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Marzo 2013

Tutte le notizie del mese

01-03-2013 di redazione

Il Festival Culturale di Malindi chiude con tante presenze
Anche il sabato, come il venerdì inaugurale, il Malindi Cultural Festival ha registrato un buon afflusso di persone. Migliaia di kenioti e pochissimi "mzungu" hanno assiepato il lungomare, tra danze tradizionali, stand gastronomici swahili e altre curisoità. Ieri a tenere banco è stata nel pomeriggio la tradizionale gara dei dhow, le imbarcazioni tipiche della costa keniota. La gente si è portata sul molo per assistere alla competizione e fare il tifo. La giornata è proseguita con tornei di pallavolo, di calcio e una gara di nuoto. In serata il concerto dell'artista indiano Kramar, seguito da meno gente ma non meno interessante.(31/03/2013) 

Già dieci arresti dopo il raid della scorsa notte a Malindi
Una decina di arresti, che si aggiungono alle sei persone giustiziate sul campo, con due poliziotti che hanno riportato la peggio. Questo il bilancio del tentativo di assalto al Casinò di Malindi da parte di un gruppo di delinquenti assoldati da misteriosi finanziatori del fantomatico Mombasa Republican Council, il movimento separatista della costa che non è legato particolarmente a nessuna frangia religiosa o politica. Si tratta di guastatori che vogliono gettare il territorio nel panico per rivendicare diritti che non hanno un preciso disegno strategico se non nello slogan "Pwani si Kenya" (La costa non è Kenya"). In realtà sembra che ci sia dietro qualche burattinaio che non vuole perdere potere e privilegi che fino alle scorse elezioni ha sempre avuto sulla costa. Molti dei fermati sono infatti malviventi comuni degli slum di Kisumundogo e Maweni, e non fondamentalisti o attiviti politici, sono stati evidentemente pagati per fare "casino" e scagliarsi contro le forze dell'ordine. Arduo quindi il lavoro degli inquirenti, che potrebbero avere le mani legate fino almeno alla nomina di Presidente del Kenya e nuovi Ministri. Sulla loro agenda, infatti, dovrà esserci obbligatoriamente questo problema. Starà anche al nuovo Governatore di Kilifi, l'ex Ministro della pesca Amason Kingi, portare avanti le istanze di questa zona turistica che non pujò permettersi tali rischi. Intanto sono giunti rinforzi di agenti speciali. Riportiamo di seguito quanto accaduto, nel nostro articolo di ieri.(30/03/2013)

Via all'edizione 2013 del Malindi Cultural Festival
E' partita ieri la quarta edizione del Malindi Cultural Festival, la kermesse organizzata dal Kenya National Museum di Malindi e allestita sul lungomare, di fronte al museo. Qualche migliaio di kenioti nel pomeriggio si sono assiepati negli spazi dove si sono alternate danze e canti tradizionali e manifestazioni sportive. Pochissimi turisti, se ne attende qualcuno in più oggi per la gara di dhow (alle 15) le danze tradizionali e spettacoli musicali, questa sera con musica indiana. La tendenza del festival è verso la multiculturalità di Malindi e in questo si differenzia, ad esempio, dal festival di Lamu che, sebbene più famoso, rappresenta solamente la tradizione swahili. Pokomo, kamba, swahili e giriama proporranno le loro rappresentazioni tradizionali. Artisti molto noti in Kenya, come Praful Kumar, Splendor Music e Lelele Africa, saranno chiamati a intrattenere il pubblico al termine delle giornate di competizioni sportive, danze, stand culinari e momenti culturali. "Spiace che molti imprenditori della costa nord non abbiano ancora compreso il potenziale di questa manifestazione - dice con un po' di rammarico l'organizzatore Swaleh Ghazzal - ma abbiamo comunque avuto adesioni da sponsor locali e attendiamo una risposta di pubblico, stimabile intorno alle settantamila presenze".(30/03/2013)

Raid fuori dal casinò di Malindi: 6 dimostranti e 2 poliziotti morti

Sembrava una dimostrazione di attivisti (retribuiti) del Movimento separatista della costa (MRC), con tamburi tuonanti e panga in mano. Erano in cinquanta (ma per la stampa italiana almeno 100), di cui trenta sono scappati al primo sparo. Lo sparo è quello di uno dei capi brigata che ha ucciso uno dei poliziotti fuori dalla sala da gioco. Inevitabile la sparatoria, intorno a mezzanotte e mezza. I dipendenti del Casinò hanno prontamente chiuso le saracinesche d'ingresso facendo in modo che i turisti e i residenti non si sentissero mai in pericolo. Ma fuori è stata una mezzora di fuoco, che ha lasciato sul campo sei dei venti facinorosi rimasti ad attaccare poliziotti e sorveglianza. La sparatoria si è protratta sulla Lamu Road, l'ultimo assalitore che fuggiva è stato freddato fuori dal Galana Center. Un villeggiante italiano di Malindi, Marco Ascari, è stato ferito ad un dito da un proiettile vagante che incidentalmente ha colpito la sua automobile ed è stato deviato sulla sua mano. La polizia è intervenuta dalla stazione ed è riuscita anche ad arrestare quattro del commando, che ora sono sotto il torchio pesante degli investigatori. E' arrivata una task force da Mombasa per assicurare sorveglianza. L'episodio non è di matrice religiosa o terroristica, ma esclusivamente politica. Si sospetta che il commando, composto quasi esclusivamente da "giriama" dei dintorni di Malindi, sia stato istruito e ben retribuito da qualche leader politico locale. Gli italiani non sono assolutamente l'obbiettivo di tali attacchi, anche se ovviamente la situazione è critica. "L'intervento della polizia e della sicurezza del Casinò è stato tempestivo - ha spiegato il Console Italiano Marco Vancini a malindikenya.net - nessun italiano, a parte il turista colpito di rimbalzo a un dito, si è trovato in situazione di pericolo". I giocatori del Casinò si sono spaventati sentendo il botto della saracinesca dell'ingresso che veniva chiusa, ci sono state scene di paura ma presto si sono resi conto di essere al sicuro. ULTERIORI AGGIORNAMENTI A SEGUIRE.

Stando a quanto riferiscono fonti locali, un secondo agente di polizia sarebbe deceduto in ospedale. La Comunità italiana e le associazioni di imprenditori hanno chiesto alle forze dell'ordine di intensificare i controlli nella settimana di festa che sta per iniziare. E' tuttora in corso un meeting tra i vertici della polizia di tutta la regione, col prefetto di Malindi ed altre autorità. Sembra che dalle rivelazioni degli arrestati si possa pervenire alla cattura di altri esponenti del gruppo. Nel pomeriggio il Prefetto di Malindi ha annunciato che sono stati operati altri arresti relativi al raid della scorsa notte. Il cerchio si stringe e si cercano ora i capobanda per arrivare ai mandanti.(29/03/2013)

Domani la sentenza della Corte Suprema

Sarà dato domani il verdetto, da parte della Corte Suprema del Kenya, sul riconteggio delle schede elettorali di 22 dei 290 seggi del Paese, come richiesto dal candidato che ha perso le elezioni, Raila Odinga, e dalla sua coalizione CORD. Kenyatta, il presidente scelto dal popolo (così dicono i numeri ufficiali) attende con fiducia il corso della giustizia, mentre Odinga si dice certo che i risultati parziali cambieranno e si andrà quasi certamente al ballottaggio. Sarebbe un nuovo tormentone per una Nazione che avrebbe bisogno di riprendere il cammino e soprattutto avere la visione di quel che serve alla sua gente: sanità, educazione, alzare la soglia di sopravvivenza per tutti. Le poltrone dovrebbero essere secondarie. Ma così va il mondo, l'Africa non fa eccezione, da quando le hanno "regalato" la democrazia...(29/03/2013) 

