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Gennaio 2013

Tutte le notizie del mese

01-01-2013 di redazione

Fiction Mal d'Africa, tra Watamu e la savana
Dall'Aquarius di Watamu in Savana e ritorno. La fiction italiana "Mal d'Africa", ideata e girata dal regista Francesco Malavenda con la partecipazione degli attori Albert Colajanni (anche coproduttore) e Cristina D'Addario, sta prendendo forma, con i protagonisti e la troupe che si sono trasferiti per qualche giorno dallo splendido resort di Watamu al Kiboko Camp alle porte del Parco Nazionale dello Tsavo Est (nella foto, il regista al centro con due attori e le comparse maasai). Dopo aver completato i primi tre episodi ("La partita a poker" nella quale si narra la verosimile vicenda di un imprenditore italiano che si gioca il proprio resort a carte, con la partecipazione di uno dei proprietari dell'Aquarius stesso, "Il mistero della Principessa" e "La grotta magica" dedicato alla fantasia dei bambini) la fiction procede ed entra negli ultimi dieci giorni di lavorazione per la prima serie di puntate, anche se il regista sta lavorando già alla stesura della seconda serie. Intanto è arrivato all'Aquarius dall'Italia anche l'attore Riccardo Mancini, che si inserirà nella sceneggiatura di Malavenda nel ruolo di un missionario sopra le righe, "decisamente da battaglia" precisa lo stesso regista. All'interno della serie è da rilevare la presenza di molti turisti italiani, clienti dell'Aquarius che hanno potuto prendere parte alla fiction in qualità di comparse o figuranti. Per i più disinvolti c'è stata la possibilità di recitare una piccola parte all'interno di "Mal d'Africa" e così sarà anche per i clienti che verranno nelle prossime settimane. Tra le puntate in lavorazione, anche una tra il mistico e Titò: "Miracolo a Watamu".(31/01/2013)

Paparemo, tra discoteca e cene sotto le stelle

Se il giovedì sera è ormai un appuntamento fisso, la novità del Paparemo Beach di Watamu sono le cene sulla spiaggia sotto le stelle, con grigliata o pizza e a volte estemporanee sorprese culinarie (specialità toscane sotto l'egida della curatrice gastronomica Nicla o altre creazioni con il fresco di giornata). Questa sera si parte con l'aperitivo al tramonto, poi la cena e a seguire il beach party, evento che contraddistingue i giovedì di Watamu e che raduna allo stesso tempo residenti e turisti dei villaggi di Watamu e Mayungu (ma qualcuno si avventura anche da Malindi e da Kilifi). Oltre alle splendide giornate nella baia dell'isola dell'amore, con i lettini in riva al mare e i saporiti pranzi con specialità come l'insalata di aragosta e arance o gli spaghetti al bati-bati, il Paparemo raddoppia anche venerdì e sabato, per l'appunto con le cene in un ambiente unico, raffinato e informale al tempo stesso. Per informazioni o prenotazioni, chiamare lo 0412009174.(30/01/2013)


Bruciano le recinzioni dello stadio: scuole calcio in ambasce 
E' dura quando ai problemi di sovvenzione dei progetti sociali a Malindi, si aggiunge anche la sfortuna. Un incendio fortuito, causato probabilmente dall'incuria di qualche fumatore, ha distrutto una parte delle staccionate di ingresso, in lamiera, dello stadio Alaskan Ground di Malindi, dove le scuole calcio sovvenzionate da Malindikenya.net con Karibuni Onlus e Myfem, si allenano regolarmente, e dove era in corso questa settimana un torneo di calcio che avrà il suo culmine sabato prossimo, con la giornata finale alla quale parteciperanno oltre seicento bambini dei quartieri poveri di Malindi, ricevendo cure mediche e un buon pranzo. "Speriamo nell'aiuto della comunità keniota e italiana per poter assicurare la protezione al campo entro sabatio - dice il manager dell'accademia sportiva, George Edage - si tratta di una calamità che riporta alla luce l'annoso problema della mancanza di fondi necessari a dotare di recinzioni stabili, magari in muratura, per i nostri progetti e per l'unico stadio degno di questo nome in tutto il distretto di Malindi". Noi di Malindikenya.net siamo già alla ricerca di aiuti, di "mabati" usati e di reti e altro materiale per recintare lo stadio in vista della grande giornata di sabato 2 febbraio.(29/01/2013)

Il candidato presidente Kenyatta a Malindi

Se è vero che i sondaggio danno in vantaggio di sei punti percentuali la coalizione CORD guidata da Raila Odinga, è altrettanto chiaro che la costa keniota sia una delle roccaforti di Uhuru Kenyatta e della coalizione Jubilee, come in passato lo è stata delle maggioranze in generale, da Moi a Kibaki. Nel fine settimana la visita del candidato premier Kenyatta e del suo "primo ministro" William Ruto, entrambi sotto processo alla Corte Internazionale dell'Aja, è diventata un vero e proprio show, tenuto nel quartiere popolare di Barani, nel centro della Malindi vecchia. e replicato successivamente a Watamu. "Risolveremo gli annosi problemi di spartizione dei terreni sulla costa - ha esordito Kenyatta, che fa leva sull'elettorato giriama, dato per scontato che quello islamico parteggia in gran parte per il rivale Odinga - regoleremo la questione dei titoli di proprietà e a nessuno sarà tolto il proprio Shamba". Questa dichiarazione è anche una risposta alle provocazioni dell'avversario, che in settimana lo aveva accusato di aver "rubato" terreni in tutto il Kenya per fini commerciali. Ruto ha promesso invece, in cambio del voto, l'invio di fertilizzanti, semi e addirittura trattori per migliorare le coltivazioni nel distretto di Malindi. Grande folla a Malindi anche per supportare la candidatura dell'aspirante presidente della Provincia di Kilifi, Sophie Kadzo Kombe. (Charles Charo 28/01/2013) 

