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Giugno 2010

Tutte le notizie del mese

01-06-2010 di redazione

In Kenya la D.O.C.
I prodotti agricoli del Kenya saranno commercializzati con il marchio della Denominazione di origine controllata (DOC). Il responsabile dell'Istituto della Proprieta' industriale del Kenya, James Otieno-Odek, ha sottolineato che il marchio, il cui iter parlamentare e' quasi ultimato, "servira' ad aumentare la visibilita' ed il valore aggiunto dei prodotti, sul piano interno e internazionale. Ogni regione del Paese vanta una produzione agricola di grande qualita' e varieta'". Tra i primi prodotti a fregiarsi del marchio DOC, ha detto Otieno-Odek, saranno il caffe' degli altipiani del Monte Kenya, l'uva della regione orientale di Yatta e l'anacardio delle zone costiere.(30/06/2010)

Cinemarena italiano contro l'Aids
Arriverà anche sulla costa l'iniziativa "Cinemarena", della Cooperazione Italiana. Un vero e proprio cineteatro itinerante nel bush che porta spettacolo e informazione per la prevenzione all'Aids. La carovana, un vero e proprio “cinematografo itinerante nel bush” è partita il 20 giugno diretta nella provincia di Nyanza, un’area dove il numero delle persone che contrae il virus è sempre molto alto. Testimonial d’eccezione della prima campagna di CinemArena in Kenya è il calciatore dell'Inter MacDonald Mariga che ha registrato un filmato per sensibilizzare la popolazione locale sui temi dell’Aids. CinemArena è un’iniziativa informativo-educativa della direzione generale per la Cooperazione allo sviluppo (Dgcs) della Farnesina. La squadra della Cooperazione italiana porta nei villaggi più poveri ed isolati del Paese uno strumento, il cinematografo, per molti ancora sconosciuto, e proietta filmati educativi mirati ad informare la popolazione. “Il programma intende raggiungere le località più remote, lontane da qualsiasi tipo d'informazione e d'appoggio a livello sanitario - ha spiegato Isabella Ferrari, project manager di CinemArena in Kenya -, con la finalità di ridurre l'incidenza delle principali malattie trasmissibili attraverso un aumento della partecipazione diretta dei diversi attori della società civile keniana. Attraverso le interviste alla popolazione locale intendiamo diffondere un messaggio di facile comprensione e stimolare il dibattito”.
“La prima tappa di CinemArena – ha proseguito Ferrari, raggiunta telefonicamente nel villaggio di Aero, vicino Kisumu – sta andando benissimo, la partecipazione della popolazione e delle autorità locali va oltre le nostre aspettative. Abbiamo già organizzato una partita di calcio, girato le prime immagini con le interviste nell’ospedale della zona e stasera un gruppo di ragazzi metterà in scena uno spettacolo di sensibilizzazione sull’Hiv”.(29/06/2010)

Torneo calcio: vince Mambrui
Hanno perso la finalissima, giocata al campo di calcio della scuola Central, all'ultimo rigore, così la vittoria è andata alla scuola superiore di Mambrui. I ragazzi della Malindi United, che hanno rinforzato la Coast High School, hanno tenuto un ruolino di marcia invidiabile, prendeno in finale il primo goal del torneo, dopo aver vinto 1-0, 10-0, 4-0 e proprio ai rigori la semifinale. "E' stata un'esperienza straordinaria - ha commentato mister Botta, che ha assistito a gran parte dei match, oltre ad aver messo a disposizione il campo dell'Alaskan per numerose partite - gli studenti sono la forza motrice dello sport in Kenya e anche in questo caso il messaggio del calcio come strumento educativo si è rivelato ottimo". Eccezionale infatti il riscontro del torneo, con migliaia di giovani che hanno assistito agli incontri e hanno potuto conoscere da vicino la realtà dell'accademia di calcio italiana a Malindi, una realtà sempre più inserita nel substrato sociale del distretto.(28/06/2010)

