RICETTE LOCALI
31-03-2024 di Leni Frau
In swahili si chiamano “ndengu”, in italiano “fagioli verdi indiani” o fagioli mungo, dall’indiano “Moong Daal”. Il nome latino della pianta è “Vigna radiata” ed è una leguminosa.
Nei mercati kenioti questi semi si trovano anche in baccello o già sgranati, in grandi sacchi ai piedi delle bancarelle o fuori dai negozietti che vendono cereali e granaglie.
Esistono molte ricette locali per preparare gli ndengu stufati, ma la più gustosa è quella che prevede spezie orientali e qualche piccolo segreto che la comunità asiatica presente in Kenya da più di un secolo si è tramandata di generazione in generazione.
Ecco la ricetta che abbiamo imparato da loro (ingredienti per 4 persone):
Procurasi 250 grammi circa di ndengu e metterli in ammollo in acqua per qualche ora.
Scaldare poco meno di un litro di acqua in una pentola, aggiungere gli ndengu e coprire con un coperchio.
Da quando l’acqua bolle, farli andare una ventina di minuti a fuoco lento.
Preparare un trito di cipolla, ginger e aglio. Aggiungere una spolverata di pepe, sale e qualche goccia di limone. Creare una sorta di pasta.
Tagliare 4 pomodori a cubetti.
Finita la cottura degli ndengu, scolare e conservare un po’ d’acqua di cottura.
Far scaldare dell’olio in una grande padella, aggiungere la pasta di cipolla, aglio e ginger e far soffriggere.
Aggiungere i pomodori e fare andare per 5 minuti.
Aggiungere due mestoli di acqua di cottura e stemperare dentro un cucchiaio di paprika, un cucchiaino di cumino in polvere ed uno di curcuma. A discrezione si possono aggiungere anche chiodi di garofano o una stecca di cannella.
Dopo altri 5 minuti aggiungere gli ndengu e cuocere per ulteriori 10 minuti.
Se necessario, aggiungere altra acqua.
Al momento della presentazione, potete guarnire con coriandolo (in Kenya è la modalità più utilizzata) o prezzemolo.
Lo stufato di “moong daal” può diventare un piatto unico, se servito con riso basmati cotto in precedenza e lasciato in frigo (così si eliminano amidi e carboidrati) e poi scaldato in forno con mantecatura a piacere di burro, olio, yogurt o latte di cocco. Si può anche servire con chapati o con i naan indiani.
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