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ISTRUZIONE

Scuola Kenya, giudice blocca pagamenti online

Accolto ricorso contro il passaggio a eCitizen

09-02-2024 di redazione

L'Alta Corte ha temporaneamente sospeso la recente direttiva del governo che imporrebbe ai genitori e ai tutori di alunni delle scuole statali, di pagare le tasse scolastiche esclusivamente attraverso la piattaforma online e-Citizen.

LEGGI QUI L’ARTICOLO SULLA DIRETTIVA DEL GOVERNO

Il giudice della corte di Milimani a Nairobi, Chacha Mwita, ha emesso l'ordinanza cautelare a seguito di una petizione presentata da un medico di Nakuru, che denuncia problemi di accessibilità e di trasparenza, che sono stati accolti dal giudice. "Con la presente si emette un'ordinanza cautelare provvisoria che sospende la circolare o lettera del Segretario Principale (Belio R Kipsang) del Ministero dell'Istruzione datata 31 gennaio 2024, che richiede ai genitori/tutori e agli studenti di pagare le tasse e qualsiasi altro tributo per tutte le istituzioni scolastiche governative attraverso la piattaforma e-citizen o qualsiasi altra piattaforma digitale fino al 13 febbraio 2024, quando il tribunale emetterà ulteriori direttive in merito a questa petizione", ha stabilito il giudice.

La decisione, annunciata dal viceministro dell’Istruzione, Belio Kipsang, è stata studiata nell’ottica del governo di riunire tutti i pagamenti che confluiscono nelle casse dello Stato, in una sola piattaforma con un unico numero di “paybill”, 222222. Il trasferimento di competenze digitali è già avvenuto con l’ingresso ai parchi nazionali, con i servizi relativi alle patenti e con quelli dell’ufficio delle imposte. L’intento è nobile, quello di fermare la dispersione dei fondi e la dilagante corruzione negli uffici delle varie istituzioni.
Nel caso della scuola, come abbiamo già avuto modo di spiegare, il processo però è sicuramente più complicato, in quanto coinvolge comunità e famiglie che non sempre possono accedere ad internet e che non possono permettersi uno smartphone. Per questo, il ministero aveva annunciato che le scuole avrebbero potuto mettersi a disposizione dei genitori, ma qui evidentemente entrerebbero in gioco le questioni di “trasparenza”.

TAGS: scuolaistruzioneeducazionepagamentiecitizen

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