Torneo delle scuole superiori
Tre vittorie su tre incontri. Il ruolino di marcia della High Coast School, la scuola superiore dove giocano gran parte dei ragazzi del Malindi United, e che per questo ha potuto essere rinforzata da loro, è fantastico e vuol dire semifinali, che si giocano questa mattina all'Alaskan Ground di Malindi, lo stadio preso in affitto dalla Kenya Football Academy di Riccardo Botta e che ospita le due scuole calcio italiane presenti in Kenya. Partito giovedì scorso con dodici scuole secondarie private del distretto di Malindi, il torneo ha richiamato centinaia di persone (ieri erano in 500 a seguire una delle partite della High Coast School). Grande successo per l'idea della Kenya Football Academy, il nuovo organismo che collega l'accademia di calcio Malindi United, la scuola calcio Karibuni Onlus Como (sponsorizzata quest'anno dal Genoa Cfc 1893) e la Federazione Keniota del calcio. Sono state 12 le scuole coinvolte: Burhani, Sky View, Brilliant, Malindi Pwani, Progressive, Sea Breeze, Premier, Victory, Silversand Academy, Msabah, Mambrui oltre alla stessa Coast High. Tre di loro si contenderanno, con la squadra rinforzata dai ragazzi a cui Botta paga le rette scolastiche, un titolo che non è soltanto virtuale, ma che darà lapossibilità alla compagine scolastica di andarsi a confrontare con le altre realtà del calcio studentesco nazionale, nel torneo keniota che si terrà a Nairobi.(25/06/2010)

Zucchero, nel 2009 in Kenya produzione record
Con oltre 548.000 tonnellate la produzione di zucchero in Kenya nel 2009 e' stata la piu' alta mai registrata. L'annata record ha permesso la riduzione del 15 per cento delle importazioni, risultate pari a oltre 184.000 tonnellate. Il risultato dell'annata e' da attribuire all'aumento del 9,8 per cento della produzione di canna da zucchero, passata da 5,1 milioni di tonnellate nel 2008 a 5,6 nell'anno successivo.(24/06/2010)

Finanziaria da 10 miliardi per il Kenya
Il governo del Kenya ha varato un pacchetto da 10 miliardi di euro di misure di stimolo all'economia. I dicasteri interessati sono dell'Energia, dell'Agricoltura, delle Infrastrutture e anche dell'Istruzione.
Il ministro dell'Economia e delle Finanze, Uhuru Kenyatta, ha destinato oltre 10 milioni di euro per lo sviluppo delle piccole e medie imprese e l'ampliamento degli istituti di formazione professionale. Il ministro ha proposto anche l'abolizione della tassazione sulle rimesse dell'estero. Ma solo 17 milioni di euro verranno investiti nel Turismo.(23/06/2010)

Da oggi schede del telefonino nominali anche in Kenya
Da oggi fino a fine luglio in Kenya occorre registrare a proprio nome le schede telefoniche dei cellulari di ogni operatore: Safaricom, Zain o Orange. E' diventata infatti operativa in tutto il Paese una nuova normativa che rende obbligatoria la registrazione dei telefoni cellulari, come peraltro avviene in quasi tutto il mondo.
La misura, hanno precisato le autorità, è motivata dalla necessità di rendere più efficace la lotta alla criminalità. Da oggi per disporre di un'utenza mobile, gli utenti devono fornire un documento di identità dal quale risulti il loro domicilio. Ma la norma è retroattiva e vale per tutte le schede acquistate in precedenza e non registrate. 
I numeri non registrati prima della fine di luglio saranno infatti disattivati. Una fonte del ministero dell'Informazione ha spiegato che la registrazione sarà di aiuto alla polizia nella lotta contro il terrorismo, il traffico di stupefacenti e il riciclaggio di denaro. Una misura analoga e' stata di recente adottata anche in Tanzania. In Kenya ci sono circa 20 milioni - la metà della popolazione - di utenze mobili ed è molto diffuso l'uso dei servizi bancari a distanza tramite i cellulari. Tutto quel che bisogna fare (o far fare ai propri dipendenti) è recarsi in un negozio abilitato con la propria compagnia telefonica, e far abbinare al proprio numero e al proprio "Pin Number" (il codice del telefonino) un nome e cognome. Qui potrebbero arrivare i problemi. In molti hanno una vecchia scheda, o usano schede che prestano a turisti e visitatori occasionali, ma hanno perso il Pin. Si può comunque acquistare una nuova scheda e mantenere il numero precedente, se la compagnia riesce a risalire al vostro Pin. Altrimenti dovrete cambiare numero di telefono.(22/06/2010) 

