Amici dello Tsavo

AMICI DELLO TSAVO

Amici dello Tsavo, lezione su Kenya e Savana

Alunni varesini incantati dai racconti dal Continente Nero

02-06-2016 di redazione

Il Kenya portato in una scuola italiana dagli "Amici dello Tsavo". 
E’ stata una lezione di quasi due ore , ascoltata con interesse e passione dai ragazzi della Scuola Media Enrico Fermi di Fagnano Olona, in provincia di Varese.
Accompagnati da abbondante proiezione di fotografie, abbiamo raccontato la “nostra” Africa, quella che sfugge ai libri di testo.
Il corpo docente con questa iniziativa ha voluto inserire un approfondimento sia alla materia di geografia, ma soprattutto rendere omaggio al Kenya . 
Brusìo e atmosfera rilassata nell’Aula Magna. Un grande cartellone, preparato con cura da un alunno, ci accoglie in bella mostra : per lui l’Africa è un collage di foto di animali della savana, del Kilimanjaro, dei mitici Masai. 
Vogliono sapere chi siamo, come viviamo in Kenya, come si diventa ranger ma soprattutto vogliono sapere del rogo di Nairobi : proprio la sera precedente Striscia la Notizia ha mandato in onda il servizio di Edoardo Stoppa sull’evento. 
L’onda mediatica , oltre ad aver fatto il giro del mondo, è ancora viva : tante le domande interessanti .
Ed ecco scorrere le foto, una dopo l’altra con il loro carico di emozioni : difendere la natura, proteggere gli animali, combattere i bracconieri, sono solo alcuni dei messaggi che i ragazzi hanno condiviso con sensibile partecipazione.
E non potevamo non raccontare quanto magnifici e unici siano gli elefanti con la loro intelligenza, quanto siano importanti per l’intero universo ma anche per il turismo in Kenya. Senza turismo non c’è lavoro per molti kenyani e questo vuol dire povertà nei villaggi, bambini che non possono più andare a scuola, scarsità di cibo per intere famiglie.
Mentre parliamo sentiamo l’empatia e l’interesse dei ragazzi che rimangono particolarmente colpiti dalla foto di un elefante morto al quale sono state tolte , in modo devastante, le zanne dai bracconieri. 
Si alza una mano dal pubblico e Daniel , un ragazzo di terza media ci chiede: “Voi ci avete detto che le zanne dell’elefante crescono per tutta la vita e anche senza zanne l’elefante sopravvive. Perchè allora i bracconieri anzichè uccidere un elefante non lo addormentano per togliere le zanne, lasciandolo così vivo?” Disarmante ! Questo ragazzo ha con il suo pensiero trovato un compromesso per accontentare tutti. Ma il commercio di avorio è severamente proibito e nessuno deve uccidere o "addormentare” un elefante per le zanne, si va in prigione !
Dal fondo della sala un’ altra mano si alza per chiedere se noi in Kenya abitiamo in una capanna con il tetto di paglia ! Cosa mangiamo, se abbiamo la luce, l’acqua e come sopravvivono nei villaggi. E’ ora di raccontare come si vive in villaggio, paragonando la loro vita da adolescenti “ civilizzati” con una giornata tipo di una famiglia che vive nell’entroterra . 
La nostra “ lezione” in breve giunge al termine e vorremo ancora parlare per ore: l’incontro è piaciuto e ci ritroveremo a ottobre per una seconda lezione.
Ma prima di lasciare l’aula regaliamo ai ragazzi un ultimo pensiero che sarà oggetto di ulteriore approfondimento con i professori : “ Immaginate un luogo in cui il cielo non vi sovrasta, vi attraversa. L’aria non si respira, si assapora.....”
Uno splendido monologo di Freddie del Curatolo per definire il mal d’Africa : l’emozione dei ragazzi si traduce in un applauso fragoroso e tutti si alzano in piedi visibilmente commossi. Arrivederci ragazzi al prossimo appuntamento!

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