Zawadi B&B: un gioiello di Watamu

A Watamu esiste un piccolo gioiello immerso in curatissimo giardino, sono cinque suite arredate con gusto unico e materie prime ricavate dalla cultura e dalla tradizione swahili. La mano della proprietaria, arredatrice e creativa italiana, è il marchio di fabbrica di Villa Zawadi, adibita a Bed and Breakfast (con possibilità anche di mezza pensione) con la bellissima casa padronale che attualmente è utilizzata come residenza privata della proprietaria. 
La novità di Villa Zawadi è che da ora, oltre a poter trascorrere una vacanza in un ambiente tranquillo, sicuro e a due passi dal centro di Watamu e dalle sue spiagge bianche, potreste anche decidere di acquistare una delle più originali e redditizie strutture di questa parte di costa! Infatti l'intera proprietà è in vendita: posto ideale per chi ha intenzione di trasferirsi in Kenya ed iniziare subito un'attività di piccolo hotel o resort, oppure anche solo come investimento. Infatti le camere (potete vederle e leggere altre notizie nel dettaglio cliccando qui) possono anche diventare sette o otto, trasformando la villa padronale e un'altra struttura già predisposta ma attualmente adibita a magazzino. Fatevi un giro a Villa Zawadi...magari iniziando con una bella vacanza (ad aprile prezzi d'occasione) e poi chissà...(28/03/2013) 

Giovedì 29 al via il Malindi Cultural Festival

Giovedì 29 marzo prenderà il via la quarta edizione del Malindi Cultural Festival, la kermesse organizzata dal Kenya National Museum di Malindi e allestita sul lungomare, di fronte al museo. L'ideatore e curatore della manifestazione, Ghazzal Swaleh, ha illustrato questa quarta edizione: "Ci saranno come sempre competizioni sportive, danze tradizionali e spettacoli musicali. La tendenza del nostro festival è verso la multiculturalità di Malindi e in questo si differenzia, ad esempio, dal festival di Lamu che, sebbene più famoso, rappresenta solamente la tradizione swahili". Invece a partire da giovedì prossimo, a Malindi sfileranno artisti indiani, swahili e giriama, e gruppi culturali saranno chiamati a rappresentare la loro tradizione popolare. Artisti molto noti in Kenyta, come Praful Kumar, Splendor Music e Lelele Africa, saranno chiamati a intrattenere il pubblico al termine delle giornate di competizioni sportive, danze, stand culinari e momenti culturali. "Spiace che molti imprenditori della costa nord non abbiano ancora compreso il potenziale di questa manifestazione - dice con un po' di rammarico Swaleh - ma abbiamo comunque avuto adesioni da sponsor locali e attendiamo una risposta di pubblico, stimabile intorno alle settantamila presenze".(27/03/2013)

Jackson torna a Malindi: salvato dalla generosità italiana

Finalmente, dopo due settimane di cure all'ospedale di Mombasa, Jackson Katana è stato giudicato guaribile attraverso una normale riabilitazione a casa e quindi stamattina verrà dimesso dal nosocomio del capoluogo della costa. Il ragazzo, come si ricorda, era rimasto vittima di una scorribanda pre-elettorale orchestrata da qualcuno che voleva creare panico prima della tornata elettorale. Purtroppo nelle mire del gruppo di giovani vigliacchi armati di panga era finito Jackson, già menomato a una gamba e con la protesi. Nell'impossibilità di scappare era stato ridotto in fin di vita con lesioni gravi in testa, alla mascella, alle mani, alle braccia e alla gamba sana. Con un tam tam iniziato da una ragazza italiana sposata con un ex compagno di scuola di Jackson, Francesca, i lettori di malindikenya.net hanno contribuito con aiuti che non solo sono serviti a pagare il conto dell'ospedale, gli esami e il trasporto, ma che saranno utili per la fisioterapia e le successive visite di controllo...nel nostro piccolo, salviamo anche le vite!(26/03/2013) 

Malindikenya.net trova la carrozzella per Twalib

Vorremmo farvi capire quale gioia immensa prorompe nel nostro cuore vedendo il sorriso di Twalib, il ragazzo disabile di Malindi, sedersi sulla sua nuova carrozzella. "Gari yangu saasa" dice, "ho la mia macchina adesso". Molto di più: grazie al nostro lettore Manuel Santomauro (ma altri si erano proposti, un'autentica gara di solidarietà) ora Twalib ha una nuova vita. La madre a fatica riusciva a portarlo a braccia da casa a scuola e aveva dovuto abbandonare la speranza di iscriverlo a una scuola speciale. Ora non solo potrà agevolmente portarlo a scuola, ma anche in giro. "Faremo delle belle passeggiate sul lungomare, sul molo". Twalib soffre di paraplegia da quando è nato, ha subito tre inutili operazioni giusto per alleviare un po' i dolori della crescita. Non è assolutamente autosufficiente, ma la testa funziona. E il sorriso che ci regala è di vera felicità. Ora cercheremo per lui una fornitura mensile di pannoloni, perché non trattiene nulla, e poi un fisioterapista volontario, per curare i dolori (a volte insopportabili) di ginocchia e piedi. Ma la sedia a rotelle è il primo importante passo per migliorare la sua quotidianità e quella dei suoi genitori, che riescono a malapena a sostenere le spese per i medicinali, rinunciando anche a un pasto al giorno pur di rendere la vita di Twalib un po' meno sofferta. Grazie alla generosità di un nostro lettore, oggi il suo sorriso ci ha detto che è possibile.(25/03/2013) 

La giornata dello sport dei più piccoli a Malindi

In tutto il Distretto di Kilifi si è celebrata ieri la giornata di sport e socialità per i bambini dei Kindergarden (dai 2 ai 5 anni). A Malindi la giornata si è svolta nel campo di gioco della Central Primary School. I piccoli hanno dato vita a giochi, competizioni, esercizi di ginnastica e danze. Non è stato soltanto il modo per fare attività fisica e mettersi in competizione, ma anche una maniera divertente di conoscersi e frequentarsi, al di là delle scuole di provenienza, delle etnie e della religione. Un'iniziativa intelligente interscolasticada ripetere sicuramente.(24/03/2013) 

Un documentario "luxury" a Watamu

Un documentario inserirà Watamu tra i luoghi più lussuosi del pianeta. L'idea è della produzione Experimental, che lavora tra Santa Monica, California e Roma. "Luxury around planet", questo è il titolo del documentario che verrà prodotto in tre lingue, italiano inglese e russo, con tre presentatrici per ogni versione. Il resort Aquarius, sempre molto attento alla promozione della costa keniota attraverso produzioni audiovisive, sarà il campo base delle riprese (come sempre, verranno coinvolti anche i clienti che lo vorranno), ma oltre a piscine, spiagge, opere architettoniche (come Fortamu ad esempio) e bellezze naturali, sarà la meraviglia dell'Africa a farla da padrona. Qui non c'è bisogno di lusso sfrenato o di invenzioni culinarie ed eccentricità. Basta un'aragosta da grigliare su un miniatollo al largo di Mayungu e il gioco è fatto. Regista della produzione italo-americana sarà Francesco Malavenda, conosciuto da queste parti per la fiction "Mal d'Africa" che molto presto approderà sul piccolo schermo in Italia. Con lui per la versione italiana potrebbe esserci la soubrette Vittoria Schisano, uno dei "trans" più famosi del momento (al cinema con Albanese e in molti varietà in tv), per quella inglese è stata scelta una brava e bella "deb" malindina, Manuela Parolin, e per la versione russa l'attrice Larissa Ivanova. Le riprese cominceranno domenica e dureranno quattro giorni.(24/03/2013) 

