L’ananas dell’entroterra della costa nord del Kenya, e precisamente la qualità “cayenne” della sottocontea di Magarini nella Kilifi County, è stato giudicato il più dolce e buono di tutta l’Africa ed è sicuramente tra i migliori del mondo, secondo alcuni siti specializzati.
Nonostante la grave siccità e i cambi climatici a cui è sottoposto, il Kenya tra i principali Paesi tropicali che riforniscono il mondo del particolare e popolarissimo frutto tropicale. È in competizione con i Paesi dell'Asia-Pacifico come le Filippine, il subcontinente indiano, l'America centrale e il sud-est asiatico per la crescita dell’ananas. In totale, le ottantadue nazioni che coltivano ananas coprono oltre due milioni di acri di terreni per la sua coltivazione. Secondo il sito “biovision” l'ananas è secondo solo alla banana come prodotto più esportato al mondo. Ciò è dovuto in parte alle sue varietà, che si calcola siano almeno 600. La varietà principale in Kenya è la Smooth Cayenne, che rappresenta 8 ananas su 10 prodotti nel Paese. Non solo nella zona di Magarini e Marafa, dove è anche presente una coltivazione della Delmonte, ma a Thika, a nord di Nairobi, che da sempre è considerata la “mecca” dell’ananas. La zona di Malindi, in ogni caso, è seconda solo a Thika nella produzione e nell’esportazione.
Nonostante questi primati, c’è da ricordare che l’ananas non è un frutto autoctono del continente africano, i primi esemplari infatti sono arrivati lungo la costa swahili, in Kenya e Tanzania, grazie agli esploratori portoghesi che lo hanno introdotto. Gli esploratori potrebbero averlo trasportato dalla sua patria nativa, il Brasile, per poi coltivarlo proprio a Malindi, prima di proseguire uno dei loro primi viaggi verso l’India.