Il Canto del Kenya di oggi, venerdì 18 dicembre, è una nenia modulata e sommessa che arriva da uno dei più antichi approdi dell’Oceano Indiano, Mombasa.
Oggi la storica capitale dell’Est Africa, che fu soppiantata dalla Nairobi costruita dagli inglesi perché a metà strada della ferrovia che partiva proprio da Mombasa e arrivava a Kampala, in Uganda, appare come una città decadente ma proprio per questo sta acquistano quel fascino che tutto ciò che nell’era moderna viene bollato come desueto, diventa un segno distintivo.
La Città Vecchia di Mombasa è da vedere per questo motivo e, a differenza di qualche anno fa, per questioni di sicurezza, occorre farlo con una guida.
Sono ragazzi preparati, pronti a raccontare la storia di una città isola in cui islamici e popolazione locale convivevano con i propri ruoli e i propri benefici, prima dell’arrivo del cristianesimo. In questi giorni le istituzioni turistiche hanno deciso di attrarre i turtisti in uno dei simboli di Mombasa, Fort Jesus progettato dall’architetto italiano Giovan Battista Cairati.
Nel fine settimana, durante le vacanze, il forte simbolo delle battaglie tra i portoghesi e gli arabi della costa, sarà illuminato.
Sui muri della rocca appariranno le sagome di persone che hanno avuto a che fare con la storia di Mombasa e del Kenya e fuochi artificiali sottolineeranno il tutto. Luci e scenografie potrebbero cambiare la percezione di tanti turisti che arriveranno sulla costa, rispetto ai propri simili.
Uno spettacolo da vedere dal vivo, senza il bisogno necessario di una app. Basta ascoltare un canto antico.