Corrente elettrica, il problema della costa
Anche ieri in quasi tutta Malindi è mancata la luce dalla mattina fino alle 17 circa. E' l'ennesimo caso in cui migliaia di persone rimangono senza corrente, attività non possono lavorare, negozi di alimentari vedono i loro cibi avariarsi e via dicendo. Il tutto perchè sulla costa non ci sono linee complementari, trasformatori che possano sostituire alla meglio temporaneamente la linea principale, mentre i tecnici sono al lavoro. E dove i tecnici stessi impiegano una giornata intera per svolgere un lavoro che altrove porti a termine in un'ora. Da questo punto di vista, Malindi e la costa non sono cambiate molto da vent'anni a questa parte. Mentre abbiamo assistito a vere e proprie trasformazioni in positivo della sicurezza, della sanità e della connessione a internet, la corrente elettrica e la sua gestione rimangono problemi non risolti. Basta guardarsi intorno a Malindi per notare pali della luce prossimi a cadere, linee precarie che basta un colpo di vento a interrompere e trasformatori in condizioni pietose. A fare compagnia all'elettricità, sono tornate a far parlare di sé le strade: a Malindi si aprono piccole voragini all'incrocio tra Lamu Road e Keniatta Road (l'incrocio dell'ufficio postale e della stazione di polizia per intenderci) e anche il tratto di silversand dal Baobab al Coral Key. Durante il periodo dei campionati mondiali, occupazione principale dei malindini in questo periodo di calma turistica, la mancanza di luce è davvero poco sopportabile. Se continua di questo passo, l'acquisto di pannelli solari diventerà quasi indispensabile.(18/06/2010)

Duro colpo al "no"
Un vice ministro e altri due parlamentari sono stati arrestati ieri, in Kenya, con l'accusa di aver pronunciato frasi di istigazione all'odio nel corso della campagna per una riforma costituzionale. Altri tre parlamentari sono accusati dello stesso reato. Gli arrestati sono stati interrogati per diverse ore presso l'Ufficio investigativo della Polizia criminale e dovrebbero essere incriminati oggi, scrive la Bbc.
Nei loro discorsi, pronunciati durante la campagna contro la riforma della costituzione, i parlamentari avrebbero sostenuto più volte che alcune comunità della Rift Valley sarebbero state cacciate, in caso di successo del referendum del 4 agosto.(17/06/2010)

Tifando Italia nei bar malindini
A Malindi si fa il tifo per l'Italia. Non stiamo parlando dei nostri connazionali residenti, che in questo periodo oltretutto sono quasi tutti fuori dal Paese (dovrebbe essere la stagione delle piogge, in realtà è una primavera meravigliosa). Si parla dei kenioti che si assiepano nei baretti e nei pub locali per seguire tutti i match dei campionati mondiali di calcio che si tengono in Sudafrica. Sarà la vicinanza, sarà la sensazione che le nazioni del Continente Nero possano fare particolarmente bene, giocando praticamente "in casa", ma in quest'edizione dei mondiali, l'interesse è salito alle stelle. Si moltiplicano i locali pubblici, anche nei quartieri poveri, dove la gente segue commentando tutte le partite e anche lunedì sera, per Italia-Paraguay, i kenioti erano davanti ai grandi e piccoli schermi e hanno tifato Italia dal primo all'ultimo minuto. Motivo? Il sogno di una finale contro una squadra africana, con Ghana e Costa d'Avorio in cima alle preferenze. A quel punto quale squadra sosterranno i malindini? Il nostro collaboratore Charles Charo non ha dubbi: "L'Italia ormai è la nostra seconda squadra, come un tempo era l'Inghilterra...però ha già vinto quattro anni fa...quindi, Forza Africa!". E il grande tifo per la Costa d'Avorio, ieri pomeriggio, ha dimostrato la vera tendenza. Quando è entrato l'idolo Drogba, le urla si sono moltiplicate e sulla costa è stato spazzato via il mito di Cristiano Ronaldo. Tutti insieme, allora, a tifare per una finale Italia-Africa!(16/05/2010)

