Yoga in savana, sta crescendo la nuova moda dei viaggiatori che vogliono abbinare il benessere con il piacere avventuroso della natura selvaggia. Sì sa che lo yoga all’aperto aggiunge ai suoi obbiettivi (migliorare la forma fisica, ridurre lo stress e aumentare la chiarezza mentale) il contatto con un’entità più grande, la consapevolezza dello spazio e del tempo.
Quale miglior luogo nel mondo che il Kenya per praticare questa disciplina ormai entrata nelle abitudini quotidiane di milioni di persone, con il fascino dei paradisi incontaminati, osservando gli animali nel loro habitat naturale?
Non sono solo i paesaggi, le distese a perdita d’occhio, i colori tenui e la profondità del cielo con i tramonti avvolgenti e le straordinarie albe a favorire il naturale relax che dà lo yoga, ma anche la presenza degli stessi animali che, con la loro fisicità e le mosse aggraziate ed ancestrali, favoriscono il contatto diretto con la Natura e con il nostro corpo. Essere consapevoli della fauna selvatica della zona aggiunge un elemento di eccitazione alla pratica rilassante, l’incontro con animali come elefanti, che fanno dei loro movimenti lentissimi e inesorabili il loro stile di vita, o come le giraffe con la loro eleganza e le movenze che sembrano studiate, rendono l’esperienza yoga unica.
Ma c’è da considerare anche l’aspetto del silenzio della savana e dei suoi suoni: erbe fruscianti, cinguettii di uccelli, richiami di animali lontani, favoriscono la consapevolezza, consentendo ai praticanti di essere pienamente presenti nel momento.
Inoltre l’integrazione dei movimenti e dei ritmi tradizionali africani nello yoga può arricchire la pratica, creando una fusione di stili che riguarda sia lo yoga sia le culture locali.
Per questo alcuni lodge e campi nei parchi e nelle riserve keniane hanno coinvolto le comunità locali, in sedute che favoriscono anche lo scambio culturale, il rispetto reciproco e la maggiore comprensione delle tradizioni africane, che per molti versi hanno punti in comune con la ricerca dell’uomo occidentale di una dimensione più spirituale, regolare e naturale dell’esistenza.
Sono già molti i tour operator che offrono ritiri di yoga nella savana, combinando le pratiche quotidiane con safari, meditazione ed attività di conservazione o di interazione con le comunità locali, offrendo un'esperienza olistica.
“In Kenya fa parte delle richieste in crescita – ammettono dal tour operator italiano Mondo Overland Travel – anche noi ne riceviamo e ci siamo organizzati con un maestro yoga, pronto a partire con gruppi di clienti che richiedono questa opzione abbinata a safari esclusivi. E’ sicuramente una di quelle esperienze che possono completare una vacanza in Kenya”.