Distretto di Magarini: 60.000 bimbi con i vermi

Inizia una settimana di visite e distribuzione eccezionale di medicine, a cui ha partecipato anche Malindikenya.net (che sabato prossimo allo stadio Alaskan di Malindi è tra gli organizzatori dell'Environmental Day per 700 piccoli kenioti) nel distretto di Magarini, entroterra di Mambrui. Uno dei distretti più poveri della costa, dov'è stato concertato che oltre sessantamila ragazzini sono affetti da vermi. Non sono solo le condizioni igieniche a preoccupare, ma soprattutto la mancanza di cibo nelle scuole governative. Spesso gli alunni, dopo essersi fatti chilometri a piedi per arrivare a scuola, sono costretti a saltare il pranzo e devono fare ritorno a casa, aspettando le sei di sera per consumare un pasto a base di farina di mais e verdura. Infatti, tranne chi ha la fortuna di abitare vicino alla scuola, sarebbe impossibile per molti fare un altro viaggio di andata e ritorno in "pausa pranzo", con il rischio di non trovare un granché da mangiare nemmeno al villaggio natio. Ne consegue che i più piccoli la mattina vengano sorpresi addirittura a mangiare la terra, pur di riempirsi. Non sempre riescono infatti a procurarsi, lungo la strada, banane o frutti di mango. Non è con le pastiglie sverminanti che si risolve il problema, a nostro modo di vedere, ma è sicuramente un inizio. "Bisogna sensibilizzare il Governo affinchè renda le scuole più efficaci nella crescita dei bambini, nutrendoli anche solo con frutta o latte a metà mattina". spiega George Edage, direttore della Myfem che organizza le giornate di cure e sensibilizzazione a Malindi, insieme con noi e, il prossimo sabato, con una Onlus giapponese. Dopo aver passato in rassegna il distretto di Magarini, sarà bene che il Ministero della Salute si spinga in altre zone costiere, senza aspettare che la situazione diventi numericamente tragica come nel caso dei sessantamila bimbi dell'entroterra di Mambrui.(27/01/2013) 

La Sicilia da gustare a Nairobi

La Sicilia per una settimana diventa regina a Nairobi. I prodotti della Trinacria arrivano in kenya e sfilano in tutto il loro splendore, approfittando di un evento particolare, che è l'apertura sabato del negozio di specialità dolciarie sicule "Ai saracini". In contemporanea per una settimana, al Sankara di Nairobi, si terranno degustazioni di vini e di prodotti culinari siciliani, con un programma che prevede vini bianchi e rossi come l'Inzolia, lo Chardonnay, il Nero D'Avola e molti altrim e piatti caratteristici dell'isola. E' l'importatore "Out of Sicily", di stanza al Muthaiga Center, ad aver organizzato la settimana di prodotti siciliani, con assaggi anche di particolarità non ancora note al grande pubblico, come ad esempio il prosecco.(26/01/2013) 

Malindi: saranno arrestati i genitori dei ragazzini di strada che non vanno a scuola
"Il numero dei bambini che invece di andare a scuola sono in giro in spiaggia in cerca di turisti, come fanno i beach boys, sta aumentando pericolosamente, è ora di fare qualcosa". A parlare è Nicodemus Mwayele, il responsabile della polizia di Shella, il più antico quartiere malindino a ridosso del porto". Mwayele ha già ottenuto dall'Amministrazione Provinciale il permesso di prelevare i bambini dalle spiagge e condurli dai loro genitori, che verranno arrestati e dovranno rispondere del loro abbandono della scuola. "Molti di questi bambini parlano bene l'italiano - spiega Mwayele - ma non sanno quasi per niente l'inglese, perché non sono mai andati a scuola, pur avendo sette, otto o nove anni. Si calcola che siano più di 1500 i ragazzini malindini che cercano di impietosire i turisti sulle spiagge invece di studiare". 
Il giro di vite delle autorità malindine ha anche il compito di fermare la microcriminalità, che si serve dei minorenni per vendere droga o oggetti la cui commercializzazione è vietata come corallo e conchiglie". Da tempo Malindikenya.net mette in guardia i turisti che frequentano la costa keniota. A parte dicembre, aprile ed agosto e la domenica, se vedete bambini al mattino in spiaggia, è evidente che non frequentano la scuola. Aiutarli, anche solo per sana compassione, fa più danni che altro. Da oggi si può denunciare la loro presenza alla polizia di quartiere.(25/01/2013) 

La voce di Franco De Vettori illumina il White Moon di Malindi 
Stasera la seconda delle serate con la voce del "crooner" italiano Franco De Vettori. L'elegante ristorante tra le dune del Lawford's hotel propone due serate di altissimo livello, con il cantante e musicista Franco De Vettori e cene di pesce su prenotazione (per stasera ancora qualche posto). Italo-americano di fama internazionale, De Vettori da più di quarant'anni si esibisce in giro per il mondo, dapprima sulle più importanti navi da crociera (la Royal Caribbean, tanto per fare un nome), poi nei grandi teatri e nelle conference hall di almeno trenta paesi. Il suo repertorio abbraccia i grandi classici della canzone americana (dai "crooner" Frank Sinatra, Dean Martin e Nat King Cole) a quelli di casa nostra, tra melodia partenopea e accenni all'opera e operetta. De Vettori si è formato musicalmente al Teatro Regio di Torino ed all'Accademia di Brera, perfezionandosi all'Università di Miami. E' lui stesso compositore, con decine di brani da lui composti e arrangiati, proposti nell'arco della sua lunga carriera. Venerdì e sabato sera, cenando al White Moon, si potranno ascoltare brani immortali e chicche ripescate da De Vettori, in un'atmosfera unica. Qualcosa di particolare per Malindi, è il caso di approfittarne. La cena prevede ostriche fresche a volontà, antipasto con crudité di mare, zuppetta di granchio, pesce alla griglia e dolce. Prezzo comprensivo di spettacolo: Kshs. 3000 (bevande escluse). Per informazioni o prenotazioni: tel. 0712928922(24/01/2013)

In libreria in Italia "Safari Bar", il romanzo malindino da ridere di Freddie
Frank Sinatra che canta ubriaco in riva all’Oceano Indiano per Ava Gardner. 
L’inseguimento ad una bresaola valtellinese fuggita insieme a una “lucciola” nel quartiere islamico. Maggiordomi che combinano guai, eseguendo alla lettera le istruzioni di stranieri che si credono poliglotti e amatori mandinghi che conoscono l’arte primordiale della seduzione e ignorano le più elementari regole della contraccezione. Ecco alcuni dei racconti che l’anziano Kazungu, dopo quarant’anni di lavoro per i bianchi di Malindi, narra ai nipoti, all’ora del tramonto, nel suo villaggio alle porte della savana. Nonno Kazungu conosce pregi e difetti di un paradiso terrestre che con il tempo si è riempito di mzungu di ogni specie. 
Chi, meglio di lui può snocciolare fatti, misfatti, avventure e risvolti grotteschi della più strampalata, variopinta e singolare “colonia” di italiani all’estero? 
Freddie del Curatolo descrive con la verve di uno Stefano Benni in salsa africana il rapporto tra una civiltà stanca e logora e una tribù povera e dignitosa, i giriama, in uno dei luoghi turistici del mondo più frequentati dai nostri connazionali. Il Kenya è sogno di libertà per alcuni, ma anche terreno di conquista per billionaire-dipendenti. Forse là è ancora possibile decidere da che parte stare.

