Editoriali

REPORTAGE

Nairobi, sole, solitudine e speranze dopo l'alluvione

Chi aiuterà la maggioranza dei keniani, che non sono "ultimi"?

13-05-2024 di Freddie del Curatolo

Nel centro e nel nord del Kenya è arrivato il primo weekend di sole e senza pioggia, dopo le violente alluvioni delle scorse settimane che hanno provocato più di 260 vittime ufficiali, con 70 dispersi che ancora mancano all’appello, oltre 200 mila sfollati e 55 mila persone rimaste senza un tetto, che significa che nessuno glielo ricostruirà o gliene fornirà uno nuovo.
Oltre a questo, sono moltissimi i danni ad infrastrutture, i paesi isolati e i danni morali, quelli invisibili ma profondi di chi ha faticato per costruirsi qualcosa che per colpe non sue è andato in pochi attimi in fuga.
I luoghi comuni riguardo all’Africa ci hanno sempre portato a pensare che questa gente non ha nulla e per loro piove sempre sul bagnato, che ormai sono rassegnati alla rassegnazione e che sono “ultimi” che si può solo aiutare a sopravvivere.
Nairobi invece dimostra che non è così: la maggior parte della gente vive sì in condizioni che noi definiremmo di miseria, ma fa parte di una classe media keniota che ogni giorno si sveglia, va a lavorare, manda i figli a scuola e si comporta più o meno come noi occidentali, o come eravamo noi italiani ad esempio negli anni Cinquanta, specialmente al sud. Per queste persone, le alluvioni hanno significato perdere tutto, con la consapevolezza che non c’è uno Stato che pensa a loro e che, paradossalmente, le grandi e piccole organizzazioni non governative, pensano agli “ultimi”, a quelli che non avevano niente da perdere e lo hanno perso e che la coscienza o la “bella figura” impongono di aiutare per primi.
Intanto ora si devono fare anche i conti con le malattie, perché le piogge hanno riportato la malaria sopra la soglia di attenzione e spuntano focolai di colera.
Di questo e di altro, ma anche di speranza, parliamo nel video qui sotto, con il fotoreportage di Leni Frau all’indomani dell’alluvione nella capitale del Kenya.

 

TAGS: alluvioninairobiultimi

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