Inglese uccide scippatore sulla spiaggia di Kwandomo
Un residente inglese di Nairobi in vacanza a Malindi, ha risposto sparando e uccidendo un bandito durante uno scippo sulla spiaggia di Kwandomo, a nord di Malindi verso il fiume Sabaki. Il cittadino britannico, che da possiede una casa in un'altra zona della cittadina, passeggiava ieri verso le tre del pomeriggio con la sua signora, quando due malviventi lo hanno minacciato con coltelli. Sfortunatamente per loro, l'uomo aveva con se una pistola regolarmente denunciata e ha sparato colpendo alle gambe uno dei banditi e ferendo mortalmente il secondo. Il prefetto di Malindi Joshua Nkanatha ha confermato l'accaduto e renderà note le generalità dell'inglese e i particolari dopo l'incontro con il capo della polizia Kiprono Langat. E' il primo episodio del genere avvenuto sulla spiaggia di Malindi, anche se lontano dalla zona turistica. L'inglese evidentemente conosce quella zona e sa che è sconsigliato avventurarsi da soli a piedi verso il fiume, per questo ha portato l'arma regolarmente denunciata. Il resort più vicino al luogo dell'incidente è l'Ocean Beach, di proprietà italiana, ma è conosciuto come uno degli hotel più sicuri e sorvegliati della costa keniota. "Abbiamo quindici guardie sulla spiaggia e la rete elettrica, oltre ai classici sistemi d'allarme - spiega il titolare Roberto Marini - da noi non è mai avvenuto nessun episodio spiacevole" (Charo Banda per malindikenya.net)   

Addio Malindi United, benvenuta Malindi Kenya Soccer Academy

C'era una volta la Malindi United. Accademia fondata dall'ex calciatore e allenatore con patentino Uefa B Riccardo Botta. Malindikenya.net è stato socio di minoranza dell'accademia e si è occupato come sempre dell'aspetto sociale. Ora però ci si rende conto che senza una squadra "senior" (composta poi in realtà da diciottenni con qualche "over 20") anche i ragazzini sono meno motivati. Così sulle ceneri della Malindi United, che Botta ha dovuto con amarezza abbandonare, anche se ora grazie alla buona esperienza allena in serie D in Italia, sta nascendo la Malindi Kenya Football Academy. Myfem, il nostro portale e la Onlus Karibuni sono i primi soggetti coinvolti nel progetto. La scuola calcio dei più piccoli in questi mesi è finanziata da una squadra delle categorie inferiori lombarde, il Desio, mentre i ragazzi dai 10 ai 14 anni attendono anche quest'anno (e sarebbe il terzo di fila) il contributo del Genoa Cfc. La squadra senior farà affidamento su molti elementi che sono cresciuti nell'accademia e alcuni che con Riccardo Botta sono arrivati alla nazionale. L'allenatore sarà Bernard "Ben" Ouma, che era il vice del coach piemontese ed è stato calciatore nella serie A keniota. Manca ovviamente il gioiellino Charles Bruno, che da quest'anno è al Thika United, dopo un'esperienza a Latina e una in Sudafrica. Ci sarà l'altro reduce di Latina, il centravanti della nazionale Under 20 Tony Otieno, la stagione scorsa capocannoniere in serie B keniota con il Bandari Mombasa. Insomma, la squadra c'è e anche qualche mese per allenarsi. Obbiettivo: iscriversi al campionato di Serie B e tentare la scalata in due anni alla "Premier league". Ora è caccia agli sponsor e agli imprenditori italiani che possono farsi pubblicità partecipando a un progetto vincente già in partenza, perché attraverso il calcio toglie decine di giovani dalla strada dei quartieri più poveri di Malindi. Questa volta vorremmo proprio farcela.(22/03/2013) 

I Mijikenda chiedono più attenzione al nuovo Governo

Prima delle elezioni avevano chiesto ai candidati di fare luce sulle loro ricchezze, sui terreni e le rendite, ma solo uno dei candidati, Martha Karua, lo aveva fatto. Ora i rappresentanti sociali e culturali della tribù Mijikenda, ovvero i MADCA (Malindi District Cultural Association) pregano per il nuovo presidente Kenyatta e lo invitano ad essere il leader di tutto il Paese e di non dimenticare le problematiche dell'etnia che sulla costa è rappresentata in gran numero, specialmente dai giriama. Le tradizioni e la cultura di questo popolo stanno scomparendo e i vecchi portabandiera di una tradizione che è soprattutto orale, vengono ammazzati barbaramente da bande costituite perlopiù da giovanissimi che vogliono "rompere" col passato e certe pratiche magiche, naturalistiche locali. "Speriamo che il futuro porti novità buone anche per noi" si è augurato Joseph Mwarandu, che l'ex presidente Kibaki recentemente ha nominato "eroe nazionale".(21/03/2013) 

Dall'Austria una cucina per Thoya Oya

Non capita tutti i giorni a Malindi di ricevere la telefonata di un cittadino austriaco. "Ho saputo che voi di malindikenya.net vi occupate di gestire al meglio gli aiuti di chi vuol dare una mano alla popolazione locale". Così è, effettivamente. "Mi chiamo Rudy, vengo da Vienna e vorrei donare qualcosa di "materiale" a un chidren center locale". Guarda la casualità: proprio qualche giorno prima, uno dei gestori di un piccolo orfanotrofio locale, John Thoya del Thoya Oya di Mambrui, mi ha chiesto di lanciare un appello per un donatore che regalasse una cucina e una bombola del gas per il centro. Detto, fatto! Niente soldi in contanti, dice Rudy, che si occupa personalmente di andare ad acquistare fornelli e bombole. Ma il grande Rudy non si ferma qui: rifà l'impianto elettrico del children center e rattoppa il tetto perchè pioviggina nelle camere. Ora con altri due lavoretti, i ragazzini di Thoya potranno passare una stagione delle piogge più agevole.(21/03/2013) 

La Corte Suprema del Kenya esamina il ricorso di Odinga

Le speranze di Raila Odinga e della sua coalizione politica di poter "rivedere" i risultati delle recenti elezioni nazionali, è appeso al filo che da oggi la Corte Suprema del Kenya, a Nairobi, cercherà di snodare. Il grande sconfitto al primo turno si è affidato all'organo più alto della giustizia civile keniota dopo aver protestato per la cattiva gestione del voto da parte della commissione elettorale particolarmente in undici delle 47 circoscrizioni della Nazione. Se le sue rimostranze venissero accettate, si dovrebbe tornare al voto in queste province, o in alternativa, se le urne fossero ancora totalmente disponibili, si procederebbe al riconteggio con testimoni della Corte a supervisionare le operazioni. Mentre Odinga si affida all'onestà dei giudici di Nairobi (i suoi hanno condotto sabato una manifestazione chiassosa ma non violenta nella Capitale, la polizia è intervenuta rudemente con lacrimogeni, ma non sono segnalati feriti) il presidente Uhuru Kenyatta ha rinviato la cerimonia d'insediamento alla State House (come non aveva fatto il suo predecessore Kibaki che, anzi, si era affrettato a farsi eleggere capo di stato prima che la protesta potesse dilagare ma non potè evitare il caos) e si è detto fiducioso. "In ogni caso rispetterò le decisioni della Corte Suprema". Non è ancora chiaro quanti giorni impiegheranno i giudici ad esprimere il loro verdetto. L'intero Paese attende il nuovo responso di questa tornata che pare davvero non finire mai. Neanche fossimo in Italia...(20/03/2013) 

2000 bambini senza certificato di nascita a Malindi e Magarini
Più di duemila bambini dai tre ai sei anni, nel distretto di Malindi e Magarini, non sono ancora stati registrati. Questo crea problemi all'Ufficio Nascite perché molti genitori si ricordano di ritirare i certificati solamente allorché i loro figli devono essere iscritti alla prima elementare. "Così facendo ogni anno si formano code chilometriche e i nostri uffici vengono presi d'assalto da cittadini che pretendono di ritirare il certificato di nascita dei loro figli, dopo sei anni dalla loro registrazione" spiega Joshua Mutuli, direttore dell'Anagrafe della provincia. Il dirigente lancia su malindikenya.net l'allarme disorganizzazione: "Una volta che i figli sono nati e che viene depositato il nome e la paternità - dice Mutuli - c'è la normale tassa da pagare (Kshs.150) ma probabilmente per risparmiare in pochi si fanno carico di ritirare il documento che ufficializza la nascita. Quel documento, però, diventerà necessario al bambino mano a mano che crescerà, non si può ignorare". Mutuli ha anche messo in guardia i propri concittadini, specialmente dell'entroterra di Magarini, sui falsi dirigenti provinciali che promettono certificati fittizi che poi si rivelano falsi. "C'è solo un modo per ottenere i certificati, è quello di recarsi all'ufficio dell'anagrafe. Ultimamente lavoriamo anche il sabato e la domenica per garantire che tutti i genitori abbiamo il loro documento". (Charo Banda 19/03/2013)

