Una tragica fatalità sulla sempre più fatale strada statale Nairobi-Mombasa, quella che qui chiamano “autostrada” ma che a parte l’imbocco delle due principali città del Kenya, ha due sole corsie di marcia.

E anche se recentemente è stata allargata, c’è poco da fare quando un autoarticolato si ribalta e il suo rimorchio diventa una palla da bowling impazzita che trasforma in birillo il malcapitato mezzo che sta procedendo nella direzione opposta.

Se aggiungiamo che l’autostrada in Kenya è quel posto in cui possono attraversare animali di ogni tipo, da elefanti a giraffe, cammelli fino a semplici mucche e capre, e che quasi nessuno rispetti i limiti di velocità, si capisce come mai dall’inizio dell’anno si stia già sfiorando quota 2000 morti in un paese che non ha ancora flussi di traffico a livello dei paesi occidentali.

Così è successo ieri, la teoria si è trasformata in drammatica cronaca e l’incidente è costato la vita a tre turisti belgi, un genitore e due figli di 10 e 17 anni, ed all’autista del pulmino che li portava in safari. La polizia del villaggio di Samburu, tra Mariakani e Voi, sulla via dei due parchi nazionali dello Tsavo Est e Ovest, ha confermato la dinamica dell’incidente.

Il rimorchio, diretto a Nairobi da Mombasa, è scontrato frontalmente con il furgone. Come riporta il quotidiano Daily Nation, il Tir avrebbe cercato di evitare una mucca che attraversava la strada e avrebbe perso il controllo del mezzo, il cui rimorchio, ribaltandosi, avrebbe centrato in pieno il pulmino con i turisti.
Sullo stesso tratto di strada, la scorsa settimana in un frontale tra un bus e un camion sono decedute 21 persone. Il Governo del Kenya ha annunciato l’appalto ad un’azienda coreana per la costruzione dell’autostrada a pagamento che unirà la capitale con il primo porto del paese.

Quello potrà essere l’inizio di un’era in cui leggeremo meno notizie come questa.