Questo è il risvolto di copertina di "Safari Bar", il romanzo di Freddie del Curatolo che da oggi si trova in tutte le librerie d'Italia (Guido Veneziani Editore, 216pagg. € 13,90). Quarant’anni di uno strampalato, improbabile colonialismo sono raccontati ai nipoti da un anziano maggiordomo che torna alla sua capanna di fango sulla strada per il parco nazionale dello Tsavo. Vicende grottesche e tragicomiche che coinvolgono tycoon alla Briatore, artisti come Zucchero, bresaole valtellinesi disperse in quartieri malfamati, giovani “rampolle” in cerca di stalloni africani, “desperate houseboys” alle prese con la tecnologia e tanti altri personaggi ispirati alla realtà in cui l’autore vive da molti anni. Il consiglio di Malindikenya.net, ovviamente, è quello di acquistarlo e farvi due risate, commuovendovi al tempo stesso per il grande amore per la terra keniota che traspare nelle pagine del libro. "Safari Bar" si rifà a un libro pubblicato da Freddie in Kenya qualche anno fa, andato letteralmente esaurito in pochi giorni, dal titolo "I racconti di Nonno Kazungu".(23/01/2013)

I risultati delle primarie a Malindi
Il terzo incomodo si chiama Ken Otieno, ed è un corpulento e sanguigno "luo" (l'etnia del lago vittoria, la stessa di Raila Odinga) che ormai è giriama d'adozione, vivendo da anni a Malindi. Lui corre per il FORD Kenya, alleato del CORD, ovvero della coalizione creata dallo stesso Odinga. Outsider a parte, la sfida, uscita dalle primarie malindine, sarà tra l'ODM David Kazungu, che l'ha spuntata su altri cinque aspiranti tra cui Justin Baya e Mohamed Nassor, e Edward Karani, che ha avuto la meglio su Attas Sharif per più di mille voti. Grande sconfitto di questa tornata preelettorale, il manager del Coral Key Steven Mungai, accreditato di molte chance. Nelle altre circoscrizioni della provincia di Kilifi, tutto come da programma, con l'attuale ministro della pesca, Amason Kingi che se la vedrà con Michael Tinga. Conferma anche per Gideon Mung'aro, ex sindaco di Malindi e ancora per poco parlamentare del distretto malindino.(Charles Banda 22/01/2013)

Offerte di febbraio a Malindi, sarà stagione breve?
Sono in molti, tra albergatori, agenti di viaggio e residenti che lavorano sulla costa keniota, a chiedersi se questa stagione, per ora da Natale ritenuta ottima, si fermerà per via delle elezioni governative in Kenya. Alcuni segnali in questo senso sono arrivati, con buonissime offerte di alcuni resort per febbraio, come fosse già un mese conclusivo di stagione. Alcuni hotel invece resteranno aperti e attendono anche l'arrivo di turisti internazionali per il periodo pasquale.(22/01/2013) 

Il derby della lanterna africana a Malindi

E' andato in scena ieri allo stadio Alaskan di Malindi il primo derby della solidarietà del 2013. Quello denominato della "lanterna africana" perchè mette di fronte le due scuole calcio create grazie all'aiuto delle due squadre genovesi. La Karibuni Genoa Malindi (progetto sovvenzionato dal Genoa e da Karibuni Onlus) e la Happy Samp Watamu (progetto dei tifosi sampdoriani che si appoggiano al Children Center "Happy House" di Watamu). Le scuole calcio, ideate e dirette da Freddie del Curatolo, si allenano insieme due volte a settimana, sotto gli stessi "coach" e con l'identico obbiettivo di imparare la disciplina dello sport e sapere che se continueranno a studiare, potranno far parte della squadra titolare. Così si cementano amicizie e spirito di gruppo,ma nello stesso tempo appaiono evidenti le individualità che porteranno a mantenere agli studi i più capaci, e magari a scoprire qualche talento calcistico. Per la cronaca ieri, durante la consueta giornata di festa culminata in una merenda tutti insieme, alla presenza di membri del Sampdoria Club Bogliasco, il Genoa alla fine del primo tempo vinceva per 2-0 e si è fatto rimontare fino al clamoroso 3-2 da parte dei piccoli blucerchiati. Ma la gioia, alla fine, era per tutti.(21/01/2013)


A Watamu si gira la fiction Mal d'Africa 
Il "Mal d'Africa" diventa una fiction, diretta dal regista anconetano Francesco Malavenda (al centro nella foto) e girata quasi interamente nel resort Aquarius di Watamu. La serie, che si compone di puntate di 30 minuti ciascuna, sarà girata da domani e avrà come protagonisti principali l'attore e comico Albert Colajanni (il D'Alema di Striscia la Notizia e del Bagaglino, con esperienze di cantante e ballerino) e la soubrette Cristina D'Addario, regina del Burlesque italiano, la brava Larissa Ivanova, oltre ad una decina di comprimari. Tra gli attori principali figura anche uno dei soci proprietari dello splendido resort, scelto dalla produzione per la varietà delle sue ambientazioni. Rolando Canestrini interpreterà un turista italiano che vincerà a poker nientemeno che il "suo" hotel. Le scene si snoderanno tra la bianca spiaggia della baia del Mapango, il ristorante con piscina, il tranquillo e verde scenario del Lili Palm e il resort vero e proprio, dove il protagonista Corrado (Colajanni), direttore d'albergo, avrà a che fare con turisti italiani e avventurieri, donne misteriose e principesse...ma non sveliamo la trama delle puntate che verranno trasmesse prossimamente da un canale italiano tra i più importanti del panorama nazionale. Alle riprese, come comparse e figuranti, potranno partecipare anche i clienti stessi dell'Aquarius. "E' un'opzione in più che ha chi sceglie una vacanza da noi a Watamu - spiega Rolando Canestrini, che si è fatto piacevolmente coinvolgere dal regista e dai produttori - siamo anche in contatto per il futuro con altre produzioni. E' un modo per divertirsi e allo stesso tempo dare un'immagine positiva del Kenya in Italia".(20/01/2012) 

