Altri nove positivi al virus Covid19 portano a 59 i contagiati in Kenya.
La consueta conferenza stampa, stringata e sbrigativa, non è stata tenuta oggi dal Ministro della Salute keniana Mutahi Kagwe, ormai da giorni l’uomo più atteso e popolare del suo Governo e del Paese, ma dal Capo dei Servizi Sanitari nazionali Mercy Mwangangi, che ha confermato il trend degli ultimi giorni.
Il numero delle persone trovate positive al tampone è cresciuto ancora una volta in maniera non esponenziale ma costante.
Ieri erano state otto, oggi una in più.
Dati non ancora preoccupanti se non fosse che i test compiuti sono poco più di mille e duecento, con un incidenza quindi del 5% circa dei sospetti rivelatisi poi portatori del Coronavirus. Ieri sono stati effettuati 264 tamponi di cui appunto nove sono risultati positivi. Sale anche il numero dei dimessi dopo i 14 giorni di quarantena: sono 508.
Intanto sono 1668 i casi di cittadini venuti in contatto con i positivi che sono ricoverati attualmente a Nairobi, mentre altri 1160 sono monitorati esternamente. Tra questi la maggioranza è residente nella Capitale, ma oggi non sono stati forniti dati specifici sui nuovi casi.
Mwangangi ha confermato che le strutture già operative ufficialmente dedicate al Covid19 sono Mbagathi Hospital, che funge da centro principale, con i suoi 120 posti letto attrezzati per i casi più seri, con altrettanti ventilatori e unità di terapia intensiva. Anche il Kenyatta University Hospital, che ha uno spazio creato appositamente da 300 posti letto, è pronto a ricevere l’emergenza.
Come anticipato in mattinata dal Vice Presidente William Ruto, il Governo sta anche individuando scuole e college del Paese che possano trasformare alcuni loro locali in enormi camerate ospedaliere di emergenza, come già accaduto in Cina durante l’esplosione del contagio.
Nel chiedere ai cittadini il rispetto delle regole attivate dal Governo, il Capo degli Uffici Sanitari ha rimandato a domani gli approfondimenti.