Cosa vuoi che sia uno spinello, specialmente in vacanza. Questo possono pensare molti turisti che arrivano nel paese del sole, della natura e dell'allegra anarchia. Niente di più sbagliato e rischioso, specie in questo periodo in cui si è inasprita la lotta senza quartiere alla droga, particolarmente nella contea di Kilifi.
Sono numerosi i sequestri di stupefacenti nelle ultime settimane a Malindi, Watamu, Mwtapa e Kilifi con un rogo molto più che simbolico nei giorni scorsi presso il Kenya Medical Research Centre (Kemri) di Kilifi, ordinato dalla corte di Malindi. Sono stati bruciati chili di marijuana e di eroina per un valore complessivo di circa 180 mila euro. 

“Abbiamo deciso di portarli al centro KEMRI perché dispone di un inceneritore in grado di distruggere grandi quantità di droga senza inquinare l'ambiente, come consigliato dall'Autorità nazionale per la gestione dell'ambiente” ha dichiarato il magistrato di Malindi che ha seguito l’operazione.
Bruciare la droga è il metodo più sicuro per evitare che torni in circolazione, perché spesso i sequestri si concludono con “misteriose” sparizioni dai depositi della polizia.

E’ importante ricordare che la legge sul possesso di droga in Kenya è molto severa: basta anche solo essere trovati con uno spinello e si rischiano 10 anni di galera, perché in Kenya non viene contemplata come in Italia la “modica quantità” e non si fa differenza tra uso personale e potenziale spaccio.
Questo a beneficio dei turisti e di chi, tra le lusinghe della vacanza in un luogo esotico dove l’impressione può essere quella di un’allegra anarchia in cui tutto o quasi è permesso, pensano di poter fare tutto quello che altrove è impossibile.

La prima regola è quella di essere ancora più ligi e attenti che nel proprio paese, la seconda è quella di frequentare meno possibile ambienti in cui bazzicano persone che, per il tipo di vita e di abitudini, possono diventare pericolose sotto tanti punti di vista. Uno spacciatore, ad esempio, non solo è una persona poco raccomandabile, ma è anche un probabile informatore della polizia.
Finire in cella in Africa per una vacanza "fatta", non è mai una bella esperienza e non è neanche piacevole avere persone a libro paga per passarla liscia. Anche perché prima o poi la posta aumenta e il gioco finisce.