“Malindi è perfetta per diventare uno degli hub del divertimento e della creatività, della qualità delle proposte con locali di respiro internazionale che esprimono l’italianità ma sanno coinvolgere frequentatori attenti nel riconoscere professionalità e passione. Proprio come avviene in Costa Smeralda”.
Parole scandite come una canzone “trap”, ma le note e il beat che Max Correnti può metterci sopra sono molto meglio, perchè stiamo parlando di uno degli storici deejay e art director dei locali di grido della Sardegna ma soprattutto di un professionista e grande intenditore di generi e stili musicali.
Insomma uno che da sempre la tendenza non la segue, ma la fa.
E’ bastata una vacanza a Malindi, con due serate “a modo suo” nel rinnovato Tangeri Lounge in cui ha trascinato pubblico italiano e keniano, per inserire di diritto la cittadina turistica keniana nel novero delle sue mete invernali del divertimento.
“Un luogo magico dove la presenza italiana è fondamentale – spiega Correnti – perché permette di poter esprimere il meglio della nostra creatività e dell’esperienza nel gestire le serate nei luoghi turistici, coinvolgendo un popolo che scopre adesso le varie tendenze e i tanti generi musicali. Qui al Tangeri Lounge ho iniziato la serata a suon di Battisti e De Andrè, una cosa impensabile altrove ma che fa parte del mio background e cerco sempre di abbinare alla dance di qualità”.
Correnti è tutt’altro che un deejay commerciale, è uno che giù dalla torre di un sound system lancia Despacito e salva i Led Zeppelin, per intenderci, che remixa James Brown e Janis Joplin e lascia perdere la techno.
“Soul, anni Settanta e Ottanta, è quello che amo e che propongo – spiega il re delle notti della Costa Smeralda – nella mia collezione di 14 mila vinili c’è poco spazio per il latino americano o il rap”.
Correnti è rimasto felicemente impressionato dal Kenya e tornerà a fine gennaio per una serie di serate-evento in cui sarà impossibile non mettersi a ballare sui tavoli del Tangeri Lounge, che torna ad essere uno dei ritrovi trendy della destinazione turistica.
“Ho già contatti anche con Nairobi, dove porterò le mie playlist negli ambienti internazionali dei nuovi locali della Capitale frequentati da dirigenti delle Nazioni Unite e delle Multinazionali – spiega il deejay torinese di nascita ma milanese d’adozione – tutta gente che ama divertirsi ed è alla ricerca della qualità, in tutti i campi. Nairobi-Malindi può diventare l’asse, se grazie a professionisti in ogni settore saprà offrire l’eccellenza italiana”.