Primarie in Kenya, tra farsa e disorganizzazione

Si sono trasformate in una mezza farsa le primarie nella provincia di Kilifi, di cui anche Malindi e Watamu fanno parte. Avrebbero dovuto tenersi nella sola giornata di giovedì, con le scuole chiuse per trasformarle in seggi. Fin dal primo mattino molti votanti, convinti anche dai comitati elettorali dell'Orange Democratic Movement (cha ha sette candidati per due sole possibilità di candidarsi come parlamentare). L'attesa degli ufficiali con le urne e le schede elettorali è durata per tutta la mattina e si è protratta nel pomeriggio, fino alle quattro. Ma non solo, nella scuola elementare Ali Bin Salim in alcune urne sono state scoperte decine di schede già compilate con i nomi di alcuni aspiranti parlamentari.Subito sono scattate le manette per quello che poi è risultato essere un falso ufficiale elettorale. Tutto questo però ha fatto crescere nelle persone in coda la sfiducia nei confronti delle "primarie" e la votazione, in forma ridotta, si è comunque limitata al solo ODM. Nella giornata di ieri, con meno disservizi, si è svolta la votazione per i candidati dell'Unione Repubblicana e della coalizione Jubilee di Uhuru Kenyatta.(19/01/2013) 

Su Oggi la Malindi di Briatore e quella di Freddie
Malindi approda su Oggi di questa settimana, grazie ai coniugi Briatore e a Freddie del Curatolo. I primi la sponsorizzano grazie alla loro popolarità e alle buone intenzioni (Elisabetta presa con la solidarietà, costruirà una scuola per 250 bambini, Flavio vuole trasferirsi tra qualche anno e vorrebbe un secondo figlio), il nostro direttore invece spiega come possa essere appetibile la località keniota per chi volesse trasferirsi. Più per pensionati e per chi ha una rendita, piuttosto che per chi sogna di cambiare vita e di poter lavorare senza essere un facoltoso imprenditore. In ogni caso, come sempre malindikenya.net è "sul pezzo" per quanto riguarda la buona pubblicità alla costa keniota!(19/01/2013) 

Miraa, l'erba keniota che l'Europa non vuole

Chi frequenta la costa keniota (o Costa Swahili, come in futuro verrà chiamata turisticamente) conosce le proprietà del Miraa, altrimenti detto "Marungi" (pronuncia "marunghi"). Ma anche chi vi si affaccia per la prima volta può notare molti cittadini locali masticare uno stelo di erba insieme al chewing gum. E' una pratica comune tra gli autisti, ad esempio, ma anche tra i giovani. Il marungi infatti ha qualità amfetaminiche. Toglie la fame e tiene sveglio, esattamente come le foglie di coca in sudamerica. Il marunghi in Kenya è legale, la vendita avviene in appositi chioschetti che vendono solo quello. La qualità migliore proviene dall'altopiano di Meru, e comunque dal nord del Paese. L'abuso di marungi ovviamente può causare effetti non piacevoli, come allucinazioni o dolori di stomaco. Altra negatività del marungi è che viene usato per togliere la "sbronza", quindi può portare a bere maggiormente. C'è chi lega all'abuso di marungi i molti incidenti stradali nel Paese. Ma è una tradizione keniota che sarebbe impossibile fermare. Il miraa è anche un business, a livello interno ma anche per quanto riguarda l'esportazione. Le foglie della pianta vengono esportate, per un giro di affari di milioni, nei paesi che non ne ritengono illegale l'uso. L'Italia non è tra questi, in ogni caso. Lo era fino a poco tempo fa l'Olanda, che però (notizia di questi giorni) ha stoppato l'importazione del miraa, e di fatto ha messo in ginocchio intere coltivazioni di Meru e dintorni, tanto che il candidato premier Uhuru Kenyatta ieri si è apertamente schierato contro il Governo olandese, criticando aspramente la scelta di mettere il miraa fuorilegge. L'esportazione delle foglie, che hanno anche proprietà benefiche, non può essere separata da quella degli steli, che potrebbero chimicamente essere lavorati proprio come la cocaina. Intanto qui da noi sulla costa, i vecchi passano le giornate tranquillamente, giocando a "bao", bevendo succo di tamarindo, con un'erbettina da masticare in bocca. E non fanno male a nessuno...(18/01/2013)

Le primarie sulla costa con un po' di disservizi
Ieri avrebbero dovuito tenersi nei seggi elettorali formati nelle scuole governative le "primarie" per scegliere i candidati del distretto di Malindi al Parlamento keniota. Invece le urne e le schede non sono arrivati e la gente è rimasta per ore ad aspettare. Probabilmente biosgnerà attendere altri due giorni per conoscere i nomi dei candidati al Parlamento per il distretto di Malindi (Kilifi North Costituency) alle elezioni politiche del prossimo marzo. Ieri e l'altroieri, in ogni caso, tra Malindi e Watamu è stato un susseguirsi di caroselli in strada, di passaggi di automobili e tuk-tuk strombazzanti e di manifesti affissi in ogniddove, per celebrare chi ci sta provando e (forse) farà qualcosa di buono per la sua provincia di appartenenza. A Shella, il quartiere arabo, la gente e tantissimi giovani erano in piazza per festeggiare il loro candidato ideale, Mohamed Nassor. Oggi ci sarà l'ufficializzazione della sua candidatura, ma per la coalizione guidata da Raila Odinga,il CORD, di cui l'Orange Democratic Movemente è partito principale, gli aspiranti MP sono troppi. Qualcuno rimarrà a bocca asciutta, prima ancora delle elezioni.(17/01/2013) 

