L’alta stagione turistica è appena terminata, ed è già partito l’assalto alla prossima, con le solite conseguenze che fanno sfregare le mani ai keniani e a chi lavora nel turismo, e innervosiscono i viaggiatori. Sui terminali delle agenzie online e sui siti delle compagnie aeree, i prezzi dei voli sono già schizzati, se non alle stelle, al cielo basso africano, ma la tendenza ovviamente è a salire.
Per questo gli “aficionados” ormai rodati, i “malati d’Africa” e chi ama programmare le vacanze in anticipo senza lasciare nulla al caso, hanno già prenotato non solo i biglietti, ma anche alloggi e safari addirittura per gennaio e febbraio 2025.


Purtroppo, come abbiamo illustrato nell’ultimo aggiornamento, non vi saranno nuovi voli né inserimenti di nuove compagnie aeree, per volontà del governo keniota che cerca di valorizzare la sua compagnia di bandiera Kenya Airways che comunque non arriva dappertutto e soprattutto, cosa incredibile, non vola direttamente su Mombasa per quanto riguarda le tratte internazionali.
Da giugno Lufthansa e la sua compagnia di charter, Eurowings, intensificheranno i voli settimanali per Mombasa, ma anche in quel caso si tratta, per gli italiani, di recarsi prima in Germania ed i prezzi non sono così convenienti.
Resta sempre l’ipotesi Nairobi-Malindi, per chi soggiornerà sulla costa nord, tra Watamu, Malindi e Mambrui. Con gli intrecci di coincidenze e le inevitabili attese, se non addirittura il pernottamento (altre spese).


Eppure, la cosa fantastica, è che il Kenya attrae sempre e sempre di più: secondo il ministero del Turismo, che ha rilasciato i dati del 2023 con l’aumento del 40% rispetto all’anno precedente, nel 2024 ci sarà il record di sempre, con una proiezione di 2 milioni e 200 mila turisti stranieri nel paese. Se i safari in savana e gli americani continuano a fare la parte del leone, tra i Big 5 (per rimanere in tema) torna a rivedersi l’Italia. Segno che c’è chi, potendo muoversi per tempo, riesce ancora a trovare buone occasioni e che alla fine, tolto il costo del biglietto, chi sa accontentarsi ed aspettarsi un po’ di sana avventura, arriverà. Con la sempre bella notizia che i giovani si appassionano alle tante attrazioni, possibilità e sfumature del Kenya: all’aumento generale dei turisti occidentali, fa riscontro quello di soggiorni in regioni e località che una volta erano conosciute e frequentate da pochi “cultori”, come ad esempio Nanyuki, alle pendici del Monte Kenya, sempre più popolare per gli appassionati di alpinismo, il Lago Vittoria (anche come tappa verso le foreste dell’Uganda per vedere i gorilla) e le alture di Eldoret, nelle terre e nei paesaggi mozzafiato dei grandi maratoneti. Sarà un Kenya da vivere, nella seconda parte del 2024, e da prenotare al più presto!