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La suora italiana Irene Stefani è stata beatificata in Kenya.

Grande festa a Nyeri alla presenza del Presidente Kenyatta

24-05-2015 di redazione

E' stata celebrata lo scorso fine settimana a Nyeri, cittadina a nord di Nairobi, la beatificazione della suora italiana Irene Stefani. 
La beatificazione era stata decisa mesi fa da Papa Bergoglio, insieme a quella di altri uomini e donne di chiesa di tutto il mondo. 
Per il Kenya si è trattato di una cerimonia storica e senza precedenti, tanto che migliaia di pellegrini e credenti sono giunti da tutto l'Est Africa.
Anche il Presidente del Kenya Uhuru Kenyatta ha voluto presenziare alla cerimonia, officiata dall'Arcivescovo di Dar Es Salaam, Polycarpo Pengo.
Suor Irene Stefani era nata ad Anfo, sul lago d'Iseo in provincia di Brescia, e visse in Est Africa dal 1915 al 1930, quando si ammalò curando gli appestati di Nyeri. La missionaria della Consolata era conosciuta dalla gente del posto come un'indomita infermiera sempre pronta ad aiutare gli altri, per questo prima ancora che fosse in odore di santità, in maniera naturale era chiamata dalla popolazione delle pendici del Monte Kenya, "Nyaatha", che in lingua kikuyu significa proprio "La santa". Dopo l'annuncio delle autorità delegate dal Vaticano a rappresentare il Papa, i fedeli hanno fatto visita alle reliquie della Santa, che sono custodite nella cappella del villaggio di Mathari, alle porte di Nyeri, dove Irene Stefani operava. Le preghiere e l'afflusso di fedeli sono proseguite fino a tarda notte, con veglie e processioni.
Ieri infine è stata celebrata una giornata di festa, con processioni e una Santa Messa in memoria della suora missionaria italiana. Da oggi il sacrario è aperto a tutti i fedeli e le istituzioni locali si augurano che Nyeri possa diventare una delle più importanti mete di pellegrinaggio in Africa. La storia e la dedizione di Suor Irene non devono essere dimenticate e insegnano quanto l'impegno, la devozione e l'amore per il prossimo siano peculiarità di cui gli italiani hanno fatto dono nei Paesi più poveri del mondo e per cui spesso hanno pagato con la loro stessa vita. Un insegnamento che in tempi come quelli che stiamo vivendo, pregni di pregiudizi e diffidenza nei confronti del prossimo, specialmente se è povero, disperato e senza dimora, non può che fare bene.

TAGS: beata irenestefani kenyabeata kenyamissionaria kenya

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