In vendita lo storico "The Village" di Malindi

Una storica residenza malindina è ora in vendita. "The village" da più di trent'anni appartiene alla famiglia che l'ha fatta costruire, i Ruia ed è così chiamata perché si compone di cinque cottage, di una villa padronale, con cucina, lavanderia, sala da pranzo, garage, staffhouse e una grande piscina, più altri servizi, accessori e tutto l'arredamento (guarda qui per saperne di più o clicca sul banner in fondo alle notizie). The Village è a cinquanta metri dalla bianca spiaggia del Parco marino di Malindi e il suo cancello è proprio di fronte al monumentale ingresso del Billionaire. Il terreno misura poco meno di un acro, ed è impreziosito da uno splendido giardino di piante secolari. Le camere sono poste in situazione tranquilla e distante dalla strada, la piscina è contornata da una zona prendisole ampia, la sala da pranzo può ospitare fino a 24 coperti. The Village può essere la situazione ideale per un bed & breakfast di lusso, o la villa privata di chi vuole ospitare amici e sodali e godere di un ambiente che si adatta alla privacy di oguno, pur essendo a due passi dal meglio che possa offrire Malindi. Per informazioni potete scrivere a info@malindikenya.net.(16/01/2013) 

Delta del Tana: malindikenya aiuta

Che gli scontri sul delta del Tana River non influiscano sul turismo e non abbiano ripercussioni sulla sicurezza a Malindi, è un dato di fatto che può chiudere occhi e orecchie a chi frequenta la costa keniota per le vacanze, ma non può cambiare la coscienza di chi come noi vive da queste parti e vede da qualche mese arrivare quotidianamente gente ferita, spesso in gravi condizioni, all'ospedale di Malindi. Sono le vittime della guerra tra le tribù Orma e Pokomo, iniziata come schermaglia per il pascolo del bestiame e le proprietà dei terreni per i raccolti, e ora fomentata da politici e amministratori locali per fini politici. Come sempre ci va di mezzo la pover(issim)a gente: i dati delal Croce Rossa Internazionale parlano di 200 morti da agosto scorso e di oltre 36 mila senza tetto. Questi dati ci spingono a fare qualcosa: Malindikenya.net ha iniziato una raccolta di cibo e medicinali che porterà personalmente il 21-22 gennaio a Ngao, alla comitato femminile Mijikenda del Tana River. "Speriamo di poter ringraziare la comunità italiana in Kenya - dice Mama Irene, la responsabile del comitato. Abbiamo bisogno di tutto, qualsiasi aiuto sarà più che gradito". Chiunque volesse effettuare una donazione, acquistare o far acquistare da noi beni alimentari o medicinali, può scrivere a info@malindikenya.net o chiamare il +254720178982.(15/01/2013) 

Melita Toniolo, una "diavolita" a Malindi

La vacanza a Malindi per i vip non è solo spiaggia, mare e abbronzatura o, come nel caso del Principe Emanuele Filiberto, tutta savana, tramonti e animali. C'è anche chi vuole vibvere esperienze reali e penetrare nel tessuto sociale di un luogo. E' il caso della bellissima showgirl e attrice Melita Toniolo. L'ex "Diavolita" di Lucignolo e protagonista di fiction e serie televisive italiane ha passato le feste di Natale e Capodanno a Malindi ed ha postato su twitter molte foto che la ritraggono nei quartieri della città vecchia e in altre zone insieme a bambini e gente locale. Segno che si è integrata bene nella realtà locale. Potremmo scommettere sul suo mal d'Africa.(14/01/2013) 

Boom dei safari blu, ma non chiamatela Sardegna 2!

Come avevamo già illustrato qualche mese fa, il Safari Blu a Malindi e Watamu spopola. Sarà per i prezzi bassi, per la voglia di mare dei turisti, per il "tutto compreso" di giornata al sole, snorkeling, grigliatona di pesce e mare splendido, ma mai come quest'anno la gita in barca all'interno della riserva marina ha registrato affluenze. Rimane però un grosso cruccio, per il quale combattiamo una battaglia forse persa e per nulla fine a se stessa. Questa escursione sui bianchi isolotti al largo di Mayungu (o meglio del villaggetto di Chembe Kibabanche) viene chiamata impropriamente "Sardegna 2". Oltre ad azzeccarci veramente poco, come paragone, risulta un po' come la solita "cafonata" all'italiana, di quei turisti superficiali, colonizzatori da poco, che devono per forza avere riferimenti che gli ricordino casa loro. Viene in mente il Lino Banfi di "Se Mileno avesse lu mere sarebbe una piccola Beri". Per favore, aiutateci in questa piccola, forse anche stupida battaglia, tra le tante cose più importanti che ci sarebbero da fare: facciamo sparire la dicitura "Sardegna 2" da depliants, guide turistiche, cartelloni e...dalla voce dei beach boys!(13/01/2013)

Mattanza di elefanti in Kenya: 11 uccisi in una sola notte

Non si placa la mattanza di elefanti in Kenya. Complice la mai calante domanda di avorio dall'estremo oriente e i fiorenti traffici con la Cina, il contrabbando riesce ad avere spesso vita più facile di quel che sembra. Questa volta per la più tragica battuta di caccia al pachiderma mai portata a termine dal 1980 a questa parte, sono stati utilizzati addirittura dei mitra kalashnikov. Alla fine undici elefanti sono stati trovati crivellati di colpi e già privi ovviamente di zanne all'interno del parco nazionale di Tsavo Est. La macabra scoperta è stata effettuata nel primo mattino dai rangers del Kenya Wildlife Service.
Si tratta del più crudele assassinio di pachidermi registrato quest'anno in tutto il Continente. Mai negli ultimi decenni un così alto numero di elefanti era stato ucciso in una sola imboscata. Lo ha riferito il responsabile del Programma nazionale per la difesa degli elefanti, Patrick Omondi. Per di più la mattanza è avvenuta in una riserva protetta. La caccia ai contrabbandieri è in corso, ma fino a quando il Kenya Wildlife Service non sarà adeguatamente affiancato dalle forze di polizia, poco si potrà fare per sconfiggere questo dilagante fenomeno che rischia di diminuire drasticamente il numero di animali nella savana, una delle attrazioni principali del Kenya (oltre che decretare barbaramente la fine di esemplari della razza animale). Negli anni Ottanta l'allora direttore del KWS, l'antropologo e naturalista Richard Leakey, era riuscito ad ottenere dal presidente keniota Arap Moi dei poteri speciali per la caccia ai contrabbandieri, scontrandosi ovviamente con altri "poteri forti". Ma da allora il fenomeno è di nuovo dilagante.(12/01/2013) 

Freddie lancia in Rai l'idea del campionato malinditaliano!

