Tra i cento personaggi più influenti del 2024, nella classifica stilata ogni anno dalla rivista americana Time, per la prima volta appaiono contemporaneamente due kenioti: il presidente della Repubblica, William Ruto, e l’imprenditore del sociale Kennedy Odede.
Se per il leader keniano si tratta di un riconoscimento dovuto all’abilità con cui è riuscito a far puntare i riflettori sul suo paese, a partire dall’eco delle conferenze sull’ambiente di Nairobi e dalla spinta decisiva per l’ingresso dell’Unione Africana nel G20, per Odede, ex bambino di strada dello slum di Kibebe che ha messo in piedi una delle più importanti organizzazioni di solidarietà dell’Africa, si tratta di una sorta di consacrazione per il lavoro svolto.
Ecco la motivazione che ha portato Ruto nel gotha dei personaggi dell’anno scelti da Time, nei quali si trova tra l’altro anche la nostra presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.


“Il Presidente keniota William Ruto è emerso come voce chiave delle ambizioni climatiche dell'Africa, ospitando lo scorso settembre a Nairobi un vertice che ha richiamato leader da tutto il mondo. L'evento si è concluso con un accordo unanime da parte dei Paesi africani presenti per una rapida espansione delle energie rinnovabili nel prossimo decennio, con l'aiuto di 23 miliardi di dollari di promesse per catalizzare gli obiettivi climatici del continente. Ha fatto scalpore anche il suo appello affinché i finanziatori alleggeriscano l'onere del debito di alcuni Paesi africani, aprendo così la strada alla spesa per le soluzioni climatiche. Ma il nuovo protagonismo di Ruto sul palcoscenico internazionale arriva in mezzo a sfide significative in Kenya, tra cui le proteste dell'estate scorsa contro l'aumento del costo della vita e l'aumento della tassa sul gas di cui Ruto è stato promotore, e le manifestazioni di gennaio contro le accuse di interferenze giudiziarie. Per continuare a fare progressi all'estero, Ruto dovrà gestire anche le sfide in patria”.


Su Odede, per giustificare la motivazione dell’inserimento tra le 100 persone più influenti del 2024, si è mossa l’attrice ed attivista Salma Hayek.
“Kennedy è la prova vivente che gli individui possono condurre se stessi e le loro comunità fuori dalla povertà. Il suo background - un rifugiato cresciuto senza istruzione formale a Kibera, una delle più grandi baraccopoli del Kenya - gli permette di comprendere a fondo la sua comunità e altre simili. Il suo lavoro gli ha fatto guadagnare la fiducia e l'ammirazione di tutti coloro che lo circondano. Kennedy trova soluzioni ingegnose: scuole per le ragazze più vulnerabili, programmi di formazione per uomini per combattere la violenza domestica, case sicure per i sopravvissuti, biblioteche comunitarie, programmi di occupazione, chioschi innovativi per l'acqua pulita, una banca cooperativa comunitaria. Non c'è sfida che non accetti. È una forza inarrestabile per la giustizia. Questo sogno di speranza, iniziato più di 20 anni fa nella sua casa di Kibera, ha raggiunto più di 3 milioni di kenioti e sta rapidamente diventando un progetto che un giorno, si spera, raggiungerà il mondo intero: un movimento per il cambiamento guidato dalla gente stessa”.

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