Kenya Airways in attivo
Kenya Airways e' tornata in attivo, grazie anche ai tassi di cambio piu' favorevoli. Il vettore, controllato per il 26 per cento da Air France-Klm, ha reso noto che a chiusura dell'anno finanziario, in marzo, ha registrato profitti pari a 2,6 milioni di euro, contro un passivo di 57,8 milioni di euro registrato nell'anno precedente. Il direttore finanziario del gruppo, Alex Mbugua, ha confermato le voci diffusesi nei mesi scorsi, secondo le quali la compagnia sta trattando con Airbus Industries l'acquisto di "alcuni" A300-330, dopo il nulla di fatto delle trattative con Boeing per l'acquisizione di velivoli Dreamliner. L'amministratore delegato di Kenya Airways, Titus Naikuni, ha dal canto suo anticipato, senza tuttavia esporne i dettagli, l'apertura di nove nuove rotte, oltre all'intensificazione dei voli su rotte gia' attive, come la Nairobi-Kigali.(15/06/2010)

Virtus Cupello promossa ringrazia Malindi
C'è anche un po' di Malindi e tanta solidarietà nella festa promozione della Virtus Cupello, squadra di calcio dilettantistica abruzzese che quest'anno si è aggiudicata il campionato di Promozione ed è stata promossa in Eccellenza, alle porte del semiprofessionismo. Il gemellaggio tra la Virtus Cupello e la Malindi United è cosa nota, la squadra giovanile malindina di Riccardo Botta che fa parte della Kenya Football Academy, prima accademia di calcio italiana in Est Africa, è stata sponsorizzata con divise, materiale e con l'incasso della partita di cartello col Vasto Marina, grazie alla passione per l'Africa, per la solidarietà e per il calcio di Luigi Giuliani, albergatore abruzzese con il "vizio" di Malindi. E' stato lui a ritirare la targa che il sindaco di Cupello, Angelo Pollutri, ha preparato per ricordare che quest'anno, alla gioia sportiva per Cupello, si unisce anche la felicità per aver fatto del bene ai ragazzi meno fortunati che danno un calcio al pallone e alla speranza in Kenya. "Se oggi a Malindi conoscono Cupello e la Virtus - ha detto Giuliani, ricevendo la targa ricordo - è soprattutto grazie al vostro buon cuore".(13/06/2010)

Trentamila visitatori per il Kenya a Fidenza
Trentamila visitatori hanno preso parte alle "Cinque Giornate" del Kenya, la grande festa al Fidenza Village Chic Outlet, che si è tenuta dallo scorso 29 maggio al 2 giugno. Dodicimila persone hanno assistito agli spettacoli e visitato gli stand nella sola giornata di domenica. Valanghe di richieste di informazioni, di curiosità e tanta, tanta gente ad assistere agli spettacoli di piazza di danzatori, animatori e dei maasai. Questi sono i dati che il Kenya Tourist Board ha raccolto a margine della manifestazione e che, complice l'ubicazione in uno dei più importanti ed eleganti centri commerciali d'Italia, ha visto raddoppiare i visitatori, rispetto alla Kenya Week di un anno e mezzo fa a Milano. Segno non soltanto che il Kenya attira ma che qualcosa sta tornando a muoversi nell'economia in crisi in Italia. Il Paese africano con le sue meraviglie e la varietà delle sue proposte si fa trovare pronto e, portando mare e savana, natura e allegria della sua gente a Fidenza ha saputo conquistare l'attenzione di migliaia di persone che frequentano la cittadella commerciale emiliana. Ora la parola passa ai tour-operator e alle agenzie di viaggio, ma le avvisaglie sono più che lusinghiere.(12/06/2010)