L'idea era già nata durante il tour italiano alla ricerca di sponsorizzazioni, ma è stata rilanciata domenica durante la trasmissione di Rai International "La giostra del gol" durante la quale Freddie del Curatolo è stato intervistato, insieme con i bimbi della sua scuola calcio. Dopo la creazione delle due piccole accademie di Genoa e Sampdoria (la prima finanziata dalla società rossoblu, la seconda dai tifosi blucerchiati) il sogno di Freddie è stato reso pubblico. "Voglio arrivare a far disputare il primo campionato di calcio tra squadre italiane rappresentate da bambini orfani o di strada in Kenya". Le società sono avvertite e anche i loro tifosi. "Bastano 10 mila euro per "firmare" un progetto insieme a noi e a Karibuni Onlus, e sono totalmente detraibili dalle tasse - spiega Del Curatolo, che toglie ogni anno dalla strada e da condizioni di vera miseria decine di bambini insieme a Karibuni Onlus e alle associazioni locali Myfem e Madca - per una società sportiva sono niente, qualche ora dello stipendio di un campione, una settimana di salario di calciatori semisconosciuti o di serie B". Cifre abbordabili anche per squadre delle serie inferiori. Quale sarà la prossima? "Come ho dimostrato io, genoano sfegatato - dice Freddie - non ci sono preclusioni, sono stato il primo a caldeggiare l'arrivo dei sampdoriani!".(11/01/2013)

Una folla da Africa e Arabia per l'addio a Mambrui a un "guru" islamico

Una folla incredibile di mussulmani arrivati da ogniddove dell'Est Africa e della penisola arabica. La morte, dopo lunga malattia, di uno dei più importanti predicatori e uomini di fede islamica, Sheikh Mohamed Sharif, ha radunato centinaia di seguaci arrivati da Kenya, Tanzania, Uganda, dalle isole di Zanzibar e Pemba e da Yemen e Dubai. Fin dalle prime ore della giornata di lunedì Mambrui è stata invasa dai fedeli, arrivati anche con pullman e mezzi privati. Si sono radunati fuori dalla casa del loro "guru" ed hanno pregato, fino a quando le spoglie non sono state trasferite nel giardino di una delle moschee del villaggio. Ovviamente come vuole la tradizione, donne da una parte e uomini dall'altra, hanno reso omaggio alla salma. Sheikh Mohamed Sharif, che aveva 72 anni, è stato un predicatore sempre in giro per l'Est Africa. "Un uomo di straordinaria semplicità - lo hanno definito alcuni islamici di Malindi - che viveva in una casa umile e parlava a tutti con eguale rispetto". Ecco spiegata la ragione di tanta gente al suo funerale.(10/01/2013) 

L'incredibile storia del finto poliziotto keniota 

Solitamente in Italia queste cose accadono ai dentisti, agli psicologi o al massimo a chi falsifica licenze o patenti. Ma difficilmente i nostri connazionali avrebbero il coraggio di entrare nelle forze dell'ordine, fare carriera e ambire addirittura a una posizione importante. Succede invece in Kenya, dove Joshua Waiganjo, recluta mancata, è stato scoperto per caso dai suoi superiori dopo cinque anni di onorato servizio, solo perché coinvolto nell'inchiesta sull'uccisione di alcuni suoi colleghi durante una rappresaglia di pastori nomadi nelle regioni del Nord. Coinvolto nel mancato rinforzo dei colleghi, Waiganjo è stato fatto oggetto di ricerche e, al momento di salire su un elicottero per l'ennesima missione, è stato arrestato. Ma la notizia che ha sorpreso colleghi e amici, nonché i parenti del finto poliziotto, è che da cinque anni non percepiva alcuno stipendio dallo stato. Può essere plausibile, in un Paese in cui la corruzione è un dato di fatto? Secondo la BBC, il presidente del Kenya Mwai Kibaki ha disposto ulteriori accertamenti per capire se dietro alla vicenda che vede coinvolto Waiganjo, ci siano complici o qualche altro interesse, o sia solamente l'espediente di vita di un uomo biricchino ma sicuramente coraggioso.(09/01/2013) 

Emanuele Filiberto torna in Kenya
Una vacanza lontano da occhi indiscreti in un esclusivo lodge del Maasai Mara, il Muthaiga Black Leopard. Questo ha scelto il principe Emanuele Filiberto, per sé e la famiglia durante le festività. E' ripartito qualche giorno fa dopo aver festeggiato in mezzo ai leoni il compleanno della figlia (28 dicembre) e l'ultimo dell'anno, insieme a turisti italiani abbastanza sorpresi di trovarlo lì. Il principe aveva dichiarato che quest'anno si sarebbe dedicato al puro relax ma che avrebbe anche accontentato un desiderio della figlia. Il desiderio era proprio quello di festeggiare il compleanno in mezzo alla fauna selvatica del Kenya. Relax assicurato, lontano dal caos vacanziero e mondano di Malindi, dove aveva soggiornato l'anno scorso. Niente orfanotrofio di Mama Anakuja, quest'anno. Ma non mancherà di mandare il suo aiuto ai ragazzini adottati a distanza.(08/01/2013)

