugurazione dell'orfanotrofio che ne giro di poco tempo ospiterà 48 bambini. "Un po' per volta - spiega Claudio Benaglia - abbiamo avuto tanta pazienza, è meglio fare le cose piano ma per bene". Per vedere i frutti di questo amore per il prossimo sbocciato in Kenya, sono arrivati a Malindi anche due consiglieri comunali della cittadina brianzola, Glauco Bartesaghi e Roberto Dugo, tre medici della struttura sanitaria erbese e altri amici, tra cui qualcuno che inizierà un'adozione a distanza, dopo aver conosciuto le due bambine di cui si prenderà cura.
C'è chi ha portato medicine, chi semplicemente cibo e acqua. Per Marisa questa giornata non è altro che un inizio: "Contiamo di riempire l'orfanotrofio di bambini locali, ma anche di iniziare i lavori per la costruzione di un poliambulatorio aperto a tutti, di una farm con vacche, capre e galline e coltivazioni di mais e ortaggi per l'autosostentamento intelligente, e di corsi di formazione per infermieri, in collaborazione con i medici della nostra cittadina". Marisa è un vulcano di bene, siamo certi che da qui a un anno saremo a parlare di una nuova inaugurazione.(13/02/2009)
Il reality degli africani nel mondo si terrà in Kenya
Si chiamerà "Africa's World Best" e sarà il più grande reality show africano mai trasmesso. Tra tutti gli stati del Continente Nero, come sede di questo evento mediatico, è stato scelto il Kenya. Vi parteciperanno sessanta africani provenienti da Europa, Stati Uniti ed Africa stessa, inizierà ad Aprile e dovrà proclamare l'africano migliore del mondo, tra chi si diletta in discipline d'arte, spettacolo e cultura e possibilmente le raduna tutte in sè. I concorrenti si contenderanno un premio ambito, 100.000 dollari più un automobile di lusso. Ma non è tutto, il vincitore diventerà ambasciatore dell'Africa nel mondo, parteciperà a convegni con personalità si spicco del Continente come Nelson Mandela, promuoverà l'immagine dell'Africa e si farà portavoce dei suoi problemi. "Il reality tv Africa's World Best - dicono dall'organizzazione - è un modo di dare forza agli africani in Africa e di credere nei giovani e nei bambini d'Africa".(11/02/2009)
Grande successo della pagina su Malindi del Sole 24 Ore, mail e complimenti.
"Dalla redazione ringraziano e si complimentano per il successo della pagina sul Kenya". A confermarlo è l'autrice degli articoli pubblicati sabato scorso dal Sole 24 Ore, Mariangela Latella. Con lei abbiamo collaborato nelle scorse settimane, per fornire dati, numeri, statistiche e informazioni atte a confezionare un articolo sul mercato immobiliare che però, grazie alle nostre informazioni e alla competenza e disponibilità dei due imprenditori e membri dell'associazione MWTWG, Roberto Marini e Marco Vancini, si è trasformato in un servizio positivo su come vivono molti italiani sulla costa keniota, sulle "facilities" e le spese anche quotidiane.
Ecco da dove deriva la soddisfazione della redazione di Casa& Case, l'inserto molto letto del primo quotidiano economico italiano.
Molte le mail giunte al giornale, ed alcune sono già arrivate anche al nostro portale. Sono per lo più complimenti per il nostro lavoro, ma anche richieste di informazioni di ogni tipo, scaturite dagli articoli degli ultimi due sabati. A queste due pagine positive aggiungiamo anche la segnalazione, sul Venerdì di Repubblica di questa settimana, uscito venerdì, un trafiletto sulla campagna contro gli abusi sui minori promossa dall'associazione Malindi Watamu Tourism Welfare Group e da malindikenya.net, insieme con il Cisp e Unicef. Peccato che, nonostante le nostre continue mail di aggiornamento, con dati e statistiche aggiornate (diminuzione dei casi, aumento della scolarizzazione nel 2008) il Venerdì abbia utilizzato ancora i famigerati numeri parziali di Unicef che ormai risalgono a quattro anni fa.(11/02/2009)
Il titolo lo potete vedere qui sopra, "Kenya, il mare d'inverno italiano", l'articolo è pubblicato a tre quarti di pagina sul più prestigioso quotidiano economico italiano, il Sole 24 ore e parla in termini assolutamente positivi di Malindi, del Kenya "italiano" e della possibilità di soggiornare l'inverno sulla costa, come di acquistare una casa. Vengono intervistati due membri dell'associazione Malindi Watamu Tourism Welfare Group, Roberto Marini della Sabaki Investments e Marco Vancini del Key Group, si parla del libro ironico del direttore di Malindikenya.net Freddie del Curatolo, "Malindi, Italia guida semiseria all'ultima colonia italiana d'Africa" e delle iniziative della comunità italiana. La nostra agenzia ha fornito dati, numeri e anche riferimenti delle agenzie immobiliari più importanti. Con un servizio del genere è facile per un giornalista e una redazione mettere insieme un servizio fatto bene, credibile.
