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SATIRA

Afrisan, l'unica cura per il Mal D'Africa?

Il bugiardino del medicinale creato da Massimo Vita

15-06-2022 di Massimo Vita

Si parla tanto di sindrome del "Mal d'Africa", che a differenza della cosiddetta saudade, non affligge i cuori lontani dalla loro madrepatria, ma gli occidentali che si separano dal continente nero dopo uno o più soggiorni. E' pensiero comune che, per quanto straziante e controversa, sia una malattia malinconicamente piacevole che quasi nessuno vorrebbe debellare e si suol dire che "per il mal d'Africa non c'è cura".
Anche noi ne parliamo ogni mercoledì su questi spazi, ma c'è chi non si da pace e, con le conoscenze e l'esperienza di cui dispone, ha creato un medicinale in grado (forse) di curare questa sindrome!
Ecco il bugiardino di Afrisan, il medicinale ideato dal nostro lettore Massimo Vita.

Legga attentamente questo foglio prima di prendere il medicinale – Conservi questo foglio, potrebbe avere bisogno di leggerlo di nuovo – Se ha qualche dubbio durante la sua permanenza fuori dall’Africa, si rivolga ad un amico richiedendo una videochiamata.

CHE COS’E’ AFRISAN E A COSA SERVE

AFRISAN è usato per alleviare i sintomi della malattia MdAF (Mal d’Africa).
Particolarmente indicato per la perdita di abbronzatura, inappetenza dovuta a carenza di aragosta, assenza di gusto specialmente durante l’assunzione di frutta e verdura, allergia dovuta a calzature, pantaloni lunghi ed abbigliamento invernale, perdita di sorrisi spontanei e di voglia di vivere in generale.
Gli studi hanno accertato che AFRISAN allevia anche i sintomi più gravi della malattia, quali innamoramento di sconosciuti giovani, perdita di denaro dovuta a donazioni ingiustificate e fenomeni di amnesia transitoria o permanente relativa all’esistenza di mogli, mariti, figli e di altri familiari in Europa.

PRIMA DI PRENDERE AFRISAN

AFRISAN non deve essere mai assunto prima dell’insorgere di sintomi di MdAF chiaramente compatibili con la malattia specifica. AFRISAN non è assolutamente indicato nelle donne incinta e nelle persone che si siano sottoposte da poco tempo a trattamenti quali matrimonio o convivenza, in quanto il principio attivo del farmaco potrebbe causare anche effetti indesiderati quali desiderio di fuga. Il farmaco è indicato nella cura di bambini in età scolare che abbiano perso qualsiasi interesse nell’apprendimento e nella scuola in generale.

COME PRENDERE AFRISAN

AFRISAN deve essere assunto almeno una volta l’anno, per almeno 15 giorni, nel periodo Gennaio-Marzo. Gli effetti positivi della cura sono presenti anche durante i mesi di Agosto, Novembre e Dicembre, sebbene siano stati riscontrati benefici inferiori.
Per ottenere i migliori risultati si consiglia la permanenza in luoghi vicino al mare con escursioni in savana di almeno 3 giorni per ciascuna sessione di cura.
Nei casi più gravi è richiesta la presenza costante, 24 ore al giorni, di un locale di sesso diverso, preferibilmente con una età inferiore di almeno 25 anni, con fisico scolpito, nessun impegno lavorativo e abilità nello spalmare creme solari.
Il farmaco ha dimostrato di avere maggiori effetti se assunto con birra TUSKER molto fredda, porzioni adeguate di tartare di tonno rosso, “kuku” alla brace e frutta fresca di stagione (il passion fruit può scatenare effetti di “passion” nelle ore più calde della giornata.

EFFETTI INDESIDERATI

AFRISAN può procurare notevoli effetti collaterali soprattutto negli individui che dopo anni di cure necessitino di più sessioni di cura all’anno per goderne i benefici.
Tra gli effetti indesiderati più frequenti sono stati riscontrati: perdita del lavoro in Italia, riduzione del patrimonio, perdita di affetti quali mogli e mariti, perdita di stima da parte dei familiari più prossimi, fenomeni di invidia strisciante da parte di amici e parenti meno prossimi.
L’effetto collaterale più invalidante però resta la nascita non prevista di “cioccolatini” che causa la presa in carico della madre (o del padre) e dell’intera tribù di appartenenza con aumento considerevole dei costi di gestione mensile, richieste continue di sovvenzionamenti incondizionati di persone mai viste.

COMPOSIZIONE

Estratto di polvere di Timboni, calura del mercato scoperto di Malindi ad Aprile, essenza di Taka Taka invecchiata, piccole percentuali di cenere di makuti di ville incendiate.

 

NOTE:

La malattia MdAF resta al momento una malattia incurabile ed è improbabile che possa essere trovata una cura definitiva in futuro. I ceppi principali della malattia restano quelli individuati dal celebre patologo americano Hemingway che li suddivise in tre grandi sottogruppi: i fiori che non hanno odori, le donne che non conoscono l’amore e gli uomini che non hanno onore.

Nonostante tutto però, il MdAF resta una delle rarissime malattie che provocano gioia, cambia il modo di vedere la vita, esalta i sentimenti e lascia un grande senso di vuoto appena si sale in aereo.

SI CONSIGLIA L’ESPOSIZIONE ALLA MALATTIA

 

 

TAGS: mal d'africalettorirubricasindrome

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