Un altro matrimonio "esotico" di italiani a Malindi 
La moda dei matrimoni esotici in Kenya non si arresta. Ma non è certo per tendenza che Aldo e Antonella, titolari dello splendido complesso residenziale di sei ville a Casuarina, "Balabala House", hanno deciso di convolare a giuste nozze in riva all'Oceano Indiano. I due foggiani ormai malindini d'adozione hanno coronato il loro sogno d'amore dopo un fidanzamento durato otto anni proprio nel luogo che li ha visti costruire insieme la capanna dei loro cuori. Nella suggestiva cornice di Balabala House, ai bordi della grande piscina, contornata di piante tropicale e da un rarissimo (per Malindi) fico dai dolcissimi frutti, Aldo e Antonella sono stati uniti in matrimonio dall'autorità locale, alla presenza di molti residenti italiani storici. Durante la cerimonia non sono mancate le danze beneauguranti dei maasai e i canti di un gruppo di esponenti locali della comunità giriama. Una festa nella festa, per gli invitati di Balabala House che hanno gustato un buonissimo sushi. Sposarsi all'equatore ha la sua bella convenienza, oltre che un fascino unico al mondo...(07/01/2013) 

Apre il nuovo ristorante Whitemoon tra le dune del Lawford's

Apre questa sera con serate a tema (la prima, interessantissima, domani con la Bouillabaisse, il noto brodetto francese di pesce) un nuovo elegante locale sulla spiaggia a Malindi. Si tratta del White Moon, sulla spiaggia del Lawford's Hotel, negli spazi che il mercoledì sera sono soliti ospitare la discoteca del Lost. Ma il White Moon è tutta un'altra cosa. Eleganza e semplicità, gazebo e tende al vento, lettini da meditazione da una piazza e mezzo, gazebo riservati e riservabili, protetti dalla brezza marina e rivestiti d'eleganza tra tonalità coloniali e beige deserto. In mezzo ci sono le morbide dune del Lawford's e le palme che ondeggiano tra comodi divani e stuoie. Mentre lo staff perfeziona un servizio ad hoc per il luogo (siamo in buone mani, a gestire c'è Daniela che lanciò a suo tempo la Terrazza del Coral Key) la cucina prepara serate a tema pronte a stuzzicare qualsiasi palato. Prima proposta, appunto la bouillabaisse. Per prenotare per domani sera potete chiamare lo 0712928922.(06/01/2013)

I bimbi premiati dalla Lotteria di Malindi

Lui si chiama Samson Kahindi, è un ragazzino povero dello slum di Malindi, Kisumundogo. Ancora non sa che grazie al cuore della comunità italiana malindina, di residenti e turisti, specialmente di stanza al Coral Key, per cinque anni noi di Malindikenya.net gli garantiremo studi e tutto quanto servirà per metterlo in condizioni di frequentare al meglio la scuola. E' stata la mano di una sua coetanea italiana, Matilde, ad estrarre il suo volto, ed era stata una villeggiante italiana, Antonella, ad acquistare il biglietto a lui abbinato. Questa incredibile Lotteria di Malindi che in prevendita non era andata troppo bene, ha avuto un'impennata nella serata finale, con montepremi salito da meno di € 2000 a 4000 euro finali. Questo darà la possibilità a Samson (se se lo meriterà) di studiare fino almeno al termine delle elementari, in un buon istituto. Ma anche ad altri ragazzini e ragazzine, come Rama Juma di Gahaleni (2 anni di studi), Neema Mwalimu di Majengo (2 anni di studi anche per lei, nella foto con Freddie), Moses Kazungu di Kisumundogo (1 anno e mezzo) e Sanita Nyawa (1 anno). L'estrazione è avvenuta durante uno show di Freddie e Sbringo, con il performer e presentatore che è stato coadiuvato da un proprietario di casa al Coral Key, Mario, che ha la grande qualità di saper coinvolgere nella solidarietà molti amici generosi. Grazie a lui all'ultimo minuto sono arrivati sostanziosi acquisti. La felicità dei presidenti delle due associazioni che hanno affiancato malindikenya.net e coral key nell'iniziativa benefica di Malindi, era tangibile. George Edage, della Myfem, ha visto uno dei suoi "ragazzi" guadagnare il primo premio, mentre il chairman della Malindi District Cultural Association, Emmanuel Munyaya, si è "accontentato" della seconda piazza. Il pubblico ha mostrato di apprezzare eventi del genere, sovvertendo i cattivi presagi della prevendita. Nei prossimi giorni malindikenya.net incontrerà Samson e gli altri vincitori.(05/01/2013) 

La quarta biennale di Malindi

Appuntamento ormai fisso e indispensabile, una boccata di arte e cultura sotto l'immenso cielo africano. La Biennale di Malindi, creatura nata dal mai domo mecenatismo e amore per l'Africa del patron Sarenco, è giunta alla sua quarta edizione ed ha inaugurato ieri un percorso all'insegna del pacifismo. "Arti marziali, opere di combattimento" è il titolo anche un po' ironico se vogliamo, ma che giunge alla vigilia (estenuante, è vigilia già da mesi) delle nuove elezioni in Kenya. Parlare delle tragedie della guerra e delle ignominie nel continente nero, è argomento forte, prima ancora che attuale. Residenti e turisti malindini con la passione per l'arte e la curiosità di chi vive il Kenya non solo come un surrogato della Sardegna, sono giunti in buon numero per ascoltare il discorso introduttivo del curatore della mostra, il critico Achille Bonito Oliva. Un discorso che non poteva essere anche un "manifesto" fin troppo politico della "resistenzialità" dell'arte al giorno d'oggi. L'ideatore Sarenco ha invece voluto consegnare un premio alla carriera per lo scultore della Sierra Leone John Goba, che già da anni espone in tutto il mondo. Nell'interessante esposizione, che resterà aperta al pubblico fino al 28 gennaio prossimo, spiccano le opere tra fotografia e dipinto di Gian Paolo Tomasi (i grandi vecchi Mijikenda, qualcosa di palpabile e senza tempo, di ancestralmente tridimensionale), la pop-art su tappi di bottiglia di Margaret Mayo, artista dello Zimbabwe, le istantanee pittoriche di Sara Landriscina, le banconote di Mari Verriello, il surrealismo dei pittori tanzaniani (Lilanga in testa) e interessanti opere di emergenti kenioti come John Nzau, Cheff Mwai e Peter Wanjau. Non potevano mancare "aficionados" della Biennale malindina come Luigi Colajanni, il celebrato Richard Onyango e Alexandra Spyratos. Interessante anche l'introduzione di artisti orientali, oltre che alcune significative opere provocatorie sulla guerra, veri e propri allestimenti come quello che ritrae donne guerriere in burka mimetico. Anche in questa occasione, chi dice che Malindi è solo effimero divertimento, lussuria e vita vanzinesca, è servito. Malindi è viva, multiculturale e, come il continente che la ospita, varia, sorprendente, controversa e luminosa.(04/01/2012)