Ecco quindi un altro "colpo" messo a segno dal nostro ufficio stampa, che era in contatto da ormai dieci giorni con la giornalista Mariangela Latella e con la redazione del Sole 24 ore. Ecco come cambia la costa keniota agli occhi degli italiani, tramite la stampa, basta solo trovare giornalisti competenti e soprattutto fornire loro notizie confutate e confutabili, essere d'aiuto e presenti, spedire materiale, procurare interviste. Come ogni ufficio stampa che sia degno di questo nome. Il quotidiano finanziario ha puntato lo sguardo specialmente sui costi delle case ("Ville con piscina a 100 mila euro") e sulle spese di tutti i giorni, dall'allacciamento della luce allo stipendio di un houseboy. Insomma, un piccolo prontuario per chi decidesse di acquistare casa o passare i mesi invernali in Kenya. Per tutte le altre informazioni e per approfondire, chiaramente, c'è malindikenya.net!
I dipendenti de Il Giornale parlano della loro esperienza a Malindi
Lo scorso dicembre il quotidiano "Il Giornale" ha proposto ai suoi dipendenti una vacanza a Malindi, sotto l'egida del giornalista Stefano Passaquindici, un'eminenza del giornalismo turistico e grande amico del Kenya e di Malindi. Il gruppo è stato alloggiato al Coral Key e ha potuto visitare Malindi e dintorni, vivendo il Kenya in maniera davvero speciale.
Ecco le prime impressioni del viaggio, pubblicate da ieri su Ilgiornale.it“Desidero esternare la mia riconoscenza al nostro Giornale – scrive Emanuela - che, grazie a questa iniziativa mi ha permesso di vivere un'esperienza nel suo genere unica, in un ambiente naturale splendido a contatto con un'umanità autentica e commovente. Le emozioni che ho provato resteranno in me a lungo. A tutti voi del Giornale il mio "asante sana".
Simile il pensiero di Luciano: “Mia moglie ed io siamo tornati entusiasti dal viaggio in Kenya organizzato dal "Giornale", al quale siamo grati per l'esperienza unica fattaci vivere, grazie anche alla capacità e alla solerzia dell'amico Passaquindici. Non è stata la classica vacanza di mare - che anzi, in virtù della stagione a ridosso delle piogge e delle maree sfavorevoli, è diventato secondario (ma quale escursione marina nella zona detta "Sardegna 2"!).
Però la bellezza dei luoghi, i comforts del villaggio, straordinario parco equatoriale, l'accoglienza calda ed ospitale della popolazione di Malindi ci hanno confortato e riempito le giornate.
Con il popolo del "Giornale" abbiamo poi vissuto una bella esperienza di integrazione: finalmente idee e sentimenti omogenei e scambievoli, senza l'accapigliarsi che caratterizza ormai la vita delle nostre città e perfino delle famiglie.
Ma sopra ogni altra cosa due sensazioni irripetibili e commoventi: lo scenario grandioso della savana, con i suoi riti quotidiani di sopravvivenza e di morte; e gli occhi tristissimi – severi e imploranti a un tempo – di in piccolo Keniota della scuola - orfanatrofio (ma anche delle centinaia di altri bambini) che Passaquindici ci ha fatto visitare. Una commozione che mi ha mosso senza remore al pianto e che mi induce a fare qualcosa per questi poveri bambini.
Il Giornale assuma quindi iniziative anche modeste ma concrete al riguardo ed inviti i lettori - il nostro popolo generoso – ad aderire secondo le possibilità di ciascuno.
Siamo infine in attesa di prossimi altri programmi di viaggio cui dovremo partecipare ancora più numerosi, nello stesso spirito che non è solo di svago ma anche di propositi di solidarietà umana e sociale. Grazie, grazie di tutto”.
“Dopo aver viaggiato in Brasile e in Sud Africa – racconta invece Paolo - quindi dopo aver visto favelas e baracche, confesso, per la prima volta, di essermi sentito veramente impotente di fronte alla povertà e abbandono in cui versa la popolazione kenyana. Se poi pensiamo che siamo stati a Malindi, località marina ove il turismo aiuta moltissimo la popolazione locale, possiamo immaginare invece come possano essere le condizioni in cui si trova la popolazione residente all'interno o nei pressi degli altipiani.