In Kenya il Nokia che si ricarica in bicicletta
Ricaricare il cellulare è uno dei problemi moderni del quotidiano di due milioni di kenioti. Ne conosciamo tanti anche noi che viviamo sulla costa, sono i nostri dipendenti o persone con cui abbiamo a che fare ogni giorno. Vivono in capanne, in villaggi o in quartieri senza elettricità e approfittano di ogni presa di corrente libera, in casa nostra o in alberghi e uffici, per ricaricarlo. In genere, chiaramente, li lasciamo fare. Nei villaggi periferici prolifera anche un business collegato a questo problema: ci sono chioschi collegati alla corrente che offrono il servizio: dieci scellini per la ricarica. Nokia, l'azienda leader dei telefonini cellulari in Kenya, ha presentato a Nairobi il kit batteria da collegare alla dinamo della bici, ed entro la fine dell'anno immetterà sul mercato un nuovo modello di telefonino (costo dai 35 ai 40 euro) pensato apposta per essere appoggiato sul manubrio e la cui batteria permette di ricaricarlo semplicemente pedalando. Basta che poi non si prenda l'abitudine di telefonare in bicicletta, che di piccoli incidenti che vedono coinvolte le due ruote ce n'è già abbastanza...(11/06/2010) 

Il Kenya sui tram
Le cose vanno decisamente meglio di due anni fa, la stagione appena trascorsa ha offerto segnali migliori rispetto alla precedente: il Kenya è in ascesa e con lui la costa, ma il Ministero del Turismo e il Kenya Tourist Board, il suo organismo di promozione, non abbassano la guardia come invece fanno molte attività italiane di Malindi. Così anche quest'anno, i mezzi pubblici dell'Azienda Tranviaria Municipale di Milano, si colorano dei luoghi e della natura del Kenya. Si può salire su un tram di rinoceronti, o immaginare un autobus come un matatu che ti porta sulla bianca spiaggia di Watamu, farsi trasportare dall'immaginazione per attraversare la jungla d'asfalto della metropoli, sognando di essere nel silenzio incontaminato della Savana, respirare l'aria della natura più rigogliosa anche nel sottosuolo, salendo su un convoglio della metropolitana. 
Indubbiamente quella di mostrare la varietà di proposte e le meraviglie keniote sui mezzi pubblici si è rivelata anche nei due anni passati una mossa vincente e così, con l'arrivo dell'estate, Milano è ormai abituata a "vestirsi" di Kenya.(10/06/2010) 

Richieste per il Kenya
Il Kenya continua a mietere consensi tra gli italiani che stanno programmando le vacanze estive. Proprio in questi giorni i telefoni delle agenzie di viaggio sono bollenti, nonostante la crisi ecoomica, perchè le ferie sono sacre. L'aumento degli operatori che lavorano sul Kenya e lo vendono, sta dando nuove spinte al turismo sulla costa e le strutture giò presenti offrono prezzi interessanti. Questo connubio fa del kenya la meta su cui scommetere in quiesta stagione. Chiunque dovesse decidere di organizzare le sue ferie nel Paese africano, non se ne pentirà. Il Kenya, pur essendo una nazione del Terzo Mondo con i suoi problemi, attende turisti e, secondo i calcoli degli stessi tour operator, dovrebbe vedere aumentare l'introito turistico del 25% nella prossima stagione. Da notare che già la precedente, che ha soddisfatto gli operatori, aveva già fatto segnare il 40% di aumento.(09/06/2010)

