Strimpellare per prendere la vita col sorriso e nello stesso tempo regalarlo a chi ne ha più bisogno. Il tutto nella meraviglia della natura africana e possibilmente nella savana del Kenya.
Con questo breve concetto potremmo riassumere la filosofia di Ukulele Safari, l’iniziativa dell’italiana Michela Consiglio, da tanti anni nel turismo dei safari in Kenya e da pochi appassionata del piccolo e sempre più popolare strumento.
Dalla sua voglia di imparare a suonare e comporre canzoncine, e dal periodo di solitudine forzata della pandemia, Michela ha creato un nuovo modo di approcciarsi al Kenya, tra escursioni naturalistiche, divertimento, condivisione e un occhio al sociale.


E’ la stessa Michela a raccontarci com’è nata questa avventura, che in poco tempo ha già fatto proseliti, con gruppi di appassionati da tutto il mondo.
“Ho sempre desiderato imparare a suonare la chitarra – racconta – ma purtroppo nella mia scuola, a Palermo, insegnavano soltanto il maledetto e orribile flauto. Anche da adulta, ho provato diverse volte a suonare la chitarra, ad imparare da sola, e fallito tutte le volte. Così chitarra è rimasta dentro l’armadio per piu di 10 anni. Un giorno su Youtube incappai in un video di una ragazza che suonava questa “chitarrina” a 4 corde, piccola e carinissima. Fu amore a primo ascolto. Cantava una canzone scritta soltanto con I commenti negativi dei suoi followers. La “chitarrina” era l’ukulele. Ne trovai uno a Nairobi e già dal primo giorno ero in grado di strimpellare qualche canzone”.


Mentre ci illustra la sua attività, Michela prende in mano l’ukulele e ci propone, con lo sguardo divertito e compenetrato al tempo stesso, le canzoncine che ha inventato, che spesso sono parodie di pezzi famosi, trattate con ironia, esorcizzando I piccoli inconvenienti che possono capitare in questa terra.
“Vai, prova…devi suonarlo anche tu, non è solo un passatempo musicale creativo, ma una terapia antistress!” esorta, con contagiosa verve.
“Spesso i sogni e i desideri vengono accantonati e ce ne ricordiamo quando è troppo tardi – ammette Michela - Ma quand’è troppo tardi? C’è una scadenza ai sogni? Per me la risposta è NO. Spesso giustifichiamo la nostra pigrizia e con una marea di scuse: sono ormai grande, non ho tempo, non ho l’orecchio musicale. Tutte balle!”.


Michela ha iniziato così a comporre: una domenica a casa, dopo 4 giorni senza elettricità e senza internet, frustrata dalle risposte del servizio clienti dell’azienda, ha deciso di scrivere una “ukulele song” dedicata alla Kenya Power & Lightning. Da lì tante altre che prendono spunto dal quotidiano, spesso sfogando insofferenze e fastidi o prendendo in giro storture altrui, per tenere a bada la sua rabbia e trasformarla in un sorriso.
“Dopo la mia sensazionale scoperta, iniziai ad improvvisare canzoni dedicate a tutti quelli che mi disturbavano, ogni sera suonavo una canzone inspirata agli eventi giornalieri, addio stress e benvenuta risata. Ho subito sentito il bisogno di condividere la mia scoperta” conferma Michela.


E com’è nata poi l’idea dell’ukulele safari e che cos’è precisamente?
“Da quando sono in Kenya ho sempre lavorato nel settore turistico, ammirando questo magnifico paese e tutte le creature che lo abitano. Volevo unire due delle mie grandi passioni, musica e wildlife. Quasi tutti mi ridevano in faccia, soltanto una persona, Gabriele Nowak, proprietaria di Sunworld Safari per cui lavoro, mi disse “vai avanti, io ti supporto”. L’idea dell’Ukulele Safari è proprio quella di creare musica inspirata agli eventi giornalieri. Durante il giorno si fanno i game drive, si ammirano gli indimenticabili tramonti africani, gli animali nel loro habitat naturale, e la sera, con l’aiuto di un insegnante di musica, si creano canzoni”.