La consegna di assorbenti alle donne dell'entroterra di Malindi 

Basta addentrarsi cinque chilometri dentro Malindi e ti rendi conto che la gente dell'entroterra della costa keniota ha bisogno di tutto. Nel nostro giro mensile per consegnare l'assegno di sostegno a Neema Kazungu e Sammy Kahindi, due dei ragazzini premiati dalla lotteria di Malindi, abbiamo sentito l'obbligo di aiutare anche la comunità femminile, con una donazione di cui speriamo qualche sponsor o lettore di malindikenya.net si potrà fare carico (costo: 15 euro al mese). La consegna di assorbenti alla comunità femminile del villaggio di Kaoyeni. Qui le giovani madri e anche le donne non ancora anziane, usano nei giorni del "periodo" grandi foglie o stracci che dire puliti è una speranza, più che un eufemismo. Da qui problemi di infezioni e conseguenti malattie. Con il chairman del Malindi Youth For Environment Movement, George Edage, abbiamo spiegato l'utilizzo degli assorbenti e anche la raccolta dopo l'utilizzo, per non disperderli nell'ambiente. C'è sempre da fare, durante le nostre visite nell'entroterra. Ieri ad esempio siamo venuti a sapere di un ragazzino disabile che sta diventando troppo grande per essere portato in spalla dalla madre alla scuola speciale, che dista parecchi chilometri dal villaggio. Per continuare a farlo studiare, ci vorrà una sedia a rotelle. I nostri lettori sono avvisati...ma in qualche modo ce la faremo anche stavolta e ve lo documenteremo!(18/03/"013)

Il Safari Bar di Freddie si avvia alla ristampa in Italia!

Un successo basato sul "passaparola" e su una campagna a spron battuto su Facebook: così "Safari Bar", il romanzo di Freddie del Curatolo ambientato a Malindi, sta raccogliendo un successo oltre le previsioni. Non sono stati solo i tanti lettori del nostro portale ad averlo acquistato, ma anche turisti che lo hanno scoperto negli spazi facebook che parlano di Malindi e di mal d'Africa (oltre 10 mila utenti interessati) e amici di amici che sono stati conquistati dai racconti di Nonno Kazungu. Ora la casa editrice Guido Veneziani Editore (che per la verità ha effettuato un lancio promozionale a dir poco sobrio) dovrà ristampare il fortunato volume che si avvia ad esaurire la prima tiratura di copie. Tutto questo senza l'aiuto di promozione mediatica e di recensioni che non siano quelle dei lettori in rete. Sono già più di cinquanta quelli che hanno aderito al "gioco" lanciato da Freddie, di farsi fotografare in situazioni particolari, in Italia o in Kenya, con il libro appena acquistato. Speriamo che questo "tam tam" porti l'opinione pubblica a parlarne ed a scoprire i lati più umani di Malindi, archiviando quelli su cui Freddie ironizza e che fanno parte ormai del passato (o dei luoghi comuni di qualche scribacchino con le fette di salame sugli occhi).(17/03/2013) 

La tre giorni del Kenya Tourist Board in Italia

Si chiude oggi a Bologna la tre giorni “roadshow” del Kenya Tourist Board in Italia. Il Kenya ha incontrato i professionisti del turismo italiano a Milano l’undici, ieri a Torino e oggi appunto nel capoluogo emiliano. Tre appuntamenti dedicati agli agenti di viaggi in cui è stato possibile, tra le altre cose ammirare una fedele riproduzione del Turkana Boy, il più completo scheletro di ominide mai ritrovato risalente a più di 1.6 milioni di anni fa.
Dal golf ai viaggi di lavoro passando per il segmento delle lune di miele, in Italia il Kenya Tourism Board punta alla promozione dei diversi prodotti, anche di nicchia come il turismo archeologico, che la destinazione ha da offrire. Non solo mare e spiagge ma anche e soprattutto cultura, safari e vacanze attive.(16/03/2013)  

La Farnesina: evitate il Kenya e i safari...ma dove?

Sono arrivate decine di mail in redazione, tra mail e facebook, che ci chiedono se la vacanza in Kenya si possa considerare tranquilla, dopo gli esiti elettorali. Fino ad ora le nostre ottimistiche previsioni si sono rivelate esatte, e chi alla fine ha scelto di venire sulla costa keniota ci ha ringraziato. Ma le ultime mail ci hanno decisamente sorpreso, per usare un eufemismo: la Farnesina avrebbe sconsigliato non solo la vacanza in Kenya ai suoi connazionali (ma questa non è una novità) ma addirittura i safari! "Se proprio volete andare a Malindi - è stata la risposta data a due nostri lettori - almeno evitate di fare i safari". Ci piacerebbe sapere, dall'alto della loro conoscenza del Paese africano e delle sue problematiche, quali sarebbero i pericoli attuali nell'immergersi nella splendida natura della savana, specie quella del Parco Nazionale dello Tsavo, il più vicino a Malindi. Forse gli attivisti del movimento separatista della costa si nascondono tra i leoni e i ghepardi? O i coccodrilli attendono il ricorso di Odinga in Corte Suprema per scatenare una guerra, finanziata segretamente dalla Lacoste? O ancora, gli elefanti stufi di essere cacciati per l'avorio, stanno per ribellarsi e attaccheranno l'uomo in branco? Possiamo rassicurare tutti coloro che stanno per intraprendere una vacanza in questo complesso paradiso, pieno di contraddizioni ma anche di vita e di fascino: magari tra qualche settimana l'opposizione porterà in piazza a Nairobi e a Mombasa la sua (pacifica, crediamo) protesta, ma di certo la savana resterà un luogo incontaminato da giochi di potere, recriminazioni e malelingue. Buon Safari a tutti!(15/03/2013)

Immobiliare: non si ferma il boom in Kenya

L'incerta situazione italiana, la paura di essere ipertassati e la voglia di investire in un luogo che offrà garanzie di sviluppo, sono alla base del buon momento del mercato immobiliare in Kenya. Almeno, è quello che i dati in nostro possesso ci fanno credere. Su malindikenya.net la pubblicità di chi vende ville o appartamenti cresce a livello esponenziale e c'è chi ne trae beneficio. Così come le molte richieste per alcune ville di Malindi e Watamu ha scatenato vere e proprie aste. Moltissime le richieste di informazioni che arrivano alla nostra mail info@malindikenya.net. Riguardano terreni, titoli di proprietà, come sia meglio investire i propri averi o risparmi. Le quattro mura sono sempre la prima voce, in questo gli italiani dimostrano coerenza con quello che hanno sempre fatto in patria. Si prediligono ville con piscina non troppo grandi, ma piacciono anche le situazioni in cui oltre alla propria abitazione, nello stesso terreno, si può aprire un'attività, come un Bed & Breakfast o un miniresort. Tante le richieste di consulenza riguardo all'apertura di ristoranti o di altre attività collegate al turismo. A Pasqua c'è chi ha già prenotato una vacanza conoscitiva. Ricordiamo che uno dei servizi di Malindikenya.net è accompagnare chi viene in "perlustrazione", consigliarlo e "iniziarlo" alla costa keniota. E' un servizio a pagamento molto richiesto, si consiglia di prenotarsi con buon anticipo.(14/03/2013) 

