NEWS
24-04-2015 di redazione
Se è vero che la paura fa 90, ormai siamo a 91 e stiamo rasentando il cento per cento del ridicolo.
Gli avvisi dei Ministeri degli Esteri europei che continuano a sconsigliare il Kenya e si ritrovano con i guai in casa o alle porte (vedi Francia e Tunisia), sono sempre meno attendibili.
Intendiamoci, il pericolo attentati in questo periodo esiste in tutto il mondo, tra emuli ed esaltati aizzati da media e campagne d'odio generali.
Ma dire che il Kenya è più a rischio di Egitto, Marocco o Thailandia, è quantomeno tendenzioso, ormai chiunque abbia un minimo di senno lo ha capito.
A confermare questo andazzo grottesco, ci si mette anche il Governo Britannico che da tempo ha messo una sorta di veto ai propri connazionali sulla costa del Kenya, tanto che il suo Ambasciatore a Nairobi, Christian Turner, ha ammesso di non poter frequentare Watamu, che pure adora, proprio per non andare contro i suoi superiori. Ora però la "Farnesina" di Londra se ne esce con un comunicato pre-Pasquale che sembra scritto ad uso e consumo dei propri cittadini, per salvare il business britannico. Nella nota (confermata dalla mappa che pubblichiamo qui) si legge che la costa keniota è sì a rischio attentati terroristici, ma solo da Lamu a Tiwi, ovvero 15 km da Mombasa. Mentre a Diani, che dista solo 10 km da Tiwi, non c'è pericolo. Verrebbe da ridere, ma la nota è autentica e si suppone che qualcuno la debba trovare credibile. Cioè? Mi volete dire che gli efficentissimi Servizi Segreti di Sua Maestà sanno cose che noi umani ignoriamo? Come mai i terroristi islamici legati ad Al Shabaab non potrebbero spingersi oltre Tiwi? Cosa c'è a Diani che impedirebbe loro di piazzare una bomba o fare irruzione in un supermercato? Perché Malindi sì e Diani no? Viene davvero da pensare che non sappiamo ancora nulla della minaccia del terrorismo in Kenya. Piani così ben strutturati da prevedere operazioni che escludono alcune località a vantaggio di altre. E che coincidenza, l'unica cittadina turistica della costa del Kenya che non è a rischio attentati è proprio quella che vanta la maggior parte di attività britanniche e dove i tour operator, specialmente per Pasqua, hanno posti letto da vendere negli hotel e nei resort. Sta ai lettori valutare. Di certo noi italiani non riterremmo credibile un comunicato del nostro Ministero degli Esteri, in cui si annuncia che il Kenya è pericoloso fatta eccezione per Malindi e Watamu. Sicuramente lo considereremmo un gentilissimo omaggio, ma come si fa a credere a un comunicato in cui, magari, si parla di pericolo a Kilifi o a Mambrui, mentre Malindi viene considerata "terra franca"? Intanto, come confermano i dati dell'Associazione MWTA, grazie a questo comunicato assurdo, ci sono state 1500 cancellazioni per Pasqua su Malindi e Watamu.
Bisognerebbe spiegare a chi ha annullato le sue vacanze in questi luoghi splendidi, che sono vittime di interessi e strategie che poco hanno a che fare con il loro svago e la loro voglia di viaggiare e conoscere. Quel che possiamo dire invece ai politici d'Oltremanica è: suvvia, cerchiamo di essere seri, soprattutto quando ad andarci di mezzo non ci sono solo albergatori, ristoratori e operatori di safari, servizi marini e shopping, ma un'intera popolazione costiera che vive al limite della decenza, sfama i propri figli e sogna un futuro migliore grazie al turismo portato dagli europei. Sciacalli dei ministeri, propinatori di terrore preconfezionato, pensate ai problemi che avete creato a casa vostra, e lasciateci lavorare insieme ai nostri amici keniani.