Devo altresì riconoscere, per quel che ho potuto capire, che la mentalità di coloro che ho avuto la possibilità di avvicinare e con i quali ho potuto trascorrere anche lunghi periodi di conversazione (per inciso quasi tutti i giovani di Malindi parlano molto bene la nostra lingua, poiché in questa cittadina vivono circa 2mila italiani) è abbastanza intrisa di "fatalismo". Ovvero si vive giorno per giorno, senza fare programmi per il futuro e ciò naturalmente condiziona fortemente lo sviluppo di tali aree. Per fortuna vi sono molte organizzazioni, laiche e religiose, che assistono tali popolazioni, soprattutto nella fase dell'infanzia, ma vi è veramente tanto da fare. Per concludere, ho incontrato una signora toscana che trascorre molta parte del suo tempo a Malindi e che mi ha raccontato come con la sua organizzazione di beneficenza sta cercando di insegnare ai nativi alcune attività elementari: cucire, intagliare, colorare, al fine di instillare, soprattutto nella mentalità dei giovani, quello spirito imprenditoriale, vero motore del progresso e della crescita sociale. Devo riconoscere che gli oggetti da loro prodotti sono fatti con buona tecnica e perizia.
Ecco credo che, oltre alle donazioni, adozioni a distanza, eccetera, eccetera, si debba cercare di far crescere queste popolazioni, insegnando a loro le attività artigianali di base e invogliarle a rimanere nel loro territorio e lì crescere e far crescere i loro conterranei, piuttosto che aprire le braccia, accoglierli qui da noi e poi abbandonarli per le strade.”(07/02/2009)
Benzina "a turno" nelle pompe malindine.
La mattina alla Kobil vicino all'Ufficio Postale, nel primo pomeriggio alla Shell e finalmente, intorno alle cinque e mezzo di sera, anche alla Total del "roundabout", la rotonda che immette a Malindi. Ieri è stato tutto un passaparola, in paese, per poter fare il pieno e garantirsi i movimenti nel fine settimana. Intanto da Mombasa arrivano segnali incoraggianti, una delle due petroliere ha scaricato il greggio che verrà lavorato giorno e notte (ai ritmi che ben conosciamo...) per garantire la fornitura a tutta la costa. In ogni caso non si sono segnalati disagi di sorta. Tutto normale, siamo in Africa!(07/02/2009)
Torna il Fashion Show al Casino di Malindi.
Tornano le sfilate di moda a Malindi. Si terrà l'otto marzo, festa della donna, come accadde per la prima edizione nel 2006, il Casino Malindi Fashion Show, kermesse che ha per protagonista la moda keniota, creata e prodotta da stilisti europei o locali. Dopo il grande successo della prima e della seconda edizione (che ha avuto anche un ottimo eco sulla stampa e in televisione, con canali anche sudafricani arrivati per l'occasione a girare degli special), l'anno scorso per ovvi motivi la manifestazione non si è tenuta, ma visto il perdurare della stagione turistica, quest'anno la sala da gioco malindina ha deciso di riproporre l'elegante passerella sul palco del ristorante La Griglia. Tra le sicure firme della sfilata, hanno confermato la loro presenza "Moo Cow" (Carol Wahome e Regina Njogu) che, partiti dalle borse e approdati ai vestiti, oggi lavorano anche per la popolare Tinga Tinga. John Kaveke, uno stilista keniota che ha studiato alta moda in Spagna e ha aperto la sua linea che pone lo sguardo sull'Africa più attuale. Torna anche Lalesso, fondata da due stilisti locali e apprezzata per le sue scelte di colori sgargianti e per i tradizionali "kanga" con sfumature romantiche. Parteciperà anche la fantasiosa creatrice francese Corinne Pizzanelli, con i suoi sandali e le borse che da anni sono tra le più richieste della costa. Le creazioni di moda saranno adornate dai manufatti di artiste del gioiello e dell'oggettistica da indossare, come Njee Muturi, Jaqueline Resley, Adele Dejak e Marzia Chierichetti.(07/02/2009)
Costa senza benzina da due giorni.
Da ormai due giorni è emergenza carburante in tutta la costa keniota. Due petroliere sono ferme nel porto di Mombasa e non hanno ancora sdoganato la loro merce. Problemi di tasse, trapela da Mombasa. Il secondo carico sopraggiunto ieri dovrebbe scaricare oggi la sua merce, ma ci vorranno poi alcuni giorni per raffinare il petrolio e immetterlo sul mercato.