Anche la Thailandia dichiara l'avorio fuorilegge

Una buona notizia per il Kenya e i suoi elefanti: la Thailandia ha annunciato la fine del commercio dell’avorio. La storica svolta, rende noto il Wwf, è giunta dalla conferenza del Cites, in corso a Bangkok. Il primo ministro thailandese, Yingluck Shinawatra, ha infatti annunciato che si impegnerà a porre fine al commercio dell’avorio, cogliendo un’opportunità cruciale per stroncare il commercio globale di specie selvatiche. La decisione è giunta dopo l’appello di circa 1,5 milioni di cittadini da tutto il mondo, che hanno firmato la petizione avorio lanciata dal Wwf. «Come prossimo passo riformeremo la nostra legislazione con l’obiettivo di porre fine al commercio dell’avorio e allinearci con le normative internazionali» ha detto il primo ministro thailandese «questo ci aiuterà a proteggere tutte le specie di elefanti da quelli africani a quelli tailandesi selvatici o domestici». Porre fine a ogni forma di commercio dell’avorio in Thailandia - oggi il più grande mercato dell’avorio non regolamentato al mondo - avrà un ruolo determinante, sottolinea il Wwf, «nell’arginare il fenomeno del bracconaggio, specialmente in Kenya,  che sta causando la strage di decine di migliaia di elefanti ogni anno e che alimenta un’attività criminale internazionale legata al commercio di parti di animali, un traffico illegale secondo solo a quello di armi e droga».(13/03/2013)

Kenya tranquillo dopo le elezioni, la Costa ancora di più

Pessimisti, ansiosi, gufi mediatici e anche noi amanti del Kenya, abbiamo con gioia potuto constatare come per ora, dopo la nomina di Uhuru Kenyatta a presidente del Kenya e la dichiarazione di Odinga, il quale ricorrerà alla Corte Suprema, non si siano verificati incidenti in tutto il Paese. A Nairobi da oggi negozi aperti e la vita torna alla normalità dopo qualche giorno in cui, memori del 2007, molte attività avevano preferito chiudere i battenti per vedere cosa sarabbe accaduto. Anche sulla costa situazione più che tranquilla: si temeva forse qualche raid come quelli del giorno prima dell'inizio delle votazioni, che costarono la vita a una decina di poliziotti, nei sobborghi di Mombasa e Kilifi. A Chumani nel seggio elettorale ha perso la vita anche il curatore del Museo Nazionale del Kenya, Kalume Tinga. Invece nessun corteo di protesta, nessun diverbio e anche a Malindi e Watamu le giornate per turisti e cittadini locali si sono svolte come al solito, sotto un sole caldo e un acquazzone mattutino. Alcuni sostenitori di Kenyatta (pochi a dire il vero, in una regione in cui Odinga ha fatto il pieno) hanno potuto sfilare indisturbati per Malindi, scortati ma inutilmente da una Land Rover della polizia.(13/03/2013) 

Jackson migliora e la generosità italiana lo seguirà

Solidarietà targata lettori di Malindikenya.net! La storia toccante di Jackson Katana, il ragazzo martoriato a Malindi da un branco di facinorosi prima delle elezioni, ha scatenato una colletta di cuore dei nostri lettori che ci stanno inviando piccole ma significative cifre che serviranno a pagare le cure dell'ospedale di Mombasa, dove è attualmente ricoverato. "Ha ripreso a parlare - ci dice Francesca, l'italiana che insieme con il marito Jimmy si è presa cura di lui e ha chiesto al portale di fare un appello per aiutarlo - mangia omogeinizzati e sta un po' meglio. Gli abbiamo fatto fare tutte le radiografie del caso e domani i dottori daranno il responso sull'emorragia cerebrale". Grazie anche a Karen Blixen e Coral Key che si sono resi disponibili, così come altri residenti che hanno promesso di aiutarci nel trasporto e nelle cure successive a Malindi. La sfortuna di Jackson Katana ha incontrato la generosità di tanti connazionali. Questo sicuramente per qualche giornalistucolo capace di vendere solo luoghi comuni sugli italiani di Malindi non farà assolutamente notizia. La notizia è che invece tanti di noi stanno facendo il possibile per salvare una vita umana qualunque, quella di un giovane che non aveva altra colpa se non quella di non poter scappare di fronte alla follia di alcuni suoi connazionali ingaggiati da qualcuno per fare "un po' di casino".(12/03/2013) 

Uhuru Kenyatta presidente: "Sarò il leader di tutti, la Comunità Internazionale dovrà accettarlo"

Solo in Africa le elezioni durano sei giorni, da lunedì a sabato. Tanti ce ne sono voluti per affidare il Paese nelle mani di Uhuru Kenyatta, cinquantunenne figlio di colui che guidò il Kenya all'Indipendenza dagli inglesi nel 1963, quando il piccolo Uhuru imparava a camminare nel palazzo del primo Governo dello stato che prese il nome dal suo monte più alto. Oggi Kenyatta Junior è stato nominato presidente dalla Commissione Elettorale IEBC, che tra conteggi computerizzati, presunti attacchi di hacker, circoscrizioni dimenticate e voti contestati, alla fine ha scrutinato 13 milioni di voti a mano e ha reso questo risultato: Kenyatta 50,07%, Odinga 43,9%. Una manciata di voti per evitare il ballottaggio ed essere incaricato di formare il nuovo governo. L'avversario Odinga, battuto come cinque anni fa ma questa volta in maniera meno sospetta, non ci sta ed ha già annunciato che presenterà ricorso. "Ma i nostri elettori stiano tranquilli e rispettino la pace. Abbiamo fede nella giustizia e attendiamo le decisioni della Corte Suprema". Gli appelli alla pace di tutti i politici sembrano essere stati rispettati. Nairobi è in festa e non si segnalano incidenti, così come nel resto del Paese. Men che meno sulla costa, dove i negozi sono sempre stati aperti e si nota che qualcosa è diverso dal solito perché la polizia gira più del solito per le strade. Sul fronte internazionale, gli Stati Uniti hanno salutato con favore il nuovo Presidente. "I nostri ottimi rapporti con il Kenya, stato amico, non cambiano affatto. Ogni eventuale problema che riguarda le elezioni appena concluse o i problemi del Presidente, dovranno essere affrontati dalle Corti". Intanto Uhuru, nel suo discorso introduttivo, ha promesso che sarà il Presidente di tutti i kenioti. "La comunità internazionale dovrà accettare la sovranità e la volontà del popolo keniota - ha detto - E il popolo dovrà essere unito e in pace perché questo sarà il governo di tutti. Le elezioni vanno e vengono, il Kenya resta".(11/03/2013)

Aiutiamo Jackson, vittima del branco Mrc

Jackson Katana ha 28 anni e  vive nel villaggio di Gahaleni poco fuori Malindi. Da ragazzo, dopo il morso di un serpente, ha visto amputarsi una gamba. In quel periodo tramite l'aiuto di una famiglia di italiani e' riuscito ad avere una protesi. Oggi Jackson come lavoro fa il meccanico per moto a Malindi. Purtroppo è uno dei due ragazzi giriama coinvolti nei fattacci di Majengo di domenica notte di cui Malindikenya.net ha dato notizia per prima. Ferito a colpi di panga dal "branco" prima delle elezioni. Martoriato alla gamba sana, alle braccia e alla testa. A causa della ferita alla faccia non puo' parlare bene e non riesce a mangiare il cibo che gli danno in ospedale. Abbiamo saputo dalla madre che vomita e vede appannato. La fasciatura in testa non è stata rimossa dal giorno del ricovero.Per fortuna una ragazza italiana, Francesca, è sposata con un compagno di scuola di Jackson. I due non navigano nell'oro, ma riescono a comprare fasciature e medicine e finalmente anche la testa viene ripulita. Comprano omogeinizzati perché non riesce a mangiare altro. Finalmente la diagnosi:emorragia cerebrale, urge trasporto a Mombasa. La coppia ha saldato l'ospedale distrettuale, ma adesso ci vorrebbe un aiuto per pagare le cure di Mombasa, oltre al trasporto. Come sempre Malindikenya.net si appella alle persone di cuore, ricordando che anche 50, 100 euro possono salvare la vita a un bravo ragazzo innocente e sfortunato. Anche la sua famiglia ha organizzato un "harambee" (la colletta che fanno nei villaggi), ma certo i parenti di Jackson nulla potrebbero senza il nostro aiuto. Francesca e il marito offrono assistenza e si occuperanno di tutto, cercano solo un'associazione, un privato, un'attività locale italiana che possa salvare Jackson. Per informazioni potete rivolgervi a noi (info@malindikenya.net o 0720/178982) o direttamente a Francesca (0718234897). Nel frattempo giovi sapere che tre dei delinquenti che a nome del Movimento Separatista della Costa (MRC) avevano condotto il raid, sono stati arrestati su un matatu diretto a Mombasa. Da lì provenivano. La polizia è certa di rintracciare tutto il gruppo, che si è reso responsabile anche di scorribande in provincia di Kilifi.(10/03/2013) 