Apprezzi il nostro lavoro quotidiano di informazione e promozione del Kenya? Malindikenya.net offre questo servizio da 16 anni, con il supporto di sponsor e donazioni, abbinando scritti e video alla diffusione sui social e ad una sorta di “ufficio informazioni” online, oltre ad affiancarsi ad attività sociali ed istituzionali in loco.
Di questi tempi non è facile per noi continuare a gestire la nostra attività, garantendo continuità e professionalità unite a disponibilità e presenza sul campo.
TI CHIEDIAMO QUINDI DI CONTRIBUIRE CON UNA DONAZIONE PER NON COSTRINGERCI A CHIUDERE. TROVI TUTTE LE INFORMAZIONI SU COME AIUTARCI A QUESTO LINK:
GRAZIE
ASANTE SANA!!!
Diani è stato il primo luogo di villeggiatura degli inglesi all’inizio del Novecento. Marittimi e avventurieri, coloni e commercianti, scoprivano la natura e il mare a soli 25 chilometri da Mombasa, dove lavoravano e progettavano il loro East Africa, unendo...
NEWS
di redazione
Suggestivo, di supporto al turismo e salvifico per il traffico di Mombasa, ancorché difficile da realizzare.
Il progetto di una ferrovia che unisca le cittadine turistiche di Diani e Malindi esiste e fa parte del primo manifesto elettorale, nella sezione...
NEWS
di redazione
Mezza Nairobi si è trasferita sulla costa keniana per le vacanze di Natale e di fine anno, unitamente a qualche migliaio di turisti europei, soprattutto italiani ed inglesi. Per questo...
EVENTI
di redazione
Un torneo di Kitesurf di rilevanza nazionale per sostenere la protezione delle tartarughe...
NEWS
di redazione
Non è un bel periodo per le linee aeree low-cost internazionali.
Il fallimento della britannica Monarch Airlines, con effetti immediati sulle tratte in 34 paesi del mondo dagli scali inglesi, ha coinvolto in parte anche il Kenya.
Infatti il tour...
TURISMO
di redazione
Torna a sorridere il mercato vacanziero sulla costa keniana, soprattutto per quanto riguarda inglesi e tedeschi, e la Condor aggiunge un charter in più da Monaco di Baviera, dopo quello da Francoforte e Dusseldorf.
Tolti i veti, ricevute assicurazioni dalle...
EVENTI
di redazione
E’ stata una due giorni emozionante, non solo per lo spettacolo di trenta sportivi che hanno riempito il mare...
AMBIENTE
di redazione
Sono già 17 gli hotel e resort della costa keniana ad aver messo al bando le bottiglie di plastica e le cannucce per le bibite.
La decisione è...
MOSTRA E AMBIENTE
di redazione
Arte per la sostenibilità e la sensibilizzazione sul riciclo a...
NEWS
di redazione
Un deciso stop alla costruzione di Palm Exotjca, l’ambizioso grattacielo di ...
NEWS
di redazione
Si chiama "Pizza O" la catena di pizzerie e gastronomia italiana più importante del Kenya, ed è italiana.
Già attiva con cinque locali, punti vendita d'asporto e con coperti, la catena di ristoranti e take away è nata sotto l'egida...
UTIMORA
di redazione
Una collisione in volo tra due aerei appena decollati dall’aeroporto Wilson di Nairobi, ha provocato...
TURISMO
di redazione
Dopo due anni di crisi del settore turistico, dovuta soprattutto alle paure e alle campagne mediatiche conseguenti all'attentato terroristico all'Università di Garissa dell'aprile 2015, il Kenya torna ad essere considerata una delle mete top per il turismo mondiale.
NEWS
di redazione
La stagione turistica del Kenya ha subito da questo mese suo malgrado un brusco stop e ora il Kenya inizia a...
NEWS
di redazione
Già qualche settimana fa avevamo segnalato la questione del dragaggio delle rive dell'oceano a Tiwi e Diani, trenta...
AMBIENTE
di Freddie del Curatolo
Lo sapevate che la tartaruga, come l’uomo, si riconosce perché ha un volto che...