"Il combustibile c'è - fanno invece sapere dal Governo, forse per coprire l'ennesimo caso di malgestione - ma sono alcuni macchinari per la raffinazione". A parte le querelle verbali e le presunte verità, la situazione vede Mombasa, Kilifi e Malindi con problemi di viabilità e trasporto che si ripercuotono (per ora ancora in minima parte, ma da oggi potrebbero iniziare i problemi più seri) sul turismo e sugli approvvigionamenti. Da oggi molti camion addetti al trasporto di alimenti e suppellettili sono al palo a Mombasa e le autocisterne provenienti da Nairobi, con piccole riserve di carburante per garantire il funzionamento di strutture essenziali e quelle private, arrivano via Garissa e Garsen, senza passare dalla costa sud. Nell'ottica di questi problemi, sembra più che mai d'attualità il nuovo polo portuale in progettazione a Lamu, che di fatto permetterebbe non soltanto di ridurre le spese di trasporto del greggio, ma di creare una nuova rete di interlocutori per lo sdoganamento di qualsiasi prodotto, saltanto l'ormai tristemente ostica Mombasa. Intanto a Malindi molti residenti rimangono chiusi nelle loro case e si godono la vita domestica, passeggiano a piedi o prendono il "boda-boda". Uno squarcio di vita d'altri tempi che, se dura l'arco di qualche giorno, non è neanche male.(06/02/2009)
Il Kenya alla Bit di Milano e un tram fa pubblicità per un mese in giro per la città.
Il Kenya cala il tris promozionale in Italia. Dopo la settimana del Turismo a Milano con la bella esposizione in piazza Mercanti, dopo la fiera TTG di Rimini con visite record, anche il prestigioso spazio BIT (Borsa Italiana del Turismo) del capoluogo lombardo. Il 19 e 20 febbraio il Kenya Tourist Board allestirà il suo stand (sotto l'egida Magical Kenya, che ormai è il logo ufficiale del Ministero del Turismo) e sarà presente insieme ad alcune aziende turistiche che operano in Kenya (anche i nostri associati dell'Aquarius Resort di Watamu) all'importante fiera. Sarà lo stesso ministro del Turismo keniota Najib Balala a presenziare all'apertura e ad incontrare agenti, operatori e stampa, per ribadire l'impegno del Kenya ad attirare turisti e investitori italiani, particolarmente a Malindi e lungo la costa del Paese africano.
Ma non è questa l'unica iniziativa ad interessare Milano in questo periodo. In concomitanza con la partecipazione al Bit, infatti, per tutto il mese di febbraio un tram colorato porterà in giro per i luoghi più importanti e frequentati della metropoli i paesaggi kenioti, i suoi animali, la natura il mare e il Kilimanjaro. L'iniziativa organizzata dal Kenya Tourist Board aveva già avuto buoni riscontri alla vigilia della manifestazione che aveva visto il Kenya in mostra in piazza Mercanti (oltre cinquemila visitatori), con poster e locandine nelle metropolitane e tram e autobus sponsorizzati. Il ministro Balala crede molto in questo tipo di promozione e, nonostante la crisi, si prevede un buon afflusso di interessati, neofiti, curiosi e addetti ai lavori negli stand fieristici. Il Kenya si trova nel padiglione 2, THE WORLD, stand G 10 - H 09.(05/02/2009)
Kitesurf per beneficenza a Nyali: venerdì via alle gare.
Prendono il via queso venerdì le competizioni nazionali di Kite Surf con intenti benefici lungo la spiaggia di Nyali. La quarta edizione del "Charity MEAK Kitesurfing" vedrà decine di partecipanti impegnati in diverse discipline di questo seguitissimo sport che la costa keniota ha adottato come uno dei più popolari, grazie alle favorevoli condizioni climatiche. Ci saranno gli esperti di "Extreme down winder", delle prove di espressione libera, la gara di velocità e, per gli amanti del rischio e per il piacere degli spettatori, la competizione di salto. Buona parte del ricavato delle iscrizioni andrà in beneficenza per il MEAK (Medical and Educational Aid Kenya) che è un'organizzazione con base a Londra che organizza, nei casi di patologie gravi e operazioni particolarmente delicate, specie nei bambini, il viaggio di equipe specializzate per poter operare in Kenya. Lo sport estremo si abbina così alle iniziative lodevoli di gruppi di medici. Le gare dureranno tre giorni.(04/02/2007)
Il nome di Malindi anche a una canna da pesca.