L'UE applaude i kenioti per l'impegno nelle elezioni

L'Unione Europea ha espresso pareri positivi e di fiducia riguardo alle elezioni keniote del 4 marzo. Gli osservatori dell'UE hanno affermato che i kenioti hanno dimostrato un forte impegno a favore della democrazia. La missione di osservazione elettorale dell'UE si è esaurita con il voto e i suoi membri hanno augurato alla Commissione Elettorale (IEBC) di poter superare la serie di insidie e di poter concludere il loro lavoro pacificamente, nel pieno esercizio della democrazia. "Ci ha fatto piacere notare che la determinazione degli elettori del Kenya di esercitare i loro diritti democratici era abbastanza forte da sconfiggere anche le più lunghe code - ha detto il capo osservatore della Missione Europea, l'ex primo ministro della Slovenia Alojz Peterle - I kenoti lunedì scorso si sono mobilitati per la pace e per i loro diritti. Il loro impegno ad esercitare i loro diritti rappresenta un esempio positivo, non solo per la Nazione africana ma per il mondo intero".(09/03/2013)

Kenyatta attende solo l'ufficializzazione: sarà il quarto presidente del Kenya

Uhuru Muigai Kenyatta è il quarto presidente del Kenya. I risultati finali delle elezioni presidenziali in Kenya saranno annunciati questa mattina. Basterebbe il risultato acquisito del 50.03% ad eleggerlo, ma manca l'ufficialità. A questo proposito si attendono le dichiarazioni dei vinti. Uhuru Kenyatta nelle ultime ore di ieri era tornato a campeggiare sopra il 50 per cento, i suoi alleati avevano già preparato il palco per le celebrazioni, lui stesso si era detto fiducioso di essere eletto al primo round. Odinga in un primo tempo aveva indetto una conferenza stampa per la serata di ieri, ma l'ha rimandata a questa mattina. Insomma, queste infinite elezioni keniote sembrano proprio arrivate all'epilogo, che speriamo lo sia davvero, e non abbia strascichi di proteste violente. Molto dipenderà da quanto gli sconfitti sapranno accettare il verdetto finale. Ci sono state parecchie richieste di stop agli scrutini e la coalizione CORD di Odinga ha presentato anche reclamo sui risultati di ben undici circoscrizioni su 290...La commissione elettorale ha annunciato che nottetempo controllerà i risultati dell’elezione presidenziale dopo che sono stati scoperti errori e voti mancanti nel conteggio ufficiale. La decisione di effettuare la verifica dei risultati è ha ritardato la pronuncia dei risultati ufficiali presidenziali previsti per questo pomeriggio. I risultati di ciascuna delle 290 circoscrizioni devono ora essere ricontrollati e riverificati. L’Amministratore Delegato della Commissione, James Oswago ha detto in conferenza stampa che la revisione sarà effettuata prima della tabulazione finale, per poi dichiarare i risultati elettorali definitivi. "Ci possono essere stati errori e discrepanze qua e là, alcuni li abbiamo già individuati e stiamo lavorando su di loro", ha detto Oswago. Il CORD aveva lamentato che la Commissione si era “dimenticata” di includere i risultati di 11 circoscrizioni nel suo riscontro finale. I collegi elettorali i cui risultati sarebbero stati lasciati fuori dai tabulati sono: Kitui Sud, Kubuachai, Changamwe, Kanduyi, Homa Bay, Ganze, Vihiga, Khamisi, Magarini, Kitutu Chache e Mumias Ovest. Il Cord in precedenza aveva scritto al presidente della IEBC per attirare l’attenzione su tale l'anomalia, ma il tentativo non aveva avuto successo, fino a quando non è intervenuto Oswago. "La cosa più importante è quello di mettere in atto meccanismi in cui, se si verificano errori, questi possano essere rilevati e trattati" ha detto Oswago.(09/03/2013)

Il voto sulla costa: 
GOVERNATORE
Amason Kingi 17,925
Francis Baya 5,687 
Gabriel Katana Gona 5,685
SENATORE
Stewart Madzayo 17,955
Naomi Sidi Kumbatha 3,673
RAPPRESENTANTI FEMMINILI
Aisha Jumwa 19,744
Beatrice Kafedha Mweni 2,807
Sophie Kadzo Kombe 2,669
PARLAMENTARE PER MALINDI
Daniel Kazungu 16,679
Lucas Maitha 6,052
Consiglieri comunali Malindi
Malindi town .Jerad Chokwe 3,423 Shella Mwathethe Kadenge 2,668 
Ganda Stephen Mlanda 1,548
Kakuyuni Nickson Mramba 1,768 Jilore Daniel Chiriba 2,039

Ancora un giorno con Kenyatta avanti, elezioni infinite in Kenya

Un altro giorno almeno di passione per il popolo keniota e di attesa per migliaia di turisti e residenti italiani che vanno e vengono dal Kenya. Le elezioni nazionali, che hanno già emesso i loro verdetti locali, sono arrivate al clou ma ancora non è possibile avere i risultati definitivi. I voti infatti, dopo disfunzioni dei servizi elettronici, sono stati riconteggiati dall'inizio e in nottata si è superata la metà dei seggi scrutinati e resi pubblici. Rispetto a dove si era rimasti con i conteggi trasmessi per via telematica, Odinga ha recuperato qualche punto percentuale, arrivando al 45% e Kenyatta è sceso dal suo 53,5% e in nottata ha addirittura toccato quota cinquanta. Ma non è per quello che appare sempre più probabile che si andrà ai ballottaggi. Esiste anche una norma della costituzione, definita "anti tribalismo" che prevede che per essere eletto al primo turno un candidato debba avere come minimo il 25% delle preferenze in almeno 24 delle 47 province del Paese. Per adesso Uhuru Kenyatta, che comanda la graduatoria con circa 300 mila voti più di Odinga, ha conquistato un quarto dei voti solamente in 19 province. Odinga ha fatto meglio di lui, avendo 20 province con gli stessi requisiti. A questo punto, per un motivo o per l'altro, sembra quasi sicuro che si tornerà a votare soltanto per uno dei due leader il 10 aprile. Prepariamoci quindi a un altro mese caldo, in tutti i sensi. E che la pace (e lo sguardo ammonitore delle Nazioni Unite) regni sul Kenya!(08/03/2013) 

A Watamu e Malindi elezioni tranquille

Molti turisti che si apprestano a venire in vacanza sulla costa keniota ci hanno scritto, chiedendo se non sia il caso di disdire il loro viaggio. Pur non avendo la sfera di cristallo, noi di Malindikenya.net ci sentiamo di dire che la situazione non è mai stata così tranquilla, che le forze dell'ordine dalle scorribande di tre notti fa, hanno rinforzato le loro fila e raddoppiato l'attenzione, costituendo posti di blocco e dislocandosi nei punti critici della cittadina. Ma fino ad ora non c'è stato nemmeno bisogno di tanto zelo. Durante le elezioni e adesso, a scruitini non ancora finiti, non è volato un cazzotto né si è sentito l'eco di una protesta. Oggi è il giorno dell'annuncio ufficiale del Presidente, solo allora si capirà se qualcuno avrà intenzione di sfilare contro questa decisione, che però per come stanno andando gli spogli, appare come una scelta democratica del popolo, senza brogli o strani rovesciamenti come quelli che causarono gli incidenti nel 2008. Quindi turisti potete partire tranquilli, si tratterà solo di osservare le normali precauzioni da usare in un paese straniero del terzo mondo.(08/03/2013) 

