Il Kenya è stato classificato tra i paesi mondiali che hanno recuperato più velocemente posizioni negli introiti provenienti dal turismo dopo il blocco pandemico.
Il sito di Dubai “Gulf News” ha raccolto i dati di organi di informazione specializzati e ha posto il Kenya nella Top 20 internazionale, insieme a destinazioni come Spagna, Maldive, Emirati Arabi Uniti, Georgia, Hong Kong, Thailandia, Sud-Est asiatico, Arabia Saudita, Balcani, Svizzera, Armenia e Messico.
Molto, secondo i dati trasmessi dall’Istituto di Ricerca sul Turismo (TRI) è dovuto all’ingresso di visitatori dagli Stati Uniti, che nel 2022 in Kenya sono stati 209-360, contribuendo in maniera significativa ad iniettare dollari sul mercato nazionale e ad aumentare i guadagni, dato che quello americano è notoriamente un turismo di alto livello e dedito principalmente ai safari.
Anche l’Inghilterra come la Germania hanno fatto la loro parte, insieme alle vicine nazioni africane, mentre l’Italia, seppur in ripresa come “esportazione” di viaggiatori, non è ancora rientrata nella top 10.
Gulf News, parlando del Kenya, specifica che molte delle vacanze effettuate nel 2022 verso Nairobi e Mombasa, come porti d’arrivo, sono state “revenge trip”, ovvero viaggi riprogrammati dopo che nel 2020 e 2021 la situazione sanitaria globale aveva costretto migliaia di turisti a rivedere i loro piani.
Questo significa, per chi non lo sapesse già, che del Kenya non ci si dimentica e che per molti il sogno di una vacanza nel paese africano, nel momento in cui non si può effettuare per vari motivi, è solo rimandato.
Il TRI ha quantificato in un milione e mezzo di visitatori i numeri dello scorso anno, con un guadagno totale di circa 2 miliardi e mezzo di dollari, contro 1,2 miliardi del 2021 quando i turisti erano stati 870 mila.
C’è da calcolare che, secondo i dati dell’ente, solo il 36,6% dei visitatori sono entrati per “vacanze di piacere”, mentre il 27,8% sono arrivati in visita da amici e parenti (sia da altre nazioni africane, sia kenioti di nascita o origine, con passaporto straniero), con altro 27,2% che sono stati viaggiatori d’affari, per conferenze e volontariato.