Malindikenya.net ha bisogno di sostegno!
Per Malindikenya.net si avvicina il secondo anno di vita. Nato dall'esigenza del turismo della costa del Kenya di risollevarsi dopo la crisi politica, ha aiutato il settore vacanziero e l'indotto a farsi pubblicità, con l'ufficio stampa, le notizie positive, il servizio quotidiano, la collaborazione con l'Ansa. Purtroppo dall'inizio del 2010 solamente alcune attività (quelle di cui vedete le pagine all'interno e le pubblicità nel sito) hanno rinnovato la quota di iscrizione, che oltretutto offre loro visibilità e molti servizi, Ed è grazie alle loro donazioni a annue, che vanno dai 300 ai 500 euro, che il portale sopravvive. E' normale, quando le cose iniziano ad andare bene, quasi tutti si dimenticano di chi ha contribuito e smettono di investire sulla immagine, i rapporti con i media e l'informazione corretta. Non c'è da stupirsi. Triste è semmai constatare che tra chi si defila c'è anche chi andava criticando proprio quest'abitudine tutta italiana (e anche un po' contaminata dal "vivere alla giornata" africano). Così, oltre a non finanziare più il lavoro del portale e dell'ufficio stampa, tali attività che hanno smesso di aderire a malindikenya.net, non garantiscono nemmeno un minimo di pubblicità, mentre chi ci crede da sempre e anche i nuovi arrivati, continuano ad avere buoni riscontri grazie agli spazi d'inserzioni qui sopra. Come dire, rinunciano anche a un loro privilegio, a un loro beneficio. Malindikenya.net oscilla tra le 900 e le 1200 visite quotidiane, circa 13 mila contatti. Festeggeremo il secondo anno a luglio con 400 mila lettori. Chiunque voglia avere notizie di prima mano e approfondimenti sulla costa keniota e aggiornamenti quotidiani, deve passare dal nostro portale. Una decina tra blog, forum e portali "copiaincollano" le nostre notizie (quasi tutti, per fortuna, citano la fonte), mentre le nostre notizie sono copiate solo se provengono direttamente da agenzie di stampa, altrimenti sono sempre confutate e scritte da noi. Diciamo "noi", ma chi ha imparato a frequentare questo portale, sa bene che è frutto del lavoro di una sola persona. A luglio, grazie al volontariato di un'altra singola persona, il portale raddoppierà, con l'edizione inglese. Si spera così di recuperare altra pubblicità dai locali e da altri stranieri. E' l'ultimo tentativo per far sopravvivere uno strumento secondo noi utile e importante.
Anche voi nel vostro piccolo potete aiutare malindikenya.net, con un'inserzione pubblicitaria se avete qualcosa da promuovere, o con un sostegno minimo annuo, se lo ritenete degno di esistere. Per informazioni su come darci una mano, potete scrivere a info@malindikenya.net. Grazie a chi può e chi ci crede, a me piangerebbe il cuore, prima che il portafogli, a dover chiudere questo spazio.
Freddie del Curatolo.(08/06/2010)

330 milioni per l'energia alternativa
Il Kenya ha sbloccato altri 330 milioni di euro per potenziare la produzione di energia elettrica da fonti alternative al settore idroelettrico. Il finanziamento, garantito da un prestito della Banca Mondiale, fa parte di un piu' vasto investimento da 1,4 miliardi di dollari per diversificare le fonti di approvvigionamento. Il principale operatore nazionale, KenGen, ha una capacita' di 1.000 MW di elettricita' (pari all'80 per cento della domanda complessiva), generata per circa il 70 per cento da energia idroelettrica. Il governo locale, in particolare, prevede di installare, entro il 2030, 5.000 MW di elettricita' prodotta con il geotermico.(07/06/2010)