Elezioni in Kenya: si ricontano i voti

Nella serata di ieri la Commissione Elettorale keniota (IEBC) ha comunicato ufficialmente che i risultati definitivi delle votazioni in Kenya verranno annunciati nella giornata di domani. Questo al termine di una giornata di revoche, proteste, minacce di cause civili, accuse di brogli. Tutto nell'ambito di proteste verbali, ma tensione che sale nel nord del Paese. A Kisii i cittadini hanno assediato il palazzo degli scrutini, negli slum di Nairobi c'è malumore, la capitale è ancora semideserta. L'attesa è molta ma mano a mano che passano le ore anche i politici meno importanti si rendono conto che bisogna accettare la sconfitta, forse incalzati dai loro leader. A Malindi la protesta è stata civile, ma alcuni aspiranti parlamentari hanno minacciato di portare il caso delle elezioni amministrative in Corte, spronati anche da alcuni consiglieri comunali trombati. "Bisogna invece accettare serenamente la sconfitta - spiega George Edage, direttore del Malinci Youth For Environment Movement", che era coandidato per il CORD in Consiglio Comunale - sono arrivato secondo tra 14 candidati nella mia circoscrizione, ma non è bastato". A Malindi e nella provincia di Kilifi è stata comunque una vittoria del CORD. Per quanto riguarda la carica di governatore è stato eletto Amason Kingi, ex Manistro della Pesca, come Senatore Steven Madzayo e come parlamentare Daniel Kazungu. 
TEMPO REALE: Da ieri mattina i voti ricevuti dalle singole sezioni via computer sono stati riconteggiati a mano per paura di attacchi di hacker che potessero modificare i risultati. La situazione però non cambia: Alle 14 di oggi con 112 sezioni scrutinate completamente su 291: Uhuru Kenyatta 53,28% - Raila Odinga 39,98%. Ma si andrebbe al ballottaggio del 10 aprile ugualmente, per la legge "anti tribalismo" della nuova costituzione che prevede che per essere eletto al primo turno, un Presidente deve avere almeno il 25% dei consensi in più di metà delle 47 province. Situazione attuale: Kenyatta 19 - Odinga 22.(07/03/2013)

Risultati posticipati, controversie e proteste verbali a Malindi 

Si conosceranno forse questa sera i risultati delle elezioni in Kenya. La commissione elettorale IEBC ha annunciato che in serata dovrebbero essere resi noti tutti i voti della nazione e soprattutto chi sarà il prossimo Presidente della Repubblica Democratica del Kenya, anche se in serata ha rivelato che ci sono dei problemi nello spoglio e le cose potrebbero andare per le lunghe. La seconda notte di scrutini ha lasciato ancora il candidato della coalizione Jubilee, Uhuru Kenyatta, in testa con il 53% delle preferenze, contro il 42% dello sfidante più accreditato, il Primo Ministro Raila Odinga. Quest'ultimo predica calma ai suoi, così come Kenyatta è cauto nel cantare vittoria. Manca più di un terzo dei seggi delle 47 province. A Malindi e nella provincia di Kilifi intanto si contano i voti locali e per il ruolo di Governatore sembra avercela fatta Amason Kingi, ex ministro della Pesca, amico di molti italiani. Per il ruolo di parlamentare malindino, invece, è in vantaggio Daniel Kazungu. TEMPO REALE: SCRUTINI BLOCCATI PER VIA DI DECINE DI PROBLEMATICHE IN DIVERSE PARTI DEL PAESE. A MALINDI SOSPESO L'ANNUNCIO DEFINITIVO DEL VOTO AMMINISTRATIVO, DOPO CHE I PARLAMENTARI ESCLUSI ED ALCUNI CONSIGLIERI COMUNALI HANNO FATTO RICORSO. PER ORA PROTESTE CIVILI. A NORD LA TENSIONE SALE. LA COMMISSIONE POTREBBE CONCENTRARSI SOLO SULLE PRESIDENZIALI E RIMANDARE I VERDETTI DELLE ELEZIONI REGIONALI, PROVINCIALI E COMUNALI. INFINE I VOTI RIGETTAT: POTREBBERO COSTITUIRE UN 6% DI VOTI, QUINDI QUASI 3% A TESTA PER I DUE CANDIDATI PRINCIPALI. SE VENISSERO ANNULLATI (COME SEMBRA) E NON RICONTEGGIATI, KENYATTA RISCHIEREBBE DI NON FARCELA AL PRIMO TURNO.(06/03/2013) 

A metà scrutinio Kenyatta in vantaggio nelle elezioni keniote

Chiusi i seggi elettorali in Kenya, poco dopo le cinque del pomeriggio (le 15 in Italia). Senza alcun incidente, dopo quelli che nella notte hanno provocato quattordici morti, quasi tutti poliziotti, tra la provincia di Mombasa e quella di Kilifi. Dai primi scrutini, alle 20 locali, il vice presidente Uhuru Kenyatta, della coalizione Jubilee, risulta nettamente in vantaggio. Se le cose procedessero di questo tenore, non si andrebbe nemmeno al ballottaggio e lo sfidante Raila Odinga dovrebbe ammettere la sconfitta. Da domani il Paese potrebbe finalmente voltare pagina. Certo, per Kenyatta rimarrà il nodo dell'accusa di Crimini contro l'umanità pendente dal tribunale internazionale dell'Aja.
TEMPO REALE: Ore 22.30: Uhuru Kenyatta (TNA) 678,276 (56.08%); Raila Odinga (ODM) 481,328 (39.82%); Mudavadi (UDF) 30,815 (2.54%); Kiyiapi (RBK) 4,649; Kenneth (Eagle) 6,287 Karua (Narc Kenya) 4,412; Dida (ARC) 2,665; Muite (Safina) 1,334 - Dati di 4025 su 31981 seggi elettorali. 
Ore 20.30: Percentuali: Uhuru Kenyatta 54% - Raila Odinga 38% 
Scrutini ore 20: Uhuru Kenyatta (TNA) 441,708, Raila Odinga (ODM) 296,298, Mudavadi (UDF) 17,506, Kiyiapi (RBK) 3,055, Kenneth (Eagle) 3,831, Karua (Narc Kenya) 2,781, Dida (ARC) 1,541, Muite (Safina) 915
Chiusi tutti i seggi in kenya, senza alcun incidente.
Come era ipotizzabile, i seggi a Malindi (e anche in altre cittadine della costa) non hanno chiuso i battenti alle 17, ma proseguono nella loro attività fino a quando le code di elettori non si estingueranno. Tutte le sedi elettorali sono presidiate da agenti della polizia armati, ma fino ad ora non si è registrato nemmeno uno schiaffone o un pizzicotto.
(05/03/2013) 

Comunità italiana della provincia di Kilifi in attesa

Come ha ribadito il neo Console Onorario di Malindi, Marco Vancini, la situazione a Malindi è tranquilla, le forze dell'Ordine locali hanno dato garanzie di attenzione estrema, soprattutto dopo le scorribande di un gruppo di facinorosi la notte scorsa nel quartiere malindino di Majengo. Problemi che non riguardano noi italiani ma che sono comunque segnale di tensione in città. Per questo motivo e per normali procedure di prassi previste già dall'Ambasciata di Nairobi, il Console stesso, il Comites rappresentato da Roberto Macrì, l'Associazione di Imprenditori della Contea di Kilifi (IAKC) e l'Associazione Italiana Contea di Kilifi, con Malindikenya.net ed altri imprenditori si sono ritrovati per organizzare l'eventuale problematica post elettorale. Sono stati designati i punti di raccolta degli italiani in caso (remoto) di gravi sommosse: Base Spaziale San Marco (Ngomeni), Kola Beach (Mambrui), Ocean Beach e Coral Key (Malindi), Kivulini (Mayungu), Blu Bay e Garoda (Watamu). Ai turisti si raccomanda nelle giornate di martedì e mercoledì di evitare uscite serali e notturne fuori dai quartieri turistico-commerciali.(04/03/2013) 