Sapevamo di alcuni locali balneari sulla riviera italiana (il più noto, il Malindi Bikini di Cattolica, bagno trasformato in lounge-disco) e di barche da solitari transoceanici. Ora il nome di Malindi viene associato anche a una rivoluzionaria canna da pesca. La canna da pesca "Malindi" è stata lanciata da poco sul mercato, lo rende noto il portale "Progetto pesca", che definisce così la novità: "La Malindi è una innovativa canna da stand-up, leggera, sensibile e potente, concepita e strutturata per l’uso con lenze sottili. ecco perché questi nuovi fusti sono stati creati più lunghi di una normale canna da stand-up : per scaricare e distribuire la potenza in una zona più ampia e quindi in modo più progressivo ed uniforme, realizzati in microfibra e arricchiti con carbonio HR, per un veloce ritorno elastico. il manico smontabile è in anticorodal. per gli anelli abbiamo adottato gli innovativi fuji, in quanto con lenze sottili non è possibile utilizzare rullini che a causa della loro massa non sarebbero entrati in rotazione in tempi sufficientemente brevi ed inoltre si correva il rischio che la sottile lenza restasse impigliata negli anelli o nella punta. montata con anelli BLR."
E via, allora! E che ogni volta che si pesca, si pensi a come sarebbe bello farlo sulla costa keniota, sperando nell'abbocco di un sailfish o di un blue marlin.(03/02/2009)
La stampa italiana si accorge della Malindi positiva, ecco la paginona di Avvenire
Anche l'Avvenire, quotidiano che nel passato non si era sottratto al facile e superficiale tiro al bersaglio nei confronti della comunità italiana di Malindi, vedendo come sempre solo la punta dell'iceberg e facendo di tutta la savana un fascio, si è accorto che la Malindi italiana è anche e soprattutto un'altra. La giornalista Paola Scarsi è stata condotta da malindikenya.net alla scoperta di quel sottobosco che spesso è meno visibile di primo acchito di quanto lo possa essere un innocuo pensionato a passeggio con una giovane ragazza locale, ma sicuramente più legato al territorio in cui ha scelto di vivere o lavorare.
Così l'inchiesta che il quotidiano cattolico ha pubblicato a pagina 3 dell'edizione di sabato scorso, ha questo richiamo in prima pagina: "Malindi, turismo dai due volti: c'è anche la solidarietà degli italiani".
E questa volta si parla di pedofilia senza esagerare cifre o inventarsi casi, ma parlando dell'iniziativa "Malindi protegge i bambini" e le cifre che si snocciolano non sono più quelle di statistiche Unicef o rapporti della polizia (con dati sempre ridicoli, rispetto a ciò che accade in Italia), ma quelle relative ai cittadini kenioti aiutati dagli italiani a Malindi, di quelli impiegati nelle case (che sono 3 mila, tra ville e appartamenti, da Watamu a Mambrui) e negli hotel. Con una stima di almeno 60 mila persone che hanno migliorato il loro status grazie alla comunità italiana direttamente e altrettanti tramite l'indotto. Finalmente si fanno nomi, esempi, viene intervistato il nostro direttore con nome e cognome, non ignoti residenti che remano contro o ai quali si estorgono dichiarazioni estemporanee di cui poi si pentono. Non abbiamo la pretesa che si debba sempre e solo parlare bene di Malindi, perchè siamo i primi a denunciare i problemi che ancora affliggono questo territorio, ma finalmente apprezziamo una pagina importante di giornalismo serio che approfondisce una comunità che merita di essere conosciuta dall'interno, senza fermarsi a facili, comodi e veloci sguardi tramutati in articoli sensazionalistici.(02/02/2009)
Sportivi in relax in kenya: a Malindi arriva anche Donadoni.
Anche gli sportivi, non solo gli amanti della vita mondana e i divi di cinema e televisione amano rilassarsi sulla costa keniota: dopo i piloti di Formula Uno Fernando Alonso e Giancarlo Fisichella, dopo Francesco Totti (tornato a tempo record in campo grazie anche alla "cura" di Diani) e l'ex allenatore del Bologna Daniele Arrigoni, è ora la volta del Commissario Tecnico della Nazionale Italiana agli ultimi europei di calcio e indimenticata mezzala del Milan e della Nazionale stessa, Roberto Donadoni. In vacanza a Malindi, è quasi scontato che lo vedremo sul campo da golf di Kilimandogo, visto che è un appassionato delle 18 buche ed un ottimo giocatore a livello italiano.(02/02/2009)
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