Le vacanze a Malindi di Biagio Antonacci

E' arrivato sabato mattina a Mombasa con la fidanzata e una coppia di amici. Alloggia in uno dei resort più eleganti di Malindi, ma non da Briatore, dove sicuramente farà un salto a pranzo o in una delle discoteche. Per ora ieri un primo assaggio di spiaggia alla Rosada e poi in relax nel resort. Il Biagio nazionale ha scelto Malindi al pari di Manuela Arcuri, per la quale si tratta di un ritorno, come per "mister" Giovanni Trapattoni, che però preferisce Watamu dove il suo "secondo" Marco Tardelli, con lui da cinque anni sulla panchina dell'Irlanda, ha comperato una lussuosa villa. Sempre a Watamu, all'Aquarius, alloggia l'avvenente fotomodella Cristina D'Addario, ex finalista a Miss Mondo. In un altro resort è presente la "iena" Giulio Golia. Anche Gino Paoli si concede la vacanza tranquilla a Malindi, nella villa del Blu Key, dove dovrebbe arrivare in questi giorni anche Parvik Tadjik, la moglie di Beppe Grillo. Oggi altro arrivo di charter, sono previste altre sorprese, per la costa keniota mai come quest'anno presa di mira dalle "celebrities" di casa nostra.(03/01/2013)

La lotteria benefica di Malindi all'atto finale al Coral Key

Questa sera al Coral Key "rien ne va plus" per il primo grande appuntamento benefico di malindikenya.net con associazioni locali, Children Office di Malindi e Key Group: la lotteria di Capodanno 2013 per aiutare i bambini di Malindi. I biglietti sono ancora in vendita al Coral Key stesso, al Lawford's Hotel, al Karen Blixen Bar & restaurant, al Mariposa e alla Malindina. Chiuse invece le vendite online con buoni risultati (incassati € 1000). Ticket saranno ovviamente anche disponibili domani sera al Coral Key, quando Freddie con l'aiuto musicale della consueta spalla Sbringo, allestirà uno spettacolo appositamente creato per questo evento. D'altronde la lotteria è una sua creazione, un modo studiato con Myfem (associazione malindina che segue l'educazione e la salute dei bambini bisognosi, attraverso lo sport) e Madca (associazione dei Mijikenda,l'etnia locale, molto attiva nel campo dell'istruzione dei bambini e della conservazione delle tradizioni locali). Il tutto è stato ovviamente avallato dall'Ufficio dei Minori. Il regolamento è semplice: ai biglietti venduti a kshs. 1000 l'uno vengono abbinati dei bambini, fotografati e catalogati da malindikenya.net tra i più bisognosi dei sobborghi di Malindi. Il montepremi finale verrà diviso in 5 premi. Il primo avrà diritto a una borsa di studio per gli anni equivalenti a metà dell'ammontare del montepremi, e gli altri 4 si divideranno il resto. Le somme verranno elargite mensilmente e il nostro portale controllerà che vengano utilizzate effettivamente per la scuola. In caso di qualsivoglia insubordinazione, la borsa di studio verrà passata automaticamente al secondo classificato e così a scalare, con aggiunta di mesi o anni per chi lo merita, tra i cinque selezionati. La nostra speranza è quella di vendere tanti biglietti (per adesso la richiesta è stata moderata) e di poter ripetere la lotteria ogni anno. Anche se già a Pasqua c'è la richiesta per una riffa locale, con prezzi più bassi dei biglietti. Appuntamento per gli ultimi ticket (solitamente i più fortunati...) questa sera alle 21.30 al Coral Key.(02/01/2013) 

Aperta la Biennale di Malindi 2013

Un appuntamento ormai fisso e indispensabile, una boccata di arte e cultura sotto l'immenso cielo africano. La Biennale di Malindi, creatura nata dal mai domo mecenatismo e amore per l'Africa del patron Sarenco, è giunta alla sua quarta edizione ed ha inaugurato ieri un percorso all'insegna del pacifismo. "Arti marziali, opere di combattimento" è il titolo anche un po' ironico se vogliamo, ma che giunge alla vigilia (estenuante, è vigilia già da mesi) delle nuove elezioni in Kenya. Parlare delle tragedie della guerra e delle ignominie nel continente nero, è argomento forte, prima ancora che attuale. Residenti e turisti malindini con la passione per l'arte e la curiosità di chi vive il Kenya non solo come un surrogato della Sardegna, sono giunti in buon numero per ascoltare il discorso introduttivo del curatore della mostra, il critico Achille Bonito Oliva. Un discorso che non poteva essere anche un "manifesto" fin troppo politico della "resistenzialità" dell'arte al giorno d'oggi. L'ideatore Sarenco ha invece voluto consegnare un premio alla carriera per lo scultore della Sierra Leone John Goba, che già da anni espone in tutto il mondo. Nell'interessante esposizione, che resterà aperta al pubblico fino al 28 gennaio prossimo, spiccano le opere tra fotografia e dipinto di Gian Paolo Tomasi (i grandi vecchi Mijikenda, qualcosa di palpabile e senza tempo, di ancestralmente tridimensionale), la pop-art su tappi di bottiglia di Margaret Mayo, artista dello Zimbabwe, le istantanee pittoriche di Sara Landriscina, le banconote di Mari Verriello, il surrealismo dei pittori tanzaniani (Lilanga in testa) e interessanti opere di emergenti kenioti come John Nzau, Cheff Mwai e Peter Wanjau. Non potevano mancare "aficionados" della Biennale malindina come Luigi Colajanni, il celebrato Richard Onyango e Alexandra Spyratos. Interessante anche l'introduzione di artisti orientali, oltre che alcune significative opere provocatorie sulla guerra, veri e propri allestimenti come quello che ritrae donne guerriere in burka mimetico. Anche in questa occasione, chi dice che Malindi è solo effimero divertimento, lussuria e vita vanzinesca, è servito. Malindi è viva, multiculturale e, come il continente che la ospita, varia, sorprendente, controversa e luminosa.(01/01/2013)

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