Poi c’è la deriva sociale, un’altra urgenza dell’anima che la vivace siciliana ha sempre coltivato.
“Durante la creazione e la promozione del safari, scoprii che molte delle scuole in kenya insegnano musica, ma spesso non hanno strumenti. Un insegnante della Mwashoti school nell’area di Tsavo, mi raccontò come si svolgono le lezioni: “immagina la chitarra, immagina il pianoforte…”.Molti insegnanti di musica non sanno nemmeno suonare uno strumento, e la musica è cosi importante per lo sviluppo di una mente giovane e ricettiva”.
Così Michela, dopo averne parlato con l’insegnante di musica Boris Mogilevski, decide insieme a lui di fare un concerto online e di raccogliere fondi per comprare ukulele per I bambini meno fortunati in Kenya.

“Abbiamo donato 70 ukulele tra Nairobi, Tsavo e Maasai Mara. Specialmente con la vendita dell’Ukulele “Tembo”, da me disegnato con l’aiuto di un liutaio italiano, forniamo lezioni di ukulele agli insegnanti delle scuole a cui abbiamo donato gli strumenti – spiega la fondatrice del Progetto - Oggi, l’ukulele safari supporta quello che chiamo il Kenya Ukulele Project: per ogni partecipante doniamo un ukulele, e durante il safari visitiamo le scuole e facciamo workshop. Per i bambini, imparare l'ukulele fin da piccoli può stimolare lo sviluppo cerebrale e migliorare le capacità cognitive. Studi dimostrano che suonare uno strumento aiuta a potenziare abilità come la memoria, il coordinamento motorio e la concentrazione. Inoltre, creare musica promuove la creatività e la fiducia in sé stessi. In più i bambini possono divertirsi ad imparare semplici accordi e melodie, senza frustrarsi per la difficoltà. Questo aumenta la motivazione a continuare lo studio della musica”.


Anche per gli adulti suonare l'ukulele ha numerosi effetti positivi. Uno studio della School of Medicine della Harvard University ha dimostrato che suonare uno strumento riduce lo stress e l'ansia. I movimenti ripetitivi necessari per pizzicare o puntare le corde stimolano il rilascio di endorfine, che inducono sensazioni di piacere e benessere. Inoltre, la pratica costante affina le capacità motorie della mano e delle dita, contrastando condizioni legate all'invecchiamento come l'artrite. Esattamente come per i bambini, suonare aiuta anche la memoria, la capacità di apprendimento e la flessibilità mentale degli adulti. Infine, l'ukulele è uno strumento sociale: suonare e far musica in compagnia migliora l'umore e favorisce le relazioni interpersonali. Ci sono molti gruppi e circoli di suonatori amatoriali di ukulele per incontrarsi e suonare assieme.


“Il mio desiderio più grande – rivela Michela - è quello di creare un Ukulele club a Nairobi, non per I musicisti esperti, ma per quelli che come me vogliono divertirsi, rilassarsi, passare del tempo con gente vera, lontano dai telefonini e dalla monotonia quotidiana”.
L'ukulele safari ha preso piede in Kenya, c’è già un bel gruppo prenotato per il prossimo mese di marzo e gli itinerari sono allettanti, con l’organizzazione di una vera esperta, non solo di una musicista dilettante provetta. Il prossimo passo, sará quello di creare un ukulele safari week end, per I residenti.


“Il mio messaggio per tutti è: non importa dove ti ha portato la vita, non importa la tua età o status sociale, l’importante è inseguire i propri sogni e non arrendersi mai”.
Per saperne di più su Ukulele Safari, potete visitare il sito: www.ukulelesafari.co.ke
oppure su Instagram @ukulelesafari