Oggi le elezioni in Kenya: a Malindi e Watamu tutto tranquillo, a Mombasa e Kilifi meno

Il grande giorno delle elezioni politiche in Kenya è arrivato. C'è indubbiamente attesa su chi la spunterà (probabilmente non al primo turno, ma il 10 aprile dopo il ballottaggio) tra il Primo Ministro Raila Odinga e la sua coalizione CORD, e Uhuru Kenyatta e il Jubilee Team. Ma quel che invece interessa agli italiani di stanza in Kenya e agli operatori turistici in generale, è che le elezioni non abbiano alcuno strascico di violenza, come invece accadde cinque anni fa. Questa volta però l'attenzione del mondo è sul Kenya, i continui appelli di Obama e dell'Onu suonano anche come avvertimenti seri ai leader e possibili fomentatori politici, aiuti internazionali potrebbero essere negati o compromessi, in caso di elezioni non chiare e di conseguenti caos prolungati e non repressi immediatamente. Fatto salvo che a Malindi e dintorni non ci furono problemi e che non ne si ravvisano nemmeno per questa tornata (ma non si sa mai, quindi occhi e orecchie aperti) sarà anche importante ricevere e inviare notizie precise e non distorte come piace fare a certa stampa che ha bisogno del sensazionalismo per vendere copie o pubblicità. Malindikenya.net seguirà scrutini e risultati in tempo reale, e darà aggiornamenti anche attraverso la pagina Facebook (trovate il link in alto a destra). In nottata irruzioni anche in un villaggio nel distretto di Kwale, in costa sud del Kenya. Due morti. Attacchi vili di simpatizzanti del MRC che uccidono loro fratelli, solo per dimostrare di essere contro il voto. La stupidità umana sotto forma di rivalità politiche, prima ancora che razziali o sociali, purtroppo è arrivata anche qui. Intanto il prefetto di Mombasa ha confermato l'arrivo di forze speciali di polizia sulla costa, con posti di blocco in tutte le strade (che poi fondamentalmente sono 2, la Mombasa-Nairobi e la Mariakani-Kilifi) per arrivare sulla costa.
Qualche ora prima dell'apertrura dei seggi, la stazione di polizia di Changamwe, sobborgo di Mombasa, è stata attaccata da uomini armati appartenenti al movimento separatista di Mombasa MRC. Negli scontri sono rimasti uccisi 10 ufficiali di polizia, tra cui un altro dirigente. I capi storici del MRC sono tuttora agli arresti, ma questo non è bastato a far organizzare un attacco. Episodio gravissimo che speriamo rimanga isolato e circoscritto a Mombasa.
Per i turisti e chi ha amici o parenti in partenza o arrivo da Mombasa: La stazione di polizia cittadina non è sul tragitto che fanno i pulmini per venire a Malindi o Watamu. La polizia presidia l'aeroporto e lungo la Mombasa-Malindi non si segnalano incidenti di nessun tipo. Questa notte all'una un branco di giovani facinorosi ha assaltato con panga una delle stazioni elettorali a Chumani, villaggio in provincia di Kilifi. Due poliziotti, un agente del Kenya Wild Life Service e due ufficiali elettorali sono rimasti uccisi. Probabilmente si tratta sempre di affiliati al MRC, movimento separatista della costa. "sono ragazzi muniti di coltelli e senza altre armi - ha detto un testimone che li ha visti fuggire - ma colpiscono da vigliacchi di notte mentre gli agenti dormono e con le luci dell'alba si disperdono". A Malindi e Watamu nella nottata non si sono segnalati incidenti di alcun tipo.(04/03/2013) 

Riparazione strade a Malindi prima delle elezioni

Colpo di coda del Ministero dei Trasporti poco prima delle elezioni: sono state riparate le buche che da mesi affliggevano la strada principale di Malindi, Lamu Road, lungo cui si snoda l'attività turistica della cittadina. Una bella notizia per la viabilità e la sicurezza del traffico a Malindi. Non poche settimane fa una singolare protesta di cittadini locali e residenti stranieri aveva portato all'attenzione della cronaca la situazione diventata insostenibile, con veri e propri crateri che costringevano le automobili a gimcane pericolose. Alle porte della cittadina si erano verificati anche scontri frontali a causa delle buche che si sono formate, in uno di questi avevano perso la vita cinque giovani calciatori di una squadra giovanile di Mambrui. Ora per fortuna la strada è più sicura e il via vai di automobili è meno caotico.(03/03/2013) 

Ufficiale: Marco Vancini nuovo Console italiano a Malindi

La notizia era nell'aria da tempo e malindikenya.net aveva annunciato il cambio della guardia già lo scorso settembre. Ora è ufficiale: Marco Vancini, imprenditore lombardo in Kenya da trent'anni, titolare del Malindi Key Group, è il nuovo Console Onorario Italiano di Malindi. Il passaggio di consegne con il precedente Console, Roberto Macrì, è stato sancito dall'Ambasciatore di Nairobi Paola Imperiale. Macrì lascia per sopraggiunti limiti d'età, secondo le nuove direttive che regolano le attività diplomatiche. E' stato comunque nominato dall'Ambasciata membro del Co.Mi.Tes per Malindi ed insignito per la sua opera ventennale dell'onorificenza di Cavaliere della Stella D'Italia. Da un grande conoscitore della realtà malindina come Macrì a un altro appassionato di Kenya ed esperto di questa atipica colonia di connazionali in continua espansione. Marco Vancini ha sempre avuto un occhio di riguardo alla collettività. E' stato ad esempio l'unico imprenditore di casa nostra ad abbinare ai suoi resort una clinica ospedaliera che oggi è un importante nosocomio non soltanto per turisti e residenti italiani e offre servizi convogliando i migliori medici dalle strutture esterne e avvalendosi di personale specializzato. Come cambierà il consolato: innanzitutto al consueto ufficio per le pratiche di ogni tipo, al Sabaki Center, si affiancherà la Residenza del Consolato Onorario, che fungerà da sede per incontri ufficiali e per appuntamenti che esulano dalla normale attività di assistenza diplomatica. Nei prossimi giorni saranno pubblicati orari e servizi. "Faccio i migliori auguri di buon lavoro a Marco Vancini - è la dichiarazione di Macrì a malindikenya.net - sono felice che sia stato scelto lui nella rosa dei candidati per questo ruolo e sono certo che saprà interpretare in maniera esemplare questo ruolo e soddisfare al meglio le esigenze dei nostri connazionali".(02/03/2013) 

Ricevono una "telefonata" da Dio, si incontrano e girano per il Kenya portando la pace

In Kenya si sa, il telefonino è l'oggetto più utillizzato dalla povera gente. Più delle scarpe e dei materassi su cui dormire. Con i telefonini qui si possono inviare e ricevere soldi, si può parlare anche con i maasai delle riserve sperdute. Ma non è da tutti i giorni ricevere una telefonata che arriva direttamente da Dio. Specialmente se si è in due ad ascoltare lo stesso messaggio, ad almeno cento chilometri di distanza l'uno dall'altro e senza essersi mai conosciuti prima d'ora. E' successo nell'entroterra della costa del Kenya a Samuel Katana, fedele di una chiesa di Magarini, cinquanta chilometri a nord di Malindi, e a Isaac Ndune di Kilifi, cinquanta a sud della più nota località situata sulle rive dell'Oceano Indiano. "L'altra sera, mentre dormivo, mi è arrivata una chiamata - racconta Katana - Era il Signore, l'ho capito subito. Mi ha detto che avrei dovuto mettermi in

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