Pronto Soccorso e ospedale a Malindi grazie al S.Matteo
L'accordo che malindikenya.net aveva annunciato in esclusiva lo scorso gennaio, èdiventato esecutivo: dall'Ospedale San Matteo di Pavia e dalla Regione Lombardia arrivano i fondi per la costruzione del Pronto Soccorso di Malindi e l'organizzazione di due padiglioni dell'ospedale distrettuale. L'accordo triennale è stato firmato giovedì, alla presenza del Presidente del polo sanitario più importante d'Italia, Alessandro Moneta (primo a destra nella foto), del Direttore Generale Pietro Caltagirone, del console di Malindi Roberto Macrì e dei rappresentanti dell'Ambasciata, del Cisp Kenya, dello stesso ospedale italiano e del direttore del District Hospital di Malindi, Morris Buni. Il piano triennale prevede uno stanziamento di cinquecentomila euro, più gli aiuti provenienti dal Ministero degli Affari Esteri italiano, che tramite il Cisp aveva già avviato un progetto per la costruzione del Pronto Soccorso. "La struttura sarà dotata di sette o otto letti con attrezzature adatte per i casi gravi e le lungodegenze - ha spiegato Moneta - che saranno strettamente collegati ai reparti di Alta Intensità Sanitaria che sotituiremo con la ristrutturazione di due padiglioni del nosocomio". I letti di quest'ultimo reparto, inoltre, saranno già predisposti per il monitoraggio in rete. "Non appena arriverà la banda larga a Malindi - ha precisato Caltagirone - si potrà attuare la Teleconference, che metterà in collegamento diretto i medici locali con quelli italiani, per i casi più problematici". Non è tutto, il progetto prevede anche altre strumentazioni e la formazione di giovani medici locali in Italia e il loro ritorno in patria accompagnati da colleghi italiani che seguiranno la messa in atto pratica dei loro studi al San Matteo. "Stage di sei mesi che potranno anche andare oltre il primo triennio - conferma Moneta - e che contiamo di iniziare al più presto". I tempi: come conferma Tania Miorin del Cisp, che coordinerà la supervisione delle opere, i lavori per il Pronto Soccorso inizieranno dal prossimo lunedì e potrebbero essere ultimati in cinque mesi. A seguire quelli per i padiglioni e l'invio dei macchinari. "I soldi ci sono e siamo già pronti per partire anche con la formazione - ha precisato Caltagirone - ora dipende dai tempi tecnici della sanità keniota e dell'ospedale malindino per reperire i medici interessati e volonterosi. Con una clausola: dopo aver seguito i nostri corsi di aggiornamento in Italia, per almeno tre anni dovranno operare obbligatoriamente nella sanità pubblica". Per Malindi è l'ennesima buona notizia, un deciso passo avanti verso una sanità migliore in un luogo in cui c'è davvero bisogno. "Sia chiaro che questo progetto è rivolto in primis alla popolazione locale - ha concluso Moneta - ma non può che far piacere metterlo in atto e portarlo a termine nella località keniota con la più alta concentrazione di italiani. E' un biglietto da visita in più di quanto gli italiani, a tutti i livelli e con grande unità di intenti di diversi soggetti, stiano facendo per rendere questo luogo più vivibile, solidale e moderno".(06/06/2010) 

L'Est Africa cresce più di tutti
Nei prossimi due anni l'Africa orientale guidera' la crescita economica del continente. La previsione è contenuta in "African Economic Outlook", relazione che monitorizza la crescita dell'Africa, presentata ieri ad Abidjan, in Costa d'Avorio. Si stima che la regione comprendente Kenya, Uganda, Tanzania, Ruanda e Burundi, negli anni 2011 e 2012 registrerà una crescita del 6%. Nella relazione, la regione dell'Africa orientale e' portata come "il miglior esempio di superamento della crisi globale", che nel 2008-2009 ha seriamente toccato le economie europea e americana. La crescita della parte centrale e meridionale non superera' il 4%.(05/06/2010)

Quanto costa vivere a Malindi?
Il nostro portale continua ad essere subissato di e-mail di persone che vorrebbero trasferirsi a Malindi e Watamu. Scelte di vita che nascondono diverse motivazioni, sempre plausibili ma anche da analizzare con cautela, prima di dare risposte di circostanza. La scelta di lasciare l'Italia per vivere sulla costa keniota non deve essere fatta a cuor leggero. Il consiglio che diamo a tutti è quello di provare a soggiornare qui almeno un mese, non come turisti ma con l'occhio di chi ci vorrebbe vivere. Molti lettori, però, sono già stati in Kenya e si sentono già pronti. Così entrano nello specifico e ci chiedono quanto costa la vita da queste parti, ovvero con quanto si può campare mensilmente in maniera decorosa. Sono pensionati che ci chiedono se con la "minima" (700 euro al mese) possono stare tranquilli, coppie che cercano un lavoretto, giovani stagiste, piccoli imprenditori. Chiaramente non c'è una risposta sola per tutte queste categorie, ma si può diversificare il tipo di soggiorno. Chi vuole una villa con piscina vicino al mare, ad esempio, sappia che rispetto all'Italia qui è un sogno realizzabile, con anche soli 800 euro al mese, più le spese di personale, di luce e altro che possono far raddoppiare la cifra. Sempre una bazzeccola, rispetto all'Europa. Per i pensionati di cui sopra, ci sono appartamentini a partire da 250 euro al mese, in centro, spesso già arredati. Fate i vostri conti...per quanto riguarda il mondo del lavoro, aprire un'attività, il discorso è più serio e vasto, va approfondito guardando caso per caso. Noi, come sempre, siamo a disposizione per qualsiasi consiglio. Sul piatto mettiamo un'esperienza ventennale per quanto riguarda il Kenya, e specialmente la permanenza a Malindi e Watamu.(04/06/2010) 

