Il Kenya è tra i primi paesi del mondo in cui gli italiani desideravano tornare subito dopo la fine delle restrizioni della pandemia, ma sono tanti anche i nostri connazionali che vorrebbero visitarlo per la prima volta e, chissà, pensare di trasferircisi.
Le preferenze sono state raccolte nelle prime due settimane di marzo dai principali siti online di prenotazioni e di ricerca per viaggi.
La coda d’estate sulla costa keniana e il corrispondente prolungamento delle basse temperature in Italia ha sicuramente contribuito a posizionare il Kenya ben sopra altre destinazioni europee e in relazione a questo le capitali degli stati occidentali, solitamente mete molto ambite dai nostri connazionali, sono arrivate a perdere fino al 70% dei turisti rispetto a tre anni fa (a marzo del 2020 era già quasi tutto bloccato9:
Nella speciale graduatoria delle destinazioni calde e tropicali, per la prima volta da tanti anni il Kenya sopravanza anche Zanzibar, sia per il fatto che i cosiddetti “repeaters” non vedevano l’ora di tornare, sia perché il Kenya è notoriamente meglio raggiungibile da voli di linea rispetto all’isola tanzaniana, il cui turismo dipende quasi esclusivamente dai voli charter.
Voli charter che stanno riprendendo lentamente le tratte su Santo Domingo, che già si era preparata a riaprire i corridoi covid free, ma che non tira in questo periodo quanto il Kenya. Così come la Thailandia, la cui programmazione è ripartita proprio in questi giorni.
Tuttavia l’Asia, considerata sempre un possibile focolaio di ritorno per altre varianti del Covid-19, non esalta gli italiani che vogliono tornare a viaggiare.
Anche a noi di Malindikenya.net arrivano molte richieste, alla mail e nelle caselle messenger degli spazi social come il gruppo “Italiani in Kenya” e la pagina “Malindikenya.net” di Facebook, di chi vuole finalmente venire a vedere un luogo dei sogni, chiedendo lumi sull’eventuale possibilità di trasferirsi.
Vedremo nelle prossime settimane se questo trend benaugurante sarà confermato. L’interesse per le vacanze di Pasqua è alto, ma il timore del peggioramento della situazione in Europa è tangibile e preoccupa. C’è anche l’ansia per il futuro dell’economia e alcune prenotazioni sono già state cancellate. Il resto sicuramente avverrà last minute.