Chiusa con successo la 5 giorni keniana di Fidenza
Si sono chiusi con grande successo di visitatori e critica i cinque giorni all’insegna del Kenya, al Fidenza Village, in provincia di Parma. La magia del paese africano sarà in vetrina in uno degli outlet più importanti d’Italia per trasformare le giornate di shopping in un’occasione speciale per approfondire la conoscenza o scoprire per la prima volta le bellezze e la cultura di uno dei paradisi del pianeta. Tante le attività per vivere in prima persona la cultura di questo paese e che hanno animato i viali dello shopping: dal ballo all’artigianato, dal trucco alle acconciature tradizionali, dagli incontri alle sfide, dalla degustazione all’offerta turistica. I visitatori di Fidenza Village hanno vissuto cinque giorni intensi di coinvolgimento sensoriale alla scoperta delle oltre 100 boutique a prezzi ridotti fino al 70% avvolti dalla Magia del Kenya.
Durante le 5 giornate, dalle 10 alle 20, lo shopping all’interno del Villaggio era accompagnato dalle danze della Waza Afrika Troupe, gruppo composto da sei ballerini kenioti uniti dalla passione per la musica e le danze tradizionali africane. Esibizioni pregne dei ritmi incalzanti della musica tradizionale keniota fatta di percussioni, canti e ammalianti armonie che spaziano dalla danza moderna e tradizionale alla commedia, dalla narrativa alla canzone, completate dai costumi colorati e dai trucchi rituali delle diverse etnie del paese.
Oltre allo shopping, il pubblico si è potuto dedicare ai balli e misurare con le percussioni africane del gruppo keniota. E poi ancora tante le attività proposte: i Maasai hanno raccontato la loro cultura e le pratiche di ricerca e avvistamento degli animali, illustreranno dal vivo le abilità nel creare braccialetti e monili con coloratissime perline. I visitatori si sono sfidati nel Jumping Game: chi salta più in alto, secondo la tradizione Maasai, è il più forte. C'era un angolo dedicato alla bellezza, dove le visitatrici hanno potuto farsi truccare e provare acconciature tradizionali, i tatuaggi all’henné e imparare ad indossare i coloratissimi khanga e kikoi – i tipici parei del Kenya. Impedibile infine il Mercatino Maasai, con esposizione di prodotti artigianali e la degustazione dei due prodotti principali del Kenya: l’ottimo tè e ilcaffè, coltivati sugli altopiani della Rift Valley e sulle pendici del Mount Kenya.
Gli specialisti dell’Associazione Italiana Esperti d’Africa sono stati a disposizione dei visitatori per rispondere ai quesiti e alle curiosità sulla natura del Kenya e gli emozionanti safari, supportati da video, immagini e testimonianze. Anche la Karibuni Onlus ha avuto uno spazio per illustrare le lodevoli iniziative di solidarietà approntate nel distretto di Malindi.(03/06/2010)

Ancora sole sulla costa
Non sono molti gli hotel aperti a Malindi e Watamu, ma in questo periodo, anche se non ci sono i charter, ma il tempo (che in tutto il mondo regala sorprese, spesso altrove poco piacevoli) suggerirebbe il contrario. Domenica, lunedì e anche ieri, ad esempio, sulla costa keniota sembrava una giornata di febbraio, con la differenza dell'acqua fresca e delle spiagge semideserte. Un Kenya per tutte le stagioni, è quello che gli albergatori e l'imprenditoria non solo italiana sulla costa si augurerebbero. Da considerare anche che le strade dello Tsavo, dove ha iniziato a piovere a marzo ma ha anche finito presto e non ha ancora ripreso, sono percorribili e che tra poco inizia la grande migrazione. Momento splendido anche per il bird-watching e per godersi la natura africana che rinverdisce. Certo, c'è da aspettarsi anche qualche scroscio in questi giorni, e poi un periodo di nuvoloni e brutto tempo. Ma per adesso chi ha preso un volo di linea ed ha scelto il Kenya, magari anche come tappa iniziale per un giro più lungo che termini nel Sudafrica dei mondiali di calcio, non è sicuramente pentito!(02/06/2010) 
 

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